
Titolo originale | Barbara |
Anno | 2012 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Germania |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Christian Petzold |
Attori | Nina Hoss, Ronald Zehrfeld, Jasna Fritzi Bauer, Mark Waschke, Rainer Bock Christina Hecke, Claudia Geisler, Peter Weiss, Carolin Haupt, Deniz Petzold, Rosa Enskat, Peer-Uwe Teska, Elisabeth Lehmann, Peter Benedict, Thomas Neumann, Anette Daugardt, Thomas Bading, Susanne Bormann. |
Uscita | giovedì 14 marzo 2013 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,92 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 20 dicembre 2016
Il film di Christian Petzold (Yella, Jerichow) ha vinto l'Orso d'argento al Festival di Berlino 2012. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, In Italia al Box Office La scelta di Barbara ha incassato 152 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Estate 1980. A causa di una richiesta di visto di uscita dalla Germania Est Barbara, una dottoressa, viene trasferita da Berlino in un ospedale di campagna. Il suo fidanzato Jörg, che vive all'Ovest sta pianificando la sua fuga. Barbara svolge con scrupolo il suo lavoro di chirurgo pediatra ma si tiene a distanza dai colleghi che pensa di dover frequentare ancora per poco tempo. Il primario Andre è però interessato a lei e non solo professionalmente. Man mano che il giorno della fuga si avvicina la situazione per Barbara, tenuta sotto stretto controllo dalla Stasi (la polizia politica) si complica.
Il cinema tedesco ha ovviamente ancora molto da raccontare sui decenni in cui la Germania era divisa in due e all'Est il controllo del Partito comunista era soffocante. Christian Petzold affronta il tema con un punto di vista estetico innovativo perché ritrae la vita sotto la dittatura con colori caldi rifuggendo dallo stereotipo abusato di una luce livida come la situazione psicologica dei personaggi. L'originalità però si arresta a questo punto perché ogni situazione si fa prevedibile così come un finale in cui le concomitanze diventano degne di un romanzo d'appendice appesantisce quanto visto sino a quel punto. L'occasione di descrivere un sentimento che nasce e si sviluppa progressivamente finendo con il mettere in secondo piano il desiderio di libertà viene sprecata non per colpa degli attori che sanno intercettare con abilità lo stato di tensione diffusa che pervadeva le vite anche di chi si trovava in una posizione elevata come quella del medico.
È la sceneggiatura, scritta dallo stesso Petzold, che mostra come talvolta i plot di base possano essere simili ma gli esiti si manifestino come profondamente diversi. Perché il regista dichiara di avere avuto come fonte di ispirazione primaria Acque del Sud di Howard Hawks con Humphrey Bogart e Lauren Bacall. Purtroppo il confronto con quel classico del cinema si rivela perdente perché la scrittura resta in superficie e alla fine si ha l'impressione di un discreto film per la tv.
Siamo nella DDR, nel decennio che precede la caduta del Muro di Berlino. In un Ospedale di campagna si ritrovano Barbara, medico destinata a quella sede periferica per aver osato chiedere il permesso di espatrio, e Andrè, chirurgo dal passato pesante per un errore professionale di cui sta scontando le conseguenze. Due vite in qualche modo compromesse, che cercano di fronteggiare come possono [...] Vai alla recensione »
Abbiamo ancora negli occhi le immagini della caduta del muro di Berlino, anche se ormai sono passati più di 23 anni, e questo film i ributta prepotentemente indietro nl tempo, dietro a quel muro. Un film che, con straordinaria delicatezza, ci racconta una storia avvenuta al di là di quel muro. Barbara è una dottoressa che da Berlino viene confinata nella più profonda [...] Vai alla recensione »
Come quasi tutti i film di Petzold...che hanno la caratteristica di presentare casi più che di narrarli.Casi che avrebbero una certa intensità..peccato però che la regia è estremamente piatta; quasi cronachistica. Il risultato è che guardandoli mai ci dimentichiamo che stiamo guardando una finzione.Forse è una caratteristica tedesca quella di non essere assolutamente ridondanti; di presentare dialoghi [...] Vai alla recensione »
La richiesta di un permesso di soggiorno all’ovest: un motivo sufficiente per essere spediti “al confino “, all’estrema periferia del paese , al lavoro in un piccolo e sperduto ospedale : questo elemento d’avvio del film “ La scelta di Barbara “ fornisce già il senso brutale di un sistema coercitivo.
