dan90
|
martedì 8 ottobre 2013
|
la delusione
|
|
|
|
Film decisamente deludente, noioso, privo di trama e soprattutto RIPETITIVO! Molte scene sembrano quasi tirate giusto per far durare di più il film. Per quanta pubblicità è stata fatta, mi aspettavo molto ma molto di più. SCONSIGLIATISSIMO!!!
|
|
[+] lascia un commento a dan90 »
[ - ] lascia un commento a dan90 »
|
|
d'accordo? |
|
moghi
|
martedì 8 ottobre 2013
|
la storia era interessante, il film no
|
|
|
|
Come ho scritto nella frase di lancio, la storia era interessante e onestamente il film non lo è stato. L'apatia la fa da padrona e intendo come regìa e interpretazioni. Non c'è tensione, spunti di nessun genere e davvero sembra di guardare un documentario. Fa parlare di se perche l'ha scritto Sofia Coppola?! Certo che si ma fa parlare solo in male. Consigliato solo per emulatori che per vivere credono nell'apparenza e giudicano positivamente solo gli aspetti più stupidi della superficialità delle persone.
|
|
[+] lascia un commento a moghi »
[ - ] lascia un commento a moghi »
|
|
d'accordo? |
|
babis
|
lunedì 7 ottobre 2013
|
furti da star
|
|
|
|
Il film, ispirato a fatti realmente accaduti, racconta la storia di un gruppo di ragazzi di Los Angeles, che, guidati da Rebecca, svaligiano le case di attori famosi, come ad esempio Paris Hilton, postando su facebook le foto dei furti e vantandosene con i loro amici; riusciranno ad essere catturati? La regista racconta fatti reali, non li abbellisce, non li modifica, ma soprattutto non giudica i protagonisti: ci racconta quello che è avvenuto, e lo fa in maniera ottima, dalle inquadrature alla scelta dei protagonisti; certo all'uscita dalla sala uno si pone tantissime domande, ed è questa la grandezza del film; personalmete il film migliore della Coppola.
|
|
[+] lascia un commento a babis »
[ - ] lascia un commento a babis »
|
|
d'accordo? |
|
jackmalone
|
lunedì 7 ottobre 2013
|
mitomani in cerca di un mito
|
|
|
|
Senza voler riandare ai miti degli anni '70, scomodare il Che o divi come Marlon Brando o Meryl Streep,i miti dei nostri giorni tristi hanno poco o niente di mitico .In compenso hanno case superlussuose , inutili paccottiglie , mucchi di vestiti , scarpe molto kitch e rolex malcustoditi:vien da pensare che in queste case raramente abiti qualcuno ,di famiglie neanche l'ombra ;sono status symbols ormai superati da un ventennio ,costruite tutte uguali con un gran dispendio energetico e con la stessa piscina dove nessuno fa il bagno. Sembra che queste case vengano lasciate lì apposta,apparentemente prive di difese per attirare l'attenzione di qualcuno che le violi e finalmente ne goda il valore, anche se per pochi attimi.
[+]
Senza voler riandare ai miti degli anni '70, scomodare il Che o divi come Marlon Brando o Meryl Streep,i miti dei nostri giorni tristi hanno poco o niente di mitico .In compenso hanno case superlussuose , inutili paccottiglie , mucchi di vestiti , scarpe molto kitch e rolex malcustoditi:vien da pensare che in queste case raramente abiti qualcuno ,di famiglie neanche l'ombra ;sono status symbols ormai superati da un ventennio ,costruite tutte uguali con un gran dispendio energetico e con la stessa piscina dove nessuno fa il bagno. Sembra che queste case vengano lasciate lì apposta,apparentemente prive di difese per attirare l'attenzione di qualcuno che le violi e finalmente ne goda il valore, anche se per pochi attimi.La banda del bling ring non è composta da ladri:sono tutti ragazzi di buona famiglia e non hanno alcun bisogno di rubare:sono persone mediocri ,scarsamente acculturate che non studiano ,non lavorano, non fanno nulla di impegnativo,non praticano neanche uno sport, sniffano e si ubriacano saltuariamente ,ma non troppo per non rovinarsi la salute. Sembrano anziani che aspettano la morte sprecando il loro poco tempo nelle routine e nell'egoismo:l'unica botta di vita rimane quella dell'infrangere la legge in gruppo per darsi coraggio e senza far troppi danni, con un rispetto quasi reverenziale per il bello ed il costoso che comunque non deve essere profanato.
