Baciato dalla fortuna

Un bel film con un salemme in forma, attori con una recitazione che si avvicina alla realtà e un finale a sorpresa(il che è tutto un dire)

Delusione totale. dov'è finita la bella comicità napoletana?........mediocre e banale,anche Gassman peggiora ancora di più il film.!!!

 Salemme, da buon napoletano, o lo ami o lo odi...io diciamo che lo detesto come attore...come persona potrebbe anche risultarmi simpatico, peccato che non azzecchi un film. qui siamo ai livelli più bassi della più bassa delle commedie...situazioni da circo, sceneggiatura scontata ecc. ecc. Il cast è evidente sia stato messo su al risparmio....comici di zelig trasformati in improbabilissimi attori, il solito Bandiera che pur simpatico è come il prezzemolo, Gassman che continua imperterrito a far rigirare suo padre nella tomba con prestazioni da macio man che oramai hanno stufato, Salemme che come sempre "one man show" ti costringe ad una overdose di 2 ore delle sue scontate battute da avanspettacolo e infine, ciliegina sulla torta, Asia Argento. [+]

 Salemme, da buon napoletano, o lo ami o lo odi...io diciamo che lo detesto come attore...come persona potrebbe anche risultarmi simpatico, peccato che non azzecchi un film. qui siamo ai livelli più bassi della più bassa delle commedie...situazioni da circo, sceneggiatura scontata ecc. ecc. Il cast è evidente sia stato messo su al risparmio....comici di zelig trasformati in improbabilissimi attori, il solito Bandiera che pur simpatico è come il prezzemolo, Gassman che continua imperterrito a far rigirare suo padre nella tomba con prestazioni da macio man che oramai hanno stufato, Salemme che come sempre "one man show" ti costringe ad una overdose di 2 ore delle sue scontate battute da avanspettacolo e infine, ciliegina sulla torta, Asia Argento..... : ai limiti del decente.

Nonostante la crisi non venga nemmeno lontanamente sfiorata, il vigile sudista Salemme ha seri problemi  economici, tartassato dalla pia ex moglie che lo tormenta (salassandolo) per gli alimenti, dalla banca e dalla compagna Asia Argento, che dimenandosi tra bistecche e salsicce sembra la Parietti de "Il macellaio" ma frigge al solo pensiero del comandante Gassman. Tra le tante facce da Zelig e un cast appena simpatico (Bandiera e la Grimaudo, forse) l'unico che fa ridere è il buon Pippo Santonastaso a cui basta inarcare il baffo come ai bei vecchi tempi. Equivoci e colpi di scena  coinvolgono principalmente Salemme fino a disinnescare la storia, che parte pure benino tra smorfie, svenimenti e battutacce scontate, fuori luogo e di cattivo gusto. [+]

Nonostante la crisi non venga nemmeno lontanamente sfiorata, il vigile sudista Salemme ha seri problemi  economici, tartassato dalla pia ex moglie che lo tormenta (salassandolo) per gli alimenti, dalla banca e dalla compagna Asia Argento, che dimenandosi tra bistecche e salsicce sembra la Parietti de "Il macellaio" ma frigge al solo pensiero del comandante Gassman. Tra le tante facce da Zelig e un cast appena simpatico (Bandiera e la Grimaudo, forse) l'unico che fa ridere è il buon Pippo Santonastaso a cui basta inarcare il baffo come ai bei vecchi tempi. Equivoci e colpi di scena  coinvolgono principalmente Salemme fino a disinnescare la storia, che parte pure benino tra smorfie, svenimenti e battutacce scontate, fuori luogo e di cattivo gusto. Ne esce, più o meno, un Vincenzo Salemme show, in cui la ruota della fortuna gira, ma sempre e solo nel verso sbagliato e lui non sembra troppo essere  benvenuto al nord, che scrive, recita ma non dirige e tutto sommato il film ne trae beneficio, visto che Costella preferisce dirigere in maniera più classica , distaccandosi molto dai tempi teatrali  di cui Salemme è innamorato e di cui regolarmente abusa. La commedia è copmunque stiracchiata, debiti, equivoci e tradimenti non la riempiono, il lato farsesco ha purtroppo il sopravvento su quello comedy e tra smorfiacce ed esagerazioni un pò tutti si adeguano. I temi toccati sono essenzialmente italiani, si gira più intorno al gioco che alla crisi, a come procurarsi il denaro per fare la bella vita e alle corna, che hanno la sua apoteosi nella cuoca Asia Argento, tornata alla commedia in un'insolita versione rozza, sanguigna ed estremamente assatanata. E le riesce piuttosto bene senza sforzarsi troppo... [-]

