Loki

Film 2021 | Azione, Avventura, Fantasy

Regia di Kate Herron. Una serie con Tom Hiddleston, Sophia Di Martino, Richard E. Grant, Gugu Mbatha-Raw, Owen Wilson. Cast completo Genere Azione, Avventura, Fantasy - USA, 2021, STAGIONI: 2 - EPISODI: 12

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Ultimo aggiornamento giovedì 22 dicembre 2022

La serie segue le vicende del dio dell'Inganno quando esce dall'ombra di suo fratello, dopo gli eventi di Avengers: Endgame. La serie ha ottenuto 4 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a SAG Awards, 2 candidature a Writers Guild Awards, 3 candidature a CDG Awards, 3 candidature e vinto 2 ADG Awards, 1 candidatura a Critics Choice Super,

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES
CRITICA
PUBBLICO 4,22
CONSIGLIATO N.D.
Il capitolo della Marvel Cinematic Universe dedicato a Loki.
a cura della redazione
mercoledì 14 luglio 2021
a cura della redazione
mercoledì 14 luglio 2021

La serie dedicata a Loki, il fratello di Thor interpretato da Tom Hiddleston, e uno dei personaggi preferiti dai fan dell'MCU, riparte da un evento di Avengers: Endgame: il furto del Tesseract, che scombussola le linee temporali e crea una versione alternativa del protagonista. Loki fa parte del gruppo di serie dal tono più leggero e ironico, in linea con la furbizia disonesta e la personalità sfuggente del protagonista.

Episodi: 6
Regia di Kate Herron, Justin Benson, Aaron Moorhead.

Uno dei crescendo più efficaci della Marvel televisiva. Con l'ottimo Tom Hiddleston, che si conferma un vero mattatore

Recensione di Andrea Fornasiero

Sylvie ha ucciso colui che resta per liberarsi della TVA e vivere serena la propria vita in una delle linee temporali che iniziano a moltiplicarsi. Loki però da quel momento si trova in un peculiare condizione, per cui continua a scivolare in tempi e luoghi diversi. Per curarlo, Mobius si affida a Ouroboros, detto O.B., l'ideatore di buona parte della tecnologia della TVA, ma c'è un problema più grande: la TVA non è più in grado di contenere il moltiplicarsi delle linee temporali e Loki e i suoi alleati cercano disperatamente una soluzione. Sulle tracce della ex giudice Renslayer e dell'AI Miss Minutes, torneranno ai tempi della belle epoque e incontreranno una delle varianti di Colui che rimane: Victor Timely.

I sei episodi della seconda stagione di Loki, ben divisi in una struttura in tre atti, costituiscono uno dei crescendo più efficaci della Marvel televisiva.

Alla sceneggiatura ritroviamo Eric Martin, già molto coinvolto nella prima stagione e qui non più affiancato dall'ideatore della serie Michael Waldron - che è rimasto solo in veste di produttore. La direzione di quattro episodi su sei sono stati affidati alla coppia di registi indie-horror Justin Benson & Aaron Moorhead, che già avevano lavorato per la Marvel su Moon Knight ma qui hanno modo di divertirsi decisamente di più. Se qua e là la serie impiega del tempo a chiarire i propri reali obiettivi, con minacce che si alternano ogni due puntate, le cose si riannodano efficacemente negli ultimi due episodi, dove non mancano buone soluzioni visive e dove stupisce per efficacia l'effetto speciale della "spaghettificazione" della realtà. Semplice, quasi divertente, eppure spaventoso, è la soluzione perfetta per una serie Marvel che non vuole sfociare nell'horror ma allo stesso tempo pone i suoi eroi di fronte a qualcosa di terribile e inaffrontabile.

Inoltre il continuo muoversi nel tempo di Loki - il sempre ottimo Tom Hiddleston, che si conferma un vero mattatore - dà modo alla serie di approfondire i suoi alleati, di scoprire chi fossero prima di far parte della TVA, e questo è particolarmente efficace e toccante con Mobius e Sylvie, che ha la scena migliore della serie. Seduta sul sofà di un vecchio negozio di LP non si accorge fino all'ultimo minuto utile di come la realtà si stia dissolvendo intorno a sé a ritmo di musica. Alla qualità formale ha di certo ha aiutato l'uso di set reali e non più molto spesso virtuali come nella precedente stagione, realizzata durante il Covid. E anche la narrazione fiorisce nelle ultime due puntate, arrivando a un finale soddisfacente, che risolve il paradosso di partenza ereditato dalla prima annata, e dà finalmente a Loki un ruolo degno di una figura divina come lui.

