| Anno | 2022 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | Canada |
| Durata | 100 minuti |
| Regia di | Charlotte Le Bon |
| Attori | Joseph Engel, Sara Montpetit, Monia Chokri, Arthur Igual, Jeff Roop Karine Gonthier-Hyndman, Pierre-Luc Lafontaine, Thomas Laperriere. |
| Uscita | giovedì 29 giugno 2023 |
| Tag | Da vedere 2022 |
| Distribuzione | Movies Inspired |
| Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
| MYmonetro | 3,59 su 19 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 26 giugno 2023
Storia d'amore e di fantasmi per Charlotte Le Bon che debutta alla regia e adatta liberamente la graphic novel di Bastien Vivès, "Una sorella". Il film ha ottenuto 1 candidatura a Cesar, In Italia al Box Office Falcon Lake ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 9,9 mila euro e 5,3 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Bastien, tredici anni, "quasi quattordici", ha una paura folle dell'acqua e una curiosità viva per Chloé, sedicenne bella e insolente che lo spinge a superare i suoi limiti per piacerle. In vacanza con la famiglia sulle rive di un lago quebecchese, divide la stanza col fratellino e con la ragazza, figlia di amici di famiglia che ha deciso di prenderlo sotto la sua ala. Malgrado lo scarto di età, tre anni che pesano come un bacio rubato, i due adolescenti creano un legame unico a colpi di bagni e giochi proibiti. Sul fondo di una leggenda fantasmatica, l'estate scorre e il desiderio monta.
Storia d'amore e di fantasmi per Charlotte Le Bon che debutta magnificamente alla regia e adatta liberamente la graphic novel di Bastien Vivès, "Una sorella".
Ficcato in un angolo remoto del Québec, Falcon Lake è un romanzo di formazione singolare che passa tutto per il corpo dei suoi protagonisti e per un décor magico e disorientante. Un film che lascia tutto lo spazio a Bastien, che sta entrando nell'adolescenza, e a Chloé, che sta per lasciarla. A bordo del lago, che Bastien osserva dal pontile e Chloé sperimenta nelle sue profondità limacciose e minacciose, Le Bon avvia una storia di iniziazione sentimentale e sessuale che flirta disinvolta con l'horror. Perché il suo film è ossessionato da un fantasma, una leggenda che la protagonista ama raccontare per turbare chi l'ascolta e perturbare le acque placide di una pigra estate al lago.
Attratta dalla morte, che mette in scena facendosi fotografare come natura morta, è convinta che il fantasma di un bambino annegato anni prima nello stesso lago infesti quei luoghi. I suoi racconti neri persuadono progressivamente Bastien che vuole compiacerla, che vuole meritarla. L'autrice traduce mirabilmente quelle incursioni del fantastico dentro un paesaggio bucolico bagnato dal sole. Le 'apparizioni' della ragazza, coperta per gioco da un lenzuolo bianco, rispondono ai codici del gotico: una silhouette 'tagliata' da un bagliore di luna, un'inquadratura di spalle, un dettaglio dei suoi lunghi capelli liberi nel vento come uno spettro che fluttua o il suo corpo inerme (e in posa plastica) nel mezzo di una strada sterrata. Immagini che sorprendono e che detonano il film mentre scivola progressivamente verso una vera storia di fantasmi.
Del resto il coming of age porta con sé una parte orrorifica, come l'estate cova la melanconia crescente di quello che è stato e ne assume la qualità mortifera tanto profonda quanto ammaliante. Joseph Engel, già miracoloso per Louis Garrel (L'uomo fedele e La crociata), e Sara Montpetit incarnano gli adolescenti di un racconto vibrante in cui i genitori non sono che figuranti, la relazione di complicità che tessono Chloé e Bastien non li riguarda. Le Bon filma con delicatezza quel primo amore e le sue scaramucce, le sue inibizioni e le sue risate fino a offrire al suo "teen movie" insolito e poetico qualche cosa di greve e di misterioso. Un'oscurità che raramente avvolge il genere.
Falcon Lake, al contrario, contempla i sortilegi e coltiva uno sfondo ostile che fa temere il peggio. Il gusto mortifero di Chloé o le inquietanti passeggiate silvestri e notturne, si alternano con le mattine di sole e una festosa riunione di famiglia, donando al film una densità incredibile. Diversamente dai teen americani, i protagonisti hanno l'età dei loro personaggi e giocano sul set e nella finzione come i bambini che sono ancora. Si mordono le mani per provare l'impossibile, adottano dei rituali quotidiani per passare più tempo insieme, sperimentano una libido nascente disegnando un film sull'adolescenza che ha la morte come orizzonte.
