sellerone
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sabato 21 luglio 2018
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oro puro
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Si vede dal titolo che sono entusiasta, raramente un film mi ha preso come questo, ottima miscela di vari ingredienti quali azione, comicità, ironia, dramma e sentimento, tutto in HD come piace a me, forse non è troppo fedele alla trama del libro, ma questo è un effetto secondario dell'arte cinematografica.
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renatoc.
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lunedì 29 gennaio 2018
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ii^ puntata
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Migliore della prima puntata! Più avventuroso e più umano! Belleissima la lotta col drago! Ma il drago che alla fine se ne va che cosa mai farà! E ciò che vedremo nella prossima puntata!
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francis metal
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lunedì 3 ottobre 2016
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ma che diamine....
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Film piatto e inutile... insomma è inutle ripetere quello già detto nella recensione del primo film.
L'unica scena decente è quella dove il drago si sta svegliando dove c'è della tensione e anche un po' di paura per questo colossale drago che se si sveglia sono cavoli amari...
Insomma dai, si poteva fare meglio
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zero99
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domenica 11 ottobre 2015
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secondo capitolo del viaggio di bilbo baggins
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Se nel primo capitolo la storia era più tranquilla e alla luce del sole, in questo secondo capitolo la storia diventa più cupa e macabra (anche se non è nulla di horror). Però in questo film c'è la foresta scura dove ci sono i ragni, poi c'è il combattimento tra elfi e nani vs gli orchi, e alla fine c'è il drago Smaug. Poi c'è il Negromante. 2 ore e mezza di spettacolo! Capolavoro!
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eleonora panzeri
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sabato 10 gennaio 2015
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lo hobbit – la desolazione di smaug
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Non sono una fan di Tolkien e nemmeno della saga cinematografica del “Signore degli Anelli”, benché il fantasy non mi dispiaccia in generale. Vedere questi film è come giocare un giorno intero a Warcraft, (chi ci ha giocato non può proprio darmi torto, mancano solo i non morti).
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Non sono una fan di Tolkien e nemmeno della saga cinematografica del “Signore degli Anelli”, benché il fantasy non mi dispiaccia in generale. Vedere questi film è come giocare un giorno intero a Warcraft, (chi ci ha giocato non può proprio darmi torto, mancano solo i non morti).
Al di là di questo sarebbe innegabile non ammettere che la prima saga è veramente ben realizzata a partire dal cast fino al più insignificante effetto speciale.La saga de Lo Hobbit per me è solo una mera trovata commerciale, un libro che potrebbe essere il prologo della trilogia vera e propria diviso in tre film?
Il primo film “Lo hobbit un viaggio inaspettato” poteva essere intitolato “Un viaggio desolante” o “Il viaggio più noioso dei nani”, un film dove non succede niente, mi ricordo solo che non vedevo l’ora che finisse.
In questo film finalmente qualcosa si muove, ma tutto già visto tra i ragni giganti (perfino in Harry Potter ci sono sti ragni e IT non diventa un ragno gigante? Insomma cambiamo insetto …) e le foreste misteriose. L’unico personaggio che ho trovato piacevole è il Drago Parlante, arrogante, permaloso e onnisciente, che nonostante il suo letargo interminabile sapeva tutto di tutti. Ma la cosa che colpisce di più è il finale … che non c’è perché chiaramente rimanda al prossimo episodio, insomma come vedere una puntata di Voyager dove non viene svelato nemmeno un mistero.
Un potere sicuramente l’anello ce l’ha, magari non fa diventare invisibili nella realtà però ha fatto incassare un sacco di bei soldini ad un sacco di persone, più oscuro di così!
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inesperto
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lunedì 15 dicembre 2014
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aspettando il terzo...
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Sicuramente più avvincente del primo. Qui vediamo comparire Legolas per la prima volta, sempre fortissimo; usa l'arco quasi come fosse un prolungamento delle sue braccia. Si ha, inoltre, l'esordio di Evangeline Lilly in veste di elfo: splendida.
