Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Fulvio Wetzl |
Attori | Franco Nero, Valeria Vaiano, Antonino Iuorio, Cosimo Fusco, Ulderico Pesce, Dree Stemans Walter Golia, Tiziano Murano. |
Uscita | venerdì 23 novembre 2007 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,27 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 12 febbraio 2010
La storia dei minatori lucani emigrati in Belgio negli anni '50. Il film ha ottenuto 1 candidatura al Festival di Giffoni, In Italia al Box Office Mineurs ha incassato 18,9 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Lucania, 1961. Quattro bambini e la loro vita quotidiana in un piccolo paese. Armando ed Egidio sono di modeste condizioni economiche, Mario è il figlio del dottore e Vito ha come padre un restauratore di oggetti sacri. I bambini imparano a crescere a scuola (dove hanno un maestro capace di appassionarli) e nei giochi all'aperto. C'è però un 'altrove' che incombe. È il Belgio, con le telefonate degli emigrati che chiamano al posto pubblico. Sono i lucani andati a fare i minatori in un luogo lontano che diventerà vicino per Armando ed Egidio costretti a lasciare la loro terra e a dover iniziare il non facile percorso di integrazione in una nuova realtà.
Fulvio Wetzl è un regista incapace per formazione di adeguarsi agli abusati stereotipi della maggior parte del cinema italiano. Basta scorrere la sua filmografia per rendersene conto. Anche in questa occasione, grazie anche alla collaborazione di Valeria Vaiano (attrice e cosceneggiatrice del film), non sfugge alla regola che si è dato da sempre: cercare nuove vie di narrazione.
In una cinematografia italiana che sempre più spesso si rifugia in storie intimistiche per sfuggire al dovere morale di fare memoria, Wetzl ci ricorda un passato di sofferenza, ci riporta alla memoria accordi politici che proponevano un cammino della speranza che tale non era. Lo fa con la collaborazione di innumerevoli realtà locali lucane e grazie alla partecipazione di circa cinquecento volontari. È un film che nasce dal basso Mineurs (la doppia valenza del termine francese che può significare sia 'minori' che 'minatori' aggiunge un ulteriore elemento di discussione). È un film che non piacerà a una parte della critica che lo definirà 'televisivo' (utilizzando così un termine che significa tutto e niente) non cogliendone il valore di coagulo di ricordi, emozioni, storie individuali (il cantante Adamo figlio di minatori che scrive una canzone ad hoc) portate sullo schermo grazie a una tenacia e a un'idea di cinema 'popolare' nel senso migliore del termine. Tenacia e idee che altri (beneficati da finanziamenti dello Stato) non hanno.
MINEURS disponibile in DVD o BluRay |
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(seconda parte) A dirigere questo coro di voci è il sentimento religioso che si traduce nella sacralità della famiglia e che si manifesta per mezzo delle figure del Cristo ligneo e della Beata Vergine, trasportati con cura e devozione lungo un’estenuante processione in treno dall’Italia al Belgio. Il Cristo in croce accompagna i “Minori”, li accomuna nelle [...] Vai alla recensione »
In pieno accordo Italia-Belgio(1946),per cui ogni 50mila immigrati italiani,2500tn di carbone venivano date all’Italia,dalla Basilicata alcune famiglie si spostano nel Limburg,dove affrontano con dignità la sofferenza di essere immigrati.Ma con la forza di chi vuole riconosciuti i propri diritti.Il titolo ha una doppia traduzione:minatori,ma anche minori.
“Che male c’è ad aver paura?” Ad aver paura di scavare nell’animo umano per andare in cerca delle proprie radici, dei propri affetti e della propria identità collettiva? I Mineurs di Fulvio Wetzl non sono solo dei poveri cristi, costretti a cercar fortuna in Belgio, lontano dalla loro Lucania, a scavare nelle miniere di carbone come fanno i vermi (o i “vermigli”, come li chiamano i bambini del film). [...] Vai alla recensione »
Mineurs (che in francese vuol dire sia minatori che minori) nasce dall’incontro magico tra uno sguardo (quello degli autori) ed una terra (la Lucania) che tanto sembra aver bisogno di essere finalmente raccontata. E non solo dal cinema. Il risultato di questo incontro (che, per quanto possa apparire paradossale, è sempre più raro come starebbe a dimostrare l’enorme quantità di cinema impersonale che [...] Vai alla recensione »
Negli anni ’50 un gran numero di minatori cominciò ad emigrare dalla Basilicata verso il Belgio, terra ricca di distretti minerari e, proprio per questo, meta ambita per coloro che dovevano fare i conti con un’esistenza disagiata. Una realtà comune a parecchie regioni dell’Italia meridionale del dopoguerra: perché allora non partire e mettere da parte i soldi necessari per garantire – a se stessi, [...] Vai alla recensione »
Di questo non si è mai parlato. La portata straordinaria di questo dramma non è venuta fuori nella sua profonda verità neppure dopo la strage di Marcinelle. I minatori, quando tornavano a casa, non raccontavano quello che avevano vissuto, non dicevano quello che provavano nel corpo e nella mente. Solo ora, a distanza di decenni riescono a parlare.
