gaia
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domenica 11 gennaio 2009
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peccato!
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Non riesco a comprendere il perchè delle tre stellette, mi sembra un giudizio troppo magnanimo!!Il film ha una regia buona,Muccino sa fare il suo lavoro,nei suoi film affronta le scene con movimenti di macchina e soluzioni visive interessanti a mio giudizio,anche se in questo film manca lo sguardo dell'estraneo che viene da lontano e osserva un mondo che sta imparando a conoscere.Al di là di questo il film è decisamente brutto,patetico e assolutamente superficiale ed è un peccato vista le potenzialità delle maestranze e la forza del soggetto!è sempre un peccato uscire da un cinema delusi e addirittura pensare che dovrebbero istituire la formula "soddisfatti o rimborsati".La storia è molto forte ma rimane in superficie,non c'è profondità e lo stesso si può dire dell'interpretazione di Smith che ho apprezzato molto in Nella ricerca della felicità,ma qui è mediocre(sembra un eterno Zoolander in versione finto tragica!).
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Non riesco a comprendere il perchè delle tre stellette, mi sembra un giudizio troppo magnanimo!!Il film ha una regia buona,Muccino sa fare il suo lavoro,nei suoi film affronta le scene con movimenti di macchina e soluzioni visive interessanti a mio giudizio,anche se in questo film manca lo sguardo dell'estraneo che viene da lontano e osserva un mondo che sta imparando a conoscere.Al di là di questo il film è decisamente brutto,patetico e assolutamente superficiale ed è un peccato vista le potenzialità delle maestranze e la forza del soggetto!è sempre un peccato uscire da un cinema delusi e addirittura pensare che dovrebbero istituire la formula "soddisfatti o rimborsati".La storia è molto forte ma rimane in superficie,non c'è profondità e lo stesso si può dire dell'interpretazione di Smith che ho apprezzato molto in Nella ricerca della felicità,ma qui è mediocre(sembra un eterno Zoolander in versione finto tragica!).A mio modesto parere il fine era quello di colpire e far commuovere a tutti costi un pubblico che giuro che in certi momenti del film, per colpa di una sceneggiatura scontata,patetica e ridicola,rideva e sbuffava.Non credo fosse questo il fine degli autori.é proprio un peccato!Un giudizio positivo lo riservo all'interpretazione di Rosario Dawson, credo sia un caso raro che in un film americano di cassetta un'attrice giovane,bella,sensuale abbia la possibilità di mostrare che può essere bella e brava senza tute in pelle super attillate!
Spero che Muccino ci stupisca nel prossimo film.
Buona giornata a tutti!
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lunedì 12 gennaio 2009
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7 pesi per will smith, un macigno per lo spettator
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Lo ammetto. Dopo L'ultimo bacio, non sono più riuscita a vedere un film di Muccino. Avevo deciso di chiudere con un regista osannato dalla critica ma che aveva fatto il solito ritratto cinico e superficiale di una generazione.
Invitata da un'amica e incuriosita che “7 anime” avesse diviso la critica, ho voluto dargli una possibilità . Sono contenta di averlo visto, non penso mi fregherà ancora.
Hicthcock esorcizzava le sue ansie facendo film, parlando delle sue paure. Ma faceva capolavori, per il piacere del pubblico. A Muccino (e al protagonista del film) consiglio una terapia, un'analisi. Aiuterebbe tutti, sicuramente gli spettatori.
Prima cosa: all'inizio si capisce poco. Perché Muccino non guarda qualche film di Clint Eastwood in più? Mi sembra che la chiarezza narrativa non abbia mai impedito a nessuno di creare capolavori.
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Lo ammetto. Dopo L'ultimo bacio, non sono più riuscita a vedere un film di Muccino. Avevo deciso di chiudere con un regista osannato dalla critica ma che aveva fatto il solito ritratto cinico e superficiale di una generazione.
Invitata da un'amica e incuriosita che “7 anime” avesse diviso la critica, ho voluto dargli una possibilità . Sono contenta di averlo visto, non penso mi fregherà ancora.
