fullmetaltizio
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venerdì 16 ottobre 2015
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cose a caso runner
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Ok, metto le mani avanti: anche all'unico altro teen movie che ho recensito ho dato una stella, ma io sono ben lungi dall'odiare il genere. Ho apprezzato gli Hunger Games ed ho trovato il primo Maze Runner molto carino. Tuttavia, con tutto il buon cuore possibile, non riesco proprio a salvare questo film.
Come già detto dalla recensione, questo film non ha originalità e non ha un anima o un suo stile. Si limita a fare un noioso copia-incolla dei luoghi comuni della fantascienza senza creare una propria identità; per cui da città semi-sepolte da un deserto che attrae fulmini, si passa a un fabbricato pieno di banditi ispanici, costruito sopra delle gallerie piene di zombie calvi che, nonostante non abbiano nulla a impedirglielo, non invadono la città lì vicina con tanto di distilleria d'alcool e di bordello/discoteca, comodamente collegata alle gallerie da una scala antincendio.
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Ok, metto le mani avanti: anche all'unico altro teen movie che ho recensito ho dato una stella, ma io sono ben lungi dall'odiare il genere. Ho apprezzato gli Hunger Games ed ho trovato il primo Maze Runner molto carino. Tuttavia, con tutto il buon cuore possibile, non riesco proprio a salvare questo film.
Come già detto dalla recensione, questo film non ha originalità e non ha un anima o un suo stile. Si limita a fare un noioso copia-incolla dei luoghi comuni della fantascienza senza creare una propria identità; per cui da città semi-sepolte da un deserto che attrae fulmini, si passa a un fabbricato pieno di banditi ispanici, costruito sopra delle gallerie piene di zombie calvi che, nonostante non abbiano nulla a impedirglielo, non invadono la città lì vicina con tanto di distilleria d'alcool e di bordello/discoteca, comodamente collegata alle gallerie da una scala antincendio. Come scordare l'accampamento dei ribelli, situato in un pseudo Texas totalmente INTATTO, senza NESSUN SEGNO dell'apocalisse, con tanto di suv ignorante con corna sul parabrezza (allora perché i cattivi hanno costruito la loro base nel deserto, in balia degli zombie? Sul serio, un gruppo di teenager disarmati è arrivato lì in meno di due giorni a piedi, e loro, un esercito con tanto di elicotteri, moto e hovercraft, non riuscivamo a costruire lì la loro base o a scoprire l'esistenza di quel territorio?).
Il 90% dei personaggi (personaggi unici, mica scagnozzi o comparse, eh) presenti nel film non hanno senso: Newt, Minho e gli altri servono solo a riempire la scena, non fanno nulla, e quando va bene imitano le azioni del protagonista. È solamente fanservice, per dire: "ehi, guardate, ci sono anche i vostri personaggi preferiti in questo film". Poi Alis, il ragazzo misterioso e tormentato, viene presentato allo spettatore come "il primo ragazzo ad aver superato il Labirinto", e sembra essere una persona che dovrebbe fare qualcosa di importante, ma l'UNICA cosa che fa è sbloccare una porta, salvo poi essere comodamente ripescato a metà del film per il cliché del "ehi, ma le persone che ci stanno sparando sono in realtà nostre amiche". In breve, OGNI personaggio tranne Thomas segue questa scaletta: eseguo il mio compito nella trama e poi *puf* muoio/scompaio/torno ad essere una comparsa molto comodamente, salvo poi riapparire per il prossimo Deus Ex Machina quando fa comodo.
