Il codice Da Vinci

Innanzi tutto devo dire di non aver letto il libro di Brown e, di conseguenza, non posso dare un giudizio su come la narrazione sia stata trasposta su pellicola o su quanto il film sia fedele o meno al libro. Il prodotto finale però, a mio parere, è di buona fattura: certo non si tratta di un capolavoro, ma visto le aspettative altissime, dovute al successo del romanzo, si attendeva forse un film "epocale" e si sa che quando ci si aspetta troppo, spesso il risultato è deludente; ma da spettatore perfettamente digiuno dal libro, devo dire che non sono rimasto deluso dal lavoro di Howard e sicuramente non lo boccio così decisamente come la critica sta facendo. Il fatto è che andando al cinema con la consapevolezza che quella è la trasposizione dell'omonimo libro, ci si trova di fronte esattamente a quello che ci si aspetterebbe: un thriller con spunti e intrecci storici, che vengono sviscerati pagina dopo pagina, scena dopo scena, in maniera anche abbastanza elegante spesso, con relative spiegazioni e chiarimenti, che tengono in ogni modo lo spettatore/lettore curioso in uno stato vigile, nel seguire il filo della storia. Certo, non è niente di più, ma non si pretendeva forse neanche che lo fosse, visto che la recitazione, ad esempio, in assenza di grossi spunti per venire alla luce, non poteva certo rappresentare lo scheletro portante del prodotto. La storia si mantiene sempre sullo stesso livello, pochi, infatti, i salti di tensione, ma anche i momenti più lenti non risultano noiosi, perché in essi sono concentrati i nodi focali della trama, che per merito di Brown o del regista, tengono "attaccato" lo spettatore...esattamente come un romanzo del genere dovrebbe fare... Ometto inoltre la mia opinione riguardo la verità o meno della storia, ma sicuramente le spiegazioni e giustificazioni dei fatti narrati sono sufficientemente verosimili e credibili da far stare in piedi la grossa montatura fatta dallo scrittore.