Everything Everywhere all At Once

In costante bilico tra il trash e la filosofia. Un ottimo soggetto sprecato

Forse sto diventando vecchio, ma dopo un'ora avrei voluto solo essere a casa. Purtroppo sono rimasto.  Inguardabile 

Caotico pastiche un po' derivativo e ripetitivo, che ha comunque il pregio di osare molto. Paradossalmente però, il limite maggiore è nella storyline: un piccolo melodrammino familiare, condito con pseudo riflessioni sul metaverso, politicamente corretto e col classico happy end.

Film meno profondo di quanto gli altri scrivono. Pacchiano, non originale nella trama nè nell'esecuzione, accozzaglia di idee già viste che nella totalità non funzionano. Personaggi macchiettistici, morale spicciola che ti viene forzata nell'ultimo atto per riabilitare il resto del film. Al posto di sviluppare le idee centrali (i personaggi, il cambio di te stesso nel multiverso, i sentimenti che derivano dalla possibilità di scelta etc etc) si perdono blocchi di 20 minuti con scene di azione non belle, ripetitive (ecco che anche le risate scompaiono) come il "ratatouille". Praticamente è come presentare una ricetta che non sei in grado di portare a termine, quindi ti concentri nel far passare il tempo a disposizione con qualsiasi altra cosa e poi alla fine sostieni che la tua ricetta era così astratta e buona che svilupparla in qualsiasi modo l'avrebbe resa indigesta. [+]

Film meno profondo di quanto gli altri scrivono. Pacchiano, non originale nella trama nè nell'esecuzione, accozzaglia di idee già viste che nella totalità non funzionano. Personaggi macchiettistici, morale spicciola che ti viene forzata nell'ultimo atto per riabilitare il resto del film. Al posto di sviluppare le idee centrali (i personaggi, il cambio di te stesso nel multiverso, i sentimenti che derivano dalla possibilità di scelta etc etc) si perdono blocchi di 20 minuti con scene di azione non belle, ripetitive (ecco che anche le risate scompaiono) come il "ratatouille". Praticamente è come presentare una ricetta che non sei in grado di portare a termine, quindi ti concentri nel far passare il tempo a disposizione con qualsiasi altra cosa e poi alla fine sostieni che la tua ricetta era così astratta e buona che svilupparla in qualsiasi modo l'avrebbe resa indigesta. Nessun aspetto del film va oltre il primo significato.



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Può darsi che "par che ci sia tutto e un c'è nulla" o che "par che un ci sia nulla e c'è tutto" oppure che sia il nuovo cult che segnerà il decennio come, 40 anni orsono, fece "Blade Runner", o, ancora, che sia una boiata pazzesca. In ogni caso un qualcosa (un film ? un viaggio? Una presa per i fondelli?) che non può lasciare indifferenti. A me (vecchio scoppiato in attesa di qualcosa che seppellisca finalmente le memorie tossiche dei secondi anni '80 del secolo scorso) è piaciuto tantissimo. Ma sono un fazioso poco affidabile. Quindi non datemi retta.

Un film che non si può commentare usciti dal cinema con mio marito dopo mezz'ora, forse siamo ottusi noi dato che è assolutamente da vedere.

Una mediocre interpretazione del lavoro scientifico di un fisico bravo ma dimenticato che negli anni sessanta scrisse un libro dal titolo: l'interpretazione a molti mondi della Meccanica Quantistica (tradotto) ora se gli autori conoscevano questo lavoro non so , ma la realizzazione filmica è scientificamente rozza e filmica mente molto mediocre lunga confusa e alla fine tutto lo spazio è alla protagonista che lotta. È sorprendente considerare questo film come una pietra miliare di qualcosa , il multi verso 😊😊 insomma che critici abbiamo?

