Una miniserie con molti fiori all'occhiello: una scrittura ponderata e intelligente, una regia pulita e un cast eccellente. Su Netflix.
di Paola Casella
America, 1880. James Garfield è un politico riluttante, cresciuto in povertà e arrivato alla convention del partito Repubblicano per nominare il candidato alla presidenza con l'intenzione di appoggiare un moderato. Ma il suo discorso all'assemblea è così motivante che a poco a poco i favori dei rappresentanti di partito si concentrano su di lui, e Garfield finisce per venire eletto Ventesimo presidente degli Stati Uniti.
In parallelo Charles Guiteau, uno strano personaggio animato dal bisogno patologico di vedere riconosciuti i suoi (presunti) talenti, segue l'ascesa di Garfield con un misto di ammirazione e ostilità, cercando di entrare a far parte della squadra di Garfield. Il loro è un incontro fatale che determinerà le sorti di entrambi e in qualche modo anche il percorso della Storia americana di quegli anni, a metà fra la Guerra Civile e la Prima Guerra Mondiale.
Death By Lightning, miniserie in quattro episodi diretta da Matt Ross e scritta da Mike Makowsky (già autore del film HBO Bad Education), si concentra su un episodio poco noto della storia statunitense per esplorare dinamiche ancora oggi molto presenti, e si trasforma in una sorta di racconto ammonitore, in un momento in cui la politica presidenziale americana è al centro dell'attenzione internazionale.