Hicthcock esorcizzava le sue ansie facendo film, parlando delle sue paure. Ma faceva capolavori, per il piacere del pubblico. A Muccino (e al protagonista del film) consiglio una terapia, un'analisi. Aiuterebbe tutti, sicuramente gli spettatori.
Prima cosa: all'inizio si capisce poco. Perché Muccino non guarda qualche film di Clint Eastwood in più? Mi sembra che la chiarezza narrativa non abbia mai impedito a nessuno di creare capolavori.
Al protagonista Ben Thomas succede una cosa tremenda: causa la morte di 7 persone, compresa la moglie, in un incidente stradale. Disperato, travolto e soffocato da quanto successo, decide che deve espiare la sua colpa, aiutando altre 7 persone e non cambia idea nemmeno davanti ad un imprevisto che sì, potrebbe cambiargli la vita. Mi direte: ok, ma una storia è una storia e questa è la storia di un tipo che ha deciso di non rinunciare al suo bel progetto di aiutare 7 vite, nonostante l'incontro con una bellissima donna di cui si innamora. E va bene. Ma il problema è che anche Muccino tratta i personaggi e le storie in questo modo, senza dar spazio a quanto può succedere. Costruito tutto, deciso tutto, il regista come il protagonista non lascia spazio alla vita, che è sempre più grande di quello che pensiamo e decidiamo. E nella vita vera non torna mai tutto, gli imprevisti succedono davvero e possono salvarti.
Ci deve essere qualcosa che si svela, si rivela e che sorprende, sia che passi attraverso il rigore di Bresson, sia che emerga nei sentimenti assoluti, nella passione travolgente e nell'ironia di Truffaut o nello sguardo pieno di rispetto per ciò che accade, di Eastwood. I grandi registi cercano questo, ne sono sicura.
Se avessi visto Will Smith per la prima volta, avrei detto: bravo questo attore, peccato per la sua paresi facciale. Non è solo colpa sua se impiega quasi un'ora a baciare una donna magnifica e dobbiamo sorbirci dialoghi e sguardi stucchevoli (o sei Hemingway, altrimenti lascia stare). Ma sulla smorfia perenne sul suo viso, poteva fare qualcosa.
La fine è piuttosto ridicola: la medusa assassina, gli occhi di Smith in un altro uomo - incursioni da film horror? può darsi...
E ti viene da dire: ma prima di uccidersi per donare il cuore alla donna di cui si è innamorato, non poteva aspettare qualche settimana, ché forse succedeva qualcosa? Spero che nessuno mi voglia mai “talmente bene” da farmi un regalo così.
Si potrebbe perfino ridere se non desse così fastidio vedere trattata in questo modo la vita.
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[+] una lacrima sul viso
(di prof)
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lox
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lunedì 12 gennaio 2009
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un'occasione persa per tutto il cinema italiano.
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Purtroppo non posso che confermare le critiche negative che questo film ha ricevuto.
Muccino è riuscito nella grande impresa di approdare ad Hollywood e di ottenere un bis, ma il risultato è stato veramente mediocre. Sinceramente ci speravo molto per tutto il cinema italiano, che dal lancio di un proprio regista in terra americana avrebbe potuto trarre veramente giovamento, com'è stato per quello asiatico, ma a mio parere tale occasione è andata completamente sprecata.
Muccino ha avuto a disposizione i budget e l'esperienza delle grandi produzioni di Hollywood e non ha saputo far altro che scimmiottare il cinema americano, con scarsi e goffi risultati.
Dal punto di vista della fotografia, prima di tutto, dove a cercato di usare tutte le tecniche possibili e immaginabili, in un guazzabuglio di dolly, primi piani eccessivi e fuori fuoco oltre misura.
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Purtroppo non posso che confermare le critiche negative che questo film ha ricevuto.