La bravura della regista è quella di non far percepire nessun giudizio moralistico facendo emergere la normalità dell'anormale :che cosa hanno fatto in fondo quei 4 viziatelli? Niente di più di una bravata , quasi quasi hanno fatto anche un piacere alle derubate di turno facendo un pò di spazio in casa ed eliminando tante cose inutili e di cattivo gusto, come insegnano anche i reality che si occupano delle case da incubo!Va da sè che poi a reato minimo corrisponda pena minima ,anzi la bravata diventerà il modo per qualche fallito per uscire finalmente dall'anonimato e raggiungere l'agognata visibilità nel mondo virtuale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jackmalone »
[ - ] lascia un commento a jackmalone »
|
|
d'accordo? |
|
evildevin87
|
lunedì 7 ottobre 2013
|
buone intenzioni, zero contenuti
|
|
|
|
Il film in questione mostra una serie di fatti realmente accaduti nei dintorni di Holliwood riguardante una banda di giovani, denominata appunto "The Bling Ring", che raziavano beni di lusso nelle case di alcuni vip (Paris Hilton, Orlando Bloom, ecc). Quello che ne viene fuori è un film fondamentalmente vuoto, noioso e inutilmente ripetitivo. La cosa che più si avverte è il calo di idee da parte della Sofia Coppola, che tira fuori una pellicola in cui molte scene sembrano essere inutilmente allungate solo per arrivare a un'ora e mezzo di film con una regia alquanto scarna e debole. Inoltre la totale assenza di caratterizzazione dei personaggi, la trama praticamente assente, la ripetitività e l'irreale facilità con cui questi ragazzi entrano nelle case dei vip e le svaligiano rendono il tutto poco interessante e a tutto servono fuori che a far trasparire in modo efficace il messaggio che si voleva mandare.
[+]
Il film in questione mostra una serie di fatti realmente accaduti nei dintorni di Holliwood riguardante una banda di giovani, denominata appunto "The Bling Ring", che raziavano beni di lusso nelle case di alcuni vip (Paris Hilton, Orlando Bloom, ecc). Quello che ne viene fuori è un film fondamentalmente vuoto, noioso e inutilmente ripetitivo. La cosa che più si avverte è il calo di idee da parte della Sofia Coppola, che tira fuori una pellicola in cui molte scene sembrano essere inutilmente allungate solo per arrivare a un'ora e mezzo di film con una regia alquanto scarna e debole. Inoltre la totale assenza di caratterizzazione dei personaggi, la trama praticamente assente, la ripetitività e l'irreale facilità con cui questi ragazzi entrano nelle case dei vip e le svaligiano rendono il tutto poco interessante e a tutto servono fuori che a far trasparire in modo efficace il messaggio che si voleva mandare. Ovvero, mostrare uno spaccato di un mondo giovanile maniacalmente legato all'immagine, alla superficialità e alla notorietà. Quello che manca sono appunto i contenuti, e l'intenzionale distaccamento va solo a svantaggio del film. Spero solo che questa rimanga una parentesi isolata nella filmografia di una famiglia di registi che da sempre adoro.
[-]
[+] ok...
(di hollyver07)
[ - ] ok...
|
|
[+] lascia un commento a evildevin87 »
[ - ] lascia un commento a evildevin87 »
|
|
d'accordo? |
|
andrea1967
|
lunedì 7 ottobre 2013
|
la città dei sogni sbiaditi
|
|
|
|
Basato su una storia di cronaca riassumibile in poche sequenze, Bling Ring è un buon film, forse più adatto ad un pubblico trentenne che al teen target cui il marketing ha voluto indirizzarlo.
