carloalberto
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giovedì 28 settembre 2017
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romantico adolescenziale fantasy
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Valerian e la Città dei mille pianeti inizia bene e finisce male, nel mezzo annoia un po’. Effetti speciali con immagini da video gioco farciscono una melensa storia d’amore tra due giovani piloti, agenti di un fantomatico governo interplanetario. Un deludente Besson confeziona un film di fantascienza che assomiglia di più ad un film di animazione del genere fantasy. Adatto per un pubblico di adolescenti, dovrebbe essere vietato ai maggiori di diciotto anni.
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max.antignano
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giovedì 28 settembre 2017
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quel che resta di besson
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Abnorme, caotico, multirazziale e multidimensionale: questo è il futuro immaginato da Besson che ci schiaffeggia per metà film con un orgia di immagini velocissime di alieni, astronavi e scontri velocissimi oltre il videogioco, oltre il sopportabile. D'accordo, è la trasposizione di un fumetto, ma è veramente troppo, al punto da far rimpiangere i pupazzoni lenti del Quinto Elemento e l'intimismo di Lucy. Ma dov'è il romanticismo, la storia umana, lo stridore tra cruda realtà e sogno di Nikita che ha fatto amare Besson per il grande regista che è? Io è un pò che non li trovo più, e onestamente li rimpiango. No comment sulla scelta dei due protagonisti, eroi con la faccia da rappresentanti porta a porta Quel che resta sono sprazzi di ironia, splendidi costumi e una iper Rihanna che da sola risolleva tutto il film.
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Abnorme, caotico, multirazziale e multidimensionale: questo è il futuro immaginato da Besson che ci schiaffeggia per metà film con un orgia di immagini velocissime di alieni, astronavi e scontri velocissimi oltre il videogioco, oltre il sopportabile. D'accordo, è la trasposizione di un fumetto, ma è veramente troppo, al punto da far rimpiangere i pupazzoni lenti del Quinto Elemento e l'intimismo di Lucy. Ma dov'è il romanticismo, la storia umana, lo stridore tra cruda realtà e sogno di Nikita che ha fatto amare Besson per il grande regista che è? Io è un pò che non li trovo più, e onestamente li rimpiango. No comment sulla scelta dei due protagonisti, eroi con la faccia da rappresentanti porta a porta Quel che resta sono sprazzi di ironia, splendidi costumi e una iper Rihanna che da sola risolleva tutto il film. Il cinema digitale fine a sè stesso mi ha stufato. Per me, anzianotto, il cinema deve dire qualcosa di noi, di chi siamo e di dove andiamo o vogliamo andare, altrimenti ha più senso un quarto d'ora di lampi di luce colorata di 2001 che questa macchinosa costruzione di simil-coerenza sparata a tutta velocità.
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udiego
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mercoledì 27 settembre 2017
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visivamente affascinante
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Luc Besson con questo "Valerian" ci mostra un cinema che cura molto gli aspetti visivi dell'opera, e tramite questi cerca di trasmetterci le emozioni, i sentimenti e le reazini dei vari personaggi della storia. In alcuni momenti ci riesce in altri meno questo bisogna dirlo, ma tutto sommato il film è sempre godibile e si fa apprezzare per lunga parte della sua durata, con alcuni momenti divertenti ed altri decisamente suggestivi. Ovviamente le note dolenti arrivan dal punto di vista della sceneggiatura che forse lascia un pò troppo spazio alla costruzione visiva dell'opera e che quindi anche se mai particolarmente appesantita risulta priva di spunti interessanti senza mai raggiungere picchi particolarmente alti.
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Luc Besson con questo "Valerian" ci mostra un cinema che cura molto gli aspetti visivi dell'opera, e tramite questi cerca di trasmetterci le emozioni, i sentimenti e le reazini dei vari personaggi della storia. In alcuni momenti ci riesce in altri meno questo bisogna dirlo, ma tutto sommato il film è sempre godibile e si fa apprezzare per lunga parte della sua durata, con alcuni momenti divertenti ed altri decisamente suggestivi. Ovviamente le note dolenti arrivan dal punto di vista della sceneggiatura che forse lascia un pò troppo spazio alla costruzione visiva dell'opera e che quindi anche se mai particolarmente appesantita risulta priva di spunti interessanti senza mai raggiungere picchi particolarmente alti. Per il resto Besson anche in questo film si dimostra un inguaribile romantico e tutto sommato ci propone un opera con qualche pregio in più che difetto, e che permette allo spettatore di godersi un paio di ore di più che discreto cinema di intrattenimento.