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themaster
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mercoledì 3 settembre 2014
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mmh.....
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Sono sempre stato un grande amante della saga sia letteraria che cinematografica del Signore degli Anelli,o comunque dell universo creato da Tolkien,e nessuno mi sentirà mai e ripeto MAI dire che un film tratto da questo franchise faccia schifo o sia brutto,poichè sia con la grandiosa prima trilogia,che con il meno riuscito Lo Hobbit Un viaggio Inaspettato,sono ritornato a respirare quell'aria particolare,dal forte sapore epico,il tutto coadiuvato dalla regia non eccezionale ma maestosa di Peter Jackson che seppur con i suoi difetti offre una tecnica non indifferente,certo dispiace che un genio del low budget come Jackson si "abbassi" a dirigere blockbusteroni fatti con i miliardi,dal canto mio tuttavia,a parte Guillermo Del Toro,non avrei mai messo qualcuno che non fosse Peter Jackson a dirigere gli adattamenti da questi romanzi,poichè in ogni inquadratura è condensato tutto l amore verso questa saga di romanzi,da quel punto di vista la pellicola non delude perchè almeno a mio parere,come per Lo Hobbit il primo e la prima trilogia,anche questo La Desolazione di Smaug mi ha dato l'impressione di essere un film fatto con il cuore oltre che con l occhio al portafogli.
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Sono sempre stato un grande amante della saga sia letteraria che cinematografica del Signore degli Anelli,o comunque dell universo creato da Tolkien,e nessuno mi sentirà mai e ripeto MAI dire che un film tratto da questo franchise faccia schifo o sia brutto,poichè sia con la grandiosa prima trilogia,che con il meno riuscito Lo Hobbit Un viaggio Inaspettato,sono ritornato a respirare quell'aria particolare,dal forte sapore epico,il tutto coadiuvato dalla regia non eccezionale ma maestosa di Peter Jackson che seppur con i suoi difetti offre una tecnica non indifferente,certo dispiace che un genio del low budget come Jackson si "abbassi" a dirigere blockbusteroni fatti con i miliardi,dal canto mio tuttavia,a parte Guillermo Del Toro,non avrei mai messo qualcuno che non fosse Peter Jackson a dirigere gli adattamenti da questi romanzi,poichè in ogni inquadratura è condensato tutto l amore verso questa saga di romanzi,da quel punto di vista la pellicola non delude perchè almeno a mio parere,come per Lo Hobbit il primo e la prima trilogia,anche questo La Desolazione di Smaug mi ha dato l'impressione di essere un film fatto con il cuore oltre che con l occhio al portafogli.
La regia di questo secondo capitolo è buona anche se inferiore a quella messa in gioco nelle altre pellicole di questo autore. La fotografia è bella e immersiva e una cosa che ho sempre apprezzato di Jackson è che quando può cerca di non mettere tagli di montaggio,ma girare le scene con una certa continuity,cosa che si percepisce anche qui.
Gli effetti speciali sono a tratti stupendi,a tratti orrendi,non capisco come mai uno che una compagnia di produzione di visual effects la possiede,sbagli queste cose,ad un certo punto sembrava venir meno anche l impegno,cosa che si ravisa nella prima parte del film che si trascina molto stancamente e senza guizzi,poco prima della metà in poi la pellicola è un crescendo continuo,con numerosi combattimenti mai noiosi e girati benissimo,il tutto coadiuvato da attori perfettamente in parte come Martin Freeman che pur non avendo una gran parte offre una prova di sè notevole,Richard Armitage,Luke Evans,Ken Scott e tutti gli altri sono stati bravissimi anche se la sorpresa è stata Benedict Cumberbatch,uno dei miei attori preferiti nella parte di Smaug,Cumberbatch vince il premio dell anno come uomo con la voce più figura dell universo.
