
Un film che valorizza la cantante come figura di artista donna nel mondo musicale anni '60 e '70. Fuori Concorso al Lido e prossimamente al cinema.
di Roberto Manassero
Due impiegati di un futuribile ufficio della "non-dimenticanza" intervistano la grande cantante inglese Marianne Faithfull, anziana e sopravvissuta al Covid ma ancora capace di sedurre con la sua voce, la sua ironia, il suo carisma, la sua storia straordinaria. Dagli esordi nella Swinging London e dalla famigerata relazione con Mick Jagger, passando per gli scandali sessuali, la droga, l'alcolismo, i ricoveri in ospedale, le tante cadute e le altrettante rinascite, la Faithfull ripercorre la sua carriera, mentre alcuni artisti che in passato hanno collaborato con lei eseguono le sue canzoni. E lei stessa, in un'ultima commovente esibizione in studio, regala per un'ultima volta la sua voce.
Il documentario degli specialisti inglesi Jane Pollard e Iain Forsyth, già autori di un film su Nick Cave, 20,000 Days on Earth, ricorre a una cornice di fantasia vagamente ispirata a "1984" di Orwell per sottolineare il valore storico e testamentario della Faithfull. Guidata dagli interpreti Tilda Swinton e George MacKay, Marianne Faihfull (all'epoca delle riprese ancor provata dalla degenza dopo il Covid) viene messa di fronte alla sua intera esistenza.