I'm (Endless Like the Space)

Film 2017 | Drammatico, Fantastico, +13 112 min.

Regia di Anne Riitta Ciccone. Un film con Barbora Bobulova, Mathilde Bundschuh, Guglielmo Scilla, Julia Jentsch, Piotr Adamczyk. Cast completo Titolo originale: I'm - Infinita come lo spazio. Genere Drammatico, Fantastico, - Italia, Germania, Polonia, 2017, durata 112 minuti. Uscita cinema giovedì 16 novembre 2017 distribuito da Koch Media. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 2,85 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 6 giugno 2019

Nella vita di Jessica realtà e fantasia si confondono, fino ad arrivare a un punto in cui, nonostante il "vero" faccia paura, si è costretti a decidere da che parte stare, se crescere o no.

Consigliato sì!
2,85/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,83
PUBBLICO 3,22
CONSIGLIATO SÌ
A metà fra fantascienza e horror, la riproduzione del mondo adolescente attraverso il filtro emozionale di una ragazza.
Recensione di Paola Casella
martedì 7 novembre 2017
Recensione di Paola Casella
martedì 7 novembre 2017

Jessica è una diciassettenne dai capelli viola che abita in un condominio-alveare di una cittadina scandinava. I compagni di scuola la chiamano "stramba", due ragazzi la bullizzano, e le tre "belle" della scuola la trattano come una pezza da piedi. A casa non va meglio: Jessica è in lotta perpetua con la madre Maria, colpevole di avere una visione mesta e pragmatica della vita in cui non sembra esserci spazio per i sogni, e antagonizza la sorellastra minore Aurora, che vorrebbe da lei solo un po' di attenzione. Le uniche figure positive della sua esistenza adolescentemente infelice sono un compagno di scuola timido e dark, Peter; una cantante punk rock in declino, Susanna; e il fantasma del padre, che le appare nei momenti più difficili con il capo coperto da una zucca in stile Halloween.

È questo il piccolo mondo di Jessica, che l'inconscio e l'immaginazione della ragazza, bravissima nel disegno, trasfigurano davanti ai nostri occhi. Anche noi dunque vediamo la sua scuola come un universo distopico in cui gli studenti si muovono come automi e le insegnanti sono virago in divisa, anche noi percepiamo molti degli adulti che la circondano come personaggi di una favola nera.

A metà fra la fantascienza e l'horror, I'm infinita come lo spazio riproduce il mondo adolescente attraverso il filtro emozionale di una ragazza che, come molti teenager, teme di rimanere incastrata per sempre nelle aspettative e nelle frustrazioni dei grandi, e allo stesso tempo non ha abbastanza coraggio e autostima per trovare la propria strada autonoma e ribelle.

La regista italo-finlandese Anne Riitta Ciccone sceglie il 3D per raccontare quel mondo, scelta azzeccata soprattutto nelle scene ambientate a scuola, fra corridoi resi interminabili dalla stereoscopia, e nelle sequenze di incubo/visione, fra cui quella iniziale che vede un cacciatore girarsi verso di noi e spararci in faccia. Il senso di aggressione che Jessica prova davanti alla propria quotidianità è reso bene dal 3D, così come l'isolamento in cui la ragazza si ritrova rispetto agli altri personaggi, madre e sorella comprese. La giovane attrice tedesca Mathilde Bundschuh è perfetta nel ruolo della lunare Jessica e l'ex youtuber Guglielmo Scilla, che interpreta Peter, risulta credibile nei panni dell'emarginato silenzioso. Meno efficace la storia parallela di Susanna, interpretata da Barbora Bobulova, narrata (sopra le righe) secondo i cliché dell'artista incompresa.

Anche la trama che riguarda Jessica è molto già vista: le consorterie escludenti, il rapporto con la migliore amica ancora più "sfigata" di lei, le sirene della popolarità, la paura e il desiderio di iscriversi ad una scuola che potrebbe cambiare il suo destino e legittimare il suo talento artistico sono molto sfruttate dal cinema per adolescenti, che in Italia è quasi totalmente assente, ma negli Stati Uniti è già perfettamente codificato. I'm infinita come lo spazio è girato in inglese e interpretato da un cast internazionale, dunque probabilmente aspira a una distribuzione extraitaliana (anche se la produzione è tutta nostra), ma questa sua mancanza di originalità rispetto al genere rischia di penalizzarne la vendita e la distribuzione nel resto del mondo. Per l'Italia però resta un esperimento cinematografico interessante e coraggioso, che segna un altro passo avanti nella carriera di un'autrice orgogliosamente fuori dal coro.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 21 novembre 2017
AnnaViola

Scopiazzato goffamente, sia come trama che come estetica e trovate narrative, da altri film del genere decisamente più riusciti, il film ha una intreccio di consistenza poverissima e non si riesce in nessuna maniera a identificarsi o provare simpatia, nemmeno per un attimo, per nessuno dei personaggi, ma si avverte solamente un diffuso senso di fastidio, dall'inizio del film fino alla fine. [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 novembre 2017
FranciRidolf

Attirato dalle entusiastiche recensioni di Sentieri Selvaggi e Taxi Drivers sono corso a vedere il film al suo primo spettacolo in sala, avendo la fortuna di incocciare la proiezione in 3D al cinema Adriano di Roma. Una volta tanto la critica non ha preso un abbaglio, i film è un assoluto fuoriclasse, meticolosamente costruito in ogni suo particolare, cesellato come un gioiello antico.

