fabian t.
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giovedì 16 agosto 2012
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pessimo su tutti i fronti: fantascienza annacquata
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Davvero dura riuscire a resistere all'inerte rappresentazione di questa specie di film noiosissimo e vacuo, soprattutto se gli attori protagonisti rasentano la più becera mediocrità recitativa. Probabilmente, da parte mia, uno dei peggiori film mai visti di "fantascienza", laddove però non vi sia alcuna traccia né di fantasia né di suspense. Si vergognino i produttori, il regista, lo sceneggiatore e gli attori che con la scusa ingannevoli di mostri alieni (in realtà pessimi tentacoli sensa senso), ci presentano il nulla più totale nella maniera più inetta. Sconsigliatissimo.
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chaoki21
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sabato 5 maggio 2012
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bello
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Un film di fantascienza intelligente. Cos'altro volere di più?
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vandamme84
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lunedì 9 aprile 2012
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peccato il finale
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francamente sono rimasto positivamente colpito da questo film. leggendo la recensione, ma soprattutto le critiche di altri che l'avevano visto mi ero preparato al peggio.
invece per essere stato un film fatto con un budget limitatissimo a quanto dicono, è secondo me un prodotto di tutto rispetto.
francamente penso che non c'entrano assolutamente niente i paragoni con district 9,ancor meno quello con jurassic park, o come chi dice che è una metafora dell'immigrazione.
il film a me ha fatto venire in mente più che altro una critica alle soluzioni militari, che possono essere peggiore di quelli che vengono considerati i problemi da risolvere.
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francamente sono rimasto positivamente colpito da questo film. leggendo la recensione, ma soprattutto le critiche di altri che l'avevano visto mi ero preparato al peggio.
invece per essere stato un film fatto con un budget limitatissimo a quanto dicono, è secondo me un prodotto di tutto rispetto.
francamente penso che non c'entrano assolutamente niente i paragoni con district 9,ancor meno quello con jurassic park, o come chi dice che è una metafora dell'immigrazione.
il film a me ha fatto venire in mente più che altro una critica alle soluzioni militari, che possono essere peggiore di quelli che vengono considerati i problemi da risolvere. non a caso il film, sulla città messicana in cui si erano fermati i 2 protagonisti per la notte, in attesa del traghetto, c'era una specie di veglia con le candele per ricordare le vittime, non delle creature, ma dei bombardamenti per fermare le creature.
anche i messicani mercenari che accompagnavano i protagonisti dicono che quelle bestie diventano aggressive , quando li vanno a stuzzicare, o attaccare o a bombardare.
sembra che ne il muro per farli restare in un isolamento, ne le armi chimiche abbiano i risultati sperati, anzi, le conseguenze sono proprio più terribili per l'uomo.
ciò che fa riflettere è anche il fatto che i personaggi rimangono completamente sbalorditi e meravigliati, quando nella stazione di servizio si trovano a dover fronteggiare non uno , ma 2 mostri, che però invece sono totalmente disinteressati a loro, infatti non sentendosi minacciati , si accoppiano davanti ai 2 protagonisti ,ed è li che capiscono che forse è proprio la loro civiltà che è causa di morte e distruzione.
il film è strano perchè inizia con la fine,anzi con scene che seguno la fine del film, quando i 2 protagonisti portati via dai mezzi dell'esercito si trovano sotto attacco.
cioò che mi ha deluso è per questo do 3 stelle è stato il fatto che nn si sa minimamente come evolga la vicenda. probabilmente il muro non sarebbe servito a trattenere i mostri. cmq per i soldi messi a disposizione, il regista gareth edwards ha tirato fuori qualcosa di abbastanza buono, o per lo meno, originale
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mimik
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martedì 20 marzo 2012
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noioso
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Un film decisamente noioso, con un finale che lascia l'amaro in bocca.
Non ha nulla a che vedere con district 9, come molti l'hanno paragonato.
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liuk�
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mercoledì 7 marzo 2012
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dov'è il finale?
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ad un certo punto il film finisce... così di punto in bianco il regista ha deciso che non ne aveva più voglia e ha mandato tutti a casa. Quel che c'era c'era.
Peccato perchè, tranne qualche terrificante scopiazzatura da altre pellicole, il lavoro era intressante e ben fatto. Poi i due si baciano e allora basta, tutti a far la doccia.
Mah!
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simmy
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domenica 5 febbraio 2012
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e meno male che ci sono gli alieni
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Ho trovato questo film veramente noioso, mi sono destata dal coma solo quando c'erano quei secondi di sospance pre-quel di micro visioni su questi esseri sconosciuti. Il personaggio femminile principale poteva anche non essere inquadrata: era lo stesso, trovo invece un pò più convincente all'interno della trama il "giornalista". Quindi ricollegandomi al mio titolo: e meno male che ci sono li alieni se no che film è?