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samanta
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mercoledì 27 settembre 2017
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quanti soldi sprecati
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Valerian e la città dei mille pianeti è un film di Luc Besson di cui è il regista e lo sceneggiatore. Il film si è rilevato deludente dal punto di vista del successo di pubblico costato circa 200 milioni di $ ha incassato al momento circa 230 milioni di $, per fare un raffronto La La Land costato 30 milioni di $ ha incassato circa 450 milioni di $ e Dunkirk costato 100 milioni di $ al momento ha incassato più di 500 milioni di $. Il film finanziato da società francesi è ricavato da una serie francese di fumetti Valerian risalente alla fine degli anni '60. Il film ambientato in un lontano futuro ha come protagonisti il maggiore Valerian (Dane Dehaan) e il sergente Laureline (Cara Delevingne) della polizia dipendente dalla federazione degli umani.
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Valerian e la città dei mille pianeti è un film di Luc Besson di cui è il regista e lo sceneggiatore. Il film si è rilevato deludente dal punto di vista del successo di pubblico costato circa 200 milioni di $ ha incassato al momento circa 230 milioni di $, per fare un raffronto La La Land costato 30 milioni di $ ha incassato circa 450 milioni di $ e Dunkirk costato 100 milioni di $ al momento ha incassato più di 500 milioni di $. Il film finanziato da società francesi è ricavato da una serie francese di fumetti Valerian risalente alla fine degli anni '60. Il film ambientato in un lontano futuro ha come protagonisti il maggiore Valerian (Dane Dehaan) e il sergente Laureline (Cara Delevingne) della polizia dipendente dalla federazione degli umani. La trama: una stazione orbitante attorno alla terra nel corso dei secoli anche per la scoperta di nuovi mondi è diventata talmente imponente che per la sua massa critica è inviata nello spazio. E' ALFA una citta immensa con 30 milioni di abitanti in cui sono rappresentati tutti gli esseri intelligenti dell'universo. Le vicende di di ALFA sono correlate a quelle del pianeta MUL dove vivono degli esseri (simili agli umani) pacifici e che sono stati sterminati, salvo un piccolo gruppo, da una guerra atomica in cui sono stati coinvolti. In ALFA è stato scoperto una zona all'interno che distrugge ogni parvenza di vita e che si allarga minacciando la sopravvivenza della città. Vengono quindi inviati Valerian e Laureline per accertare cosa è successo e sconfiggere i cattivi che stanno dietro il disastro imminente assicurando un finale buonista. Innanzitutto un rilievo positivo il film è spettacolare per gli effetti speciali, la fotografia e i colori sono molto belli e mostrano l'impronta di un maestro che ha anche attinto a film precedentii come Guerre Stellari. Però ci sono anche rilievi negativi. Ad esempio appare assai debole la scenggiatura. i due personaggi per tutto il film battibeccano se sposarsi o meno, era meglio tutt'al più fare nascere una storia d'amore, viene inserita la cantante Rihanna in un siparietto del tutto inutile all'economia del film, viene utilizzato l'attore Ethan Hawke (interpreta Jolly the pimp) sprecando le sue capacità in una parte buffonesca di nessun valore. La sceneggiatura quindi appare debole come lo sono in dialoghi, anche i due personaggi destano perplessità. Dehaan è bravo ma è fuori ruolo, ha l'aspetto di un ragazzino anche se ha 30 anni e appare essere tutto fuorchè un maggiore della polizia, quanta alla Delevingne è molto bella, ma è inespressiva nel ruolo, è meglio che ritorni a fare la modella non appare portata alla recitazione. Non capisco perché con i fondi spesi non si siano presi degli attori diversi, nel ruolo di Valerian avrei visto benissimo un Ryan Gosling tanto per fare un esempio, In conclusione un film mediocre che si salva solo per l'abilità tecnica del regista e che non meritava un simile dispendio di risorse economiche. Anche lo scopo dichiarato dal regista Besson di ricordare i popoli massacrati nei secoli mi sembra il tentativo di un buonismo privo di consistenza per giustificare un colossal degli sprechi.
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opidum
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martedì 26 settembre 2017
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consigliato in tre d
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visto al cinema in tre d ed è davvero strepitoso.
film che piacerà a tutti.
grandi e bambini
consigliato
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eccome!
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martedì 26 settembre 2017
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inaspettatamente bello
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A me il genere non piace e dal trailer sembra una boiata pazzesca, io poi l'ho visto soltanto, perché era già cominciato quello che avrei voluto vedere, ma se volete passare una serata di svago, con un film, nonostante le molte citazioni, avvincente, andate!
