Desiderio 'e sole

Luciano è un giovane operaio innamorato di Laura. Costei, di buona famiglia, è affidata alla zia Clara che la vorrebbe vedere sposata con il conte Sergio più vecchio di lei e in cerca di una sposa con un patrimonio che gli consenta di perdere denaro al gioco e di avviare traffici poco leciti. Luciano è costretto a cercare lavoro in Inghilterra e qui l'infermiera Maria se ne innamora nascondendogli le lettere che Laura gli invia tentando di fargliela dimenticare. Dopo essere andata a cercarlo la ragazza si convince di non essere più amata e accetta di sposare il conte. La sua vita matrimoniale non sarà facile.
Un film, quello diretto da un regista esperto in storie strappalacrime come Pastina, che ha il pregio di mostrarci in azione due interpreti che sono scomparsi recentemente. Una è l'elegante signora del cinema italiano Virna Lisi che in quel 1954, appena diciottenne, girò ben 10 film. L'altro, con all'attivo altrettante pellicole nello stesso anno, è Giacomo Rondinella attore e cantante che godeva dell'ammirazione di Totò che gli affidò la sua "Malafemmena".
Tra una canzone e un pianto e con la presenza dell'inevitabile personaggio comico dal cuore d'oro interpretato da Beniamino Maggio, il film, se da un lato non tratteggia in modo del tutto negativo colei che riveste il ruolo dell' "altra", si abbandona al più retorico razzismo attribuendo al 'negro' autista Simone un bel carico di nefandezze.
Ci regala però anche una frase che dovrebbe entrare di diritto tra le 'perle' delle sceneggiature di ogni tempo: "Un uomo che possiede un miliardo non è mai un villano". 