Sul set amazzonico di Fitzcarraldo (1982), il film estremo e maledetto di Werner Herzog: potere e peso della creatività
. Documentario, USA1982. Durata 85 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Il documentario sulla faticosa e caotica realizzazione di Fitzcarraldo di Werner Herzog. Espandi ▽
Foresta amazzonica, 1979: sul set di Fitzcarraldo (Klaus Kinski, l'avventuriero bianco che vuole costruire un teatro d'opera in mezzo alla foresta per portarvi i Pagliacci di Leoncavallo) la troupe affronta una serie infinita di insormontabili difficoltà, in una produzione che dura circa quattro anni. Recensione ❯
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Da seicento ore di girato, Albert Serra ricava uno straordinario documentario sulla psicologia di un torero, carpita attraverso il suo sguardo. Documentario, Francia, Portogallo, Spagna2024. Durata 125 Minuti.
Un documentario che segue il giovane e carismatico torero di origine peruviana Andrés Roca Rey. Espandi ▽
Il matador più famoso al mondo, l’ispano-peruviano Andrés Roca Rey, è immortalato durante alcune corride e nei momenti di pausa tra una e l’altra. Lo vediamo sfidare la morte e uscirne vincitore, mentre dai dialoghi del suo staff si percepisce l’aura che circonda ancor oggi la figura del torero. Regista geniale e intransigente, forte di una filmografia complessa e variegata, il catalano Albert Serra gira il suo primo documentario e sceglie nuovamente un soggetto controverso. Dopo il libertinaggio ritratto in Liberté e il dolente noir post-colonialista di Pacifiction – Un mondo sommerso, Serra si immerge nel lavoro sulla star della corrida Roca Rey. Al solito il punto di vista adottato da Serra sfugge a ogni catalogazione o prevedibile approdo: Pomeriggi di solitudine non è una celebrazione della corrida né un atto di denuncia verso la sua anacronistica violenza ai danni di esseri viventi. Al regista di Birdsong interessano il rito, la celebrazione di un corpo eroico e sacrificale, e il flusso di pensieri di Roca Rey, scandagliato in ogni suo gesto, per poi sottoporre il tutto - 600 ore di girato - a un massacrante lavoro di montaggio. Serra non sceglie mai il più ovvio degli approcci, non insegue il gesto spettacolare né tantomeno lo provoca, e applica la ricerca del vero a un tema che di vero non ha nulla. Recensione ❯
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Quando un giovane attore esagera con la satira e dice una battuta di troppo, soprattutto se alla persona sbagliata, sarà accusato di vilipendio e emarginato dall'intero mondo dello spettacolo. È la storia di Manuel Falco che da giovane attore emergente si tramuta all'istante in un elemento indesiderato e si ritrova suo malgrado a fare il badante di Vittorio, anziano malato di Alzheimer. Solo e senza futuro Manuel si appassiona al suo nuovo e unico amico e cerca di usare i mezzi artistici per curare la malattia. Una volta entrato in contatto in clinica con la dottoressa Elisa De Blasi proverà a convincerla, forse anche per conquistarla, a fare uno spettacolo con i degenti, tra cui c'è anche Vittorio. Il "paradosso dell'attore", che ogni giorno deve ripetere un copione non suo e come se non fosse mai accaduto in precedenza, si sovrappone al "paradosso dell'Alzheimer" che ti fa dimenticare chi sei e ciò che hai fatto in giornata, ma può lasciarti ricordi antichi vividi nella mente. Manuel intuisce questa possibilità: far rinascere loro come attori nel terribile e meraviglioso gioco della vita e forse per rinascere lui stesso grazie ai suoi nuovi amici. Lo spettacolo sarà un piccolo e inaspettato successo e scuoterà l'animo della gente ridando nuova linfa a Manuel e chissà, forse, permettendogli di ritrovare la strada maestra. Recensione ❯
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Un intenso legal drama su una coppia separata che affronta una dolorosa battaglia giudiziale per la gestione del loro figlio. Espandi ▽