venerdì 17 novembre 2017
Robby

P { margin-bottom: 0.21cm; } Manca un po' di ritmo, soprattutto nella prima parte, ma poi il film cresce fino ad arrivare ad un colpo di scena finale molto sorprendente. Alcuni passaggi della storia non sono perfettamente sviluppati e non tutte le interpretazioni pienamente a fuoco (ma mi sembra di capire che sia stato girato in inglese quindi può essere anche colpa del doppiaggio), [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 novembre 2017
Franco Raggi

P { margin-bottom: 0.21cm; } Un fantasy adolescenziale che sembra proporsi ad un pubblico di affezionati del genere ma in realtà contiene molto di più. Fin dalle prime inquadrature, l'opera ci trasporta in un mondo visivamente, narrativamente e concettualmente lontano anni luce dal solito tran-tran del cinema italiano, quasi sempre diviso fra commedie impalpabili e neo-neo-realismo [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 novembre 2017
ClockOrange

Il titolo infame e il manifesto facevano pensare al solito polpettino per ragazzini che scimmiotta gli amerikani, e invece il film è una bomba! Una regia piena di chicche, attori eccezionali in ogni ruolo, fino ai più piccoli, una sceneggiatura che fila come una spada e soprattutto la capacità di portare lo spettatore in un altro mondo per quasi due ore e rimandarlo a casa con [...] Vai alla recensione »

venerdì 17 novembre 2017
Isotta

Non sono una fan del 3D e sono andata con qualche dubbio, ma mi sono dovuta ricedere su tutta la linea. La regista dipinge con grande sensibilità un affresco allo stesso tempo cupo e straziantemente dolce dell'adolescenza, riuscendo grazie al magico caleidoscopio della fantasia a non parlare di una adolescente in un tempo ed uno spazio definiti ma di tutti gli adolescenti del mondo e della [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 gennaio 2018
Hy Dress

le domande che suscita un film del genere sono tante. da che problemi familiari hanno avuto gli sceneggiatori a perché il Ministero dia soldi a oscenità del genere a con quale criterio possa giudicarsi un film di interesse culturale. rincuoriamoci che, anche se sono riusciti a rubarci un po' di soldi (eh sì perché i soldi del ministero sono i nostri!!!!!!), almeno l'hanno [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 novembre 2017
alemarchi

visto in sala ha un 3d molto interessante e unico nel suo genere, i costumi sono spettacolari e delle volte anche la musica è notevole. La sceneggiatura parte da una base senz'altro valida e forte ma si perde in una regia vana e insicura, gli attori alti e bassi... ma forse è colpa del doppiaggio e mi vien da chiedere perché ancora si doppia se poi il film viene rovinato ed [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 marzo 2018
Hy Dress

Film bruttissimo, noioso e scoppiazzato che approfitta di un disagio che sta diventando un cancro per le scuole di tutto il mondo.  Un film non solo inutile ma che dovrebbe essere vietato ai minori. Per fortuna è stato distribuito in pochissime copie. 

mercoledì 29 novembre 2017
Sergione

Francamente sono anni che il cinema italiano mi fa veramente vomitare, a parte il fenomenale Lo chiamavano Jeeg robot ho veramente paura quando si tratta di film italiano. La mia ragazza mi ha portato a vedere questo film che non avevo capito fosse italiano, sennò avrei dato fuoco al biglietto, l'ho capito solo dopo cercando informazioni in rete. E' un film assolutamente geniale, incredibile che sia [...] Vai alla recensione »

sabato 18 novembre 2017
Beastman

P { margin-bottom: 0.21cm; } Dopo “Lo chiamavano Jeeg robot” il cinema italiano ci regala un altro film mattissimo da vedere a palla de foco. Colori pazzeschi, costumi fichissimi, colonna sonora da paura, attrici bellissime ed è pure in 3D...ma che altro volete?

Frasi
Dovrei chinare la testa? Diventare una sfigata come te?
Una frase di Jessica (Mathilde Bundschuh)
dal film I'm (Endless Like the Space) - a cura di MYmovies.it
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 16 novembre 2017
Alice Sforza
Il Giornale

In un paesino indefinito, vive la giovane Jessica, «strana» ragazza amante del disegno, in conflitto con madre e sorellina. Un modo di essere deriso dai suoi coetanei, che la prendono costantemente di mira. La schifano tutti, tranne l'introverso Peter e la Bobulova, cantante disoccupata. Film sul bullismo e sulle sue possibili conseguenze, trattati con garbo e delicatezza.

giovedì 16 novembre 2017
Paolo D'Agostini
La Repubblica

Tra ambientazione gotico-montanara ed efficientissima organizzazione sociale vagamente orwelliana la ragazzina molto dark Jessica si sente incompresa e respinta da tutti. La chiamano sfigata o "stramba". Sempre sola, ha sempre in mano fogli e matite e disegna superbamente. Intorno, una mamma frustrata, una vicina cantante fallita, un ragazzo altrettanto isolato che vive con un padre incline alla violenza, [...] Vai alla recensione »

giovedì 16 novembre 2017
Alessandra Levantesi
La Stampa

Viene in mente il cinema di Tim Burton, poetico cantore di teneri «mostri» rigettati da una società conformista, ma la Jessica di I'm - Infinita come lo spazio non è una vera «diversa»: è un'adolescente più inquieta e più sensibile di altre, che si rifugia nella fantasia per difendersi da una mesta quotidianità familiare - una mamma rassegnata e un padre assente - e dalla sensazione di sentirsi sola [...] Vai alla recensione »

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