E poi, perché W.I.C.K.E.D. dovrebbe rappresentare i cattivi del film? Gli si può imputare una sola uccisione; per tutto il resto sparano solo proiettili stordenti (al contrario di Thomas, che uccide almeno tre persone con una granata, salvo poi promettere a tutti che compirà un ulteriore omicidio per vendicarsi). Ogni loro altra azione malvagia è frutto di forzature per separare con un linea sottile quanto un baobab i Buoni dai Cattivi: sul serio, hanno tecnologie capaci di costruire ibridi mutanti-ragni-robot, labirinti giganteschi, hanno schermi olografici, equipaggiamenti all'avanguardia MA non possono fare una dialisi del sangue (prendo il sangue, lo separo dagli enzimi contenenti la cura, lo rimetto "pulito" in circolo) e devono per forza dissanguare le persone per estrarre la cura. Seriamente, è un processo che esiste nella realtà. Non mi spreco ulteriormente a dire quanto l'esperimento del Labirinto non abbia senso; se dovevano trovare quelli immuni, perché non prenderli uno a uno, legarli ad una sedia, iniettargli un po' di sangue di zombie nelle vene e vedere chi è immune e chi no?
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dragonfantasy
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martedì 20 ottobre 2015
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contentezza e delusione
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Maze Runner è sicuramente una delle saghe teen più atipiche:se nelle altre (vedi Divergent,Hunger Games) le componenti fondamentali sono giocate con l'elemento amoroso e con la messa in scena di una società apparentemente perfetta ma con lati oscuri,nella saga di James Dashner tutta la tensione si deve a una "primitività" dell'ambientazione (il labirinto,un deserto post apocalittico) e alla quasi assenza dell'amore,comunque presente ma in maniera meno invadente.Il primo film mi era piaciuto tantissimo,aspettavo con ansia questo secondo capitolo ma mentre lo facevo ho compiuto un gesto che si è rivelato un'arma a doppio taglio:ho letto i libri.
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Maze Runner è sicuramente una delle saghe teen più atipiche:se nelle altre (vedi Divergent,Hunger Games) le componenti fondamentali sono giocate con l'elemento amoroso e con la messa in scena di una società apparentemente perfetta ma con lati oscuri,nella saga di James Dashner tutta la tensione si deve a una "primitività" dell'ambientazione (il labirinto,un deserto post apocalittico) e alla quasi assenza dell'amore,comunque presente ma in maniera meno invadente.Il primo film mi era piaciuto tantissimo,aspettavo con ansia questo secondo capitolo ma mentre lo facevo ho compiuto un gesto che si è rivelato un'arma a doppio taglio:ho letto i libri.
Non parlerò tanto delle differenze tra libro e film perchè non è questa la sede,;sapevo già che come del resto nel primo capitolo ci fossero alcune differenze tra libro e film ma in Maze Runner:La Fuga sembra che la sceneggiatura di T.S Nowlin faccia il possibile per ripudiare e stravolgere il romanzo di James Dashner.Il film non ha praticamente niente in comune col libro se non i nomi dei personaggi e l'ambientazione che qui rimane poco sfruttata:se infatti nella lettura del libro la stessa ambientazione è la principale fonte di tensione,nel film non è esplorata a fondo e i radurai attraversano il deserto con fin troppa facilità,senza il fattore "survival" che sorregge l'intero romanzo.Il pericolo maggiore nel film sono invece i temibili spaccati:gli infetti che popolano la "Zona Bruciata";sebbene rimangano piuttosto anonimi (anche qui il film non spiega gli stadi della malattia se non in modo troppo poco abbozzato),restano comunque nemici degni di nota:veloci,pericolosi e spaventosi,più di una volta salterete dalla sedia in loro presenza e sono un passaporto per le scene d'azione migliori che salvano il film in calcio d'angolo.Altro difetto che purtroppo avendo letto i libri emerge senza pietà è la piattezza dei nuovi personaggi:Aris,interpretato da Jacob Lofland,in particolare.Nel libro è un personaggio fondamentale qui è ridotto a poco più che una comparsa mentre Brenda(Rosa Salazar) si ritrova con un carattere diverso da quello originale,ancora peggio per Harriet (Nathalie Emmanuel) e Sonya (Katherine McNamara),che hanno davvero poco peso nel complesso.La new entry che invece risulta più interessante è Jorge,interpretato da Giancarlo Esposito (il Gus di Breaking Bad),un personaggio risoluto e divertente,che vive solo grazie alla bravura dell'attore,non male neanche Aidan Gillen(Ditocorto in Game Of Thrones),la cui espressione sempre ambigua da il giusto tocco al suo personaggio.Tra le cose positive di questo secondo capitolo non manca ancora una volta la regia pulita di Wes Ball:come nel primo capitolo quasi ogni scena è chiara e tutto quello che si vede sullo schermo scorre senza mai risultare pesante o confuso,non manca neanche la buona prova dei già noti protagonsti:Dylan O'Brien,Thomas Brodie-Sangster e Ki Hong Lee.Kaya Scodelario purtroppo è stata sfruttata poco e male,altro difetto che il film ha contratto a causa del distaccamento dal libro.L'attrice è sicuramente espressiva e dal forte impatto scenico,ma stavolta la sua bravura si intravede solo di rado.Ottimi invece gli effetti visivi e speciali,talvolta immersivi e profondi,aspetto tecnico sonoro più che solido con musiche sempre adatte al contesto e una fotografia più calda rispetto al primo capitolo ma adatta all'ambientazione.Ritmo ben calcolato considerando la differenza col libro,la noia viene respinta e lo spettatore rimane incollato alla poltrona fino alla fine.
