enrico
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sabato 13 ottobre 2007
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un salto nel passato del crimine e delle punizioni
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Con un salto nel passato (godibilissime le ambientazione anni '50), ci ripropone la vita sconsiderata e mentalmente disastrata di due personaggi. Uno in cerca (forse) della sistemazione definitiva dopo anni di truffe e raggiri. Il secondo personaggio (Salma Hayek) in preda ad un tenebroso e pericoloso senso dell'amore, che li porterà uniti sino alla elettrizzante fine. Bravi gli attori, forse un po' mieloso nella sua parte Jhon Travolta, ma eccellente nella figura della psicolabile la bellissima Salma, che rivela doti non solo di sex-symbol, ma anche di brava attrice. Da godersi da soli o con amici che evitano di commentare durante la visione.
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don64
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mercoledì 6 gennaio 2010
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un film tratto da storia vera bello
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Film tratto da una storia realmente accaduta negli anni 50.La trama buona per l'intero film e l 'interpretazione ottima da parte degli attori gia' noti quale John Travolta che recita bene sua parte.Nel complesso un film bello da vedere.Voto 8
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elgatoloco
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martedì 6 febbraio 2018
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film efficacemente "tremendo"
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So che si tratta di un film ispirato a una vicenda reale, quella di Elmer Robinson, ispettore di polizia, ma la vicenda e come è narrata dal nipote Todd Robinson, è terribile, anzi meglio"tremenda", con le connotazioni che già in latino ha l'aggettivo "tremendum", ossia"da temere", "spaventoso", "di cui avere timore". Questo"Lonely Hearts"(2006) racconta gli anni immediatamente post-bellici in modo crudo, anzi crudele, con la coppia assassina che non esita davanti a nulla, che non guarda in faccia a nessuna vittima... Altro che"bonny and Clyde", i due amanti rapinatori e "assassini situazionali"; qui no, abbiamo a che fare con due criminali imperterriti, di una crudaletà senza pari, che non rinunciano mai ai loro crimini.
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So che si tratta di un film ispirato a una vicenda reale, quella di Elmer Robinson, ispettore di polizia, ma la vicenda e come è narrata dal nipote Todd Robinson, è terribile, anzi meglio"tremenda", con le connotazioni che già in latino ha l'aggettivo "tremendum", ossia"da temere", "spaventoso", "di cui avere timore". Questo"Lonely Hearts"(2006) racconta gli anni immediatamente post-bellici in modo crudo, anzi crudele, con la coppia assassina che non esita davanti a nulla, che non guarda in faccia a nessuna vittima... Altro che"bonny and Clyde", i due amanti rapinatori e "assassini situazionali"; qui no, abbiamo a che fare con due criminali imperterriti, di una crudaletà senza pari, che non rinunciano mai ai loro crimini. Volontà di iper-realismo shock da parte di Robinson jr., anche soggettista e sceneggiatore?No, è che i tempi, per così dire, nei quali viviamo, esigono ciò- Non siamo più ai tempi, ciooè, di "Gangster Story"di Arthur Penn, appunto, che, riferito agli anni Trenta del 1900, è comunque del 1967. Oggi, non per inseguire i"gusti"del pubblico, ma per rendere lo spirito del tempo, bisogna fatalmente incrudelire i toni, agghiacciare, come ha fatto qui l'autore-regista, ben coadiuvato da un John Travolta "cresciuto"sul piano interpretativo, da un James Gandolfini anche migliore di Travolta, da una Salma Hayek, perrfetta"dark lady", da un Jared Leto, seduttore per moitivi ben diversi(e più turpi)dal donjuannismo, da altri/e intepreti(c'è anche Laura Dern)comunque di notevole spessore. Oltre ad alcune scene veramente ai limiti della sopportabilità, non mancano le esecuzioni capitali("sedia elettrica")dei due colpevoli, nel finale. "Coronamento"di un film sanamente spiacevole... El Gato
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elgatoloco
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martedì 10 luglio 2018
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non è un remake
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Todd Robinson, regista di questo"Lonely Hearts"(2005), è nipote del poliziotto Elmer C.Robison, eroe-testimone della"detection"che , negli anni '40 del 1900, aveva portato alla cattura di due criminali(un uomo e una donna, sentimentalmente legati)che, mettendo annunci nelle rubriche"Lonely Hearts"non solo derubavano ma spesso uccidevano donne desiderose di sposarsi, talora anche con bambini. Terribile il tema, ottima la resa, sia nella ricostruzione d'ambiente(Noir-Hard boiled)sia nella resa registica, dove si deve segnalare che Robinson è anche autore di soggetto e sceneggiatura, vista la documentazione familiare disponibile. Il film, duqnue, non è in alcun modo un remake di due precedenti film sul tema, rispettivamente del 1970 e del 1996, ma frutto di ricerca, studio, approfondimento.
