Si conclude con la vittoria di Io sono Li di Andrea Segre la 22° edizione del festival di cinema italiano N.I.C.E. USA 2012, diretto da Viviana del Bianco e Grazia Santini e organizzato a San Francisco al Landmark's Embarcadero Center Cinema (11-18 novembre) in collaborazione con la San Francisco Film Society.
Rod Armstrong (San Francisco Film Society) e i direttori N.I.C.E. hanno consegnato il "Premio N.I.C.E. Città di Firenze 2012" assegnato dal pubblico americano al regista durante la cerimonia di chiusura domenica 18 novembre.

Io sono Li è il primo lungometraggio di finzione del regista nato a Dolvo (VE). "Io sono Li è un punto di sintesi del mio percorso registico nell'ambito del cinema-documentario, attraverso cui mi sono occupato negli ultimi dieci anni principalmente di due temi: le migrazioni verso l'Europa e il territorio sociale e geografico del Veneto. In Io sono Li ho voluto rispettare modi e stili conosciuti nel cinema-documentario, lavorando anche con attori non professionisti e scegliendo sempre location del mondo reale", ha dichiarato il regista. "L'idea del film nasce da due esigenze: da una parte la necessità di trovare in una storia, allo stesso tempo realistica e metaforica, il modo per parlare del rapporto tra individuo e identità culturale in un mondo che sempre più tende a creare occasioni di contaminazione e di crisi identitaria. Dall'altra la voglia di raccontare due luoghi importanti per la mia vita e molto emblematici nell'Italia di oggi: le periferie multietniche di Roma e il Veneto, una regione che ha avuto una crescita economica rapidissima, passando in pochissimo tempo da terra di emigrazione a terra di immigrazione. Chioggia, piccola città di laguna con una grande identità sociale e territoriale, è lo spazio perfetto per raccontare con ancora più evidenza questo processo.... Ricordo ancora il mio incontro con una donna che potrebbe essere Shun Li. Era in una tipica osteria veneta, frequentata dai pescatori del luogo da generazioni. Il ricordo di questo volto di donna così estraneo e straniero a questi luoghi ricoperti dalla patina del tempo e dell'abitudine, non mi ha più lasciato. C'era qualcosa di onirico nella sua presenza. Il suo passato, la sua storia, gli spunti per il racconto nascevano guardandola. Quale genere di rapporti avrebbe potuto instaurare in una regione come la mia, così poco abituata ai cambiamenti? Sono partito da questa domanda per cercare di immaginare la sua vita".

Il "Premio Speciale Susan Batson" come miglior attrice professionista va a Valeria Golino, regina indiscussa di questa edizione, per il film La kryptonite nella borsa, di Ivan Cotroneo, prima prova alla regia di uno degli sceneggiatori fra i più apprezzati nel panorama cine-televisivo italiano (ha vinto tra gli altri il premio Solinas, il premio Moravia, il premio Saint-Vincent Cinema in Diretta, il premio letterario internazionale Merano Europa) nella quale si conferma esperto narratore di ragioni e sentimenti, di quella ossessione tutta italiana chiamata famiglia in una Napoli vintage che si allontana a piccoli passi dai cliché.
"Essere diretta da Ivan (Cotroneo) che era alla sua prima regia è stato molto facile. È stato bravo. Il ruolo della mamma di Beppino mi ha coinvolta personalmente e sentimentalmente!" ha dichiarato l'attrice. "Sono molto emozionata di ritornare, grazie a N.I.C.E., in un paese in cui ho vissuto a lungo e che mi ha dato fama internazionale. Felice di essere di fronte ad un pubblico americano così caloroso e per la prima volta con una "retrospettiva", seppur ridotta, dedicata a me e che rappresenta un po' la mia vita".
A Valeria Golino N.I.C.E. quest'anno ha dedicato un tributo con 4 film (Storia d'Amore di Citto Maselli, 1986; Respiro di Emanuele Crialese, 2002;Texas di Fausto Paravidino, 2005) e la proiezione del promo di Vi perdono e del corto Armandino e il Madre (2010) che la vedono in veste di regista. "Adesso posso dire che il lavoro di regia è impegnativo e duro. Lavorare dietro la macchina da presa aiuta a capire meglio lo svolgimento del film e il mio lavoro di attrice mi ha aiutata molto nella ricerca degli attori, nel dirigerli. Ma si oscilla sempre fra curiosità e paura: devi prendere decisioni che possono cambiare anche l'intera immagine del film... sto imparando giorno dopo giorno".

Ad Alessandro Roja il "Premio Speciale Susan Batson" come attore emergente per il film I più grandi di tutti di Carlo Virzì, alla sua prima prova di regia. Alessandro Roja, noto per il ruolo del Dandi all'interno della miniserie televisiva Romanzo Criminale (2008), nel film di Virzì interpreta Loris, batterista della band Pluto, "un buono che soffre per non aver ottenuto qualcosa di più. È un po' tonto, ma non offende nessuno, a differenza di quanto avviene spesso nella nostra società. Lui è il vero buono di turno, senza tornaconti... forse non è neanche un idealista. Semplicemente vede il mondo col suo ritmo" lo descrive Roja.

Durante il Festival i registi dei film in concorso insieme a Domenico Fortunato, hanno tenuto lezioni in due diverse scuole di performing arts, San Francisco School of the Arts and Lowell High School con interessanti domande durante i Q&A sollevate dagli studenti di cinema.

Il Festival, che ha registrato il sold out durante quasi tutte le proiezioni, si è concluso il 18 novembre con una serata di gala dedicata all'esordio alla regia di un'altra attrice italiana conosciuta e apprezzata a livello internazionale, Laura Morante con Ciliegine commedia "che affronta il romanticismo con ironia ma anche con nostalgia; un po' se ne fa gioco, un po' lo rimpiange"; un film fatto di equilibri nel quale appaiono tutte le passioni di questa attrice straordinaria. Laura Morante è anche interprete di Appartamento ad Atene di Ruggero Dipaola in concorso.