ziogiafo
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mercoledì 17 ottobre 2007
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il grande cinema di orson welles...
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ziogiafo - Quarto potere - USA 1941 - "Quarto potere" è il primo film diretto e interpretato dal carismatico Orson Welles, all’epoca astro nascente della cinematografia mondiale, che con incredibile tenacia e genialità realizzò questo capolavoro che fu oggetto di spietati attacchi e boicottaggi da parte del più grande magnate di quei tempi della comunicazione (William Randolph Hearst), che offrì un vero patrimonio alla famosa casa produttrice RKO affinché ne distruggesse la pellicola e ne bruciasse i negativi. Il film appunto, si ispira alla discutibile vita di William Hearst, analizzandone la complessa personalità. Charles Foster Kane è la riuscita trasposizione del reale personaggio che Orson Welles porta sul grande schermo, interpretandone lui stesso con grande successo le popolari vicissitudini.
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ziogiafo - Quarto potere - USA 1941 - "Quarto potere" è il primo film diretto e interpretato dal carismatico Orson Welles, all’epoca astro nascente della cinematografia mondiale, che con incredibile tenacia e genialità realizzò questo capolavoro che fu oggetto di spietati attacchi e boicottaggi da parte del più grande magnate di quei tempi della comunicazione (William Randolph Hearst), che offrì un vero patrimonio alla famosa casa produttrice RKO affinché ne distruggesse la pellicola e ne bruciasse i negativi. Il film appunto, si ispira alla discutibile vita di William Hearst, analizzandone la complessa personalità. Charles Foster Kane è la riuscita trasposizione del reale personaggio che Orson Welles porta sul grande schermo, interpretandone lui stesso con grande successo le popolari vicissitudini. Il film parte da un intrigante interrogativo: “Chi è Rosabella?” Welles apre la storia con la morte del vecchio protagonista nella sua sconfinata residenza abbandonato da tutti. Segue un’anteprima di un documentario-notiziario (in lavorazione) dedicato alla vita del magnate, che però non soddisfa il direttore del giornale che decide di arricchire il servizio prima di pubblicarlo, scavando nel passato di Kane, per raccogliere notizie più intime ed interessanti. Si assiste ad una sorta di giallo psicologico in crescendo, un puzzle che prende corpo attraverso il geniale e forse innovativo uso di flashback, partendo proprio dall’ultima parola pronunciata da Kane prima di morire: Rosabella. L’egoismo e l’incapacità di amare costituiscono le principali caratteristiche di Kane che riesce sempre ad ottenere tutto nella vita ed a qualsiasi prezzo, solo per un forsennato egocentrismo. Nel suo vorace cammino di insuperabile uomo d’affari, i successi si alternano a clamorosi fallimenti e nonostante l’enorme ricchezza accumulata, Kane non riesce a placare il suo desiderio di primeggiare su tutti, calpestando i veri affetti. La complessa personalità e la vita travagliata del tenace venticinquenne Orson Welles, assomigliava tantissimo in fin dei conti a quella del vecchio William Hearst, due uomini dal carattere forte che difficilmente rinunciavano ai propri progetti. Stupenda prova di recitazione di Orson Welles e Joseph Cotten. L’affascinante sceneggiatura costituisce il fiore all’occhiello di questo film che attrae sempre sia per gli ottimi contenuti che per l’eterna morale. Da vedere la versione integrale con sequenze in lingua originale. Il grande cinema di Orson Welles... Cordialmente, ziogiafo
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giuseppe th. dreyer
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lunedì 4 maggio 2009
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spartiacque
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Difficile fare i conti con quello che viene considerato il film per eccellenza. Non mi sorprende trovare persone che lo giudichino troppo caotico o non meritevole della fama che tutt'ora lo accompagna. Ma per capire ed apprezzare un film come quarto potere ( traduzione italiana che coglie solo una delle sfaccettature del film, dato che il titolo originale è Citizen Kane) bisogna anche collocarlo nel periodo storico in cui è stato realizzato. Citizen Kane segna il punto di rottura con il cinema classico, dominante nell'america degli anni 30. Welles e Mankiewicz scrivono una sceneggiatura estremamente complessa, con più punti di lettura e Welles, aiutato da uno straordinario Toland, con la sua regia altrettanto complessa la inscena in maniera magistrale.
