luca scialo
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venerdì 6 novembre 2020
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pellicola di denuncia un po'' sempliciotta
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Luca Barbareschi scrive, dirige ed interpreta un film sul malcostume politico italiano. Uno dei tanti sul tema, per un Paese che aveva finito per accettarlo come normalità dopo lo scandalo di Tangentopoli.
Protagonista è Augusto Viganò, attivista ambentalista di Venaria, che viene mostrato dalle telecamere mentre incalza il Ministro dell'ambiente in carica sui problemi della sua terra. Venuti per l'ennesima volta a galla dopo un nubifragio. Un partito decide di candidarlo, vedendone ottime potenzialità elettorali.
Viganò viene così eletto, ma una volta giunto a Roma, viene altresì travolto dai meccanismi che governano il Parlamento.
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Luca Barbareschi scrive, dirige ed interpreta un film sul malcostume politico italiano. Uno dei tanti sul tema, per un Paese che aveva finito per accettarlo come normalità dopo lo scandalo di Tangentopoli.
Protagonista è Augusto Viganò, attivista ambentalista di Venaria, che viene mostrato dalle telecamere mentre incalza il Ministro dell'ambiente in carica sui problemi della sua terra. Venuti per l'ennesima volta a galla dopo un nubifragio. Un partito decide di candidarlo, vedendone ottime potenzialità elettorali.
Viganò viene così eletto, ma una volta giunto a Roma, viene altresì travolto dai meccanismi che governano il Parlamento. Fatti di continui sgambetti e tradimenti. Finisce anche per dimenticarsi della sua famiglia (moglie e tre figli), preso dalla vita mondana capitolina.
Pellicola dal tentativo apprezzabile, ma che denota diverse pecche narrative. Finendo per perdere la propria forza d'urto che un lungometraggio di denuncia meriterebbe.
Ma sarà anche di fatto autobiografico per Barbareschi, dato che dopo alcuni anni dalla sua uscita diventerà parlamentare proprio del centrodestra. Finendo, anche nella realtà, per cambiare casacca e restare deluso da quella esperienza.
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mauriziobiondo
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lunedì 11 giugno 2018
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sorprendente
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Ho la videocassetta di questo film,che talvolta riguardo con grande piacere,poichè è davvero ben fatto.
Sarò matto,ma lo trovo un capolavoro.
Tutti i personaggi sono incredibilmente ben sviluppati e gli attori sono tutti centratissimi nelle loro parti,un lavoro di casting superbo.
Non conoscevo Barbareschi come regista e,anzi avevo qualche pregiudizio su di lui..ma mi ha straconvinto,e spero di vedere altri film da lui diretti,perchè è semplicemente perfetto come regista.
La sceneggiatura è impeccabile...come ogni aspetto di questo film.
Sorprendente e godibilissima è la canzone "Femmina Mimosa" cantata dalla Guaccero.
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Ho la videocassetta di questo film,che talvolta riguardo con grande piacere,poichè è davvero ben fatto.
Sarò matto,ma lo trovo un capolavoro.
Tutti i personaggi sono incredibilmente ben sviluppati e gli attori sono tutti centratissimi nelle loro parti,un lavoro di casting superbo.
Non conoscevo Barbareschi come regista e,anzi avevo qualche pregiudizio su di lui..ma mi ha straconvinto,e spero di vedere altri film da lui diretti,perchè è semplicemente perfetto come regista.
La sceneggiatura è impeccabile...come ogni aspetto di questo film.
Sorprendente e godibilissima è la canzone "Femmina Mimosa" cantata dalla Guaccero.
Straconsiglio a chiunque di vedere questo capolavoro filmico.
Per me è insipegabile che sia stato un flop in termini di incassi.
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luigisantucci
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domenica 6 marzo 2011
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un film indigesto
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I dialoghi non sono chiari, molte parole sono riuscito a comprenderle dopo vari replay, il filmato l'ho visto due volte, il film è interessante ma non è facile da seguire. Ritengo che il clima politico presentato, rende la realtà di oggi più chiara, come nel 2002 si era al secondo anno del governo Berlusconi con probabili insofferenze da parte di molti parlamentari, tali da compromettere la stabilità dell'esecutivo, così sta avvenendo oggi: Parlamentari incapaci o meglio impossibilitati di lavorare, persone che contano e che decidono sono poche e la torta non è abbastanza grande per accontentare tutti.
