Nome: Joe La Barbera
Quello che dovrebbe fare un caratterista è di solito preoccuparsi che il suo personaggio rispetti i cliché giusti e rispecchi lo stereotipo di quel prototipo umano che va a portare in scena: è così per Carlo Croccolo, per James Cromwell, Novello Novelli e per Joe LaBarbera. Quest'ultimo in particolare, ben si agita nel microcosmo incastonato nel mondo mafioso o italo-americano. Con la sua risata a denti stretti, a metà fra il divertito e lo sconforto per la minaccia di un pericolo che lui stesso rappresenta, è uno dei migliori, forse non dei più famosi, caratteristi statunitensi. Il suo volto sa di sbronza, di risate indotte, effimere e dubbie.
Italo-americano di origini siciliane, studente nella scuola di Stella Adler, veterano del tubo catodico, Joe LaBarbera ha al suo attivo innumerevoli partecipazioni a serial televisivi come I Soprano (1999-2007) con James Gandolfini, Edie Falco, Lorraine Bracco, nel quale entra a recitare nel 2001, seguito poi da Homicide.
Al cinema debutta fra i protagonisti del film indipendente di Alison Thompson High Time Potluck con Jason Isaacs e un altro famosissimo caratterista italo-americano, Frank Adonis, pellicola scritta da Victor Colicchio (qui anche attore) che è stato lo sceneggiatore di Summer of Sam - Panico a New York (1999) di Spike Lee. Ma la vera sorpresa è nel vederlo recitare nel film di Anthony Caldarella Mafioso: The Father, The Son (2004), sempre con Frank Adonis, con il quale comincia a stringere una forte amicizia, che proseguirà perfino nel loro unico film italiano, Saddam di Max Chicco. Adonis, che infatti non voleva viaggiare in Italia da solo, si è portato dietro il suo migliore amico e il regista italiano, ben lieto, ha fatto recitare entrambi.
Un caratterista universale quindi, che ha mantenuto il suo sostanziale personaggio con una recitazione pulita e perfettamente incastrata nello standard del ruolo affidatogli, ma attenzione: ogni flessione della voce, ogni tic, ogni gesto sono tutti Made in Joe LaBarbera.