dandy
|
mercoledì 17 novembre 2021
|
doppiamente infiltrato.
|
|
|
|
I Manetti Bros continuano a inseguire il loro ideale di cinema di serie b,ma rispetto ai precedenti lavori poco riusciti,qui azzeccano il mix tra commedia poliziesco e un pizzico di musical che sarà predominante nel successivo "Ammore e malavita".La vicenda scandita dai giorni precedenti alla festa di matrimonio è ben calibrata(serrata e a dispetto della bella idea di ironizzare sui cantanti melodici popolari tanto cari al sud,senza nessuna concessione alla Napoli macchiettistica e ciaciarona),il cast(dai protagonisti come l'ex-Dandi Roja qui in versione mite ai comprimari Buccirosso e Servillo che si riserva gli ultimi 20 minuti)simpatico e spigliato,e la regia rispetto ai film prededenti apprezzabilmente sobria,escludendo un paio di inutili dettagli di proiettili a rallenti e un inseguimento in auto piuttosto modesto.
[+]
I Manetti Bros continuano a inseguire il loro ideale di cinema di serie b,ma rispetto ai precedenti lavori poco riusciti,qui azzeccano il mix tra commedia poliziesco e un pizzico di musical che sarà predominante nel successivo "Ammore e malavita".La vicenda scandita dai giorni precedenti alla festa di matrimonio è ben calibrata(serrata e a dispetto della bella idea di ironizzare sui cantanti melodici popolari tanto cari al sud,senza nessuna concessione alla Napoli macchiettistica e ciaciarona),il cast(dai protagonisti come l'ex-Dandi Roja qui in versione mite ai comprimari Buccirosso e Servillo che si riserva gli ultimi 20 minuti)simpatico e spigliato,e la regia rispetto ai film prededenti apprezzabilmente sobria,escludendo un paio di inutili dettagli di proiettili a rallenti e un inseguimento in auto piuttosto modesto.Un prodottino gradevole che si guarda con piacere.Prodotto da Luciano Martino,scomparso prima dell'uscita.Le canzoni di Lollo Love sono state scritte da Servillo,mentre quella sui titoli di testa"Si mi dicive primme" è di Franco Ricciardi,che interpreta il padre della sposa.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
fabio
|
giovedì 18 febbraio 2021
|
una sceneggiata moderna
|
|
|
|
Questo film incrocia il genere poliziesco alla commedia condita di gag e tanta musica. Viene fuori un fumetto riuscito: con momenti di tensione, squarci di napoletanità, sentimenti e una trama convincente.
Bravi tutti gli attori e bella la colonna sonora.
Bravi i registi e gli sceneggiatori: hanno saputo individuare un filone narrativo nuovo e specifico: mescolando il poliziesco anni '70 con pulp fiction. Lo scenario dei quartieri di Napoli, i napoletani con la loro carica espressiva e la musica neomelodica: sono questi gli elementi portanti che fanno girare il film.
Non è neo realismo: Napoli è ben altro e l'ironia di cui è piena la storia ce lo indica.
[+]
Questo film incrocia il genere poliziesco alla commedia condita di gag e tanta musica. Viene fuori un fumetto riuscito: con momenti di tensione, squarci di napoletanità, sentimenti e una trama convincente.
Bravi tutti gli attori e bella la colonna sonora.
Bravi i registi e gli sceneggiatori: hanno saputo individuare un filone narrativo nuovo e specifico: mescolando il poliziesco anni '70 con pulp fiction. Lo scenario dei quartieri di Napoli, i napoletani con la loro carica espressiva e la musica neomelodica: sono questi gli elementi portanti che fanno girare il film.
Non è neo realismo: Napoli è ben altro e l'ironia di cui è piena la storia ce lo indica.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio »
[ - ] lascia un commento a fabio »
|
|
d'accordo? |
|
dariolodi
|
sabato 27 gennaio 2018
|
strepitoso
|
|
|
|
iL VOTO ALTO è SPIEGATO DALLA REGIA, PADRONA DELLA NARRAZIONE.. IL FILM HA UNA SCRITTURA VICINA ALLA PERFEZIONE. OTTIMI TUTTI GLI ATTORI. CHAPEAU!
|
|
[+] lascia un commento a dariolodi »
[ - ] lascia un commento a dariolodi »
|
|
d'accordo? |
|
shingotamai
|
martedì 11 luglio 2017
|
riscatto neomelodico
|
|
|
|
Ottimo prodotto dei Manetti Brothers.
Il pezzo forte è Morelli nei panni di Lollo Love,cantante neomelodico che trascorre gran parte della giornata rispondendo alle sue numerose fans tramite cellulare,cantando serenate al chiaro di luna e mostrando tutto il suo talento a feste e matrimoni.
Proprio per questa sua attività,si ritroverà invischiato in un'operazione di polizia per arrestare il boss di turno.