Muccino è riuscito nella grande impresa di approdare ad Hollywood e di ottenere un bis, ma il risultato è stato veramente mediocre. Sinceramente ci speravo molto per tutto il cinema italiano, che dal lancio di un proprio regista in terra americana avrebbe potuto trarre veramente giovamento, com'è stato per quello asiatico, ma a mio parere tale occasione è andata completamente sprecata.
Muccino ha avuto a disposizione i budget e l'esperienza delle grandi produzioni di Hollywood e non ha saputo far altro che scimmiottare il cinema americano, con scarsi e goffi risultati.
Dal punto di vista della fotografia, prima di tutto, dove a cercato di usare tutte le tecniche possibili e immaginabili, in un guazzabuglio di dolly, primi piani eccessivi e fuori fuoco oltre misura. Sembra di assistere al lavoro di un bambino a cui viene dato accesso alla stanza dei giochi!
Anche la scelta della sceneggiatura è pessima: un climax di drammaticità ostentata ed esagerata, che agli occhi dello spettatore, sfocia pesino nel ridicolo sul finale ed un protagonista decisamente inadatto al ruolo.
Insomma, mi è sembrato che Muccino abbia voluto strafare, cosa che riesce già bene (meglio) agli Americani, sia dal punto di vista tecnico che narrativo, confezionando un opera goffa ed involontariamente grottesca.
Peccato!
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(di chiro.)
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il professore
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domenica 1 febbraio 2009
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sette anime?... perchè non otto?
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Pretenderebbe di essere un film sull'amore assoluto, universale... di come dal dolore può nascere la speranza. Per me è solo istigazione al suicidio. Ben Thomas (Will Smith) provoca un incidente stradale nel quale rimangono vittime sette persone e con esse anche sua moglie. Decide di togliersi la vita, ma prima di farlo lascia la sua casa ad una famiglia disagiata e decide di diventare una specie di banca degli organi ambulante donando mezzo polmone, un rene, il midollo, mezzo fegato e, dopo morto, il cuore e le cornee. Per un totale di sette persone, tante quante quelle perite nell'incidente. Mi chiedo: perchè non si è fatto espiantare qualcose per fare felice un transessuale? :-D In tutto questo è perfino aiutato nell'impresa dal fratello ed un amico.
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Pretenderebbe di essere un film sull'amore assoluto, universale... di come dal dolore può nascere la speranza. Per me è solo istigazione al suicidio. Ben Thomas (Will Smith) provoca un incidente stradale nel quale rimangono vittime sette persone e con esse anche sua moglie. Decide di togliersi la vita, ma prima di farlo lascia la sua casa ad una famiglia disagiata e decide di diventare una specie di banca degli organi ambulante donando mezzo polmone, un rene, il midollo, mezzo fegato e, dopo morto, il cuore e le cornee. Per un totale di sette persone, tante quante quelle perite nell'incidente. Mi chiedo: perchè non si è fatto espiantare qualcose per fare felice un transessuale? :-D In tutto questo è perfino aiutato nell'impresa dal fratello ed un amico. A parte la battuta di dubbio gusto che ho fatto, chi come me ha conosciuto una persona che voleva togliersi la vita, e purtroppo c'è riuscita, può garantirvi che chi le sta vicino cerca di fargli levare dalla testa qualunque senso di colpa e di rendere leggero l'ambiente che lo circonda...ed i suoi cari lo dovrebbero portare da uno psicologo. A chi mi accusa di "ignoranza" o insensibilità rispondo: perchè il personaggio aiuta solo sette persone? Restando vivo avrebbe potuto aiutarne molte di più durante tutta la sua vita e senza farsi espiantare nulla! Il personaggio ha solo punito sè stesso, non ha aiutato nessuno. E' un film che rispecchia solo le allucinazioni maniacali dell'autore. Sconsigliatissimo. Se volete vedere Will Smith ripassate qualche puntata del "Principe di Bel Air"... :-D
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sandy
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venerdì 20 febbraio 2009
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bello...ma io ho riso...