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Difficile fare i conti con quello che viene considerato il film per eccellenza. Non mi sorprende trovare persone che lo giudichino troppo caotico o non meritevole della fama che tutt'ora lo accompagna. Ma per capire ed apprezzare un film come quarto potere ( traduzione italiana che coglie solo una delle sfaccettature del film, dato che il titolo originale è Citizen Kane) bisogna anche collocarlo nel periodo storico in cui è stato realizzato. Citizen Kane segna il punto di rottura con il cinema classico, dominante nell'america degli anni 30. Welles e Mankiewicz scrivono una sceneggiatura estremamente complessa, con più punti di lettura e Welles, aiutato da uno straordinario Toland, con la sua regia altrettanto complessa la inscena in maniera magistrale. Il taglio netto con la "trasparenza" del cinema classico, sia dal punto di vista registico che soggettuale è evidente e in un certo senso traumatico. Non più tutto a disposizione dello sguardo dello spettatore ma il cinema inizia a richiedere la partecipazione attiva dello stesso, obbligandolo a scelte visuali e prese di posizione. Nulla e ciò che appare nel film di Welles, che facendo tesoro delle esperienze di Ford usa sapientemente il pianosequenza e la profondità di campo dando un impronta caratteristica al film, e in generale al suo stile che risulta facilmente riconoscibile. Incentrato sul tema dell'infanzia perduta, Citizen Kane, con i suoi pregi e i suoi difetti e un film che ha segnato e contribuito ad evolvere la storia del cinema. Scusatemi se sono stato prolisso. Voto 10.
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nico
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martedì 7 agosto 2007
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welles aveva capito a soli 26 anni molte cose.
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Capolavoro del 1941 in cui Welles ha dovuto sopperire ai mezzi di cui disponeva con una ispirazione assolutamente fuori dal normale. Un giornalista viene incaricato di ricostruire la vita del magnate Kane al fine di scoprire il significato della parola da lui detta in punto di morte: rosebud. Alla fine sarà costretto a rinunciare a tale ricerca, ma la spiegazione viene data. Un aspetto, certo non l'unico, mi ha colpito però di questo film. Mi è arrivato come un pugno allo stomaco l'ipocrisia di buona parte della società americana: un uomo già potentissimo ma con delle idee si candida per diventare governatore, ma la più importante delle sue ambizioni (almeno fino a quando non avrebbe voluto divenire presidente USA), non si compie perché viene scoperto ad intrattenere una relazione extraconiugale.
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Capolavoro del 1941 in cui Welles ha dovuto sopperire ai mezzi di cui disponeva con una ispirazione assolutamente fuori dal normale. Un giornalista viene incaricato di ricostruire la vita del magnate Kane al fine di scoprire il significato della parola da lui detta in punto di morte: rosebud. Alla fine sarà costretto a rinunciare a tale ricerca, ma la spiegazione viene data. Un aspetto, certo non l'unico, mi ha colpito però di questo film. Mi è arrivato come un pugno allo stomaco l'ipocrisia di buona parte della società americana: un uomo già potentissimo ma con delle idee si candida per diventare governatore, ma la più importante delle sue ambizioni (almeno fino a quando non avrebbe voluto divenire presidente USA), non si compie perché viene scoperto ad intrattenere una relazione extraconiugale. I tempi non sono cambiati per niente negli USA. Un Paese di profonde contraddizioni, dove puoi comprarti una pistola e, se ti parte "la brocca", fare stragi senza tanti problemi, ma col divieto di bere alcolici fino a 21 anni. Povero Clinton...uh, m'è scappata. Welles a 26 anni aveva ben capito come girava, gira, e girerà ancor per molto tempo ( purtroppo ) il mondo.