Incline al sorriso e all'astuzia,Lollo dimostrerà che i neomelodici hanno davvero il grande cuore tanto decantato nella quotidianità.
Aiuterà anche Pino Dinamite,poliziotto sotto copertura,a ritrovare il coraggio perduto in una grande storia d'amicizia.
[+]
Ottimo prodotto dei Manetti Brothers.
Il pezzo forte è Morelli nei panni di Lollo Love,cantante neomelodico che trascorre gran parte della giornata rispondendo alle sue numerose fans tramite cellulare,cantando serenate al chiaro di luna e mostrando tutto il suo talento a feste e matrimoni.
Proprio per questa sua attività,si ritroverà invischiato in un'operazione di polizia per arrestare il boss di turno.
Incline al sorriso e all'astuzia,Lollo dimostrerà che i neomelodici hanno davvero il grande cuore tanto decantato nella quotidianità.
Aiuterà anche Pino Dinamite,poliziotto sotto copertura,a ritrovare il coraggio perduto in una grande storia d'amicizia.
Il ritmo è frenetico,gli inseguimenti nei vicoli sono gustosi e la fotografia è curata nei dettagli.
La sceneggiatura non sempre è accattivante come i personaggi,soprattutto verso la parte finale che risulta abbastanza caotica e talvolta incline al buonismo puro e semplice.
Comunque un prodotto finale gradevole e che può essere apprezzato anche dagli abitanti della Pianura Padana.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a shingotamai »
[ - ] lascia un commento a shingotamai »
|
|
d'accordo? |
|
giorpost
|
lunedì 22 maggio 2017
|
i manetti omaggiano napoli tra commedia e noir
|
|
|
|
Paco è un poliziotto in naftalina, di quelli che non hanno mai preso una pistola in mano e destinato alla carriera d'ufficio; inoltre è un napoletano atipico, poco incline al perseguimento delle tradizioni socio-culturali della sua città natale, introverso e dai gusti particolari. Un giorno gli viene assegnato un delicato compito: essendo diplomato al conservatorio (è un discreto pianista), la polizia vuole infiltrarlo nella band di un noto cantante neo-melodico rimasto senza tastierista per ragioni poco chiare. Pur riluttante, Paco non può esimersi dall'eseguire il compito in quanto il vero obiettivo non è certo l' ingenuo Lollo Love ma uno spietato boss della camorra mai visto in faccia, ospite in un matrimonio nel quale il lampadato cantante (che fa breccia tra le “cuoricine” del Centro Storico) si esibirà con la sua band.
[+]
Paco è un poliziotto in naftalina, di quelli che non hanno mai preso una pistola in mano e destinato alla carriera d'ufficio; inoltre è un napoletano atipico, poco incline al perseguimento delle tradizioni socio-culturali della sua città natale, introverso e dai gusti particolari. Un giorno gli viene assegnato un delicato compito: essendo diplomato al conservatorio (è un discreto pianista), la polizia vuole infiltrarlo nella band di un noto cantante neo-melodico rimasto senza tastierista per ragioni poco chiare. Pur riluttante, Paco non può esimersi dall'eseguire il compito in quanto il vero obiettivo non è certo l' ingenuo Lollo Love ma uno spietato boss della camorra mai visto in faccia, ospite in un matrimonio nel quale il lampadato cantante (che fa breccia tra le “cuoricine” del Centro Storico) si esibirà con la sua band.
In un susseguirsi di eventi a catena, non mancheranno azione e colpi di scena...
Song 'e Napule (Ita, 2013) è un film diretto dai Manetti Bros, già autori della fortunata serie dell'Ispettore Coliandro. Proprio seguendo quel canovaccio stilistico ed affidandosi al brillante attore napoletano Giampaolo Morelli (qui nelle vesti del coprotagonista nonché coautore del soggetto), i Manetti sfornano un'interessante commedia dai tratteggi vagamente noir, prendendo in prestito il titolo da una trasmissione radiofonica di qualche anno prima che è anche un gioco di parole (l'inglese song fa il palio con il napoletano “sono”). In una Napoli soffusa e al contempo raggiante che fa da sfondo, il protagonista Paco Stillo/Dinamite (il bravo Alessandro Roja) risulta timido quanto basta ma deciso all'occorrenza, disegnando un personaggio tutto sommato accattivante. La pellicola è chiaramente una commedia, ma non esiterei un istante a definire l'opera dei Coen nostrani (forse esagero, ma in futuro chissà) un remake dei polizieschi all'italiana anni '60/'70 dei Corbucci, Lenzi, Martino e Sollima con tanto di omaggio a Dino Risi e Operazione San Gennaro, racchiuso nelle scene automobilistiche tra le 13 discese di Sant'Antonio a Posillipo e la Giulia Vintage in caduta libera sulle rampe di San Ferdinando.