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osteriacinematografo
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venerdì 13 gennaio 2012
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a lezione dagli "alieni"
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Capita -a volte- di andare a vedere un film per curiosità, di guardare per il gusto esteso di guardare. E può così accadere di imbattersi in produzioni artigianali sorprendenti.
Il giovane regista inglese (gli inglesi sono sempre i migliori) Gareth Edwards narra la fuga dalla civiltà, la riscoperta della natura, utilizzando la fantascienza come pretesto.
La natura -dicevamo- placida e selvaggia al tempo stesso, in cui un uomo e una donna conosceranno se stessi e si riconosceranno reciprocamente simili, fino al punto di temere il ritorno alla vita cementificata.
La storia non è così importante -non sempre lo è, se l’opera è foriera di un messaggio interessante e non soltanto di scene sovrapposte meccanicamente- e la regia scorre quieta, indugiando sui protagonisti e sulla giungla che li avvolge.
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Capita -a volte- di andare a vedere un film per curiosità, di guardare per il gusto esteso di guardare. E può così accadere di imbattersi in produzioni artigianali sorprendenti.
Il giovane regista inglese (gli inglesi sono sempre i migliori) Gareth Edwards narra la fuga dalla civiltà, la riscoperta della natura, utilizzando la fantascienza come pretesto.
La natura -dicevamo- placida e selvaggia al tempo stesso, in cui un uomo e una donna conosceranno se stessi e si riconosceranno reciprocamente simili, fino al punto di temere il ritorno alla vita cementificata.
La storia non è così importante -non sempre lo è, se l’opera è foriera di un messaggio interessante e non soltanto di scene sovrapposte meccanicamente- e la regia scorre quieta, indugiando sui protagonisti e sulla giungla che li avvolge. La fotografia è cupa e accattivante, in un’ascesa crepuscolare ricca di vita e colore.
Le prospettive iniziali si ribaltano, e la zona infetta, l’insediamento alieno, si rivela zona devastata dai veleni e dalla barbarie umana, che sempre provoca per poi dover subire il ritorno delle forze naturali; gli immensi muri che dominano l’orizzonte perdono la loro esatta collocazione, e ci si chiede chi realmente quei muri protteggano da chi, chi dividano da chi.
I mostri sono quelli che i bambini vedono -in forma mutevole- nella penombra, e che gli adulti scorgono alla luce del sole. I mostri sono coloro di cui sospettiamo, perchè vivono diversamente da noi o non condividono le stesse abitudini. I mostri sono poi anche quelli che -con un gesto tanto inatteso quanto originario- ci rieducano all’amore: la strada diretta all’inaridimento -par essere il monito- può essere ancora percorsa in senso inverso, onde evitare di dimenticare le nostre stesse radici.
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simonakko
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venerdì 16 dicembre 2011
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che noia
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Nel film calma piatta, alla fine non succede niente.. Risparmiate i vostri soldi
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il re censore
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giovedì 15 dicembre 2011
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noia aliena
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Inizia con una sparatoria contro un gigantesco polipo e già da subito si evince che non si tratta di un comune film di fantascienza hollywoodiano: fotografia sporca, stile simil documentaristico, poco spazio all'effetto speciale e il tutto con veduta ad altezza d'uomo.
Nessuna concessione allo spettacolo, nessuna discesa (o ascesa) nell'azione pura. E' un film che non concede nulla: girato con un milione di dollari, l'opera di Edwards è volutamente e stilisticamente antispettacolare, non rispetta i tempi dell'azione, accenna senza quasi mai far vedere, accompagna lo spettatore in un'ora e mezza di visione in cui tutto è concentrato sui due protagonisti e il loro viaggio on the road.
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Inizia con una sparatoria contro un gigantesco polipo e già da subito si evince che non si tratta di un comune film di fantascienza hollywoodiano: fotografia sporca, stile simil documentaristico, poco spazio all'effetto speciale e il tutto con veduta ad altezza d'uomo.
Nessuna concessione allo spettacolo, nessuna discesa (o ascesa) nell'azione pura. E' un film che non concede nulla: girato con un milione di dollari, l'opera di Edwards è volutamente e stilisticamente antispettacolare, non rispetta i tempi dell'azione, accenna senza quasi mai far vedere, accompagna lo spettatore in un'ora e mezza di visione in cui tutto è concentrato sui due protagonisti e il loro viaggio on the road.
Il problema è che il film, benché volutamente sotto le righe da un punto di vista estetico, non riesce a coinvolgere nemmeno tramite lo script che non risulta particolarmente ansiogeno, non produce curiosità, non da spiegazioni, non fa affezionare ai personaggi che restano oscuri nel loro passato e del tutto ancorati alla situazione contingente. Non c'è feeling con lo spettatore: ogni momento appare fine a se stesso, il sottotesto politico sulle relazioni razziali è appena accennato, e solo negli ultimi minuti assistiamo ad un momento più emotivo, più ricercato.
