Doveroso, da parte mia, chiedere scusa agli utenti del forum per questo commento scritto nello spazio di recensione
Mi sento di dire che questo film non fosse fatto per volare, al massimo... navigare… nell’incertezza di vite non vissute
Ciao pan..., perdona l'intrusione ed il lungo commento (la casella commenti è davvero succinta per la mia prolissità nel manifestare le opinioni). Premetto che ho visto soltanto il film e non ho letto il libro dal quale è tratto; comunque sia, leggendo svariate recensioni, la pellicola, nei contenuti, pare sia molto aderente al libro in questione. Entrando nel tema, il film non si propone come un thriller, semmai è una drammatica riflessione su un possibile scenario legato alla clonazione umana (forse.. non solo quella) ed alle sue possibili implicazioni, per cui lo spettatore "navigherà" cognitivamente in un mare d'incertezza. A mio avviso, trama e sceneggiatura non chiariscono appieno (forse deliberatamente) le radici del comportamento dei cloni, al più lo suggeriscono (nel film sono ovviamente mostrati quali esseri d'origine umana ma non intesi come persone propriamente dette – basta osservare l'atteggiamento degli “umani” che in varie occasioni interagiranno con loro). Detti cloni, appaiono sostanzialmente incompleti nelle tipiche e più profonde manifestazioni dell'essere umano, comprese in quelle emotivamente più complesse: amore, frustrazione, rabbia, gelosia ecc., in sostanza “L’IO” che apparentemente ci differenzia dagli altri esseri viventi (tra l'altro un meritato plauso agli attori). Di essi, si sa che hanno un solo specifico scopo esistenziale, o vitale: rifornire di organi sani gli “umani”. E' quindi indifferente, nella società che li ha generati, se manifestino molteplici connotazioni caratteriali e le "sfumature" tipiche delle emozioni umane. Ad essi l'unica, parziale, ancorché vana ancora di salvezza e data dal collegio sperimentale di Hailsham laddove, attraverso la “Galleria” i giovani cloni sono indotti (ed osservati) a manifestare la loro creatività, quindi una sostanziale capacità d’astrazione e ciò che ne consegue. Questo avrebbe potuto confermare (agli umani) la presenza dell’incipit dell’anima nei cloni, tentativo disatteso dalla stessa società… come in seguito confessato dalla ex direttrice del collegio.
I “bambini” sono cresciuti, condizionati ed assoggettati a seguire le ferree disposizioni del collegio. Inoltre, il loro controllo è chiaramente ottenuto tramite un braccialetto, una sorta di badge dal quale (evidentemente) non possono assolutamente affrancarsi, per non parlare di possibili condizionamenti, geneticamente o farmacologicamente indotti (ma queste sono solo mie supposizioni e non avendo letto il libro…).
Sull'aspetto legato alle “menti” del terribile piano… mi concedo ed azzardo una riflessione. Le nostre società, in termini estremamente melliflui, da tempo immemore sono predisposte (in maniera più o meno lecita ed equivoca) ad uno stretto controllo delle persone, il tutto a beneficio di… beh…! Scegli tu, se vuoi, come completare una simile considerazione (invero è un semplice dato di fatto). Nel film, drammaticamente rivolto ad un fantascientifico mondo al condizionale passato, sarebbe stata un'ipotetica società la quale, creando i cloni, avrebbe sopperito alle esigenze umane in termini di sistematica disponibilità d'organismi viventi, pressoché identici agli umani, letteralmente da cannibalizzare (ben diversa dalla donazione degli organi post mortem e non è questo il caso di far confusione). Definito il contesto, a mio avviso era ininfluente mostrare chi controllasse un simile processo di sfruttamento, è implicito che i fruitori saremmo noi ed i cloni… esplicitamente esseri da macello. Volendo coniare una definizione ancor più cruda, nel film i cloni sono: “Aquiescenti magazzini biologici di parti di ricambio” – se poi manifestassero sentimenti, oppure l’anima… ok… significa qualcosa per qualcuno? Bastava che assolvessero scrupolosamente al loro compito - donare senza remore di sorta -. Emblematica, in tal senso durante la narrazione, è la notizia dell’avvenuta chiusura di Hailsham ed il diffondersi di “fabbriche” di cloni, chissà… forse in stile allevamento di bovini?!