Un film ben riuscito visivamente( a tratti) ma che soffre di numerose pecche di scrittura come il personaggio di Thauriel,totalmente inutile anche se ben interpretato da Evangeline Lilly di Lost. Ho apprezzato tantissimo l inserimento di Legolas a cui è conferito un background maggiore seppur poco interessante. Il film poi è pregno delle solite metafore che questa saga porta con sè fin da tempi immemorabili,ovvero la corruttibilità degli esseri viventi eccetera eccetera.
Un film che non a tutti piacerà,pieno di difetti evidenti e oggettivi che però a me è piaciuto da morire in quanto mi ha fatto rivivere le avventure che tanto adoravo da bambino e che tanto adoro adesso.
P.S. è bello vedere e sentire lavorare Benedict Cumberbatch e Martin Freeman di nuovo assieme dopo la splendida mini serie Sherlock,che consiglio a tutti quei mentecatti che ancora non la conoscono:)
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paolp78
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martedì 26 agosto 2014
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un grande narratore
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Peter Jackson è sicuramente un cineasta eccezionale ed a mio parere innovativo.
I suoi film sono delle opere mastodontiche, in considerazione della durata, dei mezzi utilizzati, degli investimenti profusi. Al timone c'è un capitano, un artista, un imprenditore, un grande narratore, che sa dove vuole arrivare e conosce la strada da percorrere per arrivarci nel modo giusto.
Se i grandi romanzi e racconti del passato stimolavano la nostra immaginazione, oggi assistiamo a messe in scena complete che non abbisognano di alcuna integrazione da parte di chi ne fruisce. Il cinema, o almeno un certo tipo di cinema, quello che esalta la spettacolarità della tecnica raggiunge qui il suo apice; l'arte della rappresentazione scenica all'ennesima potenza.
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Peter Jackson è sicuramente un cineasta eccezionale ed a mio parere innovativo.
I suoi film sono delle opere mastodontiche, in considerazione della durata, dei mezzi utilizzati, degli investimenti profusi. Al timone c'è un capitano, un artista, un imprenditore, un grande narratore, che sa dove vuole arrivare e conosce la strada da percorrere per arrivarci nel modo giusto.
Se i grandi romanzi e racconti del passato stimolavano la nostra immaginazione, oggi assistiamo a messe in scena complete che non abbisognano di alcuna integrazione da parte di chi ne fruisce. Il cinema, o almeno un certo tipo di cinema, quello che esalta la spettacolarità della tecnica raggiunge qui il suo apice; l'arte della rappresentazione scenica all'ennesima potenza.
Non c'è spazio per l'improvvisazione; lo stile certosino di Jackson non ammette approssimazione o trascuratezza. Ogni dettaglio risulta studiato, ponderato e messo in esecuzione in coerenza e sintonia con l'opera nel suo insieme.
Assistere ad un film così ben preparato è piacevole e soddisfacente, quali che siano i gusti personali.
Apprezzabilissima l'idea di riconoscere importanza ad ogni personaggio. Un grande racconto deve avere questo tipo di approccio.
Il risultato è la descrizione di un mondo fantastico, diverso e lontano da quello reale, eppure così realisticamente realizzato da convincere fino in fondo. Lo spettatore ne viene rapito, e quando il film finisce fa effetto tornare al mondo reale, così diverso e normale.
La non trascurabile durata della pellicola non è più un difetto con Jackson, ma ormai un marchio di fabbrica. Si resterebbe delusi se il film finisse prima di avere sforato almeno le due ore.
Rispetto al primo film, di questa seconda trilogia, c'è sicuramente un passo avanti nel ritmo ed anche nella capacità di appassionare lo spettatore alle sorti dei protagonisti.
Come negli altri film gli scontri in battaglia, fisici e spettacolari, non sono più importanti di quelli carattteriali, tra i vari protagonisti, che intrigano e contribuiscono in modo determinante ad appassionare il pubblico.
Il finale che lascia tutto in sospeso riesce nell'impresa di far chiedere "ancora" al pubblico insaziabile.