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(di alice)
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rescart
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venerdì 20 aprile 2012
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un oscar mancato
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Nel 1941 Oscar Wilde diresse il suo primo film, “quarto potere”, il cui protagonista, citizen Kane, era ispirato ad un magnate dell’editoria ambizioso e senza scrupoli , divenuto famoso agli inizi del ‘900 e allora ancora vivente. Wilde con questo film metteva alla berlina la vita dissoluta e autoritaria di un uomo che ebbe comunque il merito di portare i giornali statunitensi a tirature prima inimmaginabili. Ma questo senza freni morali nè rispetto per le persone che finivano nel mirino delle sue inchieste scandalistiche e senza curarsi di ricercare la verità: quello che contava era solo vendere piu’ copie del giornale. Per questo il regista e i suoi collaboratori finirono nel mirino dell’F.
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Nel 1941 Oscar Wilde diresse il suo primo film, “quarto potere”, il cui protagonista, citizen Kane, era ispirato ad un magnate dell’editoria ambizioso e senza scrupoli , divenuto famoso agli inizi del ‘900 e allora ancora vivente. Wilde con questo film metteva alla berlina la vita dissoluta e autoritaria di un uomo che ebbe comunque il merito di portare i giornali statunitensi a tirature prima inimmaginabili. Ma questo senza freni morali nè rispetto per le persone che finivano nel mirino delle sue inchieste scandalistiche e senza curarsi di ricercare la verità: quello che contava era solo vendere piu’ copie del giornale. Per questo il regista e i suoi collaboratori finirono nel mirino dell’F.b.i. sospettati di comunismo e Wilde pagò il suo coraggio di denunciare tale amoralità con l’esclusione da futuri incarichi come regista cinematografico di qualità. Ma la più grande delusione per lui fu quella di vedersi negato, contro tutte le aspettative del momento, il premio Oscar, che vinse invece lo sceneggiatore di Quarto potere. Come a dire: un film nato da un’idea valida, ma realizzato in modo imperfetto. Wilde in seguito fece pubblica ammenda per alcune scene del film, come quella che dipingeva in modo forse un po’ squallido la donna con cui Kane si legò dopo un poco felice matrimonio. Alla morte del magnate la moglie legittima di Kane fece di tutto perché la convivente non partecipasse al funerale dell’uomo con cui pure aveva condiviso circa due decenni. E si trattava di un’attrice di buon talento, sprecato però dalla megalomania dell’affermato compagno, come allude il film di Wilde. C’è da dire che Wilde non fu completamente ostracizzato dall’ambiente “hollywodiano”, ma quello che accadde fu che lui dovette adattarsi a tale ambiente, non viceversa. Tranne che in questo capolavoro che rimase ineguagliato, vista anche la piega decisamente commerciale che da allora prese la cinematografia statunitense.
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(di antowina)
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marvelman
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lunedì 4 ottobre 2010
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grande film
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Parte male come un documentario ma è tutta scena: il bello arriva dopo e continua a salire e salire anche se cala un po' nel finale. L'unica pecca è forse la durata che, anche se non eccessiva, si sente. Per il resto chiamarlo capolavoro con il senno di poi fa un po' sorridere ma per essere un film del 1941 è assolutamente all'avanguardia e rivoluzionario per l'epoca, in pratica un capolvoro del vecchio cinema e pilastro fondamentale della cinematografia occidentale se non della cultura. Orson Welles è un dio nel ruolo che ha affidato a se stesso, una parabola di abbandono, grandezza, tristezza, decadimento, euforia, delusione verso un finale sentimentale che non lascia deluso nemmeno il cinefilo più incallito.
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parsifal
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mercoledì 26 febbraio 2020
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ascesa, declino e menzogne
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Film concepito, scritto , diretto ed interpretato da Orson Welles, che alla giovanissima età di 26 anni dimostrò pienamente le sue doti di autore, interprete e regista. Impresa decisamente ambiziosa, non certo priva di ostacoli ( il film venne boicottato da più parti) , liberamente ispirato alla biografia di W. hearst, con evidenti analogie, inerenti al suo vissuto, narra dell'ascesa inarrestabile di un giovane , privo di limiti nella sua ambizione nel raggiungere il successo in campo editoriale e giornalistico. Il protagonista, in tenera età ,venne affidato ad un banchiere, il cui compito era quello di amministrare la sua fortuna econominica, ( un cospicua eredità) e contemporaneamente , instradarlo alla vita.