La pellicola narra le vicende di due adolescenti della Los Angeles borghese. Uniti dalla passione per gli oggetti di moda, Marc e la più smaliziata Rebecca iniziano a svaligiare guardaroba e gioielli dalle ville che le starlette Hollywoodiane lasciano sguarnite, aggregando presto attorno a loro una banda di comprimarie. I furti risulteranno imprevedibilmente semplici e redditizi, tanto da permettere ai cinque membri fissi di allestire guardaroba traboccanti di capi da migliaia di dollari e di riempirsi le tasche di rotoli da cento.
[+]
Basato su una storia di cronaca riassumibile in poche sequenze, Bling Ring è un buon film, forse più adatto ad un pubblico trentenne che al teen target cui il marketing ha voluto indirizzarlo.
La pellicola narra le vicende di due adolescenti della Los Angeles borghese. Uniti dalla passione per gli oggetti di moda, Marc e la più smaliziata Rebecca iniziano a svaligiare guardaroba e gioielli dalle ville che le starlette Hollywoodiane lasciano sguarnite, aggregando presto attorno a loro una banda di comprimarie. I furti risulteranno imprevedibilmente semplici e redditizi, tanto da permettere ai cinque membri fissi di allestire guardaroba traboccanti di capi da migliaia di dollari e di riempirsi le tasche di rotoli da cento. Ma naturalmente il tempo è contro di loro. Non sapendo fermarsi ne accontentarsi, i cinque allertano la polizia che, attraverso i video di sorveglianza, li identifica e li mette al fresco.
Dallo spunto iniziale, semplice e ben poco adrenalinico, Sofia Coppola estrae un’ora e mezza interessante, evitando sia il rischio di un lavoro scontatamente moraleggiante, sia la tentazione di arricchire la trama di azione inautentica.
Il nuovo mondo è diventato vecchissimo e indolente e se il senso di spaesamento in “lost in traslation” è affidato alla testimonianza dei protagonisti, qui è rilevabile solo dallo spettatore, espulso come un corpo estraneo da un’America bislacca e impazzita, che corre come un treno senza guida verso la fine dei binari. Ciò che ne esce è uno sconfinato grigiore. Grigi i ragazzi, omologati e privi di personalità; grigia Los Angeles, a dispetto del sole splendente e dei colori di scarpe ed abiti da sera; grigi gli adulti, automi caricati dalla molla delle loro quotidianità.
L’abilità della Coppola sta essenzialmente nel trarre un‘immagine nitida di quest‘America potendo usare una tavolozza con i soli colori pastello. I ragazzi sono sciocchi e disonesti ma non certo delinquenti; Le situazioni familiari sono bizzarre, ma non particolarmente problematiche o assolutorie; il danno arrecato alle vittime è relativamente modesto; alcune fra esse neppure si accorgono dei furti. Anche le emozioni sono modeste. L’entusiasmo per i furti termina con la notte; lo sballo dovuto al consumo di droghe non li conduce a gravi conseguenze; il sesso resta un elemento marginale; il senso di colpa appare solo nel fragile ed androgino Marc, per evaporare in poche inquadrature. Fuori misura,tardiva e violenta, è solo la reazione delle istituzioni; gli agenti grassi e bolsi che irrompono a dozzine nelle case delle famiglie di Marc, Rebecca e Niki, minacciando un piccolo yorkshire e spadroneggiando con gli atterriti genitori, rappresentano l’orrore di una società ricca di pistole e povera di idee.
Nello sfondo grigio le famiglie non risultano certo più sagge dei ragazzi e i derubati sono foglie al vento che al pari dei ladri utilizzano status symbol per affidare ad essi la certificazione del proprio valore. Tanto equivalenti sono, che Niki e la sua venerata icona di eleganza si ritroveranno detenute nello stesso carcere.
Questa sconfortante rappresentazione travolge anche l’unico sentimento autentico: l’amicizia sperata da Marc verrà ripagata da Rebecca con l’inganno, per di più poco brillante ed inefficace.