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ben film...se guardato con occhi superficiali...
pero' non mi e' piaciuta la regia!il protagonista aveva la stessa espressione per tutto il tempo del film!sembrava parlizzato(scusate la mia poca sensibilita'....ma questa cosa mi ha fatto ridere pe rtuttu il tempo del film...e con le lacrime!!!)
la storia in se stessa e' bella....ma troppo troppo
troppo surreale...
In italia cio' che fa smiht e' reato...
in italia
e' reato persino conoscere i donatori!!!
poi penso alla crisi economica e sociale che incombe ai nostri giorni e...ai possibili e mulatori...
penso
e alla vita che e' un dono..
.e anche se il protagonista si e' donato agli altri...ok ha fatto un bel gesto...ma e' sempre suicidio!!!!
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ben film...se guardato con occhi superficiali...
pero' non mi e' piaciuta la regia!il protagonista aveva la stessa espressione per tutto il tempo del film!sembrava parlizzato(scusate la mia poca sensibilita'....ma questa cosa mi ha fatto ridere pe rtuttu il tempo del film...e con le lacrime!!!)
la storia in se stessa e' bella....ma troppo troppo
troppo surreale...
In italia cio' che fa smiht e' reato...
in italia
e' reato persino conoscere i donatori!!!
poi penso alla crisi economica e sociale che incombe ai nostri giorni e...ai possibili e mulatori...
penso
e alla vita che e' un dono..
.e anche se il protagonista si e' donato agli altri...ok ha fatto un bel gesto...ma e' sempre suicidio!!!!
...solo Dio puo' decidere come e quando moriremo!!
vivere in modo sano e al servizio della vita sarebbe stata la vera sfida....morire e' stato un atto di codardagine..
NB:nota tecnica/pelo nell'uovo:le tossine di medusa avvelenano il sangue.....e di conseguenza gli organi....
che poi mi chiedo come un uomo possa portarsi a casa un animale pericoloso...
vabbe' che siamo in america!
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oscar77
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lunedì 30 marzo 2009
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muccino ha sbagliato mestiere!!
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Ma quando la finiremo di massacrare il buon nome del cinema italiano? siamo un paese che vanta alcuni dei più bravi attori del mondo assieme a registi (del passato) che tutti ci invidiano...e ora??? ho 31 anni e per mia fortuna sono cresciuto in una casa dove la commedia italiana la faceva da padrone e ora non posso che essere deluso dalla piega che il nostro cinema ha preso!!anche gli americani sono peggiorati ma almeno hanno attori che sanno recitare!!! l'unico pregio di "SETTE ANIME" è proprio la recitazione di Smith (sprecato!!!) e la fotografia in stile holliwoodyano che niente ha a che vedere con quella nostrana scialba come una sciaquatura di piatti, per il resto,come tutti i film di Muccino e di quasi tutti i contemporanei, è un vero insulto ai film e agli autori che hanno fatto la storia del nostro cinema con trame ridicole che parlano ,tanto per cambiare, dei problemi sociali di oggi con una ovvietà e una recitazione imbarazzanti e poi basta con queste trame da gatto a nove code sui cosiddetti!!!due ore al cinema devono essere di divertimento!! amo le storie profonde,sentimentali e perchè no, di denuncia ma film come LA GRANDE GUERRA oppure IL COMMISSARIO PEPE o ancora IN NOME DEL PAPA RE,se fossero stati girati al giorno d'oggi e da pseudo registi-artisti, sarebbero degni solo della monnezza.