I Manetti Bros hanno talento filmico, buoni gusti musicali (gli intramezzi ricordano quelli di Tarantino) e, da romani, nutrono una fervente passione per l'underground partenopeo. Il lavoro risulta piacevolmente leggero con utili divagazioni ull'action, divertente e godibile, anche per gli azzeccati innesti di Sassanelli, Buccirosso e Peppe Servillo e grazie ad un pugno di canzoni decisamente orecchiabili.
Voto: 7
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giorpost »
[ - ] lascia un commento a giorpost »
|
|
d'accordo? |
|
florentin
|
domenica 21 maggio 2017
|
il titolo è un calembour . ma azzeccato.
|
|
|
|
Che palle però uno si dice questi film sulla...napoletanità bianca o nera che dir si voglia, da camorra (sempre coi RayBan e le Porsche-un guappo in Panda mai...anche se la Polizia con la Giulia Super...questa non l'ho capita), o da ragazzi per bene, che palle.
Sono tragici, eccessivi, melodrammatici. L'amore, l'amore, l'amore. E lo rappresentano sempre così -mai che uno lo viva felicemente: ci dev'essere sempre di mezzo la tragedia, e chemmai, ,rilassatevi... verrebbe da dire.
Qualche volta però ci ...chiappano, alleggeriscono i toni, lo 'slang' diventa (quasi) comprensibile senza bisogno di sottotitoli dove la colonna sonora non sovrasta il parlato come ahimé capita spesso di sentire (ci sono ottimi direttori della fotografia nel cinema.
[+]
Che palle però uno si dice questi film sulla...napoletanità bianca o nera che dir si voglia, da camorra (sempre coi RayBan e le Porsche-un guappo in Panda mai...anche se la Polizia con la Giulia Super...questa non l'ho capita), o da ragazzi per bene, che palle.
Sono tragici, eccessivi, melodrammatici. L'amore, l'amore, l'amore. E lo rappresentano sempre così -mai che uno lo viva felicemente: ci dev'essere sempre di mezzo la tragedia, e chemmai, ,rilassatevi... verrebbe da dire.
Qualche volta però ci ...chiappano, alleggeriscono i toni, lo 'slang' diventa (quasi) comprensibile senza bisogno di sottotitoli dove la colonna sonora non sovrasta il parlato come ahimé capita spesso di sentire (ci sono ottimi direttori della fotografia nel cinema...ma a me pare non altrettanto buoni -in genere- tecnici del suono, specie per la presa diretta), riuscendo ad essere diciamo così anche 'normali'. Certo che poi Napoli è sempre Napoli, duri a moririe pregiudizi o meno; e vicoli per gli..inseguimenti che vengono forse meglio in quelli dell'angiporto di Marsiglia o del Marché aux Fleurs di Nizza ('Ronin', per esempio, con le dovute proporzioni).
Visto in tv (Rai Due, massacrato purtroppo dalla pubblicità) è però riuscito superato lo scetticismo iniziale, a tenermi sveglio (avevo cenato leggero però).
Un commissario di polizia (Sassanelli) che m'è piaciuto (non so se doppiato o meno), Roja poliziotto raccomandato 'sessioman'(turnista musicale) infiltrato nel giro dei gagngster di Posillipo o zone limitrofeche se l'è cavata, la Rossi (Serena) però meglio a mio gusto in 'Vampa d'Estate' con Zingaretti/Montalbano, bravo anche ill cantante
Un buon prodotto -che mi ero perso al cinema; con un Buccirosso -questore inginocchiato anche da lontano all'..assessore Puglisi -che fa Buccirosso con un certo talento.
Ps Certo è che la sposa disperata sul cadavere del padre gangster morto ammazzato sempre con i Rayban incollati lì che non si muovono- dal compare-in-Porsche altrettanto gangster, non è da recitazione tipo Al Pacino sul cadavere della figlia sulle scalinate del Teatro Massimo di Palermo ( 'Padrino. Parte III, 1990, e sempre facendo le dovute proprzioni).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a florentin »
[ - ] lascia un commento a florentin »
|
|
d'accordo? |
|
enzo70
|
mercoledì 25 novembre 2015
|
un gran bel film
|
|
|
|
I Manetti brothers si confermano autori intelligenti e coraggiosi, perché un film così spudoratamente sopra le righe e al tempo stesso così equilibrato è degno di nota. Paco Stillo è un ragazzo napoletano che di napoletano ha pochissimo, almeno secondo gli stereotipi, ama le regole, ha studiato al conservatorio, parla in napoletano. Lillo, cantante neolodico, e la sua band, invece, hanno tutte le caratteristiche per essere velocemente categorizzati come napoletani; due universi diversi che entrano in contatto quanto Stillo, entrato in polizia e meno capace come poliziotto che come napoletano, viene costretto dal suo superiore a infiltrarsi nella band di Lillo per arrestare un poliziotto. E proprio partendo dagli stereotipi, questo film li abbatte uno per uno, tipo birilli, riesce a divertire e al tempo stesso a dare degli spunti di riflessione proprio sulle banalizzazioni di certi tipi di atteggiamenti culturali.