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kondor17
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sabato 28 giugno 2014
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più che godibile
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Come amante di Tolkien e dei suoi romanzi epici, ho seguito poi tutti i film realizzati sulle sue storie, e con un oovvio approccio di curiosità ma anche di naturale aspettativa. Devo dire che in assoluto P. Jackson è quello che di gran lunga meglio ci è riuscito, e con questo episodio di Smaug ha secondo me dato addirittura prova di una maturità scenica e visiva mai raggiunta prima. A differenza infatti sia della Trilogia dell'anello che del Lo Hobbit, in questo caso la visione scorre liscia come l'olio, increspata solo da un turbinoso rafting a bordo di botti di legno con una mitica battaglia dei nani, dello hobbit e degli splendidi elfi contro una banda assatanata di famelici orchi.
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Come amante di Tolkien e dei suoi romanzi epici, ho seguito poi tutti i film realizzati sulle sue storie, e con un oovvio approccio di curiosità ma anche di naturale aspettativa. Devo dire che in assoluto P. Jackson è quello che di gran lunga meglio ci è riuscito, e con questo episodio di Smaug ha secondo me dato addirittura prova di una maturità scenica e visiva mai raggiunta prima. A differenza infatti sia della Trilogia dell'anello che del Lo Hobbit, in questo caso la visione scorre liscia come l'olio, increspata solo da un turbinoso rafting a bordo di botti di legno con una mitica battaglia dei nani, dello hobbit e degli splendidi elfi contro una banda assatanata di famelici orchi. Solo quella scena vale il prezzo del biglietto. Splendidi sempre più, e questo è ovvio ma non scontato, gli effetti speciali, gli scenari e la computer Animation. Azzeccatissimi i personaggi e ben interpretati. Un pò troppo lunga la parte con Smaug nella montagna. Viste le dimensioni del libro, si poteva forse fare una bi-logia ed il ritmo non ne avrebbe di certo sofferto. Ma la cassa sociale sicuramente si, e con un budget del genere, il ritorno è necessario :). Tre stelle e mezzo per un film da vedere.
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spiz97
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martedì 17 giugno 2014
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si poteva far meglio
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Complessivamente non è male. Buon uso degli effetti speciali e del digitale (mi piace un po pochino Smaug), una discreta regia. Avendo letto molti commenti critici nei confronti di PJ non entrerò in polemica nei riguardi dei suoi metodi di adattamento film-libro, anche se spresso, e specialmente in questa tlilogia, li trovo troppo forzati.
Il problema principale di questo film, a mio avviso, è la scontatezza della trama del prossimo capitolo finale. Puntualizzo, nonostante conosca a grandi linee la trama devo ammettere di non aver mai letto lo Hobbit, anche se conosco (esagero) perfettamente la trilogia dell'anello e il Silmarillion, avendoli letti più volte.
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Complessivamente non è male. Buon uso degli effetti speciali e del digitale (mi piace un po pochino Smaug), una discreta regia. Avendo letto molti commenti critici nei confronti di PJ non entrerò in polemica nei riguardi dei suoi metodi di adattamento film-libro, anche se spresso, e specialmente in questa tlilogia, li trovo troppo forzati.
Il problema principale di questo film, a mio avviso, è la scontatezza della trama del prossimo capitolo finale. Puntualizzo, nonostante conosca a grandi linee la trama devo ammettere di non aver mai letto lo Hobbit, anche se conosco (esagero) perfettamente la trilogia dell'anello e il Silmarillion, avendoli letti più volte.
é proprio il fatto di non aver mai letto lo hobbit che mi preoccupa: è strano conoscere l'epilogo di una storia ancor prima di conoscerne il capitolo finale.
Non so quanto questa mia visione sia condivisa, perciò non vorrei essere sommerso di critiche.
Ribadisco che in complesso mi sembra un buon film, non esagerato, ma comunque un buon film.
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