Occhi lucidi e tanta commozione per la prima bolognese del film dedicato ai minatori lucani. La proiezione di “Mineurs” è stata accolta giovedì scorso dal pubblico del Lumière, storico cinema d’essai del capoluogo emiliano, con silente partecipazione e liberatorio applauso finale. Il film, prodotto nel 2007 e molto apprezzato anche dalla critica, racconta la storia dei minatori lucani [...] Vai alla recensione »
2.500 tonnellate di carbone fornite dal Belgio all'Italia per ogni 50.000 minatori disposti a migrare nel Limburgo e in altri distretti minerari. L'accordo, siglato tra Italia e Belgio nel 1946 fu l'inizio di un flusso ininterrotto di disperati alla ricerca di una vita migliore. Gli avvenimenti che si accompagnarono a questo drammatico esodo sono in parte noti, come la tragedia nella miniera di Marcinelle [...] Vai alla recensione »
Esce distribuito direttamente dai registi produttori un film già presentato in festival nazionali e internazionali, nato da uno studio sul territorio (la Basilicata) durato per più di un anno. Raccoglie ricordi di storie di emigrazione verso il Belgio, soprattutto come furono vissute dai ragazzini. Moglie e figli raggiungono il padre che lavora nelle miniere, vita difficile e malattia ai polmoni assicurata. [...] Vai alla recensione »
In francese «mineurs», il termine del titolo, vuol dire tanto minatori quanto minori: i protagonisti del film italo/belga con Franco Nero, Valeria Vaiano (anche soggettista, sceneggiatrice, coproduttrice) e ragazzi per la prima volta sullo schermo, collocato nel 1961 in Lucania terra di emigranti verso il Belgio per lavorare nelle miniere. Seguendo un percorso esistenziale classico, i ragazzi raggiungono [...] Vai alla recensione »
Mentre minacciose nubi oscurano l’orizzonte italiano, fra cedimenti di solidarietà, accoglienza d’immigrati ed eliminazione di scarti, un carme purissimo evoca antiche piaghe, portando sullo schermo Mineurs, i minatori che, nel decennio 1960, abbandonarono la Lucania natìa per recarsi ad estrarre carbone in Belgio. Vi era un accordo politico: il nostro Paese dava mille lavoratori, e dalla Sambre Mosa [...] Vai alla recensione »
Tra i film in concorso a] Saturno Film Festival dedicato al racconto dei tempo (Alatri 12 - 17 novembre) c’è anche il racconto dei minatori italiani in Belgio. È il giocoso e drammatico Mineurs, di Fulvio Wetzl realizzato con Valeria Vaiano (che ha curato la documentazione e la produzione insieme a Wetzl), interpretato da alcuni attori professionisti e molti abitanti coinvolti nella storia, un lavoro [...] Vai alla recensione »
Storie di emigrazione. Da un paesino lucano una famiglia parte per il Belgio, terra di miniere e di carbone, di sofferenze e di riscatti. Fulvio Wetzl, con la complicità di Valeria Vaiano (coprotagonista e cosceneggiatrice), costruisce uno strano film paratelevisivo, che a tratti ricorda le atmosfere di lavori come E le stelle stanno a guardare. Le scenografie italiane sono il frutto di una sintesi [...] Vai alla recensione »
Nella doppia accezione di "minatori" e "minorenni", il titolo francese di questo quarto lungometraggio autoprodotto di Wetzl ("Prima la musica, poi le parole") allude alle condizioni di lavoro estremo degli emigrati italiani nelle miniere del Limburg, in Belgio (primi anni '60), nello sguardo dei loro figli più piccoli. Dalla Lucania, dove echeggia la vita dura dei parenti lontani e dove la povertà [...] Vai alla recensione »
Mineurs (cioè sia "minori" che "minatori") vuole rendere omaggio a quella stessa memoria cui, in forme e modalità molto diverse, hanno reso omaggio il film per la tv con Claudio Amendola su Marcinelle, il film Rosso Malpelo di Pasquale Scimeca, e anche un bel documentario sulle zolfatare siciliane intitolato 'A pirrera. Muovendo da una ricerca sul campo e dalla collaborazione attiva di numerosi comuni [...] Vai alla recensione »