L'angelo ubriaco

Film 1948 | Drammatico 98 min.

Titolo originaleYoidore tenshi
Anno1948
GenereDrammatico
ProduzioneGiappone
Durata98 minuti
Regia diAkira Kurosawa
AttoriToshirô Mifune, Takashi Shimura, Reisaburo Yamamoto, Chieko Nakakita .
TagDa vedere 1948
MYmonetro 3,54 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Akira Kurosawa. Un film Da vedere 1948 con Toshirô Mifune, Takashi Shimura, Reisaburo Yamamoto, Chieko Nakakita. Titolo originale: Yoidore tenshi. Genere Drammatico - Giappone, 1948, durata 98 minuti. - MYmonetro 3,54 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Si tratta di un film inedito del grande regista giapponese. Ambientato a Tokyo dopo la seconda guerra mondiale mostra realisticamente la difficile sop...

Consigliato sì!
3,54/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA
PUBBLICO 3,59
CONSIGLIATO SÌ
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L'insolito rapporto tra un medico alcolizzato e un gangster malato di tubercolosi.
Recensione di Emanuele Sacchi
Recensione di Emanuele Sacchi

Considerato da Kurosawa il suo primo film esente da contaminazioni censorie, liberato dalla censura del regime fascista prima e degli occupanti americani in seguito, L'angelo ubriaco rimane una delle rare incursioni del regista nel noir (o almeno a una forma molto personale dello stesso). Kurosawa non si consegna al cinema di genere, ma lo usa per introdurre diversi temi a lui cari, concentrandosi sul valore morale della figura del medico, affidata come da tradizione all'interpretazione di un maestoso Takashi Shimura. Al dottore-angelo, fragile quanto a volontà ma baluardo di saldi principi morali, si contrappone il gangster - giovane, scriteriato e autolesionista - incarnato da un già promettente Mifune Toshiro: il rapporto tra i due, conflittuale ma di grande affetto reciproco, riprende la tipica dialettica kurosawiana sull'amicizia virile e sulla solidarietà umana, con un dualismo Shimura-Mifune che tornerà più volte, fino agli esiti di eccellenza de I sette samurai.
Lo stagno, che circonda il quartiere in cui Sanada si trova a operare, funge da metafora - facile, diretta, ma efficace, proprio come i primi piani espressionisti e altri topoi della poetica kurosawiana - della sporcizia morale e fisica di una società malata come quella del dopoguerra nipponico, scenario di miseria assoluta, senza alcuna speranza che non sia quella della dedizione al crimine e al profitto facile. Matsunaga è tutt'altro che un personaggio positivo, con le sue mille doppiezze e menzogne, ma è impossibile non simpatizzare con il dramma umano che dilania il suo animo tanto quanto la tubercolosi divora i suoi polmoni.
Tra le diverse sequenze memorabili un posto speciale va riservato, oltre che allo showdown improntato all'eccesso, al sogno di Matsunaga, bergmaniano presagio di morte difficile da dimenticare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 14 marzo 2010
Paola Di Giuseppe

Shimura e Mifune per la prima volta insieme (l’anno dopo saranno la straordinaria coppia di Cane randagio) in un lungometraggio sui disastri della guerra,nel degrado morale e ambientale dei bassifondi di Tokio,per un tema che in Kurosawa è particolarmente urgente e tornerà anche in tempi ormai lontani da quella tragedia collettiva (Dodés‘Ka-dén del ’70) in una desolata verifica a posteriori del perdurare [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 agosto 2013
Luca Scialo

In un quartiere degradato un medico fa il possibile contro la Tubercolosi, che affligge molti cittadini causa le precarie condizioni igieniche del posto. Tra i pazienti c'è Matsunaga, un malavitoso che non vuole ammettere di essere malato. Il dottor Sanada fa di tutto per guarirlo, scontrandosi spesso anche fisicamente con lui. Ma non sarà un'impresa facile.

martedì 24 febbraio 2015
LucaGuar

"L'angelo ubriaco" (1948) è uno dei primi film di Kurosawa, che dimostra però, pur prima di diventare famoso al pubblico occidentale, di essere già un giovane promettentissimo e dotato di un talento straordinario, al pari di quello che diventerà il suo attore-feticcio per anni, Toshiro Mifune. Il film anticipa, per intenderci, la scia di "Vivere", [...] Vai alla recensione »

sabato 7 maggio 2011
Nicolas Bilchi

Meno riuscito di "Sugata Sanshiro" per via dell'influsso pessimistico che i terribili eventi della Guerra ebbero sul Giappone, "L'angelo ubriaco" è comunque un'opera notevole che conferma l'abilità di Akira Kurosawa e che segna il debutto di Toshiro Mifune, dando il là ad uno dei sodalizi più fortunati e spettacolari della storia del cinema. [...] Vai alla recensione »

domenica 29 dicembre 2013
Great Steven

L'ANGELO UBRIACO (GIAPPONE, 1948) diretto da AKIRA KUROSAWA. Interpretato da TAKASHI SHIMURA – TOSHIRO MIFUNE – REISABURO YAMAMOTO – NORIKO SEGONKU – CHOKO LIDA – MICHIYO KOGURE – YOSHIKO KUGA § Alla fine del secondo conflitto mondiale, il gangster Matsunaga, ferito durante il "lavoro", va a farsi curare dal dottor Sanada.

lunedì 1 agosto 2011
molenga

Fare una classifica dei migliori film di Kurosawa per me è difficile, si tratta di una dei registi che preferisco. Dividendo la sua opera in film d'ambientazione storica e contemporanei ecco che tra i secondi spicca questo "l'angelo ubriaco", con i due attori che più di hanno segnato la storia di questo mostro sacro del cinema, Mifune e Shimura.

venerdì 11 dicembre 2009
frankcostello

il primo film in cui kurosawa è libero di sfogare tutta la sua arte;questo è probabilmente una delle sue vette

martedì 5 dicembre 2017
Francis Metal

Un film che sembra immerso nella melma dello stagno in esso rappresentato. Descrive lo squallore di una società infetta dalla tubercolosi e di come le persone convivono con la malattia o il rischio del contagio. Da notare il distacco tra la ragazza solare e ottimista che alla fine guarisce e il violento paziente che di farsi curare non ne voleva sapere.

lunedì 17 agosto 2009
Sinkro

Forse va guardato per uno che si vuole fare tutta la filmografia di Kurosawa, ma come film non vale poi granchè... E' il ritratto di due personaggi, un medico e uno yakuza. Il primo incomprensibilmente si prende a cuore la salute del secondo che per cocciutaggine non si cura e continua nella sua vita di eccessi. Esce di galera un altro boss che lo scalza.

Frasi
Dopotutto era solo un cattivo gangster. Un cane è un cane e niente può cambiarlo.
Dialogo tra Matsunaga (Toshirô Mifune) - Il dottor Sanada (Takashi Shimura)
dal film L'angelo ubriaco
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