Marta e Guido hanno smesso di stare insieme. Andrea, otto anni e figlio unico, rende più problematica la loro separazione. I due adulti richiedono dunque al tribunale dei minorenni una "sentenza giudiziale" che disciplini, in via definitiva, quanti giorni Andrea debba stare con la madre, quanti con il padre. Il magistrato dispone colloqui e perizie, che costringono tanto i genitori quanto il bambino ad approfondire, laddove possibile, le ragioni dei rispettivi disagi e desideri. E così facendo a "rivelarsi" progressivamente. Il piccolo Andrea, in particolare, soffre il tempo che gli viene sottratto, così come il sentirsi "conteso" tra due genitori cui vuol bene alla stessa maniera. Marta e Guido mettono in campo tutte le proprie energie. Recensione ❯
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Il racconto di un momento cruciale nella vita di Madre Teresa di Calcutta, quando prende la sofferta ma risoluta decisione di lasciare il convento di Loreto Entally per dare vita a un nuovo ordine religioso interamente dedicato ai più poveri tra i poveri. Espandi ▽
Teresa c'è per tutti, specie per gli ultimi. È la madre superiora del convento delle suore di Loreto, una guida spirituale e pratica per tutti a Calcutta, un punto di riferimento irrinunciabile. La sua ambizione si scontra però con la vita e i suoi imprevisti, una suora a lei molto vicina la pone di fronte a un dilemma che mette tutto in crisi, anche la fede. Un momento cruciale e di passaggio, tormentato e controverso, da cui Teresa ne uscirà come la Madre Teresa che conosciamo. Non senza aver messo a dura prova la sua fede.
Ci sono biopic tradizionali e poi ci sono storie di vita esemplari, in grado di stupire anche per i loro trascorsi controversi e tormentati. Mother di Teona Strugar Mitevska rientra in questa seconda categoria.
La regia parte con il linguaggio documentaristico che la regista conosce bene, per poi concedersi verso la seconda metà del film un tocco allegorico interessante. La scelta di Mitevska si rivela lungimirante. Raccontare non l'icona, ma il magma emotivo che si agita dentro l'animo della donna, prima ancora di diventare il mito Madre Teresa di Calcutta. Recensione ❯
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Una "semplice" riunione di condominio a Madrid in cui si discute della sostituzione dell'ascensore. Espandi ▽
In un edificio del centro di Madrid, dove una normale riunione di vicini per votare il cambio dell'ascensore si trasforma in un vero e proprio conflitto dopo l'inaspettato annuncio che un nuovo inquilino con problemi di salute mentale affitterà un appartamento Recensione ❯
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Il film fa rivivere il ritorno di Gilmour nello storico Circo Massimo all'inizio del Luck and Strange Tour, il suo primo in quasi un decennio. Espandi ▽
Dal 17 al 24 settembre arriva al cinema come evento speciale per Nexo Studios il concerto di David Gilmour "Live al Circo Massimo. Roma", seguito il 17 ottobre dalla pubblicazione dell'album live "The Luck and Strange Concerts" che cattura la magia del Luck and Strange Tour 2024. Il film fa rivivere il ritorno di Gilmour nello storico Circo Massimo all'inizio del Luck and Strange Tour, il suo primo in quasi un decennio. Il collaboratore di lunga data Gavin Elder ha filmato questo spettacolo con lo sfondo mozzafiato delle rovine romane. Recensione ❯
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Il racconto del movimento artistico che, più di cento anni fa, ha ribaltato l'arte, la scrittura, il modo di vivere: il Futurismo. Espandi ▽
Quando esce nel 1909, sulle pagine del quotidiano francese Le Figaro, il Manifesto del Futurismo appare immediatamente come una rivoluzione, un vigoroso scossone al mondo della cultura e della società, una provocazione estetica che intende ridisegnare ogni aspetto della vita del nuovo secolo.
