Paisą |
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Un film di Roberto Rossellini.
Con William Tubbs, Harriet Medin, Gar Moore, Carmela Sazio, Dots Johnson.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
b/n
durata 125 min.
- Italia 1946.
MYMONETRO
Paisą
valutazione media:
4,42
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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cronologia anche "geografica"in questo fillmdi eugenFeedback: 30190 | altri commenti e recensioni di eugen |
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domenica 10 marzo 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Credo sia inutile, parlando di"Paisa"(Roberto Rossellini, da lui anche scritto con Federico Fellini, Sergio Amidei, Marcello Pagliero, ma anche KLaus Mann, Alfred Hayes e Vasco Pratolini sono accreditati come collaboratori al soggetto, 1946), insistere su particolari gia' noti, magari cercando invece di insistere su alcune considerazioni "altre", sperando che siano tali: A)"Paisa'"propone una cronologia geografica dallo sbarco degli alleati in Sicilia(estate 1953)alla risalita lenta della penisola, sempre cercando di accentuare i carattere locali(regionalI)della vicenda, con protagonisti sempre diversi(sappiamo che si tratta di interpreti per la maggior parte non professionsti(e), dove anche il dialetto o comunque la pronuncia regionale(locale)gioca un ruolo determinante, dove la Sicilia, Napoli, Roma, Firenze, l'Appennino emiliano(meglio diremmo romagnolo, dato che siamo a Savignano, IN PROVINCIA DI fORLI'. cESENA, MA LA <malaugurata idea di attribuire anche la Romamagna all'Emilia, facendone una regiona unica, colpa, sia detto per inciso del maestro di Predappio, Romagna, ossia di Benito Mussolini, detto"er puzzone", ha creato anche geograficamente- amministrativamente l'equivoco; B) La cura dei detttagli, accentuata da una straordinaria fotorgrafia ovviamente in bianco e nero(all'epoca in Italia con i mezzi a disposizione un film a colori sarebbe stata un'impresa che non ci si poteva sobbarcare, anche insistendo sulle macerie prodotte dalla guerra, non fa perdere mai il filo della narrazione, anzi l'accentua, dove la corsa fiorentina, che percorre buona parte della citta', accentua appunto il tutto.drammatico, dove l'autore non cede neppure per un attimo a una sorta di"illustrazionismo turistico"(all'epoca, peraltro, non avrebbe neppure avuto senso); C) Quanto all'epsiodio neL convento , esso da un lato denota la profonda fede religiosa(non so dire molto in merito, non conoscendo in maniera approfonita la biografia dell'autore)dall'alro la querelle sulla salvezza dei due cappellani militari ospirtati nel convento(unio protestante, l'altro ebreo), dove storicmaente bisogna consideare l'atteggiamento re'tro(possiamo dire tout court, anzi "retrogrado", preconciliare di PIo XII, allora papa)per cui la salvezza veniva atribuita ai soli cattolici o convertiiti al cattolicesimo. ; D) IL film rimane un caposaldo del neorealismo e del cinema tout court, dove, a differenza di "ROma citta'aperta"che ha protagonisti famosi e una storia che si svolge unitariamente, anche quanto all'unita'di lugoo, qui troviamo diversi episodi e un'unota'solo a livello stroico. Eugen
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