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L'attore britannico Hugh Grant era una star assoluta, soprattutto negli anni 1990 e in partiolcare negli States: tra i suoi"glorydays"questo fiillm, ""Michey blue eyes"di Kelly Makin(1999), scritto da Robert Kuhn e Adam Scheinmann, cheracconta di un banditore d''sta newyorkese che si innamora di una giovane, cui chiede di sposarla:lei, pero, e'figlai di un boss mafioso italo-americano e dunque accetta con riserva la proposta. . IL fatto e'che gli uomini del boss, che gestisce un ristorante(classica copertura, come nights e altri locali)ci si mettono d'impegno e lo ricattano moralmente anche sul lavoro, creando pero'anche un problema con il cugino della sposa, che e'un "pttore"a tempo perso, ma che, sempre in seguito a un ricatto, riesce a far vendere un quadro appunto in occasione di un'asta.... La ragazza uccide il cugino(appunto l'"artista")per errore e il fatto provoca co nseguenze per cui dovrebbe essere il padre della sposa a uccidere il banditore d'asta durante il matrimonio. Ma... Fracnamente un film"leggero"che tenta di incrociar e quasi creare una sinstesi tra commedia e film di gangsters e gangesterismo, ma il risultato non va oltre un modestro divertimento, anche perche'era l'epoca(fine anni 1990.-inzio degli anni Duemila)nei quali si giravano film su matrimoni"Pericolosi"nei quali il suocerto era, appunto, un mafioso: Dunque scrasa originalita', comunque ben servita da una regia che segue gli inteprreti, dal comunque bravo Grant a James Caan quale suocerto a Burt Young, che credo abbia interpretato quasi sempre e solo il ruolo del mafioso, a Jeanne Tripplego¿horn, comunque brava a tratteggiare il ruolo della sposa. Altri/e bravi caratteirsti/e , sempre copiosi/e negli USA, completnao il quadro. Eugen
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