Si vedono le città di Blade Runner, il teletrasporto di Star Trek, il deserto, il mercato, le speci di Guerre Stellari, dei personaggi simili ad Avatar, ma nonostante tutte queste similitudini (citazioni?) e cose già viste, il film è avvincente e ben fatto. Lunghetto, ma avvincente.
Mentre ho trovato assolutamente noiosi gli ultimi guerre stellari, questo ti tiene attento e divertito per tutta la sua durata.
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A me il genere non piace e dal trailer sembra una boiata pazzesca, io poi l'ho visto soltanto, perché era già cominciato quello che avrei voluto vedere, ma se volete passare una serata di svago, con un film, nonostante le molte citazioni, avvincente, andate!
Si vedono le città di Blade Runner, il teletrasporto di Star Trek, il deserto, il mercato, le speci di Guerre Stellari, dei personaggi simili ad Avatar, ma nonostante tutte queste similitudini (citazioni?) e cose già viste, il film è avvincente e ben fatto. Lunghetto, ma avvincente.
Mentre ho trovato assolutamente noiosi gli ultimi guerre stellari, questo ti tiene attento e divertito per tutta la sua durata.
Da vedere senza aspettative, per farsi stupire e divertirsi.
Nota: il film è FRANCESE non americano e si vede dai dialoghi (alcune volte non perfettamente tradotti) che fanno sembrare il personaggio femminile molto subalterno e sostanzialmente soltanto una gnocchetta, rispetto a come ormai il bon ton della forzata e artificiale parità dei sessi americana costringa ormai tutti i registi a fare, ma non importa: Luc Besson, dopo Nikita (datato 1990) non deve certo dimostrare niente a nessuno e mi piace, e molto, il fatto che la parità non significhi che si è sempre pari (un po' folle), ma che si è, a turno, uno più brave dell'altro. Molto più realistico (cioè francese).
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flyanto
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lunedì 25 settembre 2017
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una bella coppia di agenti in difficili missioni
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Tratto dal fumetto futuristico "Valerian e Laureline", l'omonimo film è stato dopo molti anni finalmente realizzato dal regista Luc Besson.
Esso riprende le difficili e pericolose imprese condotte da due agenti segreti (appunto, Valerian e Laureline) che, in un'epoca futura (qui siamo precisamente nell'anno 2740) hanno il compito di svolgere una delle loro audaci missioni e, cioè, quella di cercare di recuperare e porre in salvo l'ultimo convertitore di un popolo che è creduto essersi estinto.
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Tratto dal fumetto futuristico "Valerian e Laureline", l'omonimo film è stato dopo molti anni finalmente realizzato dal regista Luc Besson.
Esso riprende le difficili e pericolose imprese condotte da due agenti segreti (appunto, Valerian e Laureline) che, in un'epoca futura (qui siamo precisamente nell'anno 2740) hanno il compito di svolgere una delle loro audaci missioni e, cioè, quella di cercare di recuperare e porre in salvo l'ultimo convertitore di un popolo che è creduto essersi estinto. Da qui numerose e singolari avvenimenti si succederanno e che dovranno essere affrontati con destrezza e prontezza dai due protagonisti, peraltro minacciati da molti nemici e forze avverse. Essi riusciranno alla fine a superare ogni ostacolo e risolvere l'intricata situazione in cui sono coinvolti numerosi personaggi insospettabili.
"Valerian" è una pura e semplice storia di fantascienza, avvincente nel suo svolgersi, dotata di numerose scene d'azione e da personaggi perfettamente divisi tra buoni e cattivi e, pertanto, poco originale nel suo svolgersi complessivamente. Ma quello che rende apprezzabile l'intera pellicola è il modo con cui Besson dopo, appunto, moltissimi anni è riuscito a realizzarla ricorrendo alle più innovate e strabilianti tecniche del computer e riuscendo così a creare degli effetti scenici mirabolanti, molto colorati ed in continua mutazione e succedersi. Strutturato così, il film si discosta dalla banalità ed acquista una sua particolare personalità. Perfezionista ed amante com'è del bello, il regista Besson non poteva poi che non scegliere come protagonisti principali due begli attori giovani in cui spicca, dotata di molto appeal, la nota modella Cara Delevingne ed una menzione particolare merita anche la cantante Rihanna che in un' accattivante scena di lap-dance, vale di per sè tutto il film, dà il meglio di sè.
Insomma, un'opera cinematografica che merita di essere vista per i suoi sofisticati e molteplici effetti speciali.
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aristolupetto
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lunedì 25 settembre 2017
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i primi 20 minuti valgono da soli il costo del biglietto
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Come è stato già scritto, una gioia per gli occhi. Non capisco le critiche: chi fa riferimenti ad altri film, chi critica la recitazione, chi va a spulciare le incongruità. Film tratto da un fumetto, fantasia totale, mezzi tecnici assoluti (ad oggi, naturalmente). Se non piace non ci si è informati su cosa si andava a vedere !
