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Film biografico in chiave musicale, che raccontando la vita di un celebre compositore ed autore di spettacoli teatrali, sfrutta l’occasione per prevedere la messa in scena di numerosi balletti e pezzi cantati che costituiscono senz’altro la parte migliore della pellicola. Viceversa non funziona adeguatamente l’altra parte del film ed in particolare risulta male sviluppata e troppo poco coinvolgente la parte narrativa, con una storia che stenta a farsi seguire e proprio non riesce a interessare lo spettatore.
Il modesto regista Richard Whorf sembra disinteressarsi del racconto della storia, concentrandosi unicamente nel rendere spettacolari i vari pezzi danzati e cantati, operazione quest’ultimo che ad onor del vero riesce in pieno: i balletti in effetti sono ben coreografati, molto simpatici, briosi e divertenti; ottime le musiche e decisamente straordinarie le doti canore che vengono messe in mostra dai vari artisti che si esibiscono.
Molto azzeccate anche le appariscenti scenografie delle parti danzate, che conferiscono eleganza e spettacolarità alle scene.
Il film si avvale anche di un ottimo cast: nella parte del protagonista c’è Robert Walker, affiancato da Lucille Bremer, l’ottimo Van Heflin e Dorothy Patrick nelle altre parti di maggior rilievo della storia; accanto a questi ci sono poi numerose star hollywoodiane impiegate come protagoniste degli spettacoli ballati e cantati che come detto riempiono la pellicola: vengono così proposte delle gradevoli performance di Judy Garland, Van Johnson, June Allyson protagonista di ben due esibizioni, Tony Martin, Angela Lansbury ed il grande Frank Sinatra, oltre a numerosi ballerini (e ballerine) professionisti, molto noti al tempo.
I primi 18 minuti del film, come anche gli ultimi 10, sono costituiti da balletti ed esibizioni canore una dietro all’altra rappresentate in un palco teatrale. Indimenticabile l’ultimo brano “Ol’ man river” eseguito magistralmente da Sinatra.
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