Maze Runner:La Fuga è sicuramente un film pieno di difetti,quasi tutti dovuti alla già detta mancanza totale di attinenza con il libro da cui è stato tratto,un vero peccato se si pensa che cast e regista sono in splendida forma e se lo sceneggiatore si fosse distaccato meno dalla controparte letteraria sarebbe potuto venir fuori qualcosa di davvero memorabile.Tuttavia sono del parere che se guardato senza aver letto i romanzi sia comunque un secondo capitolo eccezionale,ricco d'azione e colpi di scena e diretto piuttosto bene.Alla fine del film mi sono trovato sia contento che deluso,tuttavia se volete immergervi a 360 gradi nel mondo mozzafiato di Maze Runner,non posso che consigliarvi di leggere i libri.
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tmpsvita
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sabato 17 ottobre 2015
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maze runner affonda nella sabbia...
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Finalmente il ritorno di Maze Runner, un film che mi era piaciuto davvero molto soprattutto perchè nonostante facesse parte di un genere di film che apprezzo ma non riesce mai ad esaltarmi, ovvero i teen movie, aveva una certa maturità nelle sequenze, nelle immagini e nei dialoghi che sinceramente non mi aspettavo e ciò mi aveva sorpreso moltissimo, inoltre era anche molto originale. Invece questo sequel abolisce ciò che c'era di buono nel primo capitolo e rimane un film che può piacere solo alle ragazzine piene di ormoni, grazie alla presenza di Dylan O'brien, e poi basta perchè è solo un'accozzaglia di idee prese da altri film come War World z, Io sono leggenda, I figli degli uomini, Hunger games, Divergent, Insurgent.
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Finalmente il ritorno di Maze Runner, un film che mi era piaciuto davvero molto soprattutto perchè nonostante facesse parte di un genere di film che apprezzo ma non riesce mai ad esaltarmi, ovvero i teen movie, aveva una certa maturità nelle sequenze, nelle immagini e nei dialoghi che sinceramente non mi aspettavo e ciò mi aveva sorpreso moltissimo, inoltre era anche molto originale. Invece questo sequel abolisce ciò che c'era di buono nel primo capitolo e rimane un film che può piacere solo alle ragazzine piene di ormoni, grazie alla presenza di Dylan O'brien, e poi basta perchè è solo un'accozzaglia di idee prese da altri film come War World z, Io sono leggenda, I figli degli uomini, Hunger games, Divergent, Insurgent. Poi il poco di trama che c'è, e ce ne è davvero poca, visto che dall'inizio alla fine del film si vedono solo sti ragazzi che corrono, gridano, saltano e corrono di nuovo, è davvero banale e incoclusiva visto che in due ore e dieci approfondisce poco o nulla di quanto già detto dal primo capitolo. I dialoghi fanno a dir poco pena e Dylan O'Brien, mi dispiace dirlo perchè mi sta simpatico, ma in questo sequel non mi è piaciuto per niente, ho trovato la sua recitazione finta, forzata e in più mi ha dato altamente fastidio il suo continuo gesticolare. Comunque qualcosa di buono c'è come la splendida colonna sonora e l'ottima fotografia e anche le inquadrature e i movimenti di macchina non sono niente male. Il terzo devo dire di aspettarlo con basse aspettative. Voto 5/10.
