Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Ivano De Matteo |
Attori | Margherita Buy, Valeria Golino, Andrea Pittorino, Caterina Shulha, Bruno Todeschini Eugenio Gradabosco, Enrica Rosso, Stefano Dell'Accio, Tatiana Lepore, Dario Delpero, Carolina Cerniauskaite, Kristjana Kazani, Irene Kivaste, Zofia Teresa Mucha, Laura Radzeviciute, Maria Busuioc, Marco Di Tieri, Fabrizio Pascali, Roberto Peruzzini, Andrea Valente, Cristina Zampieri, Pietro Martina, Alessandro Martina, Isabella Loredana Fichera, Matteo D'Aloia, Andrea D'Aloia, Dario Zairati, Denis Infantino. |
Uscita | giovedì 22 settembre 2016 |
Distribuzione | Teodora Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,97 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 settembre 2016
Una storia d'amore e di amicizia, di speranza e cambiamento, un racconto emozionante sull'Italia di oggi. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office La vita possibile ha incassato 391 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Anna abbandona la sua abitazione romana insieme al figlio tredicenne Valerio per sfuggire a un marito violento che la tormenta, e che le denunce e le diffide non sono riuscite a tenere a bada. La donna si rifugia a Torino nel microscopico appartamento soppalcato di Carla, attrice teatrale squattrinata ma ricca di entusiasmo, assai generosa nell'accogliere a braccia aperte l'amica in difficoltà. A Torino Anna cerca lavoro e una vita sicura per sé e per suo figlio, ma Valerio patisce la lontananza dal padre e dagli amici romani e cerca di alleviare la propria solitudine accompagnandosi a due stranieri (come lui): una prostituta dell'est che potrebbe essere sua sorella maggiore e un ristoratore francese ex calciatore e, dicono, ex carcerato.
Dopo La bella gente, Gli equilibristi e I nostri ragazzi, Ivano De Matteo torna a raccontare una famiglia italiana di oggi scegliendo l'ambiente borghese che conosce a fondo e che fa da cartina di tornasole della crisi economica e sociale in corso nel nostro Paese. La sua attenzione è sempre per i più fragili: in questo caso Anna, vittima di un prepotente manesco, Valerio, esposto all'isolamento e alla paura, e Carla che, pur essendo caratterialmente ottimista, si ritiene un fallimento nel lavoro e nella vita poiché non ha costruito né una famiglia né una carriera. In particolare la parabola di Valerio è la ricerca di un'identità maschile della quale non doversi vergognare, passando attraverso le pietre miliari del percorso di crescita di un ragazzo italiano: il calcio, il sesso, la bicicletta.
Ma il passo della narrazione è (troppo) lento, anche se il montaggio sagace di Marco Spoletini, sempre efficace nel potare una scena prima che ramifichi oltre il necessario, aiuta ad eliminare tempi morti ed eccessivi sentimentalismi. Resta però qualcosa di inerte e di irrisolto, come se la tensione interna alla storia si perdesse nell'allineamento ordinato delle stazione della via crucis di Anna e Valerio. Quel che difetta a La vita possibile è un maggior equilibrio fra le parti dolenti e quelle che suggeriscono la possibilità della rinascita suggerita dal titolo, che arriva solo in extremis, dopo che i protagonisti hanno affrontato una serie continua di colpi bassi. Il cinema medio italiano, di cui De Matteo è più che dignitoso rappresentante, funziona al meglio quando aderisce alle regole del genere, ma La vita possibile è per tre quarti melodramma e per un quarto storia di rivalsa e di riscatto: sarebbe stato più opportuno decidere per un genere solo portandolo fino in fondo, preferibilmente l'underdog movie di cui oggi c'è parecchio bisogno. L'altro problema di credibilità è creato dal personaggio di Valerio, che da un lato gode di una libertà impensabile per un tredicenne, dall'altro mostra comportamenti e reazioni da bambino più che da preadolescente, il che è in parte spiegabile con il trauma che ha vissuto, in parte però sembra denotare una scarsa conoscenza del mondo dei preteen di oggi, cresciuti di fronte a Internet e ai tg: ragazzi per cui la concretezza del lavoro di una prostituta non sarebbe certo una sorpresa, per dirne una.
Molto più convincente è la descrizione della stupidità di certe leggi inadeguate che in Italia non tutelano le donne malmenate o i loro figli. Ma si fa fatica a credere che un padre che non ha rinunciato alla patria potestà e che si comporta verso la famiglia con atteggiamento proprietario non mobiliti la polizia per rintracciare il proprio figlio minorenne fatto scomparire (seppur con buon motivo) dalla madre.