Bling Ring non ha né l’ironia e la forza intimista di “lost in traslation”, né l’eccezionale potenza emotiva e concettuale de “gli spietati” di Eastwood. Ma, pur nella pacatezza dei fatti, è un film altrettanto disperante.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrea1967 »
[ - ] lascia un commento a andrea1967 »
|
|
d'accordo? |
|
alex2044
|
domenica 6 ottobre 2013
|
se uno non ha la puzza sotto il naso .............
|
|
|
|
Sofia Coppola è una regista che sa il fatto suo . Da una storia non particolarmente interessante è riuscita a trarre un film che si lascia vedere perchè fresco e giovanile e senza pause che possano annoiare . I giovani attori sono bravi ed anche il pizzico di critica sociale è azzeccata. In un momennto in cui non ci sono film particolarmente eclatanti un buon passatempo per un pomeriggio autunnale . Fuor di retorica l'ora e mezza è corsa veloce pur separandomi molti anni dai protagonisti della storia .
|
|
[+] lascia un commento a alex2044 »
[ - ] lascia un commento a alex2044 »
|
|
d'accordo? |
|
miroma88
|
domenica 6 ottobre 2013
|
film da dimenticare
|
|
|
|
Sono un'amante del bel cinema, dei film che entri in sala e vorresti rifare il biglietto per poter rivedere il film immediatamente (cosa che ultimamente mi è capitata con "la migliore offerta"). Stasera un ripiego ("vado a scuola" veniva proiettato in una sola sala ed in orario per me poco comodo..alle19), ma forte delle recensioni lette altrove, decidiamo che il nostro sabato sera sarà con Bling Ring. Mai più avrei immaginato di vedere un film così vuoto, ripetitivo, con un finale che lasciava la speranza di poter finalmente vedere qualcosa e che si è esaurito in "men che non si dica".
[+]
Sono un'amante del bel cinema, dei film che entri in sala e vorresti rifare il biglietto per poter rivedere il film immediatamente (cosa che ultimamente mi è capitata con "la migliore offerta"). Stasera un ripiego ("vado a scuola" veniva proiettato in una sola sala ed in orario per me poco comodo..alle19), ma forte delle recensioni lette altrove, decidiamo che il nostro sabato sera sarà con Bling Ring. Mai più avrei immaginato di vedere un film così vuoto, ripetitivo, con un finale che lasciava la speranza di poter finalmente vedere qualcosa e che si è esaurito in "men che non si dica". Non vedevamo l'ora che finisse..., ma si può andare al cinema e provare questo???? Non so bene come sarebbe stato Vado a scuola, ma credo che nessuno dei film in programmazione avrebbe mai potuto superare in noia questo film della Coppola. Sabato sera sciupato. Totalmente delusi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a miroma88 »
[ - ] lascia un commento a miroma88 »
|
|
d'accordo? |
|
danylt
|
venerdì 4 ottobre 2013
|
solitudine e povertà di valori
|
|
|
|
Solitudine e povertà di valori della generazione di oggi. Sono queste le prime impressioni durante la visione di The Bling Ring di Sofia Coppola.
“Penso solamente che volesse far parte del loro stile di vita. Tipo lo stile di vita che tutti vorrebbero”. Con queste parole Marc, uno dei ragazzi della banda che rubò beni da più di 3 milioni di dollari di alcune star Hollywoodiane, risponde ad una giornalista giustificando la sua amica Rebecca accusata di essere la leader di questo gruppo.
Ed è proprio questa frase che racchiude una storia di ossessione verso un mondo pieno di superficialità e di bisogno di possedere beni materiali, come vestiti, scarpe, gioielli e persino animali domestici (nel film compare il vero cane di Paris Hilton e che per il film ha messo a disposizione la sua sfavillante casa sulle colline di Los Angeles).
[+]
Solitudine e povertà di valori della generazione di oggi. Sono queste le prime impressioni durante la visione di The Bling Ring di Sofia Coppola.
