La mala educación

IERI SERA HO VISTO QUESTO FILM.INUTILE DIRE CHE PER ME NON è UN FILM MA SEMPLICEMENTE UN CAPOLAVORO.BELLO.NON HO PAROLE SULLA RECENSIONE DI ROBERTO DI DIONATO...NON SAPREI NEMMENO COME DEFINIRLO.COME SI PUO AL GIORNO D'OGGI SCRIVERE UNA RECENSIONE DI QUESTO TIPO SU UN CAPOLAVORO DEL GENERE.HA FORSE PAURA DEGLI OMOSESSUALI QUEST'UOMO?PEDRO SEI SEMPRE IL MIGLIORE!

Senza troppo togliere allo straordinario regista di "Tutto su mia madre", il film, maestralmente articolato, manca di qualcosa.. ed è quel qualcosa di amaro e negativo che dovrebbe darci la sola idea di un prete-insegnante che abusa di un suo scolaro. Ma non c'è. Non c'è questa amarezza, e non c'è la tanta discussa pedofilia. Alla fine del film ci fa quasi compassione il vecchio padre Manolo, "malato" e innamorato di un eccellente Gael Garcia Bernal, ex Che. Ma forse il nostro Pedro ha giocato, o meglio ha dovuto giocare d'astuzia in questo per evitare in parte l'assalto della critica e si è dedicato in modo fantastico, come sempre, alla regia, costruendo un film che, grazie ai suoi continui slittamenti tra presente, passato e futuro, alle musiche che trasportano in quel coloratissimo mondo dove non c'è più logica sessuale nè regole, tiene incollati allo schermo fino alla fine, quando ci si ritrova a leggere un finale che si desiderava non fosse più arrivato.

Credo che questo film voglia raccontare che l'anormalità-come l'omosessualità-può essere più normale dell'eterosessualità. Perchè Juan un uomo "normale" riesce a compiere comportamenti gretti e meschini, addirittura peggiori di quelli commessi dallo stesso Padre Manolo, che è un pedofilo.

Omosessuale E' normalità. A chi ha scritto la recensione DISGUSTOSA, priva di talento e di conoscenza cinematografica una sola parola: VERGOGNA.

"La mala educacion"? Detto in altri termini: nessuno è veramente innocente, i peggiori non sono sempre i colpevoli, in ogni boia può nascondersi una vittima e in ogni vittima può nascondersi un boia.

...del mondo. Non è tanto uttile essere compiacente con quello che, secondo lei, intende dire Almodovar. E proprio da commenti come quelli che provviene: " LA MALA EDUCACION", "LA CATTIVA EDUCAZIONE", o se si vuole "LA MALA EDUCATION" ji! Buona sera... Buenas noches... Buenas night!

Vi siete accorti che su questo sito c'è parte del copione in italiano in anteprima? http://www.artifara.com/Rivista4/testi/almodovar.asp Ciao dagli intrepidi

Stratosferico. Superlativo. Magnifique! Chiesa assassina di personalità!

Un film come La mala educaciòn (tralaltro scritto e diretto da uno dei più grandi registi del cinema mondiale, vorrei sottolineare) è talmente sottile da capire che è normale che per chi non capisce niente dell'argomento trattato si possa fare una recensione come quella del Signor Di Diodato! Si nota sicuramente una certa influenza politica che impedisce il libero pensiero! Bisognerebbe conoscere veramente l'argomento prima di poter scrivere simili sconcerie, e magari vivere un po in quell'ambiente ecclesiastico tanto protetto ma tanto nascosto! Si spera solo che i gentili lettori siano capaci di non dare alscolto a questo "brutte" parole!

Il film è decisamente diviso in due parti: la prima, caratterizzata da quell'interiorità propria di P.A.( Parla con lei, Tutto su mia madre) che riesce a trasfigurare poeticamente anche le tematiche più estreme e complicate, mi è sembrata il riflesso di memorie ( forse autobiografiche) che in quanto tali hanno un' inconsistenza storico-sociale e si sottraggono naturalmente a qualsiasi giudizio etico, per assurgere a pura fantasia creativa, il cui motore è l'amore-passione. L'altra (il noir vero e proprio) mi è sembrata faziosa e superflua. Almodovar si è incartato alla ricerca di una soluzione che potesse ragionevolmente spiegare ciò che forse non è chiaro neanche a lui.