La cosa che si nota di più guardando questo film è l'evidente contrasto tra la pochezza della sceneggiatura e della regia e la ridondanza della recitazione da parte di quasi tutti gli interpreti. La storia è banalotta ma poteva fornire spunti per uno svilippo della sceneggiatura un attimo migliore, con quache spunto comico di maggior pregio. La regia è alquanto piatta e non è riuscita a dare al film quel brio che una commedia come questa richiederebbe. Gli attori calcano troppo i loro ruoli risultando in alcuni casi, come quello di Asia Argento, addirittura risibili. Salemme se la cava sempre ma probabilmente avrebbe fatto meglio a gestire tutto il progetto in prima persona.

"... a ricchezza arape tutte e porte!" dice lo sfortunato Vincenzo Salemme (Gaetano) in questa pellicola pretestuosa e con la presunzione di far ridere senza mai riuscirici.

In una Parma slargata dalla lentezza e dal poco spessore della messa in scena di questa commedia si snodano le vicende banali e scontatissime di un vigile urbano vessato dalla vita e da tutto quello che, suo malgrado, gli gira intorno.

L'uso eccessivo degli stereotipi e l'inutile carnet di stelle del cinema italiano non riescono a far decollare questa storia che, ad ogni voltata d'angolo, sottolinea, senza pena di smentita, la scarsa qualità dell'operazione che si cerca inutilmente di portare a compimento: Asia Argento risulta interessante solo quando cuoce la carne per lo slow motion con cui è girata la scena; Alessandro Gassman prova inutilmente ad imitare il maresciallo Carotenuto del grande Vittorio De Sica rendendone una brutta copia banale e senza anima; i comici televisivi, per loro fortuna, svolgono parti minori e non fanno in tempo a stancare il pubblico; Nicole Grimaudo, infine, veste i panni dell'unico personaggio che supera di poco il livello minimo di decenza: si vede poco, arriva alla fine e svolge l'unca parte della storia che abbia un minimo di originalità e brio. [+]

"... a ricchezza arape tutte e porte!" dice lo sfortunato Vincenzo Salemme (Gaetano) in questa pellicola pretestuosa e con la presunzione di far ridere senza mai riuscirici.

In una Parma slargata dalla lentezza e dal poco spessore della messa in scena di questa commedia si snodano le vicende banali e scontatissime di un vigile urbano vessato dalla vita e da tutto quello che, suo malgrado, gli gira intorno.

L'uso eccessivo degli stereotipi e l'inutile carnet di stelle del cinema italiano non riescono a far decollare questa storia che, ad ogni voltata d'angolo, sottolinea, senza pena di smentita, la scarsa qualità dell'operazione che si cerca inutilmente di portare a compimento: Asia Argento risulta interessante solo quando cuoce la carne per lo slow motion con cui è girata la scena; Alessandro Gassman prova inutilmente ad imitare il maresciallo Carotenuto del grande Vittorio De Sica rendendone una brutta copia banale e senza anima; i comici televisivi, per loro fortuna, svolgono parti minori e non fanno in tempo a stancare il pubblico; Nicole Grimaudo, infine, veste i panni dell'unico personaggio che supera di poco il livello minimo di decenza: si vede poco, arriva alla fine e svolge l'unca parte della storia che abbia un minimo di originalità e brio.

Le dinamiche dei personaggi e le interazioni che hanno nella vicenda, sono ripetitive, banali, vuote di spirito e di verve. Il protagonista, suo malgrado, tenta inesorabilmente di tenere assieme le fila di un bislacco carrozzone che, durante tutto il film, da allo spettatore sensazoni che vanno dallo stupore al senso di fuga da una poltrona, quella cinematografica, che, con il proseguire della storia, diventa sempre più scomoda.