Cosa significhi questo per il futuro del Marvel Universe rimane da vedere, ma qualsiasi cosa riporti un personaggio amato come quello di Tom Hiddleston al cinema è come acqua nel deserto in questo momento di crisi della Marvel cinematografica. Sul fronte televisivo pure le cose non vanno sempre lisce, tanto che il modello "realizziamo film in sei episodi", chiaramente utilizzato anche per questa seconda stagione di Loki, sarà soppiantato da una formula più televisiva, con puntate più autonome che lentamente disseminano elementi destinati a essere ripresi nel finale di stagione. Ossia la differenza tra quelle che a fumetti sono le serie regolari e le miniserie, dove chiaramente le prime sono un modello più adatto per la Tv e le seconde invece per il cinema.

Spendiamo due parole in chiusura per l'ingresso di Ke Huy Quan, attore rimasto fuori dalle scene per decenni e diventato recentemente amatissimo nella tradizione americana delle "comeback stories" con Everything Everywhere All at Once. Loki è la seconda serie targata Disney in cui lo vediamo (la prima è American Born Chinese) e in entrambi i casi la sua presenza sembra un extra, aggiunto per far piacere ai suoi fan, mentre ancora gli manca un ruolo dove sia qualcosa di più che una buffa figura di supporto. Continua insomma a essere un caratterista, più che un protagonista, e forse con il suo particolare timbro di voce avrebbe bisogno di una comedy per metterlo davvero al centro dell'azione.

Episodi: 6
Regia di Kate Herron, Justin Benson, Aaron Moorhead.

Una serie Marvel anomala che vive delle interpretazioni di otimi attori ma incappa in diverse lungaggini di sceneggiatura

Recensione di Andrea Fornasiero

Avengers: Endgame ha segnato la fine del più grande arco narrativo della storia del cinema, ma una cosa in particolare era rimasta in sospeso: il destino di Loki. Entrato in possesso del Tesseract era sfuggito alla propria morte per mano di Thanos e aveva creato una sorta di divergenza temporale... che all'inizio della serie viene però subito viene neutralizzata dalla TVA, organizzazione apparentemente onnipotente preposta a questo scopo da un trittico di misteriosi signori del tempo. Loki, loro prigioniero, scopre quale sarebbe stato il proprio destino e inizia a riconsiderare la propria vita, ma al tempo stesso rifiuta di essere soggiogato dalla TVA e cerca di scoprire la verità sullo sconcertante potere di cui dispone. La TVA del resto ha bisogno di lui per catturare un'altra variante che sta seminando il caos tra le linee temporali...

Serie Marvel del tutto anomala - e speriamo irripetibile vista la sua realizzazione in buona parte in fase di pandemia - Loki vive delle interpretazioni di ottimi attori, ma incappa in diverse lungaggini di sceneggiatura.

Ambientata in location quasi interamente virtuali (realizzate in green screen), Loki vive inevitabilmente di dialoghi fra scenari surreali: la burocrazia temporale vagamente tra Brazil e le luci di Zodiac della TVA; pianeti alieni sull'orlo dell'apocalisse; terre alla fine del tempo. Il piano sequenza con vari combattimenti del terzo episodio è stato invece realizzato su un vero set, ma anche qui l'uso di abbondante green screen per gli sfondi appare piuttosto evidente, molto più di quanto accade con le scene d'azione per esempio di The Mandalorian. La sensazione generale che lascia la serie è di attori vaganti in un ampio spazio vuoto, spesso in situazioni poco affollate e dove solo pochi tra loro si avvicinano.

