Primogenito di una delle più straordinarie famiglie del teatro italiano, Beniamino Maggio debutta sul palcoscenico ad appena cinque anni. Si afferma subito per la sua spontanea ironia tipicamente partenopea, e per il suo fisico basso e tarchiato, con due piccoli occhi vivaci e una maschera sempre pronta all'ammiccamento e alla malizia. Insieme al padre si afferma col genere nella sceneggiata classica, per poi crearsi un proprio repertorio, basato su scenette e macchiette molto divertenti. Una delle sue grandi passioni è quella di fare il ballerino acrobatico, ma nel 1918, a Taranto, cade durante una spericolata esibizione e si rompe una gamba. Ma non basta l'arto rimasto offeso a frenarne l'incredibile vivacità sul palcoscenico. Avanspettacolo e varietà, da un capo all'altro della penisola, soprattutto accanto alla sorella Rosalia, con la quale si esibisce in duetti esilaranti: resta memorabile quello della parodia della canzone "Core 'ngrato". Negli anni '40 e '50 è uno dei principali interpreti del teatro comico napoletano. Dal 1955 è l'insuperabile interprete di un ciclo di commedie del grande Eduardo Scarpetta, la famosa Scarpettiana. Nello stesso periodo prende parte anche ad alcuni film di bassissimo livello con la solita ambientazione partenopea, che non danno affatto risalto alla sua vena comica (Napoli terra d'amore, 1954; Da qui all'eredità, 1955). E poi Beniamino è un " animale da palcoscenico ". Gli anni '60 lo vedono come eccellente interprete di numerose commedie di grande successo: nel 1961 Garinei e Giovannini lo vogliono come caratterista nel musical Rinaldo in campo, al fianco di Domenico Modugno e Delia Scala; nel 1967 fornisce ottime prove come interprete de Il contratto (1967) di Eduardo De Filippo. Nello stesso periodo è l'incredibile interpretazione dell'Histoire du soldat di Stravinskij. Da citare, infine l'interpretazione autobiografica in 'Na sera 'e... Maggio (1982), il tributo che Antonio Calenda dedica a lui e a Pupella e Rosalia a partire dai loro racconti. Scompare in seguito a una lunga malattia.