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Ma quando la finiremo di massacrare il buon nome del cinema italiano? siamo un paese che vanta alcuni dei più bravi attori del mondo assieme a registi (del passato) che tutti ci invidiano...e ora??? ho 31 anni e per mia fortuna sono cresciuto in una casa dove la commedia italiana la faceva da padrone e ora non posso che essere deluso dalla piega che il nostro cinema ha preso!!anche gli americani sono peggiorati ma almeno hanno attori che sanno recitare!!! l'unico pregio di "SETTE ANIME" è proprio la recitazione di Smith (sprecato!!!) e la fotografia in stile holliwoodyano che niente ha a che vedere con quella nostrana scialba come una sciaquatura di piatti, per il resto,come tutti i film di Muccino e di quasi tutti i contemporanei, è un vero insulto ai film e agli autori che hanno fatto la storia del nostro cinema con trame ridicole che parlano ,tanto per cambiare, dei problemi sociali di oggi con una ovvietà e una recitazione imbarazzanti e poi basta con queste trame da gatto a nove code sui cosiddetti!!!due ore al cinema devono essere di divertimento!! amo le storie profonde,sentimentali e perchè no, di denuncia ma film come LA GRANDE GUERRA oppure IL COMMISSARIO PEPE o ancora IN NOME DEL PAPA RE,se fossero stati girati al giorno d'oggi e da pseudo registi-artisti, sarebbero degni solo della monnezza. meno male che si sono salvati!!!!
forse Muccino andrebbe meglio a girare le pubblicità del "mulino bianco" col rischio di farci sbadigliare anche in quei trenta secondi...
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[+] tagliano le recensioni!!non vale!!!
(di oscar77)
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roby
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sabato 17 gennaio 2009
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7 anime, bocciato.
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Will Smith protagonista di questa storia, ha un piano, restituire la felicità a 7 persone per pareggiare i suoi conti con la vita.Ricerca queste persone, le segue, le esamina per assicurarsi che siano "meritevoli",e li aiuta,come meglio crede che sia. Tra questi c’e’ Rosario Dawson,Emily,malata di cuore,che ha bisogno di un trapianto e che s’innamorera’ e fara’ innamorare Ben(w.smith).
Muccino, col suo secondo film americano,sbaglia a mio avviso, non centra il colpo, come invece gli e’ riuscito con il precedente(che neanche ho amato tanto a dire il vero).Credo che le colpe principali dei difetti di questo film, siano da imputare a una regia che con le sue scelte non permette al film di svilupparsi come dovrebbe, ho trovato irritanti i continui flash back che nulla facevano se non infastidire lo spettatore che in realta’ riesce a svelare il mistero del film molto prima di quanto il plot abbia intenzione di fare.
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Will Smith protagonista di questa storia, ha un piano, restituire la felicità a 7 persone per pareggiare i suoi conti con la vita.Ricerca queste persone, le segue, le esamina per assicurarsi che siano "meritevoli",e li aiuta,come meglio crede che sia. Tra questi c’e’ Rosario Dawson,Emily,malata di cuore,che ha bisogno di un trapianto e che s’innamorera’ e fara’ innamorare Ben(w.smith).
Muccino, col suo secondo film americano,sbaglia a mio avviso, non centra il colpo, come invece gli e’ riuscito con il precedente(che neanche ho amato tanto a dire il vero).Credo che le colpe principali dei difetti di questo film, siano da imputare a una regia che con le sue scelte non permette al film di svilupparsi come dovrebbe, ho trovato irritanti i continui flash back che nulla facevano se non infastidire lo spettatore che in realta’ riesce a svelare il mistero del film molto prima di quanto il plot abbia intenzione di fare. Ritengo che Muccino abbia calcato troppo la mano sul dramma e che la storia d’amore sia forzata,non ha naturalezza ne si vede la passione accendersi piano piano .Trovo ridicole le americanate sull’essere meritevole, l’essere forte e integro,che il punto di vista di un non americano poteva evitare perfettamente. Per quanto riguarda l’epilogo, come tutto il film, tende al drammone da fazzoletto,e l’ho trovato anche alquanto grottesco. Non sono riuscita ad affezionarmi ai personaggi( e se non guardiamo ai due protagonisti,vorrei aggiungere che tutti gli altri sono molto poco, e molto mal sviluppati),ne all’ideale che spinge Ben a compiere il suo piano. Ritenta Muccino, sarai piu’ fortunato(spero).