Una prigione fisica e morale quella della Germania dell'Est Anni 80 descritta da Christian Petzold, che sceglie un percorso narrativo metaforico, fatto di sottintesi, di silenzi e sguardi più che denunce e accuse, e per farlo sceglie come protagonista una donna colta, elegante, coraggiosa, medico pediatra di professione che ha come unica colpa il volersi trasferire all'Ovest e per questo viene confinata [...] Vai alla recensione »
Germania dell'Est, inizi anni '80, provincia. Non una situazione molto comune cinematograficamente, sicuramente interessante per scrutare e conoscere una parte della Storia recente europea non molto raccontata... Barbara è una chirurga pediatrica costretta a trasferirsi da Berlino Est in un ospedale di periferia per aver chiesto un soggiorno all'estero, e nutre la speranza di scappare presto dal [...] Vai alla recensione »
La scelta di Barbara (2012) film di Christian Petzold con Nina Hoss, Ronald Zehrfeld, Rainer Bock, Christina Hecke ed altri Questo film, ambientato nella Germania ancora divisa, presenta Barbara, una misteriosa e bella dottoressa esiliata in un ospedale di provincia, punita, sembra, per aver osato chiedere il visto per lasciare la Germania Est e tenuta sotto stretto [...] Vai alla recensione »
BARBARA Forse la nostra critica andrà del tutto fuori misura, ma, a dispetto di molte cose che accadono nel film, delle parole messe in bocca alla protagonista, di alcune immagini crude che non lasciano spazio ad indulgenze, in Barbara abbiamo respirato un’atmosfera di nostalgia. Ambientato nella Germania Est del 1980, ma girato ai nostri giorni, il film sembra osservare con [...] Vai alla recensione »
La cosa più riuscita del film è l'ambientazione, l'oppressione morale e psicologica, nonché fisica che la protagonista è costretta a subire. La stessa austerità degli ambienti poi si ripercuote nel volto di questa donna che non sorride mai, se non nei pochi attimi di sesso rubati alla finzione della vita. LA SCELTA DI BARBARA è un gioco di finzioni, si interpretano ruoli per uno scopo, ma al momento [...] Vai alla recensione »
Film in cui si narra di una donna medico, di nome Barbara appunto, che svolge quotidianamente la sua attività presso un ospedale di un paesino di campagna della Germania dell'Est. Siamo pertanto all'epoca antecedente la caduta del Muro di Berlino dove l'ambiente e l'atmosfera che si respira ed in cui la protagonista vive giornalmente è quella caratterizzata dai controlli [...] Vai alla recensione »
Film basato sull'economizzazione dei gesti,parole e movimenti di camera.Stle essenziale per rappresentare la dittatura della germania dell'est.Il popolo ostaggio,controllato, spiato,segregato entro confini di uno stato asfissiante.La selta di Barbara,ad un passo dal fuggire resta perchè l'amore vale sicuramente più della libertà , anzi l'amore la rende libera.Davve [...] Vai alla recensione »
Secondo mymovies film che si può anche non vedere. Recentemente molto ingannato dagli scores di mymovies vado a vedere questa pellicola. Storia credibile, analoghe infelicità raccontate ai tempi della Stasi, per nulla ridondante, non accusatoria ma limpida quasi distaccata. Critica politica che si presenta puntuale a rimarcare soprattutto la violenza sui sentimenti oltre che sulle persone ma senza [...] Vai alla recensione »
Un film immobile per rappresentare l'asfissiante controllo della Stasi su persone e sentimenti. Basato su pause e sguardi con dialoghi ridotti al minimo il regista riesce a creare l' inquietante atmosfera degli anni della guerra fredda, ponendo l'accento sulla sensibilità della protagonista più che sulle sue scelte politiche: l'amore vince sul desiderio di fuggire.
Bellissimo film drammatico, nel quale abbiamo ancora una volta la prova che essere un medico serio vuol dire davvero qualcosa, non per soldi ma per amore.
Per chi ha respirato l'aria di quei periodi, è un tuffo nel passato.Ben fatto.
UN VERO GIOIELLO DI ALTA CINEMATOGRAFIA. Gli scettici? Attendano natale per gioire con il loro cinepanettone.
