aldo marchioni
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giovedì 11 febbraio 2016
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inguardabile
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Per signorine rigorosamente Inglesi e di buona famiglia.
Per tutti gli altri è inguardabile, così come Jane Austin è illeggibile.
Hugh Grant ha la solita faccia da schiaffi.
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il befe
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lunedì 9 marzo 2015
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capolavoro
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shiningeyes
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giovedì 1 agosto 2013
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piacevole adattamento cinematografico
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Trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Jane Austen, in cui vengono riflessi e contrapposti i temi dell'amore sincero e passionale a quello d'interesse puramente economico, perfettamente ambientato in una Inghilterra pre-romantica.
Se l'obbiettivo era quello di farci tuffare nella rigida compostezza inglese di primo ottocento, posso dire certo che è l'obbiettivo è stato centrato. Sia gli attori, che le scenografie e i paesaggi ripresi (buonissima la regia di Ang Lee) ci catapultano in un tempo lontano, in cui il portamento, l'educazione e la galanteria erano i valori più importanti; sembra al quanto strano pensare che atteggiamenti di quell'epoca oggi siano fuori luogo.
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Trasposizione cinematografica dell'omonimo romanzo di Jane Austen, in cui vengono riflessi e contrapposti i temi dell'amore sincero e passionale a quello d'interesse puramente economico, perfettamente ambientato in una Inghilterra pre-romantica.
Se l'obbiettivo era quello di farci tuffare nella rigida compostezza inglese di primo ottocento, posso dire certo che è l'obbiettivo è stato centrato. Sia gli attori, che le scenografie e i paesaggi ripresi (buonissima la regia di Ang Lee) ci catapultano in un tempo lontano, in cui il portamento, l'educazione e la galanteria erano i valori più importanti; sembra al quanto strano pensare che atteggiamenti di quell'epoca oggi siano fuori luogo.
Oltre a vantare scenografie e costumi fantastici, che si mimetizzano bene nel periodo storico filmato, c'è un nutrito cast di attori che riesce bene nel compito di tirare fuori l'anima dei personaggi del romanzo; da una grandissima Emma Thompson si passa ad una – allora – talentuosa giovane come Kate Winslet, per poi citare gli ottimi Alan Rickman e i un po' meno convincenti Hugh Grant e Greg Wise.
L'oscar alla miglior sceneggiatura non originale penso che dia il merito di una lettura molto integrale e giusta dell'opera di Austen, facendo vedere il valore letterario della Thompson, che poteva anche aggiudicarsi la statuetta alla miglior attrice.
Di contro, posso solo dire che il film accusa momenti di stanca, ma il genere di cui è fatto si concede spesso a queste piccolezze; rimane comunque un ottimo adattamento cinematografico che delizierà i fan accaniti della scrittrice e dei film tradizionali inglesi.
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lady one
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sabato 6 aprile 2013
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ottime interpretazioni
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Fedele al libro, superba regia di Lee per un film non solo ambientato in Inghilterra, ma anche ottocentesco. Perfetta Emma Thompson nel ruolo di Elinor, che nonostante la differenza di età tra le due, riesce ad entrare nel personaggio e sa destreggiarsi sullo schermo alla perfezione. Kate Winslet ci è quasi nata in questo ruolo, a cui da passione e bellezza. Hugh Grant grande sex-appel dimostrato impacciatamente e il grande Alan Rickman che ci conquista piano pian, nonostante il panciotto stretto.
Che dire, a volte gli adattamenti cinematografici smorzano capolavori letterari in un ora di striminzita proiezione,ma non è questo il caso. La mitica Jane Austin non viene dimenticata in un angolo, c'è anche lei dentro il film, insieme ai suoi personaggi, resi come lei ce li ha fatti immaginare.
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Fedele al libro, superba regia di Lee per un film non solo ambientato in Inghilterra, ma anche ottocentesco. Perfetta Emma Thompson nel ruolo di Elinor, che nonostante la differenza di età tra le due, riesce ad entrare nel personaggio e sa destreggiarsi sullo schermo alla perfezione. Kate Winslet ci è quasi nata in questo ruolo, a cui da passione e bellezza. Hugh Grant grande sex-appel dimostrato impacciatamente e il grande Alan Rickman che ci conquista piano pian, nonostante il panciotto stretto.
Che dire, a volte gli adattamenti cinematografici smorzano capolavori letterari in un ora di striminzita proiezione,ma non è questo il caso. La mitica Jane Austin non viene dimenticata in un angolo, c'è anche lei dentro il film, insieme ai suoi personaggi, resi come lei ce li ha fatti immaginare.
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astromelia
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domenica 13 novembre 2011
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appassionatamente sì
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altri tempi,altri dialoghi,altro bon ton,ma la passione incontrollabile e i sentimenti non mutano,è sempre con piacere che si rivedono film tratti da romanzi letti in gioventù,quasi un piacere per l'anima...
