Somewhere |
||||||||||||||
Un film di Sofia Coppola.
Con Stephen Dorff, Elle Fanning, Chris Pontius, Simona Ventura, Nino Frassica.
continua»
Drammatico,
durata 98 min.
- USA 2010.
- Medusa
uscita venerdì 3 settembre 2010.
MYMONETRO
Somewhere
valutazione media:
2,92
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Una meravigliosa scena da antologia, nient'altro.di AmyBlueFeedback: 915 | altri commenti e recensioni di AmyBlue |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
mercoledì 29 febbraio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Buon sangue non mente dicevano ai tempi delle ‘vergini suicide’ peccato che la cineasta americana surclassi abbondantemente il sopravvalutato genitore in quanto ad efficacia comunicativa, al di là della spesso sterile tecnica. La premessa fondamentale: Somewhere non è Lost in Translation. Non ne possiede la stoffa del capolavoro, l’ambientazione mistica, la fotografia elegante, tantomeno la freschezza epocale della sceneggiatura; inoltre Dorff/Fanning non sono Murray/Johansson, il rapporto tra i due è anche profondamente differente, laddove una storia d’amore fatta di cenni e silenzi ci trasportava in una Tokyo straniante, qui il rapporto padre-figlia si consuma nella scialba atmosfera dello Chateau Marmont tra lapdancer da due soldi e battaglie a Guitar Hero. Qui non troverete cavalcate notturne sognanti sulle note di Sometimes o le spumeggianti danze dell’ottimo Marie Antoinette ma riconoscerente istintivamente quel filo conduttore che ha percorso tutta la “breve” carriera della Coppola, vale a dire quel minimalismo esasperato, quel cinema in funzione del solo cinema, il sublime nel nulla. E’ un film che si ferma a metà strada ma che svetta in una stagione comunque piena di sorprese e prodotti validi (un miracolo?). No comment sul sacrosanto ma impietoso ritratto del 'bel paese'. C'è però una breve, singola e splendida scena che va incorniciata e tramandata ai posteri: l'allenamento di pattinaggio, sostenuto da 'Cool'. La Coppola è stata probabilmente l'unico essere vivente in grado di comprendere e valorizzare la tragicità occulta ed il valore generazionale nella voce (e nei testi) di Gwen Stefani, qualche minuto di intensità insostenibile che vale il biglietto. Menzione speciale alla colonna sonora quindi, very very 80/90’s come sempre, eternamente adolescenziale e sintomo di una genuinità e umiltà registica fuori dal comune. La recensione è purtroppo tendenziosa e disturbata da presenze dal decennio passato, forse non adatta a chi ha lasciato un pezzo di cuore (cinematografico) al Park Hyatt Hotel di Tokyo e che, da allora, ordina solo vodka tonic.
[+] lascia un commento a amyblue »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di AmyBlue:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||