Per riaffermarne la portata e le intuizioni avverate, Caffeina del mondo, scritto da Giordano Bruno Guerri con Massimiliano Orfei e codiretto con Massimo Spanosi, propone con un approccio laico e non paludato un'introduzione prismatica a una tra le avanguardie più decisive e anche divisive (il tristemente noto inciso "guerra sola igiene del mondo", poi ridimensionato dagli stessi estensori, dopo l'esperienza del primo conflitto mondiale).
Una monografia ancorata con precisione a dichiarazioni e opere degli artisti indagati: Filippo Tommaso Marinetti, Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Antonio Sant'Elia, Luigi Russolo, Gino Severini, Barbara (Olga Biglieri), Giannina Censi. Recensione ❯
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Uno sguardo crudo ma speranzoso sulla resilienza umana e sulle capacità di superare le avversità Espandi ▽
Il film segue la storia di Matteo, studente universitario interpretato da Francesco Isasca, giovane attore emergente che si sta facendo notare per la sua intensità e autenticità interpretativa. La sua vita viene scossa da una tragedia improvvisa: durante una festa di Carnevale, poco prima della pandemia da Covid-19, un incidente inaspettato innesca una catena di eventi che lo porteranno ad affrontare un percorso oscuro fatto di colpa, redenzione e accettazione, tra dinamiche familiari complesse e riflessioni interiori. Recensione ❯
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Uno sguardo inedito e dietro le quinte sulla vita di uno dei più grandi cantanti al mondo: Andrea Bocelli. Espandi ▽
Con un accesso senza precedenti alla vita del celebre tenore, la regista Cosima Spender ha seguito Andrea Bocelli oltre la ribalta, rivelando un artista rigoroso e un padre di famiglia devoto, con una passione per la vita senza compromessi. Per la prima volta, è Bocelli stesso a raccontare la sua storia con le sue stesse parole. Il film intreccia testimonianze toccanti di amici e familiari e dei più stretti collaboratori, offrendo un ritratto profondamente intimo e ispiratore, da condividere sul grande schermo con i fan di tutto il mondo. Recensione ❯
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Un doc che celebra Milo Manara, un protagonista della cultura italiana raccontandone l'opera, la vita e le passioni, e chiamando a festeggiarlo anche uno straordinario gruppo di sodali, colleghi, ammiratori. Espandi ▽
Milo Manara (12 settembre 1945) ha rivoluzionato l'immaginario del fumetto, liberando il desiderio femminile attraverso le protagoniste delle proprie tavole. La sua carriera è segnata dall'incontro con Hugo Pratt, maestro e compagno di avventure, e dall'esplorazione del potere del sesso come atto politico, culminate nella pubblicazione di Il Gioco. Il sodalizio con Federico Fellini ha ridefinito i confini tra erotismo, cinema e fumetto, e il suo tratto inconfondibile lo ha reso un punto di riferimento per intere generazioni. Recensione ❯
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Un omaggio alla prima cineasta donna che è stata candidata al premio Oscar. Espandi ▽
Un'auto d'epoca, tra Palermo, Corleone, Poggioreale, Agrigento, Catania e luoghi simbolici per l'iconica figura del cinema italiano Giancarlo Giannini. È lui il protagonista di Un viaggio per incontrare Mimì, che rende omaggio a Lina Wertmüller e al suo Mimì metallurgico ferito nell'onore, capolavoro che segnò un'epoca e la carriera di Giannini stesso. A distanza di oltre mezzo secolo, l'attore compie un viaggio fisico ed emotivo sulle tracce di Domenico Mardocheo, "Mimì", le stesse tappe che permisero allora di impregnare di sicilianità il suo celebre personaggio, attraversando l'isola in lungo e in largo. Un itinerario simbolico e reale, passando per posti che evocano le tensioni sociali, le migrazioni interne e i grandi snodi della memoria collettiva italiana. Con la sua presenza intensa e discreta, Giannini ci accompagna dunque in un racconto sospeso tra passato e presente fatto di silenzi, ricordi, strade e sguardi. Recensione ❯
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