Moltissimi dei film italiani recano nelle didascalie di presentazione la dicitura “film d’interesse culturale”, forse è questo che fa loro guadagnare il credito d’imposta. Nel caso di questo film si potrebbe molto dire “film d’interesse emozionale”, o commerciale, o pubblicitario, a giudicare dalle emozioni assicurate e da tutti i ringraziamenti che reca nei titoli di coda, a case di moda ed entità [...] Vai alla recensione »
Ivano De Matteo ha confermato negli anni un indiscutibile capacità di affrontare temi di grosso impatto sociale. Lo ha sempre fatto con il dovuto approfondimento, tenendosi al largo da retorica o sentimentalismi, ma soprattutto con grande semplicità di linguaggio ed una chiarezza espositiva che non scivola mai nel banale: un cronista, o meglio un divulgatore dei mali del nostro tempo. Giu [...] Vai alla recensione »
Film minimalista che prova a raccontare una storia ispirata dai molti fatti di cronaca che purtroppo conosciamo senza entrare nel merito di un tema che è certamente tra i più complessi: nessun tentativo, infatti, viene fatto per indagare e spiegare il fenomeno della violenza di genere, e soprattutto di inoltrarsi in quel vero e proprio campo minato rappresentato dall'evidenza delle [...] Vai alla recensione »
E' possibile una vita possibile ? E' il quesito che ci pone questo film e la risposta finale è si . Insomma la speranza non deve mai mancare . Forse è proprio il finale la parte più debole di questo film ma nonostante tutto il lieto fine , una volta tanto , non disturba e non sa di artificio zuccheroso per mandare a casa lo spettatore felice e contento .
Un film di emozioni profonde che affascina e commuove nella sua intensa e drammatica ripetitività. Non si può parlare di melò perché i sentimenti sono veri e anche la vicende può drammaticamente essere più che reale. Bravissimo il bambino, mentre la Buy si è ormai specializzata nelo stesso ruolo ripetitivo e monocromatico ( che però sa ricoprire [...] Vai alla recensione »
Due bravissime attrici come la Buy e la Golino,recitano in perfetta simbiosi,dirette dal sempre sensibile Di Matteo su argomenti attuali in un disagio famigliare e sociale. La Buy interpreta una donna succube di un marito violento,perdendo vicino a lui quella dignità di donna ma soprattutto di madre,fugge via insieme al figlio adolescente,la voglia di reagire non manca,lotta contro se stessa per dare [...] Vai alla recensione »
in questo caso il motivo del tentativo di rinascita presenta anche elementi di drammatica attualità, ma i motivi potrebbero anche essere altri. il film riesce a proporre atmosfere e sentimenti, senza eccessi e con grande cura alle figure e personaggi. Pochi ma importanti. Quasi tutti credibili e non banali. Sicuramente, lo spettatore genitore, come me, ha qualche elemento di ulteriore interesse [...] Vai alla recensione »
"La Vita Possibile", ultima opera cinematografica dell'attore/regista Ivano De Matteo, è un film sulla speranza, sulla possibilità di cambiare vita e sul cammino verso un miglioramento esistenziale generale. La vicenda si svolge nella città di Torino dove una donna (Margherita Buy) si trasferisce presso un'amica (Valeria Golino) col proprio figlio [...] Vai alla recensione »
Gli uomini (tutti) presenti nel film non fanno proprio una bella figura, solo uno dei maschi della storia è una brava persona, ma è socialmente escluso per via di un brutto incidente stradale di cui non ha colpa. Il film inizia con il marito della protagonista (Buy) che colpisce duramente la moglie per l' ennesima volta. Giustamente e coraggiosamente lei fugge in un'altra città insieme al figlio di [...] Vai alla recensione »
Sebbene con qualche increspatura, l'ho trovato un film intenso, con una Margherita Buy magnifica in tutte le sfumature che ha saputo interpretare e trasmettere. Valeria Golino altrettanto straordinaria. C'è scelta, speranza e desiderio di vita nella storia. Una vita che si può cambiare.
La coppia de matteo-Ferlan sono riusciti di nuovo; hanno fatto un film importante che ci fa riflettere. quando esci dal cinema hai voglia di discutere, e porti il tema del film con te per tanto tempo...
Sono Sonia Di Giuseppe una Donna che ha subito violenza fisica,psicologica e sessuale per 26 anni,sono LIBERA da circa 3 anni e lotto ogni giorno per riprendermi la mia vita.Ho avuto l'onore di raccontare la mia brutta storia al regista Ivano De Matteo per poter comprendere meglio un tema molto delicato come la violenza. Ho visto il film e credetemi avevo i brividi perchè mi [...] Vai alla recensione »
Qui, oggi, dove tutti inseguono la "trovata", il "come" catturare il consenso del pubblico e non con "che cosa", fare un film con il rigore stilistico e la tensione sotterranea che contiene la vita possibile è assai coraggioso.
Ben scritto, girato benissimo. Andrea Pittorino talento puro
Uno dei film più belli visti in questi anni. Vale la pena vederlo,non bastano le parole per descrivere il meraviglioso lavoro e la straordinaria sensibilità che il regista De Matteo ha avuto. Commovente. Bellissimo,a dir poco! Andate al cinema Signori,ve lo consiglio.
Assolutamente meritevole di essere visto! Regala speranza e forza di Ricominciare!
