Skyfall |
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Un film di Sam Mendes.
Con Daniel Craig, Judi Dench, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris.
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Titolo originale Skyfall.
Azione,
durata 143 min.
- USA, Gran Bretagna 2012.
- Warner Bros Italia
uscita mercoledì 31 ottobre 2012.
MYMONETRO
Skyfall
valutazione media:
3,78
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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James Bond, avere 50 anni e non sentirlidi TimothyfalcodissidissegnaFeedback: |
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venerdì 9 agosto 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Dopo ormai mezzo secolo di ininterrotta attività, James Bond, l'infallibile agente segreto al servizio di Sua Maestà, torna al cinema con il suo ultimo film, “Skyfall”. Che è un'opera unica nel suo genere lo si capisce già dalla colonna sonora, cantata dalla straordinaria Adele, ma il regista Sam Mendes non si ferma qui. Complice anche un 007 poco amato dai “bondologi” ma di forte spessore, che deve fare i conti con suoi fantasmi del passato e con i tempi che cambiano. Un capitolo diverso dai soliti, quindi, che da 50 anni diventano un appuntamento fisso per gli amanti dei “film-action” ispirati al personaggio letterario inventato da Ian Flemming. E poco importa se non è il capitolo preferito dei fan più affezionati, è comunque uno dei più belli che abbiano mai girato. A dimostrarlo è l'incasso esorbitante che ha riscosso in tutto il mondo, con gli oltre 669 milioni di euro, e questo è la prova che la spia più famosa al mondo continua ancora a emozionare intere generazioni. Partendo da Istanbul e arrivando a Londra, passando per Macao, “Skyfall” è un cocktail di adrenalina pura, dove tradizione e futuro si uniscono, seppur con qualche difficoltà, e a giovarne è decisamente lo spettacolo. Il merito va dato anche al “cattivo” di turno, da “Walk of Fame” dei malvagi, interpretato da uno strepitoso Javier Bardem. Di ritorno dalla comparsa nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi a Londra insieme alla Regina Elisabetta, Daniel Craig diventa tutt'uno con un personaggio ormai sul punto del collasso, che vede nell'uccidere gli altri l'unico sfogo e la sua unica soluzione per sfuggire ai problemi è fingersi morto (per la trecentesima volta nella saga) ma che sa ritrovare se stesso grazie a una figura quasi materna come M, lo storico capo dell'MI6. Alla fine, dopo un finale sul filo del scontato, Bond tornerà a essere se stesso, e non la propria ombra. Sarà un dolce “the end” per la serie? No, solo un riavvolgimento del nastro, che non vede l'ora di stupire ancora.
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