Io sono leggenda

Da quanto sto leggendo, hanno lasciato sfuggire un'occasione. Io, però, non sono del parere che il film debba essere la fotocopia in celluloide del libro, né che ne debba riportare gli stessi temi. Faccio un esempio: "Shining" di Kubrick è totalmente superiore al libro di Stephen King, pur avendone stravolto il significato, e la struttura narrativa. Allora qual è il vero problema? Il problema è che, o ci si attiene fedelmente e in toto al libro (ma sarebbe un'operazione priva di originalità), oppure si cerca di ispirarcisi, prendendolo solo come punto di partenza, per creare qualcos'altro, e magari qualcosa di migliore. Per fare questo, però, sicuramente non ci vuole un regista che "fa il compitino", come è quello di "Io sono leggenda", ma un regista che sia Autore del suo film, come Matheson è autore del suo libro. [+]

Da quanto sto leggendo, hanno lasciato sfuggire un'occasione. Io, però, non sono del parere che il film debba essere la fotocopia in celluloide del libro, né che ne debba riportare gli stessi temi. Faccio un esempio: "Shining" di Kubrick è totalmente superiore al libro di Stephen King, pur avendone stravolto il significato, e la struttura narrativa. Allora qual è il vero problema? Il problema è che, o ci si attiene fedelmente e in toto al libro (ma sarebbe un'operazione priva di originalità), oppure si cerca di ispirarcisi, prendendolo solo come punto di partenza, per creare qualcos'altro, e magari qualcosa di migliore. Per fare questo, però, sicuramente non ci vuole un regista che "fa il compitino", come è quello di "Io sono leggenda", ma un regista che sia Autore del suo film, come Matheson è autore del suo libro. Dato che un regista-autore nell'ambito hollywoodiano è assai difficile da trovare, non mi sorprende che questo film di Will Smith pecchi di buonismo. Era prevedibilissimo. [-]

scusate se commento su un argomento che non c'entra con questo film (che tra l'altro non mi è piaciuto molto), ma a leggere la frase "Shining di Kubrick è totalmente superiore al libro di Stephen King" mi son venute le palpitazioni ed a stento riesco ad essere educata...cooosaaaaa? ma stai scherzando spero...rileggi il libro, va...kubrick è un genio e shining e bellissimo, ma MAI quanto il libro, figuriamoci superarlo...non bestemmiamo per favore!

...ma tu devi rivedere il film. Io l'ho visto 15 volte, e ti assicuro da amante del cinema e della letteratura che non c'è paragone. Non sono l'unico a dirlo, infatti Shining è conosciuto per il film di Kubrick, e non per il romanzo di King, che ha fatto libri migliori. Nel libro la pazzia del protagonista è giustificata anche dal fatto che era un alcolista, il che è assai più banale che nel film, in cui la pazzia è dovuta alla solitudine e al fatto che il male è insito in ognuno di noi. Per non parlare del finale: nel romanzo il male finisce perché scoppia l'albergo, il che è molto scontato, nel film invece il male persiste e un indizio è quella foto nel finale, il cui significato non so se l'hai capito. [+]

...ma tu devi rivedere il film. Io l'ho visto 15 volte, e ti assicuro da amante del cinema e della letteratura che non c'è paragone. Non sono l'unico a dirlo, infatti Shining è conosciuto per il film di Kubrick, e non per il romanzo di King, che ha fatto libri migliori. Nel libro la pazzia del protagonista è giustificata anche dal fatto che era un alcolista, il che è assai più banale che nel film, in cui la pazzia è dovuta alla solitudine e al fatto che il male è insito in ognuno di noi. Per non parlare del finale: nel romanzo il male finisce perché scoppia l'albergo, il che è molto scontato, nel film invece il male persiste e un indizio è quella foto nel finale, il cui significato non so se l'hai capito... King vuoe dare una spiegazione a tutto, mentre Kubrick non svela tutto... King vuole fare paura con i mostri, Kubrick invece ci riesce solo con il silenzio. Un esempio: non c'è paragone tra le siepi viventi del libro con il labirinto di Kubrick, simbolo del labirinto psicologico. [-]

Di principio sono d'accordo sul fatto che ci si possa anche solo ispirare ad un'opera letteraria senza copiarla. Però in questo specifico caso c'erano grandi attese, tutte appunto "disattese".Esci dal cinema e ti chiedi: "E dove sta la novità?"Cosa dà di nuovo, di più, questo film che non si sia già visto in altre pellicole? (Romero o Danny Boile, tanto per dirne 2)Matheson ha scritto (secondo me, da amante di "narrativa fantastica" in generale) un capolavoro nel suo genere: bastava mantenerne quantomeno invariato il finale e quel paio di passaggi chiave della trama, personalizzando invece il resto, per fare di questo film una buona opera fantastica. Così invece non dice nulla.