Incuriosito dalle recensioni e dal trailer vado al cinema con un’amica pieno di dubbi. Non sappiamo che tipo di film siamo andati a vedere. Si spengono le luci ed inizia una narrazione dolce, Evelyn e Waymond hanno una tipica lavanderia a gettoni negli Stati Uniti, un rapporto di coppia stanco, il negozio non va benissimo e Evelyn ha una relazione molto difficile sia con il padre che con la figlia. E come se non bastasse hanno una verifica fiscale in corso ad opera di un’arcigna agente delle tasse che li minaccia di fargli chiudere il negozio. Ma improvvisamente il film prende una direzione diversa, le mille vite possibili diventano un universo di mondi correlati, il metaverso e Waymond, o meglio uno dei possibili Waymond, invita la moglie a reagire. [+]

Incuriosito dalle recensioni e dal trailer vado al cinema con un’amica pieno di dubbi. Non sappiamo che tipo di film siamo andati a vedere. Si spengono le luci ed inizia una narrazione dolce, Evelyn e Waymond hanno una tipica lavanderia a gettoni negli Stati Uniti, un rapporto di coppia stanco, il negozio non va benissimo e Evelyn ha una relazione molto difficile sia con il padre che con la figlia. E come se non bastasse hanno una verifica fiscale in corso ad opera di un’arcigna agente delle tasse che li minaccia di fargli chiudere il negozio. Ma improvvisamente il film prende una direzione diversa, le mille vite possibili diventano un universo di mondi correlati, il metaverso e Waymond, o meglio uno dei possibili Waymond, invita la moglie a reagire. E il film si trasforma in qualcosa di mai visto, drammatico, comico, splatter, ma non perde mai il filo narrativo, lo spettatore riesce a non disorientarsi nonostante i repentini cambi di marcia dei registi, Daniel Kwane e Daniel Scheiner. Un film ricchissimo di citazioni cinematografiche ma non è scary movie, ha un senso, anzi i mille sensi che il metaverso rende possibile. E alla fine la protagonista del film, Evelyn, acquisisce la consapevolezza che le colpe che riteneva di avere, le sue responsabilità, i suoi fallimenti, non sono altro che vita vissuta, l’unica che abbiamo. Veramente ottimi tutti gli attori, Michelle Yeho e Jamie Lee Curtis su tutti, per un film che è stato davvero una piacevole sorpresa.

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Un film assurdo, folle, apparentemente senza senso ma dove si capisce tutto e dove ogni elemento ha un suo scopo.
Probabilmente un CULT istantaneo. L’idea del multiverso non era mai stata esplorata così, con questa brutale ed esplosiva inventiva ed originalità (seppur citando spesso e volentieri pellicole blasonate, tra tutti MATRIX) . Sarà veramente arduo, per qualsiasi futuro film a tema multiverso superare questa pellicola.
 La regia è ispiratissima, piena zeppa di ottime intuizioni, gli attori sono incredibili e perfettamente credibili, anche nelle situazioni più assurde. Non c’è un attore fuori posto. La sceneggiatura riesce, quasi per magia, a coniugare alla perfezione (o quasi)scene completamente senza senso, botte, divertimento, commozione. [+]

Un film assurdo, folle, apparentemente senza senso ma dove si capisce tutto e dove ogni elemento ha un suo scopo.
Probabilmente un CULT istantaneo. L’idea del multiverso non era mai stata esplorata così, con questa brutale ed esplosiva inventiva ed originalità (seppur citando spesso e volentieri pellicole blasonate, tra tutti MATRIX) . Sarà veramente arduo, per qualsiasi futuro film a tema multiverso superare questa pellicola.
 La regia è ispiratissima, piena zeppa di ottime intuizioni, gli attori sono incredibili e perfettamente credibili, anche nelle situazioni più assurde. Non c’è un attore fuori posto. La sceneggiatura riesce, quasi per magia, a coniugare alla perfezione (o quasi)scene completamente senza senso, botte, divertimento, commozione... Si, perché questo film commuove e non poco. E non solo, riesce a far riflettere lo spettatore su temi molto profondi. E non è una cosa da poco.
Consigliatissimo, corrette al cinema, sarà un’esperienza unica.

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Non ce l'ho fatta !.  non ci sono arrivata fino  alla fine . Dopo un'ora e venti  di insopportabili zummate, di confusione inenarrabile di effetti speciali puerili di noia mortale non volevo continuare a farmi del male. se poi intendevano metterci in guardia sui pericoli della manipolazione  cerebrale ci sono riusciti devastandomi il mio di cervello   , non ho visto l'ultimo quarto d'ora che pare si riscattasse . e sinceramente  non lo rimpiango!  Che finisse come gli pare mi è bastato quell'ora e venti e il mal di testa che mi ha procurato per scappare via .