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punto gira
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domenica 11 gennaio 2009
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e gabriele muccino toppò il primo film...
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Sono 'cresciuto' con Gabriele Muccino. Lo seguo e apprezzo dai tempi di 'Ecco fatto' e 'Come te nessuno mai', passando per 'L'Ultimo Bacio' finanche alla sua trasvolata con 'La Ricerca della felicità' che a mio giudizio è stato un buon film. Stavolta però, spiace dirlo, pollice verso con 'Sette Anime'. Diabetico, melenso, estenuante. Se con l'altro film con Will Smith si era notato un incremento radicale delle dosi di zucchero (che evidentemente di là dall'oceano piacciono da morire al pubblico), stavolta si passa decisamente il segno. Su uno spunto effettivamente interessante ma su una sceneggiatura davvero inverosimile, ecco un interminabile gioco di moine, gigioneggiamenti, primi piani furbastri, che coinvolgono ovviamente la superstar hollywoodiana ma anche 'la' Rosario Dawson e Woody Harrelson.
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Sono 'cresciuto' con Gabriele Muccino. Lo seguo e apprezzo dai tempi di 'Ecco fatto' e 'Come te nessuno mai', passando per 'L'Ultimo Bacio' finanche alla sua trasvolata con 'La Ricerca della felicità' che a mio giudizio è stato un buon film. Stavolta però, spiace dirlo, pollice verso con 'Sette Anime'. Diabetico, melenso, estenuante. Se con l'altro film con Will Smith si era notato un incremento radicale delle dosi di zucchero (che evidentemente di là dall'oceano piacciono da morire al pubblico), stavolta si passa decisamente il segno. Su uno spunto effettivamente interessante ma su una sceneggiatura davvero inverosimile, ecco un interminabile gioco di moine, gigioneggiamenti, primi piani furbastri, che coinvolgono ovviamente la superstar hollywoodiana ma anche 'la' Rosario Dawson e Woody Harrelson. Lacrime, pianti, sospiri, flashback, dialoghi involotariamente comici quando non patetici ("Facciamo il gioco del mettiamo che..."). Non ero il solo a patire simile spettacolo: la sala ha rumoreggiato spesso e non poco... Troppa roba, troppa carne al fuoco. Gabriele Muccino, che è diventato 'quello che è' per la sua grande capacità di proporre 'la realtà', di fotografare la 'quotidinanità', stavolta ha perso la bussola. Gli auguro di ritrovarla al più presto, col sequel dell'Ultimo Bacio, perchè no? Tornare in Italia, in tal senso, non potrà fargli che bene...
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(di sei un buffone)
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(di -)
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[+] vergognati e ascolta la musica invece di guardare
(di andrea88)
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alberto
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giovedì 29 gennaio 2009
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inno al suicidio!!!!!
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lasciando da parte l' interpretazione di Smith e la regia di Muccino questo film lascia un interrogativo unilaterale: il personaggio suicida è un eroe oppure un uomo finito e quindi deciso a farla finita?se la risposta è la prima allora io della vita non ho capito ancora niente!!infatti come può un uomo essere un eroe se non ha a cuore innanzitutto la vita di se stesso.Non ha nessun senso l' idea di paragonare la vita di sette anime con il sacrificio dela propria, ancor più dopo aver riscoperto l' amore vero con quella splendida donna dal cuore malato. Sicuaramente quella donna, anhe lei tanto innamorata, se avesse saputo prima delle intenzioni di lui non avrebbe mai acconsentito proprio perchè non avrebbe mai sacrificato la vita del proprio amore a vantaggio della sopravvivenza della sua, sarebbe stata una sopravvivenza nel vero senso dela parola, senza stimoli di vita!!se, invece, la risposta è la seconda, allora comunque non ho capito come mai Muccino si sia tanto intestardito da far passare un messaggio contro la vita per un film dai nobili sentimenti!credetemi , a parte l' interpretazione del povero ma brillante Smith e degli altri attori, a parte il tentativo di Muccino di renderlo "speciale", di questo film non rimane altro.