...Pienamente daccordo con te!!!! Io che non ho letto il libro mi sono comunque fatta raccontare la storia del romanzo e sinceramente era meglio se lo chiamavano in un altro modo il film!!!

Non ho letto il romanzo, comunque da quanto ho capito l'occasione è stata buttata via. Col commento di prima non volevo giustificare il film, che ritengo appena sufficiente. A parer mio, potevano conservare il finale del libro, dato che è così efficace, oppure reiventarlo senza però scadere nel buonismo. Ma come ho detto, questa è l'Hollywood di oggi, e le regole di mercato purtroppo impongono il lieto fine, anche se forzato. Per doja: il problema del titolo secondo me è secondario. Il film può chiamarsi come il libro anche se non ne è la fotocopia (e secondo me non deve esserlo). L'importante è che la frase "Io sono leggenda" venga estirpata dal romanzo originale e contestualizzata all'interno di quello che il film deve essere.

non dico che un flm debba essere la fotocopia del roamnzo o del racconto dal quale viene estrapolato, è chiaro che la narrativa di un libro è diversa da quella di un film... dico semplicemente chese tu vedi il titolo "Io sono leggenda", ti aspetti che x lo meno parli della storia del libro, anche omettendo delle parti... a meno che il regista non voglia volutamente fuorviarti, allora è 1altro discorso...

Sì, credo che ci sia anche un interesse nel chiamarlo come il libro per attirare più pubblico, compresi i lettori di Matheson. Non è il regista che vuole fuorviarti, ma i produttori innanzitutto (tra i quali c'è lo stesso Smith). Il regista ad Hollywood è una specie di "impiegato", e questo significa che se non ha un nome, nessuno se lo ricorda, perché tutto ruota sul divo Will Smith. Questo succede quando il regista non può considerarsi autore del suo film. Se invece guardi i poster dei film europei, il nome del regista lo trovi scritto, in quelli americani no (tranne se il regista non è uno Spielberg o uno Scorsese). Comunque, se si vede un titolo uguale a quello del libro non penso che bisogni per forza aspettarsi qualcosa di simile per la maggior parte. [+]

Sì, credo che ci sia anche un interesse nel chiamarlo come il libro per attirare più pubblico, compresi i lettori di Matheson. Non è il regista che vuole fuorviarti, ma i produttori innanzitutto (tra i quali c'è lo stesso Smith). Il regista ad Hollywood è una specie di "impiegato", e questo significa che se non ha un nome, nessuno se lo ricorda, perché tutto ruota sul divo Will Smith. Questo succede quando il regista non può considerarsi autore del suo film. Se invece guardi i poster dei film europei, il nome del regista lo trovi scritto, in quelli americani no (tranne se il regista non è uno Spielberg o uno Scorsese). Comunque, se si vede un titolo uguale a quello del libro non penso che bisogni per forza aspettarsi qualcosa di simile per la maggior parte. Come ho detto, se il titolo viene ricontestualizzato, non c'è problema. L'importante è che questa operazione venga fatta bene. [-]

Secondo me, avete ragione entrambe, a vostro modo: bisogna anche vedere caso per caso. In questo specifico caso, il problema (secondo me) è che il film non propone nessun elemento narrativo o fantastico che non si possa trovare in altre pellicole (ripeto: Zombie, Resident Evil o 28 giorni dopo, come esempi principali). Insomma, alla fine è sempre il solito minestrone dove vince il buonismo dell'industria cinematografica di massa!

completamente d'accordo con te, su tutto...ma la cosa più incredibile è il riferimento al libro di Matheson che, davvero, non c'entra assolutamente niente con questo film!!!

Io l'ho detto, il lieto fine è d'obbligo ad Hollywood in queste grandi produzioni, c'era da aspettarselo. Non si contano neanche i registi che hanno combattutto con i produttori per non vedere i loro finali buttati via. Per questo motivo - e anche per motivi commerciali - dopo un po' in dvd escono i cosiddetti "director's cut", cioè i film col montaggio voluto dal regista.