Risulta un Parlamento esautorato dei propri compiti legislativi, mostra un politico che non può fare niente per i problemi delle singole persone, genitori che affidano la loro figlia a politici senza alcuna remora, una donna, probabilmente straniera, capace di ammaliare politici di vari colori, imprenditori e uomini di chiesa, per una quieta convivenza o connivenza
Un Viganò deciso a portare a termine il suo compito usando tutti i mezzi e sfruttando le opportunità che gli capitano, ma piano piano nella bella vita di Roma, piena di sole e di bellezze storiche e mondane, si distacca dalle cose (la birreria) e dagli affetti più cari (la famiglia) e il cambiamento, la trasformazione che si manifesta alla fine del film sembra una conseguenza naturale di questo distacco.
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I dialoghi non sono chiari, molte parole sono riuscito a comprenderle dopo vari replay, il filmato l'ho visto due volte, il film è interessante ma non è facile da seguire. Ritengo che il clima politico presentato, rende la realtà di oggi più chiara, come nel 2002 si era al secondo anno del governo Berlusconi con probabili insofferenze da parte di molti parlamentari, tali da compromettere la stabilità dell'esecutivo, così sta avvenendo oggi: Parlamentari incapaci o meglio impossibilitati di lavorare, persone che contano e che decidono sono poche e la torta non è abbastanza grande per accontentare tutti.
Risulta un Parlamento esautorato dei propri compiti legislativi, mostra un politico che non può fare niente per i problemi delle singole persone, genitori che affidano la loro figlia a politici senza alcuna remora, una donna, probabilmente straniera, capace di ammaliare politici di vari colori, imprenditori e uomini di chiesa, per una quieta convivenza o connivenza
Un Viganò deciso a portare a termine il suo compito usando tutti i mezzi e sfruttando le opportunità che gli capitano, ma piano piano nella bella vita di Roma, piena di sole e di bellezze storiche e mondane, si distacca dalle cose (la birreria) e dagli affetti più cari (la famiglia) e il cambiamento, la trasformazione che si manifesta alla fine del film sembra una conseguenza naturale di questo distacco. I personaggi finali, che si conoscono dall'infanzia si vergognano uno dell'altro e non si incontrano e neppure si scontrano sono entrambi delusi come se non ci fosse soluzione alla loro situazione.
Il film risulta pesante forse perchè indigesto, non da una speranza, presenta uno spaccato della realtà che guardando quello che è successo e sta succedendo oggi è palpabile, e partendo da questa realtà ci deve essere una risposta della società civile che deve essere diversa, sicuramente più attiva e più legata, in maniera critica, alle persone che ci rappresentano, e determinando interessi economici meno appetitosi.
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vitalecominelli
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giovedì 10 febbraio 2011
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film impossibile
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A parte la trama , è un film impossibile da vedere perchè se vuoi sentire cosa dicono gli attori devi alzare il voluma a cento e comunque le voci sono coperte dalla musica o dai rumori o suoni vari.
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(di mauriziobiondo)
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marezia
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martedì 8 febbraio 2011
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davide verrazzani, ma chi ti ha dato la patente?
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Il film intanto non è autobiografico perché Barbareschi E' STATO ELETTO NEL 2008 con il Popolo della Libertà e DAL LUGLIO DEL 2010 fa parte di Futuro e Libertà MENTRE IL FILM E' USCITO NEL 2002 quindi, caro verrazzani, RIPRENDA IN MANO IL VOCABOLARIO E SI VERGOGNI! In secondo luogo, il film RACCONTA LA POLITICA PER QUELLO CHE E'. Le dà fastidio perché è un idealista? Non ci crede affatto? Mi fa pena. Cambi mestiere, cambi.
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brian77
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lunedì 7 febbraio 2011
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autobiografico?
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Il film è orrendo, ma diventa curioso in quanto alla luce di poi sembrerebbe autobiografico
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