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Film concepito, scritto , diretto ed interpretato da Orson Welles, che alla giovanissima età di 26 anni dimostrò pienamente le sue doti di autore, interprete e regista. Impresa decisamente ambiziosa, non certo priva di ostacoli ( il film venne boicottato da più parti) , liberamente ispirato alla biografia di W. hearst, con evidenti analogie, inerenti al suo vissuto, narra dell'ascesa inarrestabile di un giovane , privo di limiti nella sua ambizione nel raggiungere il successo in campo editoriale e giornalistico. Il protagonista, in tenera età ,venne affidato ad un banchiere, il cui compito era quello di amministrare la sua fortuna econominica, ( un cospicua eredità) e contemporaneamente , instradarlo alla vita. Charles F. Kane, interpretato ovviamente da Welles in modo magistrale, si rivela di indole ribelle ed iconoclasta e si libera ben presto dei vincoli che lo limitano nella sua ascesa al successo. Sfrontato, senza scrupoli morali e con degli obbiettivi precisi, rileva un giornale di modesta tiratura , facendolo diventare la maggiore testata nazionale, a colpi di scoop, titoli ad effetto e notizie distorte. Non contento, si propone di affrontare la carriera politica, essendo ben cosciente del potere della propaganda e della'ascendente che può avere sul cittadino medio. Nulla lo fermerà , neanche le incertezze della vita privata, che procede in maniera multiforme e distonica, piena di alti e bassi, come accade spesso a chi occupa i vertici del potere. Il suo motto è "La Gente deve pensare ciò che dico io" , che viene esteso anche alla sua vita sentimentale: Egli intende l' Amore come possesso assoluto, in tutto e per tutto ed a causa diciò si ritroverà da solo. Vecchio e deluso, si rintanerà nella sua faraonica residenza , ispirata a Xanadu, il Tempio dei Piaceri edificato da Kubla Kan. Niente lenirà il suo senso di vuoto e morendo pronuncerà un 'unica parola " Rosabella", che costituirà un enigma al quale un giovane ed ardimentoso cronista tenterà invano di dare una spiegazione. Ottimo film sulla manipolazione dell'informazione, tema oggi molto attuale ma del quale il Mondo Occidentale all'epoca , non era ancora cosciente. Da vedere assolutamente.
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shiningeyes
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lunedì 1 luglio 2013
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innovativo ed eccezionale!
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Difficile descrivere un'opera così immensa, innovativa e all'avanguardia per quei tempi.
Tuttavia, comincerò col dire che si tratta di uno di quei film che ogni amante del cinema deve vedere; un film che non può fare a meno di conquistarti se hai una buona conoscenza di critica cinematografica .
Orson Welles aveva solo 26 anni quando scrisse,diresse e recitò questo film, e mi risulta incredibile l'ambizione e la capacità che già aveva quest'uomo per comporre opera di tale grandezza a tale giovane età.
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Difficile descrivere un'opera così immensa, innovativa e all'avanguardia per quei tempi.
Tuttavia, comincerò col dire che si tratta di uno di quei film che ogni amante del cinema deve vedere; un film che non può fare a meno di conquistarti se hai una buona conoscenza di critica cinematografica .
Orson Welles aveva solo 26 anni quando scrisse,diresse e recitò questo film, e mi risulta incredibile l'ambizione e la capacità che già aveva quest'uomo per comporre opera di tale grandezza a tale giovane età.
E' di 70anni fa questo film, ma nonostante sia in bianco e nero e che non possegga gli effetti speciali di oggi, bé, oso dire che fa le scarpe alla maggior parte della produzione mondiale dei giorni nostri e buona parte di quella passata; sceneggiature, inquadrature così significanti, luci che definiscono così bene i personaggi, piani sequenza( i primi) d'alta scuola non ce ne sono più al giorno d'oggi, e capisco benissimo la critica ad averlo messo al primo posto tra i migliori film della storia, anche se non penso che sia stato il miglior film mai fatto, ma sicuramente è tra i primi posti.