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Todd Robinson, regista di questo"Lonely Hearts"(2005), è nipote del poliziotto Elmer C.Robison, eroe-testimone della"detection"che , negli anni '40 del 1900, aveva portato alla cattura di due criminali(un uomo e una donna, sentimentalmente legati)che, mettendo annunci nelle rubriche"Lonely Hearts"non solo derubavano ma spesso uccidevano donne desiderose di sposarsi, talora anche con bambini. Terribile il tema, ottima la resa, sia nella ricostruzione d'ambiente(Noir-Hard boiled)sia nella resa registica, dove si deve segnalare che Robinson è anche autore di soggetto e sceneggiatura, vista la documentazione familiare disponibile. Il film, duqnue, non è in alcun modo un remake di due precedenti film sul tema, rispettivamente del 1970 e del 1996, ma frutto di ricerca, studio, approfondimento. il tutto condotto con metodo e rigore(espresione uN po'tautologica, invero, in quanto il metodo è o dovrebbe essere di per sé rigoroso)e il cinema è fatica e metodo rigoroso, altrimenti non è o si compoen di cascami malamente fantasmatici...Tra gli intepreti, meglio James Gandolfini, purtroppo scomparso, che è il poliziotto co-rptagonista, mentre John Travolta , che intepreta Elmer Robinson, è bravo, anche nel rendere l'essere schizoide tra lavoro e famiglia, mentte tra i"vilains"emerge Selma Hayek, bellissima e sensualissima, quanto vioplenta, trasgressiva e implacabile rispetto a Jared Let; Laura Dern, dal canto, disegna un ritratto di donna dolente. El Gato,
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carloalberto
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martedì 11 gennaio 2022
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due film in uno
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Il film si colloca a metà strada tra un biopic drammatico ed una black comedy. Ispirato ad una storia vera, è scritto e diretto da Todd Robinson, nipote di un poliziotto, impersonato da John Travolta, che negli anni ’40 investigò sul caso dei killers dei cuori infranti, una coppia di truffatori assassini interpretati magnificamente da Jared Leto e Salma Hajek.
Le narrazione da subito si scinde in due storie diverse che scorrono su binari paralleli e che si incrociano soltanto all’inizio e alla fine, quasi appartenessero a due film, ognuno dei quali con un suo plot, il suo cast ed i suoi protagonisti.
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Il film si colloca a metà strada tra un biopic drammatico ed una black comedy. Ispirato ad una storia vera, è scritto e diretto da Todd Robinson, nipote di un poliziotto, impersonato da John Travolta, che negli anni ’40 investigò sul caso dei killers dei cuori infranti, una coppia di truffatori assassini interpretati magnificamente da Jared Leto e Salma Hajek.
Le narrazione da subito si scinde in due storie diverse che scorrono su binari paralleli e che si incrociano soltanto all’inizio e alla fine, quasi appartenessero a due film, ognuno dei quali con un suo plot, il suo cast ed i suoi protagonisti. La trattazione schizofrenica non giova al coinvolgimento in nessuna delle due storie, entrambe impegnative e potenzialmente cariche di pathos e che, tuttavia si depotenziano reciprocamente. L’attenzione sulla storia drammatica del poliziotto depresso, sconvolto dal suicidio della moglie, alle prese con il dolore del figlio adolescente, e che, nonostante tutto, cerca di rifarsi una vita, è disturbata dalle vicende criminali della coppia diabolica, legata da un rapporto morboso al limite della paranoia. E viceversa.
A James Gandolfini, che riesce, con pochi tratti, a rendere umano il suo personaggio, a differenza dell’appannato Travolta, il difficile compito di fare da trait d’union tra le due storie; nella duplice veste di buon amico e di saggio collega, diventerà la figura chiave del film rimettendo in carreggiata il protagonista sia nella vita privata che in quella lavorativa.
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