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mondolariano
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domenica 22 maggio 2011
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puro formalismo britannico
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La tipica imperturbabilità inglese scade nella noia quasi un terzo del film. E’ come un biscotto imbevuto di convenzioni sociali che lo rendono più insipido di un cucchiaio di farina. Una manciata di sale viene versata dall’arrivo di Willoughby, la cui tresca amorosa con Marianne affossa però la vera protagonista della storia: Elinor. La quale, nel finale, si abbandona ad una crisi di pianto troppo improvvisata per essere credibile. Se non altro, la graziosa Emma Thompson appare spesso in primo piano, molto più della giovane e pasciuta Kate Winslet.
L’estetica gioca una carta fondamentale: il verde della campagna nel Devon, le ruote color canarino della carrozza di Willoughby, i costumi impeccabili (ma troppo settecenteschi per l’epoca).
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La tipica imperturbabilità inglese scade nella noia quasi un terzo del film. E’ come un biscotto imbevuto di convenzioni sociali che lo rendono più insipido di un cucchiaio di farina. Una manciata di sale viene versata dall’arrivo di Willoughby, la cui tresca amorosa con Marianne affossa però la vera protagonista della storia: Elinor. La quale, nel finale, si abbandona ad una crisi di pianto troppo improvvisata per essere credibile. Se non altro, la graziosa Emma Thompson appare spesso in primo piano, molto più della giovane e pasciuta Kate Winslet.
L’estetica gioca una carta fondamentale: il verde della campagna nel Devon, le ruote color canarino della carrozza di Willoughby, i costumi impeccabili (ma troppo settecenteschi per l’epoca). Da segnalare il particolare del barometro appeso sul muro, quando la famiglia trasloca nella casa di Londra, per dare l’idea di essere in città. Insomma, troppa attenzione alla forma a scapito delle emozioni. Ma se la forma simboleggia la formalità del perbenismo britannico, allora l’obiettivo è centrato in pieno.
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lost876
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mercoledì 14 aprile 2010
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bellissimo!!!!!!!!
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Veramente un gran bel film, soddisfattissimo di averlo visto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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hal 9000
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giovedì 14 maggio 2009
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il miglior adattamento di un romanzo della austen
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Girato nel 1995, il film fu il primo dei recenti adattamenti dei romanzi di Jane Austen (seguiranno "Emma" e "Persuasione", nel 1996, e "Orgoglio e Pregiudizio", nel 2005) tuttavia riamne fra questi il progetto meglio riuscito.
Il regista Ang Lee esegue diligentemente, riuscendo a rappresentare in modo molto fedele una società di passaggio fra Classicismo e Romanticismo e cogliendo perfettamente molte delle immagini descritte dalla Austen, tuttavia non riece a dare quell'impronta registica necessaria a risollevare il film dalla lunghezza eccessiva.
La sceneggiatura di Emma Thompson (vincitrice dell'Oscar) riesce a rendere con grande scioltezza il linguaggio del romanzo, ma si sforza troppo di sottolineare l'orgoglio delle donne inglesi.
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Girato nel 1995, il film fu il primo dei recenti adattamenti dei romanzi di Jane Austen (seguiranno "Emma" e "Persuasione", nel 1996, e "Orgoglio e Pregiudizio", nel 2005) tuttavia riamne fra questi il progetto meglio riuscito.
Il regista Ang Lee esegue diligentemente, riuscendo a rappresentare in modo molto fedele una società di passaggio fra Classicismo e Romanticismo e cogliendo perfettamente molte delle immagini descritte dalla Austen, tuttavia non riece a dare quell'impronta registica necessaria a risollevare il film dalla lunghezza eccessiva.
La sceneggiatura di Emma Thompson (vincitrice dell'Oscar) riesce a rendere con grande scioltezza il linguaggio del romanzo, ma si sforza troppo di sottolineare l'orgoglio delle donne inglesi. Ottimo il cast: Emma Thompson e Kate Winslet sono in parte, Hugh Grant è sicuramente spassoso nel suo ruolo dell' impacciato Edward Ferrers, mentre Alan Rickman è un impeccabile Colonnello Brandon.
Vincitore di 1 Oscar: miglior sceneggiatura non originale, e 2 Golden Globe: miglior film e miglior sceneggiatura.
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alice
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domenica 3 agosto 2008
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fantastico!
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elizabeth
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mercoledì 4 giugno 2008
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delicato e magico
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In una cornice resa magicamente unica dal verde brillante delle colline inglesi di altri tempi,
Ragione e Sentimento tratta i sentimenti umani con grande delicatezza e cura dei particolari,solo un uomo con una grande sensibilità può proporre un film tratto da un libro della Austen riuscendo a renderlo in modo così semplicemente delizioso...
Bravo Ang Lee!
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