Peccato per l'occasione sprecata: film come District 9 restano su un altro pianeta e tutto sommato, benché l'impegno di distaccarsi dal banale film di fantascienza sia da premiare, il risultato non rispetta le premesse e tutto quel che offre è, appunto, una visione leggermente più fresca sul genere (anche se i rimandi si sprecano) ma vuota di contenuto e di situazioni.
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hollyver07
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martedì 13 dicembre 2011
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gareth edwards & c. ... buona la prima!
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Ciao. Interessante prima opera cinematografica (!) di Gareth Edwards, oltretutto affiancato da due attori praticamente sconosciuti come il regista. Inoltre, c'è da considerare che il genere della pellicola sia davvero difficile da trasporre, in termini di fruibilità e gradimento, da parte dell'esigente platea di estimatori del fantasy contemporaneo. Il limitatissimo budget, impiegato per realizzare il film, non ha impedito di proporre una pellicola davvero interessante, questo nonostante decise somiglianze con altre realizzazioni. Il ritmo narrativo, invero, è piuttosto "tranquillo" e le scene di concitata azione non son certamente l'elemento più caratterizzante del film, cosa che potrebbe apparire un controsenso (visto il genere).
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Ciao. Interessante prima opera cinematografica (!) di Gareth Edwards, oltretutto affiancato da due attori praticamente sconosciuti come il regista. Inoltre, c'è da considerare che il genere della pellicola sia davvero difficile da trasporre, in termini di fruibilità e gradimento, da parte dell'esigente platea di estimatori del fantasy contemporaneo. Il limitatissimo budget, impiegato per realizzare il film, non ha impedito di proporre una pellicola davvero interessante, questo nonostante decise somiglianze con altre realizzazioni. Il ritmo narrativo, invero, è piuttosto "tranquillo" e le scene di concitata azione non son certamente l'elemento più caratterizzante del film, cosa che potrebbe apparire un controsenso (visto il genere). A mio avviso, le parti più accattivanti del film sono la storia che si sviluppa intorno, dentro, i personaggi e la capacità di proporre molte riflessioni su aspetti non strettamente legati al film, elementi che mi consento d'associarmi alla recensione di N. Dose la quale afferma: "... non servono né miracoli né tanti soldi per fare un buon film". Tanto per fare un esempio su mostri e mostriciattoli... spontaneo, mi sovviene il pensiero di un paragone con il recente "Super 8" il quale, nonostante fosse accettabile (ancorché costosissimo) si è smarrito sulla spettacolarizzazione delle scene mentre la sceneggiatura galleggiava nella superficialità di cliché triti e ritriti (con la patetica scusa di omaggiare Spielberg). Senza voler riassumere il film, la storia propone una sorta di "road-movie" di due persone le quali, spinte diverse motivazioni, decideranno di attraversare una zona di quarantena infestata da creature d'origine extraterrestre ivi confinate. Gli incontri con gli alieni (i mostri) non mancheranno senza però essere il fulcro della storia. In sostanza, le mostruose creature sono una scusa per osservare due persone tra loro precedentemente sconosciute, l'evoluzione del loro rapporto in funzione delle rispettive esperienze e personalità. La storia, tramite i due (unici) personaggi principali, consente di ponderare situazioni ed eventi proposti nella pellicola senza polarizzare la propria attenzione solo sulla spettacolarità, lasciando dunque spazio a riflessioni di varia natura che possono originarsi in uno spettatore. Molto efficaci ed abbastanza disinvolti, nei rispettivi ruoli, entrambi gli attori, probabilmente erano avvantaggiati dal fatto... d'esser praticamente tutto il cast...! sarebbe interessante rivederli in azione in ruoli e produzioni molto più impegnative. Della parte tecnica... Bene fotografia, riprese ed inquadrature, discreti il montaggio, trucchi ed effetti speciali (decisamente economici ma non invasivi). Una curiosità... legata al genere d'appartenenza, MYmovies lo etichetta come "drammatico"... Beh...! Visti i contenuti della storia... l'etichettatura è plausibile ma... gli alieni?? Cos'è... vista la quantità di pellicole fantasy circolanti... siamo ormai ai dati di fatto, tanto da far ellidere il concetto di fantascienza?! Concludo presumendo sia legittimo affermare che si tratti di un film molto piacevole da vedere e gustare e nella sua apparente semplicità lo ritengo ottimo. Certo... è piuttosto "lento" e non credo garantisca un intrattenimento da "gasati" del fantasy ma non per questo disprezzabile. Buona visione (per chi riuscirà a... trovarlo... visto l'esiguo numero di sale in programmazione) e saluti a tutti.
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