Il tentativo di rileggere in una ambientazione moderna il capolavoro "Non ti pago" del grandissimo Eduardo De Filippo risulta offensivo per l'autore e per quanti si identifichino tra i fans del grande teatro Napoletano.

La trama di questo film si è vista centinaia di volte però rimane cmq una pellicola divertente e rilassante giusto x passare 90 minuti in allegria,sicuramente meglio delle schifezze che ogni Natale ci fanno vedere.

Ma quando esce il nuovo film di Checco Zalone........! Finalmente il popolo italiano a finito di regalare soldi al cinema, con cinepanettoni o film improvvisati come questo....! Si pensano di far soldi con le solite battute mediocri, dove tutto ruota a questi pseudi attori......! Che nemmeno sanno recitare! Mha..! Aspetto te , Checco Zalone, te li do volentieri i soldi del biglietto, sono sicuro che li spenderò in due ore di risate sicure.....

Questa volta la delusione e la noia ha preso il sopravvento. L'uscita del nuovo film di Vincenzo Salemme è la chiara dimostrazione di una mediocre scelta narrativa e di stasi emozionale per l'intera durata del film. Una carrellata esasperata di vizi del mediocre uomo italiano, tutto basato su una accanita corsa al tradimento, alla volontà di apparire, a come la scelta di un matrimonio sia dettata esclusivamente dal fattore economico, mettendo al bando l'emozione e l'amore del momento, garantendo uno squallido esempio alle giovani generazioni già troppo disilluse e disincantate da storie di vita troppo reale. Non c'è nulla, all'interno del film, che possa garantire una trama, un sorriso, un'emozione, ma tutto lascia una profonda rabbia per aver assistito ad uno dei film peggiori dell'attore partenopeo. [+]

Questa volta la delusione e la noia ha preso il sopravvento. L'uscita del nuovo film di Vincenzo Salemme è la chiara dimostrazione di una mediocre scelta narrativa e di stasi emozionale per l'intera durata del film. Una carrellata esasperata di vizi del mediocre uomo italiano, tutto basato su una accanita corsa al tradimento, alla volontà di apparire, a come la scelta di un matrimonio sia dettata esclusivamente dal fattore economico, mettendo al bando l'emozione e l'amore del momento, garantendo uno squallido esempio alle giovani generazioni già troppo disilluse e disincantate da storie di vita troppo reale. Non c'è nulla, all'interno del film, che possa garantire una trama, un sorriso, un'emozione, ma tutto lascia una profonda rabbia per aver assistito ad uno dei film peggiori dell'attore partenopeo. Meno male che tutti quanti aspettiamo il momento di rinascita del film italiano, meno male che abbiamo mostri sacri del cinema internazionale che riescono ancora ad emozionarci una sera nella quale lasciamo a casa solo per un istante la sbadataggine delle normali giornate di sempre. E pensare che avevo convinto mia moglie ad ascoltare il richiamo di Napoli nelle gesta di un attore partenopeo come me. E' proprio vero!... La sensibilità di una moglie riesce a guidarti anche nel cercare le giuste emozioni... anche in un film... E questa sera ho sbagliato a pretendere di vedere un film proiettato in sala solo per 6 persone che, ignare come me, avranno ancora una volta trovato la rabbia di spendere dei soldi per un disincantato gusto di una storia inesistente. Salemme ha sbagliato, trascinando in questa orribile performance chi ancora si sente o cerca di voler essere un attore.
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Mi aspettavo un bel Salemme, ma mi ha deluso parecchio. Sono un suo fan e un suo grande ammiratore visto anche che siamo corregionali, ma devo ammettere che negli ultimi film esagera nella sua parte, troppo gridata, troppo tirata troppo....mediocre, come anche Gassman che parla sempre un romanesco troppo coatto in un tono molto alto che da fastidio solo all'udito.
La trama sarebbe stata carina, ma l'interpretazione secondo me è scarsa molto scarrsa......