Non ho visto l'ultimo uomo sulla terra, ma ho visto ai suoi tempi Zombi ed ora ho apprezzato questa perla di pellicola, che proprio per il suo finale di speranza viene validato come opera a se stante.Il libro è già stato scritto e letto: evidentemente il regista non voleva rifare quello che già c'era come storia, ma soprattutto è riuscito a dare al film un taglio tale per cui i mostri (non li reggo più di tanti che se ne sono visti a sproposito) sono marginali nella narrazione mentre tutto ruota attorno al senso di disperazione assoluta che attanaglia il sopravvissuto e viene comunque domata a più riprese dal suo spirito.Meravigliosa l'interpretazione dei momenti della perdita del cane, l'ultima briciola di quello che è l'essenza della vita :la famiglia e i suoi affetti. [+]

Non ho visto l'ultimo uomo sulla terra, ma ho visto ai suoi tempi Zombi ed ora ho apprezzato questa perla di pellicola, che proprio per il suo finale di speranza viene validato come opera a se stante.Il libro è già stato scritto e letto: evidentemente il regista non voleva rifare quello che già c'era come storia, ma soprattutto è riuscito a dare al film un taglio tale per cui i mostri (non li reggo più di tanti che se ne sono visti a sproposito) sono marginali nella narrazione mentre tutto ruota attorno al senso di disperazione assoluta che attanaglia il sopravvissuto e viene comunque domata a più riprese dal suo spirito.Meravigliosa l'interpretazione dei momenti della perdita del cane, l'ultima briciola di quello che è l'essenza della vita :la famiglia e i suoi affetti.Mi dispiaca, ma non posso condividere il paragone che fai con pellicole piene di nulla come Resident Evil: in questo film c'è molto di più! Ciao Claudio. [-]

io mica ho detto che il film è brutto...tra l'altro kubrick è uno dei miei registi preferiti...ma IO l'ansia provata leggendo il libro non l'ho provata guardando il film, sicuramente i due finali sono adatti alle rispettive versioni...nel libro mette male far intuire delle cose...è come se leggessi il libro di 2001:odissea nello spazio...ti spari...

Credo che un finale meno scontato King poteva metterlo, non a tutti i costi come quello di Kubrick. Io parlo di intensità psicologica, e nel libro di King non arriva a quella che raggiunge Kubrick. Io ho anche visto la miniserie che King, insoddisfatto del film di Kubrick, fece realizzare nel 1997, rispettando fedelmente il suo romanzo, e non c'è paragone. A me il romanzo piace, è più horror nel vero senso della parola, mentre il film è una pellicola psicologica. King vuole mettere paura con i mostri, Kubrick mette paura solo con le inquadrature e il montaggio. Poi, pensa che una delle scene più celebri del film, quella delle gemelle in fondo al corridoio, nel libro neanche c'è!

Io penso che un regista che , unitamente ad attore e sceneggiatore ovviamente, è in grado di reggere un film su di un solo effettivo personaggio, debba aver fatto qualcosa di più che un semplice compitino!"Shining" è un capolavoro (ma stiamo parlando di un certo Kubrik)e sicuramente "Io sono Leggenda" non è pari valore, ma non sottovaluterei affatto questo regista che anche con "Constantine" ha dato prova di genialità narrativa e figurativa.

Io mi riferisco al fatto che ad Hollywood chi governa il film è il produttore, mentre il regista è una specie di "impiegato", un burattino nelle mani dei produttori burattinai, che decidono anche le scene da montare alla fine. Non solo, il film viene visto per la star principale, Smith appunto, perché ad Hollywood c'è lo star-system, e sul poster neanche compare il nome del regista, che nessuno (tranne pochi) conosce. Ecco cos'è il compitino. Kubrick non c'entra, l'abbiamo tirato in causa parlando di altre cose, ma visto che l'hai nominato ti faccio un veloce esempio: il film di Kubrick lo andavi a vedere perché era di Kubrick, il film "Io sono leggenda" lo vai a vedere perché c'è Will Smith. [+]

Io mi riferisco al fatto che ad Hollywood chi governa il film è il produttore, mentre il regista è una specie di "impiegato", un burattino nelle mani dei produttori burattinai, che decidono anche le scene da montare alla fine. Non solo, il film viene visto per la star principale, Smith appunto, perché ad Hollywood c'è lo star-system, e sul poster neanche compare il nome del regista, che nessuno (tranne pochi) conosce. Ecco cos'è il compitino. Kubrick non c'entra, l'abbiamo tirato in causa parlando di altre cose, ma visto che l'hai nominato ti faccio un veloce esempio: il film di Kubrick lo andavi a vedere perché era di Kubrick, il film "Io sono leggenda" lo vai a vedere perché c'è Will Smith. Almeno così ragiona il mercato cinematografico americano. In questo si vede la differenza tra film d'autore e film del regista che fa il "compitino". E poi, apparte tutto, dove la vedi questa genialità? "Constantine" non è un gran film, anzi... Se per te genialità significa effetti speciali... [-]