La scelta di Barbara di Christian Petzold Il film parte bene: Barbara (Nina Hoss) è un medico che vive nella Germania Est prima della caduta del muro di Berlino. E’ stata trasferita dalla capitale in una cittadina per punizione ad una ‘grave infrazione’. Il suo carattere apparentemente freddo la isola dai colleghi, ma dimostra grande capacità ed umanità [...] Vai alla recensione »
Germania Est 1980. Una giovane pediatra viene confinata in un ospedale di provincia a causa del suo desiderio di andarsene ad Ovest dove risiede il fidanzato. La donna dovrà quindi fronteggiare il nuovo lavoro, i continui controlli della Stasi e le attenzioni di un collega. Forse sarà perchè ormai appena pensiamo a Stasi e Germania Est ci viene subito in mente la folgorazione [...] Vai alla recensione »
Film della Germania: la montagna ha partorito il topolino. Una coppia di medici mal assortita lavoricchia in ospedale, una noia mortale. Là dove spira forte il vento, non si comprende perché né l’allegoria. Di una lentezza incredibile, anche il pianoforte tace; cosa ci sta a fare?; ripararlo perché? La scelta finale, annunciata al principio non è sorprendente e non solo non serve a salvare il [...] Vai alla recensione »
Se avete voglia di vedere per due ore una che fuma sigarette e parla poco, un contesto storico deprimente e statico, una trama inconsistente e un finale buonista e stucchevole... ecco il film per voi.
...quindi fasullo, pretenzioso, banale e purtroppo parecchio noioso.
Mi dispiace molto per l'argomento e il coraggio di raccontarlo, ma a volte non basta. Piris
Esiliata in un ospedale di provincia per aver richiesto un visto per l'Ovest (siamo in DDR, nell'estate 1980) e sottoposta a continue e umilianti ispezioni di polizia, il medico di Berlino Est Barbara sta progettando una fuga verso la libertà. Tuttavia i rapporti instaurati con un giovane e illuminato primario e con un'adolescente che ha tentato il suicidio fanno riemergere nella donna, da tempo [...] Vai alla recensione »
Ci sono due storie, in "La scelta di Barbara" ("Barbara", Germania, 2012, 105'). La prima è una storia d'amore, la seconda di responsabilità e di libertà. Ambientato nella Repubblica Democratica Tedesca del 1980, il film di Christian Petzold e del cosceneggiatore Harun Farocki racconta di Barbara (Nina Hoss) e del suo desiderio di andarsene all'Ovest.
Barbara è una pediatra che vive nella provincia profonda della Germania Est comunista. Siamo nel 1980, e la protagonista sogna di fuggire dal paese insieme all'uomo che ama, un collega dell'ovest. Ma intanto è costretta a vivere in un'atmosfera asfissiante, fatta di diffidenza verso gli altri e controlli continui da parte dello stato. Nel suo sesto lavoro per il grande schermo, Christian Petzold applica [...] Vai alla recensione »
Una decina d'anni prima del crollo del Muro, la pediatra Barbara subisce una punizione per aver chiesto di trasferirsi a Berlino Ovest. Confinata in un piccolo ospedale sulla costa tedesca, la donna attende che il piano di fuga del suo amante per farle raggiungere l'Occidente si realizzi. Frattanto frequenta il primario André, che prova attrazione per lei ma deve riferire a un funzionario della polizia [...] Vai alla recensione »
Grigio e nebuloso dramma tedesco, dalle parti dell'irraggiungibile Le vite degli altri. Siamo in Germania Est, nei primi anni ottanta. Lavora in un ospedale di campagna la dottoressa Barbara. Invano la corteggia un collega: lei non dà confidenza. Ma chi le ha affidato tutti quei soldi? E perché la Stasi la tampina con insistenza? L'antipatica Nin a Hoss non riesce a dare palpiti al suo personaggio, [...] Vai alla recensione »
Barbara, la bionda protagonista che dà il titolo al film (nell'edizione orginale) è un medico. Bella, elegante, solitaria, la sigaretta spesso accesa tra le dita nervose appare quasi come un corpo estraneo nel piccolo ospedale di campagna dove è stata trasferita da Berlino. Germania dell'est 1980. Quella giovane donna misteriosa è una sorvegliata speciale, aveva chiesto di espatriare a ovest, e per [...] Vai alla recensione »
Se del cinema tedesco ricordate solo "Le vite degli altri" o "Good Bye Lenin" nulla sapete dell'irritazione che l'accoppiata tra il regista Christian Petzold e l'attrice Nina Hoss suscita tra i frequentatori non tedeschi della Berlinale, mentre la stampa locale applaude e le giurie distribuiscono premi. Ogni loro film ha l'onore del concorso: quest'anno era il turno di "Gold", storia di pionieri tedeschi, [...] Vai alla recensione »
Angosce speranze e amori di Barbara (la Hoss, fotogenica e energica), pediatra ospedaliero in libertà vigilata (e spiata) che sta preparando la fuga dalla Germania comunista anni '80. A più di 20 anni dalla caduta del Muro non si fermano le storie che scrittori e sceneggiatori ricostruiscono di un Paese sotto sequestro («Le vite degli altri» e «Good Bye Lenin» premiati, ma la lista si aggiorna).