Mi auguro di non averti annoiato eccessivamente. Saluti a te
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pan....
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martedì 10 maggio 2011
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grazie
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per aver letto e commentato le mie parole:) in ogni caso ripeto...la storia di base è molto intrigante...è come una bozza particolarmente interessante che potrebbe risvoltare in un'ottima opera...ma sono rimasta delusa dalla scelta dei fatti, dalla descrizione dell'emotività e della psicologia dei personaggi che resta abbastanza superficiale, dai tempi incompleti dal punto di vista cinematografico. devo dire che questo genere mi attira e forse ne avrò visti una marea, in nessuno ho mai trovato una storia simile per cui il fattore originalità c'è tutto. anche se...siamo sicuri che non ci sia sotto qualche messaggio latente...che molto alla lontana traspare...o forse mi traspare...del tipo: vedete?è sbagliato usare dei cloni perché hanno un'anima.
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per aver letto e commentato le mie parole:) in ogni caso ripeto...la storia di base è molto intrigante...è come una bozza particolarmente interessante che potrebbe risvoltare in un'ottima opera...ma sono rimasta delusa dalla scelta dei fatti, dalla descrizione dell'emotività e della psicologia dei personaggi che resta abbastanza superficiale, dai tempi incompleti dal punto di vista cinematografico. devo dire che questo genere mi attira e forse ne avrò visti una marea, in nessuno ho mai trovato una storia simile per cui il fattore originalità c'è tutto. anche se...siamo sicuri che non ci sia sotto qualche messaggio latente...che molto alla lontana traspare...o forse mi traspare...del tipo: vedete?è sbagliato usare dei cloni perché hanno un'anima...così come...anche un feto avrebbe un'anima se solo lo lasciaste vivere anzicché puntare alle succulente cellule staminali che potrebbe darci...sacrificio dei primi molto simile al sacrificio dei secondi...mi sbaglio?buh.fatto sta che ho pensato anche a questo. e in prospettiva di ciò tutto il resta appare supericiale, i disegni, l'istituto, la direttrice...non c'è mai originalità lì dove non c'è un pensiero forte che vuol prendere voce. parliamo dell'america conservatrice, per carità..noi siamo l'Italia Cattolica...ma prenderei con le pinze certi passaggi. buona giornata.
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d'accordo? |
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hollyver07
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mercoledì 11 maggio 2011
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prego... e grazie
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...per la cortese replica. Si, è certamente una storia originale. Purtroppo, come premesso in precedenza, non avendo letto il libro, non posso valutare se l'aver seguito strettamente il testo abbia, in alcuni passaggi della trama, reso il film un pò "legato" ed incongruo. In merito all'aspetto etico-morale (se vogliamo anche in quello religioso) i punti di vista possono essere estremamente controversi ed asssumere infinite sfumature. Per quanto mi riguarda, uno dei quesiti basilari che propone questo film è inerente a chi ha il diritto di possedere l'anima, di conseguenza chi ha il diritto di sancire chi la possieda? Chiaramente, è un pensiero che apparentemente appartiene ad una matrice etico-religiosa ma.
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...per la cortese replica. Si, è certamente una storia originale. Purtroppo, come premesso in precedenza, non avendo letto il libro, non posso valutare se l'aver seguito strettamente il testo abbia, in alcuni passaggi della trama, reso il film un pò "legato" ed incongruo. In merito all'aspetto etico-morale (se vogliamo anche in quello religioso) i punti di vista possono essere estremamente controversi ed asssumere infinite sfumature. Per quanto mi riguarda, uno dei quesiti basilari che propone questo film è inerente a chi ha il diritto di possedere l'anima, di conseguenza chi ha il diritto di sancire chi la possieda? Chiaramente, è un pensiero che apparentemente appartiene ad una matrice etico-religiosa ma... non è così, almeno non lo è per me! Convengo sul fatto che il film, comunque sia, vada preso "con le pinze", altresì, credo sia foriero di buoni spunti di riflessione. Saluti a te
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