Non si può non rimanere affascinati dalla storia di Charles Kane, da come è diretta ed espressa (in modo assolutamente innovativo), non si può non entrare dentro la pellicola senza emettere giudizi o mostrare stupore nel seguire i fatti della storia.
Ma la vera ricchezza è nel messaggio intrinseco del film, che credo che non era mai stato affrontato prima ad ora: la completa disillusione del sogno americano, il quale ti può portare tutte le ricchezze e i beni materiali che vuoi, ma non può portarti l'affetto, l'amore, la famiglia; quelle cose verranno spazzate via dalla voglia di grandezza che si farà strada una volta raggiunto uno straccio di successo, che non ti darà nulla alla tua anima;oppure del crescente dominio dei Media, che però non possono cambiare la vera realtà, per quanto essa si può camuffare e nascondere; ed in più, Kane è la perfetta rappresentazione del tutto e niente mostrata come meglio non si poteva fare cinematograficamente.
Ci credo che il film fu fortemente boicottato, agli americani non piace che la verità le venga sbattuta in faccia; preferiscono cullarsi nel loro falso benessere, ed è per questo che il mio rispetto verso Welles sia diventato immenso, e credo che una approfondita visione dei suoi film mi sia d'obbligo.
Che altro dire... non c'è niente da disapprovare: il film non è pesante, scorre che è una favola, non vedo interpretazioni pessime (Welles stesso è bravissimo), scenografie massicce da far paura e fotografie e inquadrature all'avanguardia così intense ed emotive; ed in più è un film che resiste al tempo, e oserei dire che fu il film giusto al momento giusto, per creare una maggiore coscienza critica,che era addormentata tra i luccichii dell'estetica Hollywoodiana.
Uno dei film più belli che abbia mai visto, mi ha conquistato interamente, massimo dei voti, e basta!
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step666
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giovedì 29 dicembre 2016
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un film che vale 6 stelle su 5
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Come ha detto qualcuno, 5 stelle non bastano.
Capolavoro assoluto e uno dei film con una perfezione tecnica spaventosa,un film rivoluzionario per tecniche e quant'altro, oltretutto nel 1941 la tecnologia era quel che era!
Un opera d'arte in cui la mano di Welles si vede lontano un miglio,un Welles che dimostra di non essere inferiore a nessuno nell'avere padronanza del mezzo: inquadrature basse per dar risalto a scene come lo scontro tra kane e leland, piani sequenza, long take, panoramiche a schiaffo che danno velocità e ritmo alle scene in un susseguirsi di ellissi temporali che però non confondono mai lo spettatore, memorabili le scene con grandi profondità di campo che Welles e Toland riuscirono a dare a questo autentico capolavoro artistico cinematografico che racconta la vita di un magnate alle prese con la brama di potere.
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Come ha detto qualcuno, 5 stelle non bastano.
Capolavoro assoluto e uno dei film con una perfezione tecnica spaventosa,un film rivoluzionario per tecniche e quant'altro, oltretutto nel 1941 la tecnologia era quel che era!
Un opera d'arte in cui la mano di Welles si vede lontano un miglio,un Welles che dimostra di non essere inferiore a nessuno nell'avere padronanza del mezzo: inquadrature basse per dar risalto a scene come lo scontro tra kane e leland, piani sequenza, long take, panoramiche a schiaffo che danno velocità e ritmo alle scene in un susseguirsi di ellissi temporali che però non confondono mai lo spettatore, memorabili le scene con grandi profondità di campo che Welles e Toland riuscirono a dare a questo autentico capolavoro artistico cinematografico che racconta la vita di un magnate alle prese con la brama di potere...non mi dilungo a spiegare simbolismi del film perche farei un torto a Welles che come ben sappiamo, odiava suddetti simbolismi, basta dire che questo non è un film ma è "il film".