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[+] È tratto da un romanzo
(di fra_by)
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allaroundtheworld
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giovedì 22 ottobre 2015
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dov'è il labirinto?
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"Maze runner": tradotto letteralmente, "il corridore del labirinto". Titolo che racchiudeva l'essenza del primo capitolo di questa saga che s'è gettata da sola nel baratro della banalità e nella mediocrità. Tutto il mistero, la suspence, l'originalità del primo capitolo sono dissolti, oltre questa nebbia, che c'aveva dato i brividi e stimolato, ci si profila un panorama che deludente è dire poco. La trama si rivela per quello che è veramente: un'accozzaglia di elementi totalmente slegati dall'atmosfera che c'era stata proposta. I primi venti minuti di film reggono ancora la nostra attenzione, seppur con fatica, e dopo questi.
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"Maze runner": tradotto letteralmente, "il corridore del labirinto". Titolo che racchiudeva l'essenza del primo capitolo di questa saga che s'è gettata da sola nel baratro della banalità e nella mediocrità. Tutto il mistero, la suspence, l'originalità del primo capitolo sono dissolti, oltre questa nebbia, che c'aveva dato i brividi e stimolato, ci si profila un panorama che deludente è dire poco. La trama si rivela per quello che è veramente: un'accozzaglia di elementi totalmente slegati dall'atmosfera che c'era stata proposta. I primi venti minuti di film reggono ancora la nostra attenzione, seppur con fatica, e dopo questi... un trionfo di noia e prevedibilità, dialoghi scadenti e persino irritanti (se in certi film lo spettatore arriva a lamentarsi del troppo silenzio, gli amanti delle chiacchiere inutili qui avranno di che divertirsi!), personaggi che non hanno nulla di memorabile, scene d'azione senza un briciolo di phatos incorniciate da una colonna sonora così stereotipata da riuscire a prevederne il ritmo mezzo minuto prima.
Il filone post-apocalittico per young adults (...??..) dopo pochi anni dalla sua nascita non ha più niente da raccontarci, né elementi con cui stupirci. Il gruppo di adolescenti in fuga da un sistema che li vuole sfruttare dà un senso di già visto (Hunger Games, Divergent) tuttavia "The Maze Runner, the labirinth" aveva giocato su un elemento potentissimo, che possiamo pure chiamare protagonista: il labirinto, appunto, luogo che fin dai miti antichi ha insieme affascinato e spaventato l'uomo, luogo che può portare alla pazzia o stimolare l'eroe a dare il meglio di sé, per diventare appunto eroe a tutti gli effetti. Thomas, il protagonista, nel primo capitolo era diventato l'eroe, affrontando il labirinto e tutti i suoi pericoli. Ne "la fuga" il labirinto rimane solo nel titolo, non ci viene data neppure la possibilità di vederlo come una metafora. Sembra che gli sceneggiatori se ne fossero resi conto, e perciò avessero puntato tutto sul senso di ciò che rimaneva ovvero "runner". Non avendo più un labirinto su cui ricamare, l'intera durata del film è una serie di inseguimenti, di urla e incitazioni "Corri! Non ti fermare! Scappa! Più! veloce!", che immagino in lingua originale fosse un ripetersi di "Run! Run! Run!". Tale scelta purtroppo ha pesato moltissimo. Non solo suona come un modo assolutamente forzato di dare un senso al titolo, ma conferisce alle scene d'azione e di tensione ciò che non dovrebbe esserci, ovvero un senso di ridicolo e di fastidio (davvero in corsa si ha tutto quel fiato per strillare inutilmente? E DAVVERO, se vengo inseguita e rischio la morte, ho bisogno di qualcuno che mi dica "non ti fermare"??)
