La seconda volta non si scorda mai

Film 2007 | Commedia, 100 min.

Regia di Francesco Ranieri Martinotti. Un film con Alessandro Siani, Elisabetta Canalis, Francesco Albanese, Miriam Candurro, Marco Messeri. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2007, durata 100 minuti. Uscita cinema venerdì 11 aprile 2008 distribuito da Mikado Film. - MYmonetro 2,18 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 15 marzo 2016

Giulio, giovane agente immobiliare di successo, rivede Ilaria, la sorella di un suo ex compagno di classe che non vedeva da tempo. E si illude che lei abbia un interesse per lui... Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, In Italia al Box Office La seconda volta non si scorda mai ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 1,7 milioni di euro e 632 mila euro nel primo weekend.

Consigliato no!
2,18/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 1,43
PUBBLICO 3,12
CONSIGLIATO NÌ
Commedia sentimentale e convenzionale all'ombra del Vesuvio e della tradizione napoletana.
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 10 aprile 2008
Recensione di Marzia Gandolfi
giovedì 10 aprile 2008

Giulio Terracciano è un trentenne apatico, impiegato part-time in un'agenzia immobiliare. Durante una rimpatriata tra vecchi compagni di scuola ritrova Ilaria Fiorito, la bella sorella di un amico. Invaghitosi nel tempo breve di uno sguardo, scopre che la giovane donna è sentimentalmente impegnata con Alberto Ridolfi, un ricco e prestigioso avvocato penalista. Il suo amore avrà la meglio sulle resistenze di Ilaria che capitolerà davanti al mare di Napoli.
La comicità cinematografica italiana nei migliori casi è umorismo, nei peggiori ridicolaggine. Il basso livello deriva da vari fattori. Il primo potrebbe essere l'involgarimento generale e progressivo del Paese. Non è il caso di Alessandro Siani, misuratissimo anche nei triviali cinepanettoni. C'è poi un secondo aspetto: la mancanza di mestiere, e anche questo non difetta al giovane attore napoletano. Il limite della commedia sentimentale, scritta da Siani e diretta da Ranieri Martinotti, sta piuttosto in una terza ragione: da diversi anni il cinema invece di produrre e reinventare non fa altro che sfruttare fino all'esaurimento un filone o un genere e frequentare, per riproporre senza limiti, la Tradizione.
La commedia leggera leggera di Siani fa leva sulla ripetizione, sull'accumulo, sull'enumerazione dei clichè e sulle fissazioni degli italiani (napoletani, milanesi, aretini). La seconda volta non si scorda mai riproduce una convenzionale quotidianità e ride della discreta simpatia e dei leggeri impedimenti che si frappongono alla realizzazione e al trionfo di un eroe piccolo piccolo, che contempla il desiderio di essere moderatamente felice.
In questa direzione il vero trucco del mestiere comico è naturalmente il ricorso alla "napoletanità", all'impasto fra dramma personale ed ambiente pittoresco e alla drammaturgia del disincanto sofferente (quello di Viviani, De Filippo e Troisi). Perché si sa, Napoli nell'immaginario collettivo è la patria di lazzi esilaranti, di frasi che ritornano, di minuscoli qui pro quo. Ancora una volta si ride di una convenzione. Si ride di, non con. Nella "seconda volta" di Siani non c'è alcun filtro interpretativo del mondo, non c'è un atteggiamento preciso nei confronti della vita o una prospettiva morale, c'è piuttosto la superficialità e l'incapacità di scendere dentro le cose. Così basta un bel "Maronna 'o Carmine" per scatenare la risata. Quella che seppellisce e non anticipa né sorprende mai la realtà.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 15 gennaio 2013
claddfever

CHIAMARLO FILM è DAVVERO TROPPO. INTERPRETAZIONI SOTTO IL LIVELLO BASSO,SCENEGGIATURA INSENSATA,LE BATTUTE DI SIANI ERANO PRIVE DI UMORISMO E ALLA FORZATA RICERCA DI RISATE CHE NON ARRIVANO MAI. TRA I PEIAGGIORI CHE ABBIA MAI VISTO AL CINEMA..

martedì 8 marzo 2016
Barolo

Pur non elevandosi al rango di capolavoro della comicità, è tuttavia un film simpatico, pregevole l'interpretazione di Siani, ma sorprendente quella di Messeri, che nel ruolo del vescovo sessuofobo e declamatore di antichi aforismi latini nonché di veri e propri anatemi, è veramente esilarante. Anche Ruffini , che di solito non è un portento, in questa caratterizzazione è efficace.

Frasi
Professò ci avete portato ventisette volte allo zoo di Fasano, l'ultima volta che sono entrato la scimmietta non mi ha salutato con la mano ma con il bacetto.
Una frase di Giulio (Alessandro Siani)
dal film La seconda volta non si scorda mai - a cura di Andrea
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Andrea Giorgi
Film TV

Ricomincia da due, Alessandro Siani, caratterista sia in Tv che nei cinepanettoni dell'ultima infornata, mattatore della napoletanità verace. Dopo l'esordio con Ti lascio perché ti amo troppo, accolto con significative pacche sulle spalle, l'attore-autore torna quasi da star, forte di un lancio in grande stile e con Elisabetta Canalis special guest, però più accollata che altrove.

Valerio Caprara
Il Mattino

Alessandro Siani fa bene a battere il ferro della popolarità, ma deve imparare ad attrezzarsi per le sfide più ardue. Agile cabarettista e garbato incursore della neo-napoletanità aveva modellato «Ti lascio perché ti amo troppo» sull'omaggio intelligente a Massimo Troisi, ma al secondo tentativo il proposito mostra la corda e la dura legge dello schermo finisce col riportarlo al punto di partenza. Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Ha ragione Riccardo Tozzi, produttore. In Italia abbiamo reimparato a fare i prodotti commerciali prima che i film d'autore. Ce lo ricorda la seconda fatica da protagonista del comico napoletano Siani, quasi un "clone" borghese di Troisi, diretto come sempre da Francesco Martinotti. Un filmetto privo di pretese ma non di eleganza, e a tratti francamente molto divertente.

Alessandra De Luca
Ciak

Giulio (Alessandro Siani), giovane agente immobiliare, rivede dopo anni Ilaria (Elisabetta Canalis), la sorella di un ex compagno di scuola, e, com'era già accaduto in passato, è amore a prima vista. Nonostante tra i due scoppi la passione, Ilaria è però decisa a sposare un altro (Enzo Decaro), mentre Giulio non riesce ad accettare la verità sulla vita sessuale dei genitori.

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Che sciagura essere difesi dall'avvocatessa Elisabetta Canalis. Che per togliere dalle grane un povero cinese, investito da un automobilista bugiardo, inventa su due piedi un falso testimone, subito sbattuto in guardina. Comunque una principessa del foro di fronte all'attrice, davvero preoccupante per fissità dello sguardo e delle mandibole. Carina è carina, tanto da far spasimare lo scalpitante agente [...] Vai alla recensione »

Filippo Mazzarella
ViviMilano

Triangolo napoletano: al vertice Elisabetta Canalis, angoli (ottusi) l'ex-Smorfia De Caro e il voglio-ma-non-posso di Troisi già sopportato per due cinepanettoni a fila. Doppi sensi alla Nando Cicero e sentimentalismi da graffiti nei cessi: si potessero dare zero stelle, sarebbe questo il caso di spenderle. MEDIOCRE - PER(CHE')? Da ViviMilano, aprile 2008

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