A immagine de Il giardino delle vergini suicide, Stand by Me, Paranoid Park, I quattrocento colpi e ancora, Falcon Lake è un film di metamorfosi, di fine estate, di crepuscolo. Il sole brilla alto ma le tenebre sono dappertutto in quest'opera prima febbrile che rianima finalmente un genere da tempo inerte. Lo fa abbigliandolo da racconto gotico, insinuando un'ombra spettrale e sottolineando la dimensione irreparabile dell'adolescenza. I presagi di morte abbondano e l'adolescente è un morto vivente transitorio, un fantasma passeggero, una creatura che non appartiene più al regno dei bambini e non appartiene ancora a quello degli adulti.
Le Bon fa i conti poi con la (nostra) memoria e con l'adolescente che fummo attraverso un'idea potente e un finale aperto dove ognuno di noi si volta indietro e si vede irrimediabilmente morto.
È raro che capiti di vedere un film tanto delicato e profondo, così struggente nel basso profilo che la regista Charlotte Le Bon ha deciso di dargli, del tutto privo di retorica e di luoghi comuni. Cosa dire, come fare a dire qualcosa sull’ineffabile che connota i turbamenti dell’adolescenza, la scoperta dell’amore? Le Bon ci riesce, attraverso la regia pulita del suo [...] Vai alla recensione »
Un'estate a Falcon Lake, in Canada: Bastien, 13 anni, vi trascorre le vacanze con la famiglia e degli amici dei genitori, dividendo la camera con la sedicenne Chloé: sono giorni di confidenze insperate, prime trasgressioni, nuove esperienze, corpi che si sfiorano, emozioni mai provate prima. Un coming of age, certo, ma non come gli altri, pur riprendendone tutte le stazioni tipiche.
Un'estate a Falcon Lake, in Canada: Bastien, 13 anni, vi trascorre le vacanze con la famiglia e degli amici dei genitori, dividendo la camera con la sedicenne Chloé: Sono giorni di confidenze insperate, prime trasgressioni, nuove esperienze, corpi che si sfiorano, emozioni mai provate prima. Un coming of age, certo, ma, non come gli altri, pur riprendendone tutte le stazioni tipiche.
Chissà qual è la percezione che l'italiano medio ha del Canada, una nazione ben più misteriosa di quanto si possa immaginare. È infatti probabile che i più la considerino quasi una dependance degli Stati Uniti d'America, dai quali dopotutto è geograficamente circondata (al confine meridionale quanto a quello occidentale, se si considera l'Alaska); una confusione dettata dalla lingua dominante, la stessa [...] Vai alla recensione »
Libero adattamento della graphic novel "A sister" di Bastien Vivès, "Falcon Lake" è un film prezioso e fragile, un ibrido di dramma adolescenziale, racconto di formazione e storia di fantasmi. L'opera prima dell'attrice ed ex modella Le Bon inizia con il viaggio estivo del francese Bastien (Engel) insieme alla sua famiglia nel cottage rurale di un vecchio amico canadese della mamma.
Debutto alla regia di Charlotte Le Bon, già attrice per registi come Michel Gondry. Lasse Halström e Jalil Lespert, presentato in concorso allo scorso Torino Film Festival (e prima a Cannes), Falcon Lake (distribuito da Movies Inspired) è ispirato alla graphic novel Une soeur di Bastien Vivès (pubblicata in Italia da Bao Publishing). Un cottage di legno abbastanza isolato, un lago circondato dai boschi [...] Vai alla recensione »
Truffaut un giorno ebbe a dire di Hitchcock che girava le scene d'amore come fossero omicidi e gli omicidi come fossero scene d'amore. Falcon Lake è una storia d'amore, girata e pensata come se fosse un film horror. E non si tratta di una scelta meramente stilistica: perché, per certi versi, l'ingresso nell'adolescenza è un vero e proprio momento di orrore.
Un tredicenne francese passa le vacanze in uno chalet in una foresta canadese e s'innamora della figlia della padrona di casa, di tre anni più grande di lui. A dividerli tuttavia c'è anche il lago vicino alla casa, su cui, dice lei, aleggia il fantasma di un morto annegato. Il film abbandona presto le suggestioni del cinema horror, così come delude le aspettative di chi pensava a uno stretto adattamento [...] Vai alla recensione »
L'inquietante come rumore di fondo dell'adolescenza. Ogni racconto di formazione, di fatto, è un'astrazione di luci e ombre, scoperta e paura, esposizione dei corpi nello spazio del visibile e negazione di essi. In Falcon Lake di Charlotte Le Bon c'è tutto questo e anche di più, raccontato in una bellezza perturbante, sospesa nella linea d'ombra della giovinezza e dei generi cinematografici.
