monica
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lunedì 14 aprile 2008
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un nemico apparentemente innocuo
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Ammetto che già il trailer non mi ispirava, però gli amici mi hanno convito e ho accettato di dare una chance a The Ruins. Errore.
Dalle scene iniziali lo spettatore ignaro del vero 'essere malvagio' della storia, si immagina che il gruppo misto di europei capitanati dal tedesco Mathias (Joe Anderson), abbia qualche losco piano quando invita il quartetto di studenti americani a unirsi a loro verso queste presunte rovine Maya con la pretesa di recuperare il fratello del tedesco e fidanzata.
Questo era ciò che mi ero figurata nei primi trenta minuti ripensando al trailer in cui si affermava che le fantomatiche rovine erano un luogo sacrificale e non facendo troppo caso alle locandine del film: purtroppo mi sbagliavo.
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Ammetto che già il trailer non mi ispirava, però gli amici mi hanno convito e ho accettato di dare una chance a The Ruins. Errore.
Dalle scene iniziali lo spettatore ignaro del vero 'essere malvagio' della storia, si immagina che il gruppo misto di europei capitanati dal tedesco Mathias (Joe Anderson), abbia qualche losco piano quando invita il quartetto di studenti americani a unirsi a loro verso queste presunte rovine Maya con la pretesa di recuperare il fratello del tedesco e fidanzata.
Questo era ciò che mi ero figurata nei primi trenta minuti ripensando al trailer in cui si affermava che le fantomatiche rovine erano un luogo sacrificale e non facendo troppo caso alle locandine del film: purtroppo mi sbagliavo. I sacrifici ci sono, ma per un vegetale. La trama non subisce colpi di scena e, in seguito a pallottole e frecce da parte dei messicani, i protagonisti si ritrovano a dover scalare il tempio per salvarsi la pelle. Il film potrebbe interrompersi qui dato che il seguito è un continuo affondare nel ridicolo, tra rampicanti intelligenti e carni tagliate a volontà, tra cui spicca lo studente americano di medicina (Jeff, interpretato da Jonathan Tucker) che improvvisa una doppia amputazione usando un masso, un coltello e una padella.
Senza parole rimane il finale, a cui bisogna ricollegare i cinque minuti iniziali del film in cui l'unica americana che si salva (Jena Malone), si trova nuovamente e misteriosamente minacciata dallo stesso essere maligno nel medesimo luogo... che sia un presagio per il sequel della rampicante assassina? Spero vivamente di no.
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ginuzzella
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sabato 22 marzo 2008
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un horror psicologico, tratto da un macabro libro
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Ho letto, tempo fà, il libro da cui è tratto questo film, l'autore Scott Smith, e devo dire che è davvero un buon horror, più che un horror visivo o splatter è molto psicologico, è quello che rende spaventoso il viaggio di questi 6 ragazzi. due coppie di fidanzati(che erano partite insieme), all'arrivo in Messico, fanno amicizia con un ragazzo tedesco ed un gruppo di rumeni. Il fratello del ragazzo tedesco in Messico ha trovato l'amore in un'archeologa, e decide di restare con lei, quindi parte con quest'ultima a Cancun. Lascia un biglietto a suo fratello dove riferisce le sue intenzioni, e se lo vuole seguire può farlo visto che sul biglietto gli ha disegnato la mappa per raggiungerlo alle rovine di Cancun.
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Ho letto, tempo fà, il libro da cui è tratto questo film, l'autore Scott Smith, e devo dire che è davvero un buon horror, più che un horror visivo o splatter è molto psicologico, è quello che rende spaventoso il viaggio di questi 6 ragazzi. due coppie di fidanzati(che erano partite insieme), all'arrivo in Messico, fanno amicizia con un ragazzo tedesco ed un gruppo di rumeni. Il fratello del ragazzo tedesco in Messico ha trovato l'amore in un'archeologa, e decide di restare con lei, quindi parte con quest'ultima a Cancun. Lascia un biglietto a suo fratello dove riferisce le sue intenzioni, e se lo vuole seguire può farlo visto che sul biglietto gli ha disegnato la mappa per raggiungerlo alle rovine di Cancun. Preoccupato, il ragazzo chiede aiuto agli amici americani conosciuti in spiaggia e loro decidono di partire con lui allla ricerca del fratello. Al gruppo si aggiunge un ragazzo rumeno, che anche se non capisce la lingua dei nuovi amici, si aggrega volentieri alla spedizione che poi diventerà sempre più sinistra.
IMMAGINA IL MESSICO.
una vacanza da sogno, tra mare sabbia e tramonti da cartolina. Immagina un'avventura tra amici, sulle tracce di un giovane scomparso nel nulla. La fatica il caldo, gli insetti, la foresta sempre più impenetrabile. Immagina di avere, a un tratto paura. Perchè qualcuno ti osserva, ti segue. E inesorabilmente ti spinge verso l'abisso.
IMMAGINA DI ESSERE IN TRAPPOLA.
Allora sarai un animale che lotta per la salvezza.Contro tutti, senza regole, senza pietà...
Un viaggio solo andata per l'inferno, con vista panoramica sull'orrore che è dentro ciascuno di noi.
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