Insomma, tra la sovrabbondanza di dialoghi e battute inutili, colpi di scena fastidiosamente prevedibili, ruoli sterotipati, ambientazioni fin troppo ovvie (in uno scenario post-apocalittico state sicuri che non ci mostreranno mai altre città del mondo, o anche solo un'altra parte di America... no! New York sarà sempre lo sfondo ideale!) e, il peggio del peggio, una trama che è solo un miscuglio di altre trame (virus e contagi, il mondo invaso dagli zombie e pochi sopravvissuti in cui è riposta la speranza della razza umana, un sistema "cattivo" e popoli ribelli che si oppongono...tra film e serie tv ne abbiamo a bizzeffe) "Maze runner - la fuga" non solo è godibile per chi ha pochissime pretese e non è ansioso di novità, ma è un film che non ha ragione di esistere. Il primo capitolo, invece , avrebbe potuto essere concepito come film a sé stante e sarebbe stato comunque ottimo. "Il labirinto"era lo spunto perfetto per un prodotto originale e veramente godibile, ma come troppo spesso accade il suo potenziale è andato sprecato. In questo non si può che biasimare l'autore dei libri.
Se nel futuro terzo capitolo il tema del labirinto come originariamente concepito dovesse tornare, ormai la magia e il significato sono comunque andati persi.
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stevensen
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lunedì 26 ottobre 2015
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corsa a buffo 2 - la foga
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Prima di iniziare, vorrei dire che sono andato a vedere questo film trainato dalla mia ragazza e da alcuni amici senza minimamente aver visto il primo film (che a detta di molti sembra essere "avvincente"), e, per questo motivo, non vi assicuro di averlo "letto" nel modo migliore, né compreso a pieno, per cui vi darò soltanto la mia interpretazione. Di certo, non mi aspettavo di andare a vedere un film cult di Tarantino, ma nemmeno una robaccia del genere. La trama del film è poco più elaborata di un episodio di Peppa Pig: Thomas, ragazzo confuso e con vuoti di memoria imbarazzanti (della tipologia che a stento si ricorda il suo nome), organizza un circolo sportivo di ragazzi che si allenano per la maratona di New York, e che durante tutto il film scappano da non si sa quale entità (piccola precisazione: in questo film non esistono personaggi "cattivi", ma solo ostacoli da cui scappare neanche fosse Temple Run).
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Prima di iniziare, vorrei dire che sono andato a vedere questo film trainato dalla mia ragazza e da alcuni amici senza minimamente aver visto il primo film (che a detta di molti sembra essere "avvincente"), e, per questo motivo, non vi assicuro di averlo "letto" nel modo migliore, né compreso a pieno, per cui vi darò soltanto la mia interpretazione. Di certo, non mi aspettavo di andare a vedere un film cult di Tarantino, ma nemmeno una robaccia del genere. La trama del film è poco più elaborata di un episodio di Peppa Pig: Thomas, ragazzo confuso e con vuoti di memoria imbarazzanti (della tipologia che a stento si ricorda il suo nome), organizza un circolo sportivo di ragazzi che si allenano per la maratona di New York, e che durante tutto il film scappano da non si sa quale entità (piccola precisazione: in questo film non esistono personaggi "cattivi", ma solo ostacoli da cui scappare neanche fosse Temple Run). Il nostro Thomas viene affiancato, durante i suoi allenamenti, da una serie di altri atleti, molti dei quali potrebbero essere completamente cancellati dal film senza comportare alcun cambiamento(tant'è che, molto spesso, vengono dimenticati anche dagli sceneggiatori, e per questo motivo spariscono nella trama). Tra questi, da citare sono indubbiamente Mino, il figlio di Chuck Norris che sopravvive a qualsiasi tipo di catastrofe naturale, e il personaggio di Teresa, che alla fine del film diventa un GPS umano e tradisce Thomas , molto probabilmente perché lui si era baciato con una tizia inutile durante una festa in cui era strafatto.Sostanzialmente, il film è sintetizzabile in