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Uno dei più riusciti esempi di cinema comico serio della commedia nosrana del passato.Dalla piece "Mani aperte sull'acqua" di Lugi Bruno di Belmonte,un ritratto dell'alta società nella capitale agli antipodi della Dolce Vita dove non si salva nessuno,dalla politica alla chiesa alla nobiltà e la legge assiste impotente e filosofeggia.Il peso degli anni un pò si sente,e se la cattiveria è totale(il finale è davvero ardito per l'epoca,con i ricchi alla deriva e più ricchi che li scansano)la satira oggi è più caricaturale.Ma la sceneggiatura intreccia abilmente situazioni e personaggi,e Lizzani gira con frizzante energia.Personaggi giustamente sgradevoli e patetici.Con un pò di fantasia lo si potrebbe prendere per un cinepanettone intelligente(peccato che quel genere sia stato tutto l'opposto...).Manfredi,poliziotto disilluso che cita Dante,e Cannavale,agente veneto poco sveglio fanno un'ottima coppia.Discrete musiche di Luis Enriquez Bacalov,con brani di Riccardo Cocciante,qui accreditato come Richard.
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