Bitch Slap - Le superdotate

Prendete le pupe dei film di Russ Meyer e portatele di peso in una storia moderna dal marcato sapore tarantin-rodrigueziano ed avrete questo film. Film in sé assolutamente godibile e divertente, almeno al livello del già divertentissimo Machete (solo per noi italiani le due pellicole paiono così ravvicinate nel tempo essendo "BitchSlap" in realtà del 2009). Il linguaggio così sboccato ed allusivo (anzi, di "allusione" c'è ben poco, è tutto molto concreto!) piacerà molto ad un pubblico maschile adolescenziale, ma anche a chi, come il sottoscritto, ritiene che l'idea stessa di cinema di divertimento risieda in film come questi, piuttosto che in mega-americanate costosissime.
Il film non è in 3D, ma in 6T (non credo ci sia da spiegare cosa intendo), le citazioni ad esempio da Kill Bill sono parecchie, non solo la katana, ma ancor più la roulotte in mezzo al deserto, ad esempio, senza parlare dell'azzeccata scelta del taglio narrativo e di alcuni espedienti visivi che di nuovo richiamano il buon Quentin.
La prima parte del film si lascia forse andare troppo a lungaggini voluttuose, come la scena delle secchiate, ma può anche darsi che si tratti di una scelta voluta e ponderata del regista che per inciso ha secondo me il merito di aver tracciato una propria via originale nel genere, senza limitarsi a scimmiottare i suoi riferimenti, mentre la seconda parte forse è troppo carica di eventi, ma tutto sommato l'esagerazione è il marchio di fabbrica di questo film. La recitazione è un po' quello che è, ma il tutto rientra nell'iperparossistico quadro generale. Di Julia Voth sono convinto che sentiremo ancora parlare.
Ultima cosa: con "superdotate" ci si riferisce all'intelligenza delle tre bellezze...