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(di salvatore)
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(di giuli)
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yris2002
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mercoledì 11 marzo 2009
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sette anime?: meglio sette libbre
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Il titolo originale del film è “Seven pounds”, letteralmente sette libbre e, facendo qualche ricerca, si scopre che il riferimento è al Mercante di Venezia di Shakespeare, in cui l'usuraio Shylock, dopo aver fatto un prestito al mercante Antonio, pone la condizione che quest'ultimo, qualora il debito non dovesse essere estinto, dovrà ripagarlo con una libbra della sua carne. Questo riferimento, dotto quanto basta perchè quasi nessuno del pubblico possa coglierlo, è completamente stravolto dalla traduzione italiana. Laddove sette anime connota il piano di Ben di una umanità profonda, le sette libbre, pur non cogliendone la sottigliezza del riamndo letterario, lo connotano di un carattere freddo, razionale, ancorato alla fisicità della carne, privo di una reale empatia umana.
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Il titolo originale del film è “Seven pounds”, letteralmente sette libbre e, facendo qualche ricerca, si scopre che il riferimento è al Mercante di Venezia di Shakespeare, in cui l'usuraio Shylock, dopo aver fatto un prestito al mercante Antonio, pone la condizione che quest'ultimo, qualora il debito non dovesse essere estinto, dovrà ripagarlo con una libbra della sua carne. Questo riferimento, dotto quanto basta perchè quasi nessuno del pubblico possa coglierlo, è completamente stravolto dalla traduzione italiana. Laddove sette anime connota il piano di Ben di una umanità profonda, le sette libbre, pur non cogliendone la sottigliezza del riamndo letterario, lo connotano di un carattere freddo, razionale, ancorato alla fisicità della carne, privo di una reale empatia umana. Purtroppo, è nel titolo originale ad essere contenuta la reale qualità del piano di Ben: una fredda macchinazione, programmata in ogni sua parte, volta a dare parti del suo corpo, per espiare un profondo e lacerante senso di colpa per aver ucciso delle persone, tra cui la donna amata, a causa di una distrazione alla guida. Idea che già di per sé disturba, in quanto distruttrice di per sé, e ancora più fastidiosa alla fine, quando veramente ci si chiede perchè una scelta così drastica e arrendevole, per quanto nobile. Sarebbe stato umanamente più costruttivo se Ben, alla fine, avesse scelto di continuare a vivere, continuando ad aiutare quelle stesse persone, e forse molte di più, stando accanto a loro, accompagnandole nel loro percorso. Non avrebbe salvato miracolosamente le loro vite, una scelta che avrebbe certamente procurato più sofferenza, per lui e per gli altri, ma che avrebbe offerto un senso moralmente più costruttivo. Queste sette persone ricevono davvero da Ben un pezzo del suo corpo, e null'altro, o almeno noi non riusciamo a cogliere altro che questo: non vediamo nessuna relae empatia tra esseri umani, una vicinanza vera, l'unica relazione umana è quella con la ragazza cardiopatica, che in un certo senso rappresenta un incidente di percorso, non programmato, ed al quale il protagonista cede suo malgrado, dimostrando forse solo in qualche attimo la capacità di provare sentimenti.
Altri elementi disturbano e sembrano piuttosto incomprensibili, se non illogici: il riferimento iniziale alla creazione in sette giorni (che, comunque, secondo la Bibbia sono sei!), che senso può avere? Per non parlare di una donna gravemente malata di cuore, impossibilitata a correre e perfino a cantare senza sentirsi provata, che tranquillamente ha un rapporto sessuale con un uomo che dovrebbe essere altrettanto provato, sia nel fisico, cosa che non sembra, vista la sua eccezionale prestanza fisica, e spirituale, cosa altrettanto assente.
Un film che lascia con un profondo senso di tristezza, di vuoto totale, che non riesce ad essere riempito da una qualsiasi emozione che suoni anche solo lontanamente autentica.
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