Titolo originale | Mars Needs Moms |
Anno | 2010 |
Genere | Animazione, |
Produzione | USA |
Durata | 88 minuti |
Regia di | Simon Wells |
Attori | Seth Green, Joan Cusack, Elisabeth Harnois, Dan Fogler, Mindy Sterling, Ryan Ochoa Jacquie Barnbrook, Julene Renee, Raymond Ochoa, Matthew Wolf, Amber Gainey Meade, Robert Ochoa, Kevin Cahoon, Matthew Henerson, Adam Jennings, Kirsten Severson, Gavin Bryson Thompson. |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,73 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 25 maggio 2011
Il piccolo Milo comincia ad apprezzare sua mamma dopo che i marziani sono venuti sulla terra per prendersela. In Italia al Box Office Milo su Marte ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 20,5 mila euro e 2,8 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Milo è un bambino disobbediente e un po' egoista, incapace di comprendere a fondo come i molti rimproveri e obblighi imposti dalla madre siano manifestazioni d'amore. Gli alieni invece capiscono bene come ci voglia una madre rigida e amorevole per crescere i bambini e così rapiscono la suddetta mamma per fare da nutrice ai loro cuccioli. L'incredibile viaggio su Marte per recuperare la madre farà comprendere a Milo la vera natura dei suoi sentimenti.
Milo su Marte, come già Monster House, è un film che si ispira a un filone ben chiaro (quello del cinema d'avventura di e per ragazzi degli anni '80 in stile Steven Spielberg) ma senza verve o originalità, solo con un ritmo indiavolato che indubbiamente tiene desta l'attenzione. Il viaggio di Milo dovrebbe illustrare praticamente quel processo tutto teorico di presa di coscienza da parte di un bambino dell'affetto e del valore materno, ma si risolve unicamente in un richiamo all'ordine normalizzante. Milo impara che la madre aveva ragione e gli alieni scopriranno di non essere poi così diversi dai terrestri. Altre possibilità non esistono.
Si dovrebbe trattare di fantascienza (anche considerando come il regista Simon Wells sia il pronipote di H. G. Wells) ma in realtà è solo un racconto ambientato nello spazio che saccheggia da molte fonti diverse. Non c'è nessuna lotta per la vittoria dello spirito sulla materia, nè tantomeno una visione originale di futuro, a fare di Milo su Marte una vera opera fantascientifica e inoltre tutto il lavoro (imponente e decisamente impressionante) fatto sul design e le scenografie mostra in maniera eccessivamente smaccata le sue ispirazioni. Da Alien, a Tron, al noto spot 1984 di Apple, a Wall-E (non solo il viaggio imprevisto di un terrestre nello spazio ma anche il modo in cui i sentimenti sono scoperti attraverso la visione di un video di memorie), fino al debito più ingente e ravvisabile in quasi tutti i comparti: Guerre Stellari.
E' però nell'animazione e nel modo in cui si cerca di dar vita a questa storia che il film commette l'azzardo più forte.
La pervicacia con cui Robert Zemeckis sta portando avanti la sua idea di un'animazione fusa con il cinema dal vero ha dell'incredibile. Polar express, Beowulf e A Christmas carol come regista, più il già citato Monster house e ora questo Milo su Marte come produttore, nonostante gli incassi continuino a non essere eccellenti.
Ma se i suoi esperimenti da regista riescono sempre a regalare qualcosa, cercando davvero di superare i limiti fisici del cinema e quelli manuali dell'animazione, lo stesso non si può dire per i film che produce. L'animazione di Milo su Marte, frutto di lunghe e meticolose sessioni di motion capture (in cui attori in carne e ossa registrano i movimenti, corporali ma soprattutto facciali, che saranno poi attribuiti ai personaggi disegnati al computer) non risulta convincente come quella dei film precedenti e, come spesso accade quando il motion capture non funziona bene, lo spettatore tende a notare con un certo fastidio più le differenze e le cose che non vanno rispetto alle molte somiglianze con il modello umano.
Va infine notato però come il film, verso il termine, abbia un momento di sorprendente sentimentalismo in cui tutto sembra riuscire, un minuto che si staglia come una scena partorita a parte. Si tratta della sequenza con il respiratore nell'atmosfera marziana, un momento audace per come viene toccato e raccontato qualcosa che solitamente è tabù in un film per l'infanzia. Peccato che il resto del film non sia sul medesimo tono.
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io ho visto tantissimi cartoni e pochi brutti quanto questo, sono rimasto stradeuluso
Considerando l'intero film si può arrivare alla conclusione che il regista sia un convinto capitalista o cristiano anticomunista pronto a mettere in cattiva luce il modello comunista(il capo dei marziani è la moglie perfetta di Stalin);spero che la gente non si fermi all'apparenza di questo tipo di governo devastato,ma approfondisca e si documenti sui reali obiettivi marxisti.Ad [...] Vai alla recensione »
Il trailer mi ha spinto a vedere il film. L'ho trovato davvero bello!E' riuscito quasi a strapparmi una lacrima verso la fine per l'amore fra madre e figlio. Un viaggio che ti prende e ti coinvolge da subito,vicende che scorrono una dietro l'altra con una soundtracks azzeccata e d'effetto.La madre mi ha ricordato molto Joan Cusack per il carattere e i gesti.
un film che tutti i bambini del mondo dovrebbero vedere,in più con tanto di insegnamento,bellissima la tecnica con il quale è realizzato, BRAVI A TUTTI GLI OPERATORI,ne sono rimasta entusiasta ed in più mio figlio si chiama Milo....ECCELLENTE
Storia abbastanza originale, anche se un po' bamboccesco. Buona grafica, (Gribble e' stupendo, simpatico e identico alla controparte reale ), e buoni sentimenti disneyani. Non perdetevi i titoli di coda, dove oltre alle solite scenette da fine film, si rivedranno le scene del film mentre le giravano con attori veri per il motion capture, imperdibili.