hydress
|
mercoledì 21 marzo 2018
|
inconsueto e meno male!
|
|
|
|
Film bruttissimo, noioso e scoppiazzato che approfitta di un disagio che sta diventando un cancro per le scuole di tutto il mondo.
Un film non solo inutile ma che dovrebbe essere vietato ai minori. Per fortuna è stato distribuito in pochissime copie.
|
|
[+] lascia un commento a hydress »
[ - ] lascia un commento a hydress »
|
|
d'accordo? |
|
hydress
|
mercoledì 17 gennaio 2018
|
inconsueto lo è, e diciamo: meno male!!!
|
|
|
|
le domande che suscita un film del genere sono tante. da che problemi familiari hanno avuto gli sceneggiatori a perché il Ministero dia soldi a oscenità del genere a con quale criterio possa giudicarsi un film di interesse culturale. rincuoriamoci che, anche se sono riusciti a rubarci un po' di soldi (eh sì perché i soldi del ministero sono i nostri!!!!!!), almeno l'hanno fatto uscire in nemmeno 10 sale italiane.
|
|
[+] lascia un commento a hydress »
[ - ] lascia un commento a hydress »
|
|
d'accordo? |
|
sergione
|
mercoledì 29 novembre 2017
|
geniale
|
|
|
|
Francamente sono anni che il cinema italiano mi fa veramente vomitare, a parte il fenomenale Lo chiamavano Jeeg robot ho veramente paura quando si tratta di film italiano. La mia ragazza mi ha portato a vedere questo film che non avevo capito fosse italiano, sennò avrei dato fuoco al biglietto, l'ho capito solo dopo cercando informazioni in rete. E' un film assolutamente geniale, incredibile che sia stato realizzato un film come questo da una donna, forse perché mezza scandinava e probabilmente sono meno piagnucolose su al Nord. Musica metal che spacca, attori bravissimi, immagini e inquadrature da film internazionale, la scena del concerto mi ha fatto saltare dalla sedia. Brava la regista e bravi chi ha messo soldi finalmente in un film come questo.
[+]
Francamente sono anni che il cinema italiano mi fa veramente vomitare, a parte il fenomenale Lo chiamavano Jeeg robot ho veramente paura quando si tratta di film italiano. La mia ragazza mi ha portato a vedere questo film che non avevo capito fosse italiano, sennò avrei dato fuoco al biglietto, l'ho capito solo dopo cercando informazioni in rete. E' un film assolutamente geniale, incredibile che sia stato realizzato un film come questo da una donna, forse perché mezza scandinava e probabilmente sono meno piagnucolose su al Nord. Musica metal che spacca, attori bravissimi, immagini e inquadrature da film internazionale, la scena del concerto mi ha fatto saltare dalla sedia. Brava la regista e bravi chi ha messo soldi finalmente in un film come questo. Fatele fare molti film, così forse torno a vedere il cinema italiano.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sergione »
[ - ] lascia un commento a sergione »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 28 novembre 2017
|
da mostrare nelle scuole
|
|
|
|
La regista Anne-Riitta Ciccone affronta in maniera toccante e molto originale una serie di temi fondamentali per gli adolescenti di oggi. Dal bullismo, ai conflitti familiari, fino alla difficoltà di credere nei propri sogni, è un film che andrebbe mostrato nelle scuole e discusso con i ragazzi accompagnadoli nella visione.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 28 novembre 2017
|
molto carino
|
|
|
|
Una storia molto commovente e toccante, ambientata in un mondo immaginario e originalissimo che da solo vale il prezzo del biglietto, musica pazzesca e la protagonista è fichissima. Mi aspettavo un altro tipo di storia, ma poi mi ha preso e mi sono proprio appassionata fino al colpo di scena finale, che ovviamente non dico per evitare spoiler, che è proprio un colpo al cuore.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 28 novembre 2017
|
imperdibile
|
|
|
|
Conoscevo il lavoro precedente della regista, a giusto titolo definita “orgogliosamente fuori dal coro”, ma anche così non mi sarei mai aspettato un capolavoro di questa portata. Magistralmente diretto, talmente pieno di citazioni e riferimenti da richiedere una seconda, e forse perfino una terza visione per essere certi di averli colti tutti, ma allo stesso tempo così unico nella sua originalità da non somigliare a niente. Da sottolineare l'utilizzo del 3D, utilizzato con particolare maestria per aprire una vera e propria finestra sul mondo magico e terribile della protagonista – la straordinaria Mathilde Bundschuh che sembra uscita da un dipinto di Balthus. Da non perdere assolutamente.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
alemarchi
|
mercoledì 22 novembre 2017
|
niente di che
|
|
|
|
visto in sala ha un 3d molto interessante e unico nel suo genere, i costumi sono spettacolari e delle volte anche la musica è notevole. La sceneggiatura parte da una base senz'altro valida e forte ma si perde in una regia vana e insicura, gli attori alti e bassi... ma forse è colpa del doppiaggio e mi vien da chiedere perché ancora si doppia se poi il film viene rovinato ed era il parere delle poche persone in sale, tutte deluse. Nel complesso non ne vale la pena, nulla di nuovo nè di bello sul fronte occidentale.