questa sequenza: i personaggi scappano da "cose", accendono torce nel buio e trovano altre "cose" da cui scappare. Per di più, nella maggior parte dei casi, le "cose" sono zombi stupidi che vogliono mangiargli il cervello e che, per adeguarsi al calibro del film, corrono ai livelli di Usain Bolt e Asafa Powell (elemento eccezionalmente originale). Le riprese del film sono anch'esse fatte "di corsa" e per questo motivo poco comprensibili; inoltre, sembrerebbe fondata la voce per cui molte scene sono state riciclate dalle ultime olimpiadi, e montate in maniera così rapida da sembrare parte del film. Inoltre, in tutta questa "foga" (ecco spiegato il titolo), i personaggi si dimenticano dei loro bisogni corporali di tutti i generi: non mangiano, bevono solo alcol e non dormono, corrono a buffo, senza una meta e solo per farsi il fiato, come uno stormo di struzzi decelebrati. In conclusione, se non per la duracell che dopo questo film ha visto aumentarsi il fatturato del 200% (a causa dell'imponente dispendio di batterie per torce), questo film è stato una gran bella barzelletta cinematografica. Do una stella perché non doveva far ridere.
P.S.: la scena della festa in casa ha vinto il premio di scena più inutile e irrilevante dell'anno. Potrebbe essere introdotta in qualsiasi film, anche un cartone animato o un film muto, senza minimamente comportare alcun cambiamento nello svolgimento della trama. Grazie mille Wes Ball per questa perla d'autore.
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arimazzanti
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venerdì 30 ottobre 2015
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the maze runner - la fuga
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Dopo tanta attesa è finalmente uscito the maze runner - la fuga, seconda parte della trilogia basata sui libri di James Dashner. Sono andata a vederlo circa due settimane fa e posso dire che per una persona (cioè mio padre) che non ha letto i libri, ma che comunque adora il genere può risultare molto ben fatto e soddisfacente, ma per me che ho letto tutti i libri non è stato lo stesso. Il regista Wes l'aveva detto che ci sarebbero stati dei cambiamenti rispetto al libro, ma non mi sarei mai aspettata una cosa tipo quello che succede alla fine a Minho; dire che sono rimasta sconvolta è poco. La trama è stata un po' cambiata, ad esempio il ruolo di Aris è abbastanza differente da quello del libro e hanno completamente omesso lo spaccato Gervaso (che a parer mio si meritava di far parte del film).
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Dopo tanta attesa è finalmente uscito the maze runner - la fuga, seconda parte della trilogia basata sui libri di James Dashner. Sono andata a vederlo circa due settimane fa e posso dire che per una persona (cioè mio padre) che non ha letto i libri, ma che comunque adora il genere può risultare molto ben fatto e soddisfacente, ma per me che ho letto tutti i libri non è stato lo stesso. Il regista Wes l'aveva detto che ci sarebbero stati dei cambiamenti rispetto al libro, ma non mi sarei mai aspettata una cosa tipo quello che succede alla fine a Minho; dire che sono rimasta sconvolta è poco. La trama è stata un po' cambiata, ad esempio il ruolo di Aris è abbastanza differente da quello del libro e hanno completamente omesso lo spaccato Gervaso (che a parer mio si meritava di far parte del film). Penso anche che avrebbero potuto spiegare meglio la wckd e i loro fini. D'altra parte però il cast è eccezionale, gli effetti hanno reso benissimo le scene che mi ero immaginata leggendo e in particolare la scena della festa in cui Thomas si ritrova con Brenda mi è piaciuta tanto.
Alla fine il giudizio è positivo, spero con tutto il cuore che l'adattamento cinematografico del prossimo e ahimè ultimo film sia più fedele e curato, specialmente visti i grandi fatti che avverranno (e non voglio fare spoiler ahaha)
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bookslover
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mercoledì 21 ottobre 2015
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bello!
