dado
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mercoledì 31 maggio 2006
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ottimo esordio
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Ottimo esordio questo di Ferzan Ozpetek, un piccolo gioiello di cinema, una storia affascinante e malinconica. Ottimo Alessandro Gassman nel ruolo di Francesco, architetto italiano che scopre se stesso, le proprie pulsioni, il suo essere durante un viaggio nella ipnotica Istambul. Brava anche Francesca D'Aloja nel ruolo di Marta.
Questo film è il viaggio di un uomo che scopre una sua natura probabilmente sempre celata o nascosta per vergogna, per paura di essere giudicato. Gli eventi lo portano a cambiare, a capire che la ricchezza (anche a spese dei più poveri) non è la cosa fondamentale della vita.
Istambul con i suoi Hammam, le sue viuzze, il suo mare ci ammalia, ci lascia senza fiato..
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Ottimo esordio questo di Ferzan Ozpetek, un piccolo gioiello di cinema, una storia affascinante e malinconica. Ottimo Alessandro Gassman nel ruolo di Francesco, architetto italiano che scopre se stesso, le proprie pulsioni, il suo essere durante un viaggio nella ipnotica Istambul. Brava anche Francesca D'Aloja nel ruolo di Marta.
Questo film è il viaggio di un uomo che scopre una sua natura probabilmente sempre celata o nascosta per vergogna, per paura di essere giudicato. Gli eventi lo portano a cambiare, a capire che la ricchezza (anche a spese dei più poveri) non è la cosa fondamentale della vita.
Istambul con i suoi Hammam, le sue viuzze, il suo mare ci ammalia, ci lascia senza fiato...Ozpetek ha firmato un esordio meraviglioso, nessuna concessione alla volgarità, nessuna battuta idiota. Il finale arriva inaspettato e travolge il nostro animo. "La finestra di fronte", "Le fate ignoranti" e " Cuore sacro" sono dei bei film, ma questo è stupendo!
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a.
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venerdì 11 maggio 2001
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sensuale e decadente
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In una sensuale quanto decadente Istambul, un giovane rinasce attraverso l'ospitalità e la bellezza. Film poetico coadiuvato da bellissime musiche dei Trancendental (già autori di Rinascimento, Deposizione). La spontaneità degli attori ci fa perdonare la mediocre capacità attorica di molti. Restano esclusi la bravissima D'Aloia, eterea come un fantasma e Gassman, assolutamente non a disagio nella parte. Mehmet, che ho visto dal vivo a To, è bello come nel film!
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fabyangel!
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martedì 19 giugno 2012
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ti segna l'anima!
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Mai visto un film così bello, sensuale,emozionante. un uomo che non sa più chi è! trascinato dal denaro, dal lavoro, da una donna che non ama.viene catapultato ad Istabul,si innamorerà di questo magnifico luogo , e cercherà di rimettere insesto il vecchi e bellissimo Hamam ereditato dalla zia..e si Innamorerà anche del giovane Mehmet! bellissimo ragazzo!.. ottimo esordio di Ozpetek! credo il suo film migliore!
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fidi88
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lunedì 28 marzo 2011
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hamam
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Francesco(Vittorio Gassman),giovane architetto romano sposato senza figli con la moglie e socia in affari Marta(Francesca D'Aloja),eredita da una zia materna un hamam(un bagno turco) ad Instanbul. L'uomo,un po' scocciato, si reca in Turchia per liberarsene ma rimane ammaliato dal fascino della città e dalle persone che vi abitano. Riscoprirà se stesso,compresa una nuova sessualità,ma sarà vittima della violenza del luogo. Il regista al suo esordio insiste su due temi che saranno fondamentali nelle produzioni successive: l'amore e l'affetto di un certo nucleo ristretto che ci viene presentato come modello alternativo a quello classico(in questo caso l'umile ma calorosa famiglia turca in contrapposizione all'agiata ma alienante vita dei due coniugi romani) e la scoperta e la successiva accettazione di una sessualità "diversa".