Ivano De Matteo lascia il segno ancora una volta, Golino e Andrea Pittorino sono perfetti, una storia attuale e di speranza, fa riflettere, lo consiglio vivamente!
Mi ha emozionato dall'inizio alla fine! Il film racconta tutte le possibili sfumature di un dolore che delle volte sembra impossibile da gestire. Fa capire che con dignita', tanta pazienza e coraggio si puo' riuscire a tornare a vivere nuovamente! Mi ha regalato lacrime, sorrisi e tanta speranza! Lo consiglio a tutti, soprattutto a chi ha smesso di crede che ricominciare e' assolutamente possibile!!! [...] Vai alla recensione »
Un film che fa riflettere,emozionante arriva dritto al cuore..cast perfetto!
Intenso, commovente..senza fronzoli o sporcature. Il bambino e Bruno Todeschini sono protagonisti assoluti. Colonna sonora ad hoc, complimenti..da vedere!
Importante per tutte le donne vittime di violenza!!!! Emozionante! Da amirare la scelta del regista, vista la situazione tragica di molte donne, può esse di grande aiuto per loro la visione di questo film.
Qui, oggi, dove tutti inseguono la "trovata", il "come" catturare il consenso del pubblico e non con "che cosa", fare un film con il rigore stilistico e la tensione sotterranea che contiene la vita possibile è assai coraggioso.
Tema pesante affrontato in punta di piuma, giustamente dico io per dare spazio alla psicologia fragile di un ragazzino, spettacolare davvero la sua presenza sullo schermo. La Buy e la Golino adorabili amiche unite dalla scarsa considerazione dell’universo maschile, almeno quella parte dell’universo che hanno visitato.
Una donna fugge da Roma con il figlio a causa delle violenze che subisce dal marito. I due trovano rifugio a Torino presso una carissima amica e dovranno provare a rifarsi una vita in una nuova città. Dopo gli ottimi due film precedenti (Equilibristi e i nostri ragazzi) quì De Matteo finisce per annacquarsi un pochino. A mio avviso più che altro c'è qualche buco nella [...] Vai alla recensione »
E' piuttosto originale nello svolgimento anche se appartiene ad un filone piuttosto diffuso. E' un prodotto curato nella fotografia, anche nei dialoghi non è banale. Molto bella la scena iniziale prima della fuga.
De Matteo ancora una volta affronta una tematica difficile, che tocca tutti anche chi non vive queste problematiche. E' intenso, commovente e il prtoagonista, il piccolo Andrea Pittorino ha delle grandi qualità espressive e interpretative. Bruno Todeschini molto bravo. Complimenti De Matteo-Ferlan per questa bella non banale storia.
Mi chiedo che significhi "produzione indipendente" se poi registi, attori, storia, sceneggiatura sono le solite. Possibile che il cinema italiano debba sempre giocarsela con quei 4 nomi per produrre qualcosa sul sociale? La storia è plausibile, il flim è guardabile, ma davvero per la mamma di un 13enne e la sua (giovane?) amica del cuore si dovevano estrarre dal cilindro [...] Vai alla recensione »
Visto al cinema Apollo di Milano debbo dire che sono rimasto colpito soprattutto dalla delicatezza usata per raccontare un tema così complesso. Si poteva scegliere la via della "violenza"di certo più semplice e più d'impatto invece il film segue un realismo tralasciando la parte di "morbosa violenza"solamente nella prima scena per poi seguire il cammino di una madre e suo figlio in cerca di una nuova [...] Vai alla recensione »
Concordo pienamente con la recensione di Paola Casella: la storia è fragilissima, scritta male e sviluppata peggio. Un film veramente noioso che riesce a mettere in difficoltà anche due ottime attrici che non riescono a dare nessuna forza a una storia improbabile.
Il ritorno da scuola, in bicicletta, con un amico. I discorsi sul calcio, la casa per meta. Valerio rientra e vede quello che mai avrebbe voluto: il padre che colpisce la madre, con due pugni in pancia Valerio se la fa addosso, e un po' anche noi. È l'incipit de La vita possibile, quinto lungometraggio di finzione diretto da Ivano De Matteo. Dopo l'ipocrisia della borghesia illuminata ne I nostri [...] Vai alla recensione »
Se nei suoi film precedenti -La bella gente, Gli equilibristi, I nostri ragazzi - aveva messo in scena il progressivo sgretolarsi di famiglie apparentemente perfette, con La vita possibile il regista Ivano De Matteo racconta invece una storia d'amore, di amicizia e speranza, nonostante il tema intorno al quale ruota il suo ultimo lavoro sia estremamente drammatico.
Ivano De Matteo, rispettabile curriculum da attore e più breve ma incisivo percorso da autore-regista, è un valore non ancora del tutto emerso nel panorama non brillante del nostro cinema contemporaneo. Da fine indagatore nelle pieghe delle relazioni interpersonali messe alla prova dai sussulti della contemporaneità (finezza resa più interessante dal contrasto con i ruoli da attore, come Er Puma in [...] Vai alla recensione »