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Davvero un bel film, attori fantastici che hanno saputo interpretare i loro personaggi alla perfezione, innumerevoli colpi di scena che tengono col fiato sospeso fino alla fine, c'è di tutto e di più!
Mi sono appassionata a questa saga grazie al primo film, che vidi al cinema al momento della sua uscita, subito dopo ho letto l'intera trilogia e devo dire che è diventata una delle mie preferite! Aspettavo con ansia questo secondo film e ho amato anche questo, nonostante sia un pò diverso dal libro, l'ho trovato comunque fantastico! Poi non si può certo pretendere che i film rispecchino i libri al 100%, sarebbe impossibile in ogni caso... ma comunque questo film resta un ottimo sequel!
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flavor_flav
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domenica 25 ottobre 2015
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non così male!
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Nell'andare a vedere questo film, ero cosciente che sarebbe stato diverso dal libro. E così è stato, in effetti. Il film sembra tutt'altra cosa rispetto al romanzo di Dashner.
Leggo molte saghe, e di conseguenza vedo molti film a loro ispirati. A parte un paio di eccezioni, non vi è un film che lascia soddisfatto il fan. Tuttavia, sono dell'opinione che ogni adattamento vada recensito come prodotto fine a se stesso.
A mio parere è stato un film più che godibile. Vorrei far leva sulla recitazione degli attori, che nonostante la giovane età son stati una delle colonne portanti del film (Aidan Gillen poi è un cattivo perfetto).
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Nell'andare a vedere questo film, ero cosciente che sarebbe stato diverso dal libro. E così è stato, in effetti. Il film sembra tutt'altra cosa rispetto al romanzo di Dashner.
Leggo molte saghe, e di conseguenza vedo molti film a loro ispirati. A parte un paio di eccezioni, non vi è un film che lascia soddisfatto il fan. Tuttavia, sono dell'opinione che ogni adattamento vada recensito come prodotto fine a se stesso.
A mio parere è stato un film più che godibile. Vorrei far leva sulla recitazione degli attori, che nonostante la giovane età son stati una delle colonne portanti del film (Aidan Gillen poi è un cattivo perfetto). Assieme a loro, grande considerazione va data agli effetti speciali.
E' vero, l'attinenza con il libro è quasi nulla per la maggioranza, ma le mie amiche che non avevano letto il libro ne son rimaste contentissime. Anche una volta tornate a casa, non smettevano di parlarmene via messaggi. La suspance c'è, eccome, così come la curiosità di sapere come va a finire che ti incolla sulla poltrona fino alla fine. I cinque minuti di intervallo sono sembrati una tortura.
Una volta visto il primo film, questo va cancellato dalla propria memoria, per dar spazio a qualcosa di completamente nuovo. Per quanto si tratti di film destinato a ragazzi, il secondo capitolo è anche piuttosto crudo in alcune parti. Vi sfido a non aver alcun tipo di reazione dinnanzi a corpi di giovani ragazzi lasciati a dissanguare in un inquietante laboratorio. Questa caratteristica rende il film adatto anche ad un pubblico più grande. Inoltre,la componente amorosa non è protagonista della vicenda. Questo è un aspetto che potrebbe dar fastidio a molti, ma non vi è alcun problema con 'La Fuga'! Per quanto in questo capitolo sia introdotto il triangolo amoroso fra Brenda, Thomas e Teresa, questo non è a mio parere da considerarsi invadente.
Ciò che vi è di negativo è che il nome del film va davvero preso alla lettera. Nelle due ore e più di film, i protagonisti non fanno altro che scappare. Questo da una parte rende il film coinvolgente, ma dall'altra può anche risultare ripetitivo e quindi noioso.
Molte cose, son inoltre lasciate al caso. Un esempio pratico (fattomi notare dalle amiche sopracitate, quindi coloro che non hanno letto l'opera originale) è che quando i ragazzi vengono riconosciuti in base al codice che hanno dietro il collo, non viene assolutamente fatta comprendere la differenza fra il gruppo 'A' e 'B'. Comprensibile, visto che in effetti all'inizio del romanzo vengono presentati come un numero di radurai ben più grande.