MATHESON NON è ancora morto per sua fortuna

Questo film "avrebbe dovuto" avere qualcosa di più grazie alla contrapposizione del ruolo "protagonista/eroe"-"leggenda/mostro" ma così non è. Il titolo ha un significato ben preciso che viene stravolto e i mostri qui non hanno niente di diverso di altri mostri in altre pellicole. Inoltre, ho letto più avanti che il finale in origine fosse diverso ma che il "buonismo" sia stato imposto dai produttori, a riprova di quanto stiamo appunto dicendo: se fosse vero, evidentemente anche lui si rendeva conto che farlo finire così non ha proprio senso.

ehm... io l'ho letto! E non è così devastante come pensi. Intanto i tempi son diversi, ovviamente non è una lettura lenta come la visione del film. Inoltre, il finale è lievemente diverso in quanto Clarke mostra chiaramente (tramite una stazione orbitante abbandonata) i segni di una civiltà aliena evolutasi in forma di puro spirito che Kubrik invece fa soltanto intuire come "entità superiore" (tramite la stanza bianca e il "feto spaziale"). Piccola curiosità: libro e film sono stati sviluppati insieme, in stretta collaborazione fra i due Autori nonché amici, caso forse più unico che raro.

So che Matheson non è morto: dovrebbe avere 82 anni e gli auguro di campare ancora a lungo. Il titolo della mia recensione voleva essere solo un gioco di parole inteso come "Matheson/Vampiro" che inorridito dal finale, esce dalla bara e va a pigliarsi il regista! ;-) Forse era poco chiaro! :-p

Concordo in pieno con il tuo commento, ho avuto le tue stesse impressioni e sensazioni. Ho visto il film qualche giorno fa, e pur ammettendo che è un buon film, con un'ottima interpretazione, sono rimasta sconcertata: hanno cambiato completamente il "senso", inoltre è banale e in alcuni punti insensato (da quando una semplice pallottola, o dei fari artificiali sono in grado di uccidere uno Zombie?) Se avessero rispettato maggiormente la trama del libro sarebbe venuto fuori qualcosa di ancora meglio.

Sono perfettamente d'accordo. Il film nella parte iniziale suggeriva spunti interessanti e potenzialmente originali rispetto al libro, ma tutto si sfalda clamorosamente, nel vano tentativo di conciliare alcuni abbozzi fedeli al testo ed esigenze palesemente imposte, ispirate a dicotomie manichee trite e scontate: uomo=buono, mostri=cattivi, guerra contro i cattivi=sempre giusta. Il risultato è un miscuglio ibrido, che perde la sua forza primigenia e lascia un grande senso d'amaro in bocca. E alla fine c'è sempre speranza per gli uomini di buona volontà...Il finale suggerisce un classico producer cut, ed'è un vero peccato per due motivi; il primo perchè il film possiede germi di insana visionarietà veramente interessanti, capaci di affilare una tensione sempre sostenuta e quasi mai banale. [+]

Sono perfettamente d'accordo. Il film nella parte iniziale suggeriva spunti interessanti e potenzialmente originali rispetto al libro, ma tutto si sfalda clamorosamente, nel vano tentativo di conciliare alcuni abbozzi fedeli al testo ed esigenze palesemente imposte, ispirate a dicotomie manichee trite e scontate: uomo=buono, mostri=cattivi, guerra contro i cattivi=sempre giusta. Il risultato è un miscuglio ibrido, che perde la sua forza primigenia e lascia un grande senso d'amaro in bocca. E alla fine c'è sempre speranza per gli uomini di buona volontà...Il finale suggerisce un classico producer cut, ed'è un vero peccato per due motivi; il primo perchè il film possiede germi di insana visionarietà veramente interessanti, capaci di affilare una tensione sempre sostenuta e quasi mai banale. Il secondo perchè si è dimostrato ancora come hollywood abbia bisogno di addomesticare e vaccinarsi da alcuni messaggi, nella costante paura che essi possano propagarsi come un virus incurabile... [-]

Se forse non l'hai capito, e l'hanno pure detto i produttori, il film non riprende interamente il libro, ma ne prende solo spunto..Infatti puoi trovare dei riferimenti al libro di Matheson ma la storia è buona parte diversa.. Per favore, prima di parlare, informati bene.