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Francesco(Vittorio Gassman),giovane architetto romano sposato senza figli con la moglie e socia in affari Marta(Francesca D'Aloja),eredita da una zia materna un hamam(un bagno turco) ad Instanbul. L'uomo,un po' scocciato, si reca in Turchia per liberarsene ma rimane ammaliato dal fascino della città e dalle persone che vi abitano. Riscoprirà se stesso,compresa una nuova sessualità,ma sarà vittima della violenza del luogo. Il regista al suo esordio insiste su due temi che saranno fondamentali nelle produzioni successive: l'amore e l'affetto di un certo nucleo ristretto che ci viene presentato come modello alternativo a quello classico(in questo caso l'umile ma calorosa famiglia turca in contrapposizione all'agiata ma alienante vita dei due coniugi romani) e la scoperta e la successiva accettazione di una sessualità "diversa". Ozpetek ci porta alla scoperta della sua terra d'origine e della sua cultura "fatta di calore familiare e maschilismo atavico,liberazione di sè e condizionamenti economici" (Mereghetti). Non particolarmente espressivo Gassman,meglio il resto del cast,adeguate le musiche dei Trancedental
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ultimoboyscout
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venerdì 8 febbraio 2013
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lo svago degli onoratissimi padri di famiglia.
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Francesco è un giovane e promettente avvocato romano che riceve in eredità da una zia un hamam, ovvero un bagno turco, ad Istanbul. Se ne vorrebbe sbarazzare rapidamente, ma una volta sul posto dimentica la moglie fedifraga e si lascia sorprendere e conquistare dalle atmosfere locali e da usi e costumi diversi, soprattutto sessuali. Film che segna l'esordio di Ferzan Ozpetek che racconta con occhio lucido della sua terra d'origine, della sua cultura e del fascino controverso che esercita fatto di tradizioni antiche, di valori come la famiglia e di un maschilismo forte e marcato, radicato nella gente. Il soggetto non offre particolari novità, il percorso di cambiamento del protagonista svela pian piano violenza e seduzione ma tutto apapre ovvio e scontato mentre piacciono parecchio solo le atmosfere calde ed avvolgenti, la cosa meglio riuscita del film.
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Francesco è un giovane e promettente avvocato romano che riceve in eredità da una zia un hamam, ovvero un bagno turco, ad Istanbul. Se ne vorrebbe sbarazzare rapidamente, ma una volta sul posto dimentica la moglie fedifraga e si lascia sorprendere e conquistare dalle atmosfere locali e da usi e costumi diversi, soprattutto sessuali. Film che segna l'esordio di Ferzan Ozpetek che racconta con occhio lucido della sua terra d'origine, della sua cultura e del fascino controverso che esercita fatto di tradizioni antiche, di valori come la famiglia e di un maschilismo forte e marcato, radicato nella gente. Il soggetto non offre particolari novità, il percorso di cambiamento del protagonista svela pian piano violenza e seduzione ma tutto apapre ovvio e scontato mentre piacciono parecchio solo le atmosfere calde ed avvolgenti, la cosa meglio riuscita del film. La questione omosessuale, anche alla luce delle sue pellicole successive, è quella che sta più a cuore al regista, col bagno turco che viene elevato ad emblema non solo dell'omosessualità stessa ma anche e soprattutto dell'ipocrisia imperante in una società in cui è fortissimo il concetto di religione. Ozpetek dirige a modo suo, con delicatezza assoluta e mantenendo toni bassi, evitando i paesaggi da cartolina di uan città bellissima per immergere lo spettatorenella Istanbul più vera e viscerale, quella non turistica, per rendere ancora più evidente la contrapposizione delle due culture. Ottimi gli intenti, ma il film appare lento e piuttosto disordinato, piatto e assolutamente prevedibile.
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