|
|
[+] lascia un commento a alemarchi »
[ - ] lascia un commento a alemarchi »
|
|
d'accordo? |
|
annaviola
|
martedì 21 novembre 2017
|
veramente molto brutto
|
|
|
|
Scopiazzato goffamente, sia come trama che come estetica e trovate narrative, da altri film del genere decisamente più riusciti, il film ha una intreccio di consistenza poverissima e non si riesce in nessuna maniera a identificarsi o provare simpatia, nemmeno per un attimo, per nessuno dei personaggi, ma si avverte solamente un diffuso senso di fastidio, dall'inizio del film fino alla fine. La recitazione di tutti gli attori è pessima, e si capisce che sono malamente diretti. I personaggi vorrebbero essere psicologicamente interessanti, ma la loro interiorità è approfondita in maniera pasticciata, superficiale e banale. In definitiva si tratta di un film adolescenziale, non solo per l'argomento, ma anche per il modo in cui è stato pensato e realizzato.
[+]
Scopiazzato goffamente, sia come trama che come estetica e trovate narrative, da altri film del genere decisamente più riusciti, il film ha una intreccio di consistenza poverissima e non si riesce in nessuna maniera a identificarsi o provare simpatia, nemmeno per un attimo, per nessuno dei personaggi, ma si avverte solamente un diffuso senso di fastidio, dall'inizio del film fino alla fine. La recitazione di tutti gli attori è pessima, e si capisce che sono malamente diretti. I personaggi vorrebbero essere psicologicamente interessanti, ma la loro interiorità è approfondita in maniera pasticciata, superficiale e banale. In definitiva si tratta di un film adolescenziale, non solo per l'argomento, ma anche per il modo in cui è stato pensato e realizzato. Non vale i soldi del biglietto, ma nemmeno il tempo speso per vederlo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a annaviola »
[ - ] lascia un commento a annaviola »
|
|
d'accordo? |
|
beastman
|
sabato 18 novembre 2017
|
una sola parola: spacca
|
|
|
|
Dopo “Lo chiamavano Jeeg robot” il cinema italiano ci regala un altro film mattissimo da vedere a palla de foco. Colori pazzeschi, costumi fichissimi, colonna sonora da paura, attrici bellissime ed è pure in 3D...ma che altro volete?
|
|
[+] lascia un commento a beastman »
[ - ] lascia un commento a beastman »
|
|
d'accordo? |
|
francoraggi
|
venerdì 17 novembre 2017
|
felicemente inconsueto
|
|
|
|
Un fantasy adolescenziale che sembra proporsi ad un pubblico di affezionati del genere ma in realtà contiene molto di più. Fin dalle prime inquadrature, l'opera ci trasporta in un mondo visivamente, narrativamente e concettualmente lontano anni luce dal solito tran-tran del cinema italiano, quasi sempre diviso fra commedie impalpabili e neo-neo-realismo di borgata (preferibilmente romana), e solo per questo meriterebbe di essere visto. Certo, in alcuni punti la costante ricerca di originalità e la voglia di far volare la fantasia sembrano aver preso un po' la mano alla regista ed ai suoi collaboratori, portando a volte a soluzioni stilisticamente troppo marcate.
[+]
Un fantasy adolescenziale che sembra proporsi ad un pubblico di affezionati del genere ma in realtà contiene molto di più. Fin dalle prime inquadrature, l'opera ci trasporta in un mondo visivamente, narrativamente e concettualmente lontano anni luce dal solito tran-tran del cinema italiano, quasi sempre diviso fra commedie impalpabili e neo-neo-realismo di borgata (preferibilmente romana), e solo per questo meriterebbe di essere visto. Certo, in alcuni punti la costante ricerca di originalità e la voglia di far volare la fantasia sembrano aver preso un po' la mano alla regista ed ai suoi collaboratori, portando a volte a soluzioni stilisticamente troppo marcate. Ma sono peccati veniali che siamo ben disposti a perdonare a chi mostra il coraggio di osare. Una conferma, la splendida Barbora Bobulova, e due sorprese, l'esordiente Mathilde Bundschuh, stralunata ninfa d'acciaio, e un inaspettato Guglielmo Scilla che trova (pur mettendo in scena un diciassettenne) il primo vero ruolo adulto della sua carriera.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a francoraggi »
[ - ] lascia un commento a francoraggi »
|
|
d'accordo? |
|
|