[+]
I Manetti brothers si confermano autori intelligenti e coraggiosi, perché un film così spudoratamente sopra le righe e al tempo stesso così equilibrato è degno di nota. Paco Stillo è un ragazzo napoletano che di napoletano ha pochissimo, almeno secondo gli stereotipi, ama le regole, ha studiato al conservatorio, parla in napoletano. Lillo, cantante neolodico, e la sua band, invece, hanno tutte le caratteristiche per essere velocemente categorizzati come napoletani; due universi diversi che entrano in contatto quanto Stillo, entrato in polizia e meno capace come poliziotto che come napoletano, viene costretto dal suo superiore a infiltrarsi nella band di Lillo per arrestare un poliziotto. E proprio partendo dagli stereotipi, questo film li abbatte uno per uno, tipo birilli, riesce a divertire e al tempo stesso a dare degli spunti di riflessione proprio sulle banalizzazioni di certi tipi di atteggiamenti culturali. E allora diventa possibile che un neomelodico che canta ai matrimoni dei camorristi odi la camorra e le sue implicazioni; e anche la trasformazione esteriore di Stillo da intellettuale sinistrorso a tastierista di Lillo con un semplice taglio di capelli rende perfettamente il senso di questo film davvero gradevole.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a enzo70 »
[ - ] lascia un commento a enzo70 »
|
|
d'accordo? |
|
giovanni.
|
venerdì 13 novembre 2015
|
bellissimo
|
|
|
|
Grande film ottimi attori, in particolare morelli è perfetto nel ruolo del neomelodico, c èl omaggio ai polizieschi anni settanta la parodia ai neomelodici il ritmo,bella la fotografia di Napoli
|
|
[+] lascia un commento a giovanni. »
[ - ] lascia un commento a giovanni. »
|
|
d'accordo? |
|
aristoteles
|
giovedì 12 novembre 2015
|
super lollo love
|
|
|
|
Un plauso ai tanti e bravi attori italiani che fanno parte di questo film.
La commedia è discreta e ben girata,farcita di personaggi ai quali ci si affeziona facilmente, sopratutto ai due protagonisti.
Non me ne voglia il buon Roja,comunque bravissimo, ma il buon Morelli ha proprio il faccione e le movenze del cantante napoletano neomelodico.
Lollo Love rivaluta la categoria grazie a una semplicità disarmante e a una bontà tutta meridionale (ma non voglio essere di parte,è proprio la modalità che è indovinata).
La storia è intrigante anche se il finale poteva essere più "studiato" e meglio architettato,a mio parere.
[+]
Un plauso ai tanti e bravi attori italiani che fanno parte di questo film.
La commedia è discreta e ben girata,farcita di personaggi ai quali ci si affeziona facilmente, sopratutto ai due protagonisti.
Non me ne voglia il buon Roja,comunque bravissimo, ma il buon Morelli ha proprio il faccione e le movenze del cantante napoletano neomelodico.
Lollo Love rivaluta la categoria grazie a una semplicità disarmante e a una bontà tutta meridionale (ma non voglio essere di parte,è proprio la modalità che è indovinata).
La storia è intrigante anche se il finale poteva essere più "studiato" e meglio architettato,a mio parere.
Non è un capolavoro assoluto ma diverte,si fa seguire volentieri ed è una pellicola piena di buoni sentimenti che riesce a non trascendere nel buonismo fastidioso.
In più,ed è un particolare di assoluta rilevanza, non c'è volgarità.
Un 6,5 pieno che passo a 7 perché finalmente non ci si immerge mai nella Napoli "cafona" e non si dipingono i napoletani come tamarri fuori controllo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a aristoteles »
[ - ] lascia un commento a aristoteles »
|
|
d'accordo? |
|
ale_coly
|
martedì 13 ottobre 2015
|
coinvolgente
|
|
|
|
Un film che, per i parametri italiani, è davvero tanta roba. Recitazione ottima, regia ricercata e sceneggiatura interessante. La trama coinvolge dall'inizio alla fine ed è facile affezionarsi ai personaggi. Forse il finale è un po' troppo rocambolesco e romanzato, però non lede più di tanto una pellicola davvero ben riuscita. Un plauso ai Manetti Bros e una menzione particolare per Carlo Buccirosso, davvero esilaranti le sue scene.
|
|
[+] lascia un commento a ale_coly »
[ - ] lascia un commento a ale_coly »
|
|
d'accordo? |
|
|