Il ruolo di Teresa (Che non cito nel caso qualcuno non abbia visto il film e dunque non sappia di che parlo) poteva esser assolutamente approfondito. Al di fuori del confronto con il libro, vi è stato dedicato troppo poco tempo, quando Kaya Scodelario sarebbe stata all'altezza del ruolo assegnatole. Avrei preferito vederla all'azione in quel senso, poichè è il moto scatenante degli eventi futuri.
In ogni caso, questo film è un degno continuo a quello che è stato il primo capitolo, e il desiderio di sapere come andrà a finire vi è come. Consigliato!
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inesperto
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venerdì 2 febbraio 2018
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the walking dead style
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Il sottotitolo "La fuga" è pertinente: per la gran parte della durata del film i nostri amici fuggono da qualcosa. Questo secondo capitolo è una miscellanea di spunti da serie tv attualmente di successo: il principio è praticamente uguale alla seconda stagione di The 100 mentre la parte centrale ricalca The walking dead. Rispetto al primo abbandona il fascino claustrofobico del labirinto per rivolgersi con più decisione al genere post-apocalittico. Il tutto è, comunque, ben assemblato in modo che l'attenzione dello spettatore non cali mai. Al prossimo capitolo...
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felicity
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lunedì 18 maggio 2020
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parte col botto ma si snoda sonnolento
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In Maze Runner - La fuga tutto è visivamente immersivo e curato sin nei minimi dettagli anche laddove il regista rischia un po' troppo, sfiorando di poco un fastidioso effetto videogame.
Se il mondo post-apocalittico del film è visivamente impeccabile, dal punto di vista meramente narrativo manca di ostilità, la parte centrale del film, quella del viaggio, si dipana sonnolenta e senza regalare quell'atmosfera da survival-movie che ci si sarebbe attesi.
Tutto il repertorio alla "Mad Max" è ammorbidito e in qualche modo addomesticato ad uso e consumo di un pubblico di adolescenti, una scelta che pone ancora una volta l'accento sul bisogno da parte dei realizzatori di rivolgersi ad un target ben preciso rischiando, come in questo caso, di edulcorare il risultato finale.
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In Maze Runner - La fuga tutto è visivamente immersivo e curato sin nei minimi dettagli anche laddove il regista rischia un po' troppo, sfiorando di poco un fastidioso effetto videogame.
Se il mondo post-apocalittico del film è visivamente impeccabile, dal punto di vista meramente narrativo manca di ostilità, la parte centrale del film, quella del viaggio, si dipana sonnolenta e senza regalare quell'atmosfera da survival-movie che ci si sarebbe attesi.
Tutto il repertorio alla "Mad Max" è ammorbidito e in qualche modo addomesticato ad uso e consumo di un pubblico di adolescenti, una scelta che pone ancora una volta l'accento sul bisogno da parte dei realizzatori di rivolgersi ad un target ben preciso rischiando, come in questo caso, di edulcorare il risultato finale.
Da questo sequel ci si attendeva senza alcun dubbio di più, in special modo dopo un primo film decisamente riuscito e capace di svelare e porre le basi dell'enorme potenzialità della storia.
La trama parte col botto, si snoda sonnolenta e si ridesta in un finale che termina con un doveroso "to be continued" che non fa altro che accentuare un secondo capitolo dalla confezione impeccabile, ma palesemente non all'altezza delle aspettative e tutto girato con il freno a mano tirato.
E' nota la tradizione che nelle trilogie i capitoli mediani siano spesso i più deboli, eppure ci sono delle felici eccezioni che riescono a ritagliarsi un ruolo e una drammaticità tutta propria, quasi sempre lavorando sulla storia dall’interno, approfondendo i personaggi, infittendo le sottotrame e non per forza ammiccando a forza di colpi di scena ed effetti speciali.
Un’occasione che Maze Runner – La fuga ha perso.
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