Falcon Lake è il primo lungometraggio diretto dall'attrice Charlotte Le Bon ma non il suo esordio assoluto alla regia, che è invece rappresentato dal corto Judith Hotel (2018). Malgrado diversissimo per tono e fisionomia, quest'ultimo condivide con l'opera successiva sia il medesimo clima rarefatto di sospensione astratta sia l'ambientazione in un luogo situato ai margini della civiltà e nel folto [...] Vai alla recensione »
Avrebbe meritato un'uscita meno marginale, non solo come calendario, questo "Falcon lake", debutto di Charlotte Le Bon, che in riva a un lago del Québec, racconta l'estate dell'adolescente Bastien, in vacanza con la famiglia e con la figlia di amici dei genitori, Chloé, di poco più grande, che di fatto inizia a stuzzicarne i primi segnali inquieti di desiderio, facendo dell'intraprendenza il controcanto [...] Vai alla recensione »
Una bella sorpresa in sala è "Falcon Lake", un'opera prima proveniente dal Canada. Esordio di Charlotte Le Bon, il film vede protagonisti due giovani, Bastien e Chloé, intenti a trascorrere le vacanze estive ognuno con la propria famiglia presso il lago Quebec. Le due famiglie alloggiano in una baita, che secondo una leggenda sarebbe infestata dai fantasmi.
Adolescenti in formazione su desiderio&mistero, ma lui ha tredici «quasi quattordici» anni e lei a sedici è già una donna. Riuscirà Bastien a conquistare Chloé nella vacanza su un lago di Québec dove gira una leggenda di fantasmi? L'acqua, ossessione del ragazzo, i viottoli nel bosco, un gioco nella vasca, una poltrona in riva, un albero secco da horror: Charlotte Le Bon, attrice canadese esordiente [...] Vai alla recensione »
Il lago fa da contorno all'estate iniziatica di Bastien, tredicenne intimorito dall'acqua e di Chloè, «ninfa» ammaliante e impavida. Bastien, per compiacere la sua bella, si spinge oltre ogni limite. Debutto alla regia per Charlotte Le Bon, che adatta una graphic novel, reinterpretando il genere adolescenziale. La natura, come un convitato di pietra, incombe sui personaggi, terrificante e sublime (merito [...] Vai alla recensione »
Chi l'avrebbe mai detto che Charlotte Le Bon, ex modella canadese ed in seguito interprete di numerosi titoli del cinema recente, tra i quali The Walk di Robert Zemeckis e Fresh di Mimi Cave, potesse nascondere un così evidente talento registico da esplodere appena dopo l'uscita del suo esordio Falcon Lake? Eppure, il film della Le Bon, passato per la 75ª edizione del Festival di Cannes, nella sezione [...] Vai alla recensione »
C'è una storia d'amore, fra Bastien e Chloé. C'è, nel senso che aleggia intorno a loro, si risveglia nel buio quando lui la vede per la prima volta, di notte, nel cottage dove starà per le vacanze, proprietà di un'amica di famiglia, madre di lei. Si annida in prossimità dello sguardo con cui Bastien la circonda, mentre si finge morta («ma non lo sembro abbastanza»), mentre fuma assieme a coetanei frivoli [...] Vai alla recensione »
L'opera prima come manifesto e dichiarazione d'intenti, perché, al di là del tono discreto e il passo felpato, lo sguardo di Charlotte Le Bon è deciso, volitivo, perfino radicale, pur con i difetti, gli scompensi, le contraddizioni del debutto. Nonostante le apparenze, Falcon Lake ha le idee chiare: il cuore batte in quello dei protagonisti, il primo amore si fa banco di prova del percorso di formazione, [...] Vai alla recensione »
C'è un lago. Ci sono dei boschi. C'è un albero morto, che appare in due momenti diversi in tutta la sua maestosità. Ci sono i colori e i profumi di un'estate che sarà diversa da tutte le altre. Soprattutto ci sono loro, Bastien e Chloé, 13 anni lui, anzi quasi 14 (attenti al quasi), 16 lei. Due creature sospese fra due età che non sembrano fatte per incontrarsi - e invece.
L'inquietante come rumore di fondo dell'adolescenza. Ogni racconto di formazione, di fatto, è un'astrazione di luci e ombre, scoperta e paura, esposizione dei corpi nello spazio del visibile e negazione di essi. In Falcon Lake di Charlotte Le Bon c'è tutto questo e anche di più, raccontato in una bellezza perturbante, sospesa nella linea d'ombra della giovinezza e dei generi cinematografici.