“Penso solamente che volesse far parte del loro stile di vita. Tipo lo stile di vita che tutti vorrebbero”. Con queste parole Marc, uno dei ragazzi della banda che rubò beni da più di 3 milioni di dollari di alcune star Hollywoodiane, risponde ad una giornalista giustificando la sua amica Rebecca accusata di essere la leader di questo gruppo.
Ed è proprio questa frase che racchiude una storia di ossessione verso un mondo pieno di superficialità e di bisogno di possedere beni materiali, come vestiti, scarpe, gioielli e persino animali domestici (nel film compare il vero cane di Paris Hilton e che per il film ha messo a disposizione la sua sfavillante casa sulle colline di Los Angeles).
Viene descritto un po’ malinconicamente, grazie anche ad una colonna sonora efficace, questo continuo bisogno di sentirsi importanti atteggiandosi a superdonne, mettendosi in pose ridicole per farsi una foto mentre ci si sta divertendo in un locale o riprendendosi in webcam mentre si fuma una canna. Il tutto poi meticolosamente caricato sui social network.
Quindi il film della Coppola non è tanto una denuncia dello stile di vita dei ragazzi di oggi. Più che altro la regista decide di farne un ottimo affresco. Descrive ogni aspetto nei minimi particolari portando ogni personaggio all’accesso di ogni comportamento. La scena di una delle ragazze che maneggia con non curanza e incoscienza una pistola è abbastanza disturbante. Durante la visione del film si prova anche tristezza perché si ha la consapevolezza che è una parte di realtà dei giorni nostri. Dove anche i legami di amicizia sono limitati alla sfera dell’ opportunismo, tanto che nel momento del bisogno sono del tutto dimenticati. Per non parlare della reazione di alcuni componenti del gruppo che dopo essere stati condannati prendono il fatto alla leggera, sfruttando il momento di popolarità dato dai media.
Tra l’altro la pellicola è tratta da fatto realmente accaduto e in particolare da un articolo del giornale Vanity Fair, dove si intervistano i ragazzi di questa banda conosciuta apposta con il nome The Bling Ring (gergo usato nel mondo dell’ hip hop per descrivere la sfarzosità di indossare gioielli di ogni genere).
Il coraggio della coppola è quello di aver girato un film che sulla carta non poteva avere particolari colpi di scena, infatti il film è prevedibile e scontato, ma la regista riesce a salvare il tutto con un tocco da maestra. Con il suo modo di rappresentare con pathos le scene, alcune lente e statiche. Il tutto accompagnate da una colonna sonora malinconica e ridondante nelle situazioni più delicate, sfarzose e volume alto in quelle più spensierate, riesce a catturare l’attenzione e a farti entrare in questo mondo a tratti grottesco. Tanto da perdonare il modo un po’ troppo semplice in cui i ragazzi riescono ad entrare nelle case dei divi di Hollywood, che potrebbe essere relazionato alla superficialità e la pochezza di stile che hanno divi come Paris Hilton.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a danylt »
[ - ] lascia un commento a danylt »
|
|
d'accordo? |
|
jumpaolo
|
venerdì 4 ottobre 2013
|
come un maiale nel fango
|
|
|
|
Forse al pubblico italiano si devono fornire prodotti più alla sua portata, forse la storiella d'amore avrebbe avuto più successo magari con bacio finale e morte della protagonista. Nel paese di uomini e donne dove tutto è finto, dove la forma prevale sul contenuto, dove essere di tendenza é questione di vita o di morte, il film della Coppola mi appare un atto di accusa contro il mondo del vacuo e del superfluo in cui tutto il paese sguazza come un maiale nel fango. Proprio unn bel film signora Coppola
[+] eh beh certo ...
(di paolo salvaro)
[ - ] eh beh certo ...
[+] apologìa del nulla... già! questo film.
(di hollyver07)
[ - ] apologìa del nulla... già! questo film.
[+] non è proprio così...
(di maria)
[ - ] non è proprio così...
[+] maria
(di hollyver07)
[ - ] maria
|
|
[+] lascia un commento a jumpaolo »
[ - ] lascia un commento a jumpaolo »
|
|
d'accordo? |
|
|