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maramaldo
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domenica 24 settembre 2017
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iperspazio per una lovestory
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Quelle creature vaganti del popolo dei Mul devo averle viste da qualche parte. Non sto insinuando che in questo film ci sono, in buona dozzina, altri famosi film dello stesso filone. Parlo, seriamente, della percezione che ho ricevuto da questi personaggi, fantasmi che la memoria nel profondo ha dovuto laboriosamente processare. Figure tra l'onirico e lo spettrale, sagome filiformi, volti simili inespressivi. Alla fine ci sono arrivato: sono gli esseri misteriosi dipinti dai surrealisti.
E' questa la grande trovata di Besson e dei suoi compari. Pur discendendo da un fumetto nobile, il film non si lascia irretire dalle "matite" e non disegna grigi termitai, costruzioni cervellotiche, labirinti angosciosi.
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Quelle creature vaganti del popolo dei Mul devo averle viste da qualche parte. Non sto insinuando che in questo film ci sono, in buona dozzina, altri famosi film dello stesso filone. Parlo, seriamente, della percezione che ho ricevuto da questi personaggi, fantasmi che la memoria nel profondo ha dovuto laboriosamente processare. Figure tra l'onirico e lo spettrale, sagome filiformi, volti simili inespressivi. Alla fine ci sono arrivato: sono gli esseri misteriosi dipinti dai surrealisti.
E' questa la grande trovata di Besson e dei suoi compari. Pur discendendo da un fumetto nobile, il film non si lascia irretire dalle "matite" e non disegna grigi termitai, costruzioni cervellotiche, labirinti angosciosi. E', invece, tutto un fantasmagorico caleidoscopio, un'esplosione felice di luci e di colori. All'origine c'è la frequentazione, un percorso fatto con diletto e rispetto in un'Arte superiore. Basterebbe un esempio: quel luogo dove il nostro eroe ogni tanto si desta di soprassalto, in apparenza una bella spiaggia "terrestre", ma è anche un pregevole cromatismo: sabbia e mare, gialli e blu in forte e armonico contrasto. In tanti panorami ci sono i nostri Metafisici. Spesso un Dalì solare e suggestivo. Non ci giurerei, ma forse vi si è infiltrato un certo Hieronymus Bosch.
Diamone merito (non ne trovo altri, ma non è poco). Besson ha mostrato tutto quello che sa fare. E che non sa più fare: una storia compiuta, strutturata cartesianamente su caratteri convincenti e di spessore. Sempre di grande mestiere, si è tuffato disinvolto in questa fantasticheria aderendo agli schemi canonici e alle tipiche evocazioni. Qualcosa ha pur dovuto raccontare anche se nessuno se ne è fatto un problema. Torniamo ai Mul, non proprio appetitosi. Glabri e scivolosi come le lumache. E come le lumache, sesso da cercare e, probabilmente, ermafroditi. Si capisce come un malvagio abbia pensato di disinfestarne il pianeta. Il cattivo di turno è il Generale, quello con la pettorina d'oro come i guerrieri achei. Non gli va male. Di norma, dopo un duello all'ultimo laser, avrebbe dovuto precipitare, con un urlo agghiacciante, in un abisso senza fondo. Qui, invece, si ordina di "arrestarlo". Si può supporre che finirà ai domiciliari in un'astronave in disarmo oppure ai servizi sociali in un planetoide periferico. Scherzi a parte (ma Luc giochicchia e si diverte a questo modo), perchè tanta mitezza, moderazione? Besson, non dimentichiamolo è anche un bravo bottegaio (senza offesa per gli esercenti). Ricordate Lucy che combatte contro una mai sentita Mafia...coreana, appunto, per non irritare mercati redditizi. Peraltro, stavolta ci propina un piccolo spot su uno champagne che, francamente, non saprei abbinare ad una delle tante dimensioni cosmiche. Gli preme il pubblico femminile che, si sa, disdegna orrori e truculenze e, sopratutto, non stravede per le scorribande intergalattiche. Per rendergli appetibile il prodotto ha dovuto innestarvi un amorazzo senza farsi il minimo scrupolo di accasciare lo spettatore serio con una mezzoretta di battibecchi, schermaglie e smancerie da telenovela. Se questo è romanticismo, lasciate che mi ci abbandoni anch'io, sentimentale e, sopratutto nostalgico: Ah, Nikita, mon amour perdu...
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ariessnac
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domenica 24 settembre 2017
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valerian
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