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gabrigilli1997
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martedì 30 giugno 2015
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il genio precoce di orson welles
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Orson Welles esordisce a soli 26 anni con la sua immensa opera Quarto Potere ( Citizen Kane). Il film inizia con inquadrature superlative, che finiscono con un primo piano del volto del protagonista Charles Foster Kane, grande magnate americano, nell'atto di pronunciare la malinconica parola "Rosabella" (Rosebud). In seguito ad un servizio di telegiornale che parlava postumo della vita di Kane, il caporedattore non è soddisfatto e manda Thomson ad indagare sulla parola di Charles Foster Kane, che potrebbe spiegare l'essenza della sua figura. Interroga diverse persone, che lo descrivono secondo mille sfacettature, alcuni lo definiscono come un uomo audace e privo di scrupoli, altri lo definiscono un uomo incapace di amare, altri come un uomo un po' bizzarro.
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Orson Welles esordisce a soli 26 anni con la sua immensa opera Quarto Potere ( Citizen Kane). Il film inizia con inquadrature superlative, che finiscono con un primo piano del volto del protagonista Charles Foster Kane, grande magnate americano, nell'atto di pronunciare la malinconica parola "Rosabella" (Rosebud). In seguito ad un servizio di telegiornale che parlava postumo della vita di Kane, il caporedattore non è soddisfatto e manda Thomson ad indagare sulla parola di Charles Foster Kane, che potrebbe spiegare l'essenza della sua figura. Interroga diverse persone, che lo descrivono secondo mille sfacettature, alcuni lo definiscono come un uomo audace e privo di scrupoli, altri lo definiscono un uomo incapace di amare, altri come un uomo un po' bizzarro. Ciò però non è sufficente, perchè Thomson non riesce ancora a comprendere il significato di Rosabella, e sostiene che è impossibile descrivere la vita di un uomo con una sola parola e indica Rosabella come una tessella di un infinito rompicapo. Mentre stanno bruciando le statue e tutti gli oggetti legati a Kane della sua vastosa villa, tra le fiamme brucia lo slittino che usava da bambino e viene svelato il dilemma: Rosabella era lo slittino, come ad indicare che nonostante Kane fosse a capo di molte imprese e fosse ricchissimo, non raggiunse mai la felicità e la libertà che aveva da bambino e forse, nominando Rosabella, voleva ricordare malinconicamente la sua gioventù. CHE DIRE, TANTI APPLAUSI AL GENIO IMMORTALE DI ORSON WELLES.
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rampante
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giovedì 8 ottobre 2015
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una slitta
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Quarto Potere è una vera rivoluzione del linguaggio cinematografico.
Il film girato da Orson Welles nel 1940 cambiò la storia del cinema e fece parlare mezza America.
Pellicola geniale di un racconto potente, la storia della irresistibile ascesa di Charles Foster Kane, magnate della stampa e la spiegazione di una vita.
Charles F. Kane uno degli uomini più ricchi del mondo, agonizza nella sua favolosa casa-castello a Xanadu e morendo solo, dice una parola:"Rosebud" di cui nessuno comprende il significato.
Un giornalista cercherà di dipanare questa intricata matassa, il cui filo parte dall'infanzia, di Charles, dalla nostalgia per
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Quarto Potere è una vera rivoluzione del linguaggio cinematografico.
Il film girato da Orson Welles nel 1940 cambiò la storia del cinema e fece parlare mezza America.
Pellicola geniale di un racconto potente, la storia della irresistibile ascesa di Charles Foster Kane, magnate della stampa e la spiegazione di una vita.
Charles F. Kane uno degli uomini più ricchi del mondo, agonizza nella sua favolosa casa-castello a Xanadu e morendo solo, dice una parola:"Rosebud" di cui nessuno comprende il significato.
Un giornalista cercherà di dipanare questa intricata matassa, il cui filo parte dall'infanzia, di Charles, dalla nostalgia per le terre che ha dovuto lasciare, dalla sua famiglia, dalla sua mai dimenticata slitta, "Rosebud", dalla sua povera ma felice infanzia bruscamente interrotta
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