Se le serie Marvel viste finora peccano di un'abbondanza di materiale narrativo, quasi ossessionate da infilare quanti più personaggi e rimandi possibili in sole sei ore scarse di durata, Loki si situa invece in uno spazio più autonomo, assai più della cittadina di WandaVision, e si concentra sul protagonista e sul suo rapporto con altri due personaggi. Il primo è l'agente Mobius, interpretato da Owen Wilson, con cui si crea un'ottima alchimia basata sul contrasto delle interpretazioni: tanto Tom Hiddleston è vulcanico, quanto Wilson è al solito in un rilassato understatement.

Dagli episodi centrali Hiddleston è poi spesso affianco a Sophia Di Martino, con cui ha un rapporto più apertamente conflittuale, di sfiducia reciproca, dove Loki deve letteralmente venire a patti con se stesso e le sue pulsioni. Cosa che diventa ancora più chiara nella quinta puntata, quando il protagonista si trova circondato da molte varianti di sé, tra cui due immediatamente amate dal pubblico: un Loki più simile a quello delle prime apparizioni a fumetti, interpretato dall'ottimo Richard E. Grant, e un Loki... alligatore, subito ribatezzato Croki dai fan.

La ricerca di brillantezza e ironia in tutti questi dialoghi non sempre arriva a buon fine, anzi a tratti si fa esasperante, così come le lunghe spiegazioni a cui il protagonista e gli spettatori sono sottoposti. In particolare l'episodio finale è in larga parte costituito da un interminabile scambio tra tre personaggi, con lunghe pause e passaggi didascalici, solo un poco animati da alcune statuette, il tutto tra una stanza con tanto di scrivania e un ascensore. Non esattamente la conclusione epica che ci si aspetta da una serie Marvel - e neppure un coraggioso anti-climax a scanso di equivoci. Del resto... non è la conclusione: Loki è stato chiaramente pensato fin dal principio per continuare in una seconda stagione e si chiude con multipli cliffhanger, rinviando le avventure di un villain che si è forse ravveduto a una stagione senza più - speriamo - i vincoli produttivi della pandemia.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 14 luglio 2021
Lizzy

Certo, solo a pensare a qualche decennio fa tutto questo sarebbe stato impossibile... Gli effetti, le scene, le situazioni: finalmente si può sceneggiare e "girare" di tutto, perfino l'incredibile. E che dovizia di particolari. Certo, qua e la troviamo strafalcioni narrativi enormi. Ad esempio: i poteri stessi di Loki. Ma quali sono, come funzionano.

sabato 30 dicembre 2023
Neo Anderson

Serie davvero avvincente e piena di aspetti che 'NON TI ASPETTI'. Diversa da altre Marvel concept, ha sviluppato tantissimo i rapporti umani e una vera caratteristica di Loki, un soggetto apparentemente 'losco' che in alcuni casi riconosce addirittura il valore dell'amicizia e dei sentimenti: MOLTO UMANO. Bella veramente ed entusiasmante, per coloro che si emozionano per il dolore [...] Vai alla recensione »

sabato 17 luglio 2021
Kougar

Ho trovato Loki una serie molto interessante e spesso divertente, ma niente di più. Ha alcuni aspetti positivi che mi hanno fatto veramente piacere, per esempio il rapporto di Loki con le sue varianti, soprattutto nell'episodio 5. Vedere tutti quei Loki sullo schermo che interagiscono, ti fa davvero pensare "solo Loki poteva avere una serie del genere.

Frasi
Fratello, ti voglio bene
Loki (Tom Hiddleston)
dalla serie Loki - a cura di alisia
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lunedì 31 luglio 2023
 

Regia di Kate Herron. Una serie con Tom Hiddleston, Sophia Di Martino, Richard E. Grant, Gugu Mbatha-Raw, Owen Wilson. Dal 6 ottobre su Disney+. Guarda il trailer »

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lunedì 5 aprile 2021
 

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venerdì 19 marzo 2021
 

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giovedì 6 maggio 2021
 

Tom Hiddleston veste i panni di Loki, dio del caos e fratello di Thor. Vai all'articolo »

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domenica 13 dicembre 2020
 

Regia di Kate Herron. Una serie con Tom Hiddleston, Sophia Di Martino, Richard E. Grant, Gugu Mbatha-Raw, Owen Wilson. Prossimamente su Disney+.  Guarda il trailer »

winner
miglior scenogr. serie tv contemporanea
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2022
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miglior scenogr. serie tv passato o fantasy
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