| Titolo originale | A Big Bold Beautiful Journey |
| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | USA |
| Durata | 109 minuti |
| Al cinema | 3 sale cinematografiche |
| Regia di | Kogonada |
| Attori | Margot Robbie, Colin Farrell, Jennifer Grant, Hamish Linklater, Phoebe Waller-Bridge Kevin Kline, Jodie Turner-Smith, Lily Rabe, Billy Magnussen, Shelby Simmons, Sarah Gadon, Brandon Perea, Chloe East, Danielle Kennedy, Michelle Fang, Nadia Dawn, Jennifer Woods (II), Julian Zane Chowdhury, Bernadette Balagtas, Marion Maclou, Pablo Soriano, Galen Hooks, Jason Kravits, Joyce Guy. |
| Uscita | giovedì 2 ottobre 2025 |
| Distribuzione | Eagle Pictures |
| MYmonetro | 2,07 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 2 ottobre 2025
Una storia fantasiosa di due sconosciuti e dell'incredibile viaggio che li unisce. A Big Bold Beautiful Journey - Un Viaggio Straordinario è 99° in classifica al Box Office. venerdì 7 novembre ha incassato € 180,00 e registrato 95.394 presenze.
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CONSIGLIATO NÌ
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David è un single incallito e al matrimonio di un amico - a cui va guidato dal navigatore speciale di una altrettanto speciale agenzia di autonoleggio - incontra Sarah. Single anche lei da molto tempo, per un guasto dell'auto si ritroverà a viaggiare insieme a David. Non sarà un viaggio qualsiasi: i due incontreranno, a loro insaputa, una serie di porte capaci di trasportarli in momenti cruciali dei rispettivi passati. Avranno la chance di rivivere, insieme, quei momenti e apportare decisivi cambiamenti ai loro comportamenti. Nel frattempo scopriranno molto di se stessi e dell'altro/a, e anche del significato del verbo amare.
Un bel soggetto cinematografico che, nel trasformarlo in film, diventa un pasticcio.
È A Big Bold Beautiful Journey, che parte da una storia sulla carta ambiziosa e dall'idea suggestiva delle porte come portali di memoria, ma sullo schermo smarrisce la strada nell'alternare fantasia e realtà, passato e presente.
Scritto da Seth Reiss, è diretto da Kogonada e interpretato da due attori che non hanno bisogno di presentazioni, Margot Robbie e Colin Farrell. In mancanza tuttavia di un piglio registico deciso e determinante, i due mancano della giusta chimica per una rom-com e da un punto di vista interpretativo sembrano limitarsi al pilota automatico. Pur essendo chiamati a performance impegnative, dovendo attraversare più tempi interiori, emozioni ed epoche della vita dei loro personaggi. È un film che ne richiama tanti altri, da Ritorno al Futuro, per la suggestione dei viaggi temporali, a Se mi lasci ti cancello, per l'idea delle memorie condivise con l'altro/a, passando per un momento musical improvvisato alla La La Land (di cui non si sentiva il bisogno).
Mancando del tutto la forza narrativa - e l'originalità creativa - dei suddetti titoli, il film si attesta presto in una sequela infinita di scene verbose, piene di dialoghi esistenzialisti infarciti di banalità, senza un briciolo di ironia. Vorrebbe essere una commedia romantica travolgente, capace di trasportare chi guarda altrove, ma finisce per rivelarsi un "on the road" prevedibile e a tratti noioso, con un tono monocorde che non riesce a risollevare nemmeno la sagacia di un'attrice come Phoebe Waller Bridge, qui nel piccolo ruolo di colei che con Kevin Kline gestisce l'agenzia di autonoleggio "speciale" (magica? reale? Non è dato saperlo) e affida ai protagonisti un'auto fuori commercio e, nei fatti, l'occasione per conoscersi.
Per dirla senza mezzi termini, non bastano due attori famosi e il colpo di scena di porte spalancate sul passato per realizzare una buona commedia: manca una scrittura approfondita e convincente - le motivazioni per cui i protagonisti sono single pattinano sulla superficialità - e una regia in grado di gestire i diversi livelli narrativi e registri emotivi, nonché i (continui) cambi di tempo e luogo.
Il risultato è un melò piuttosto kitsch, pasticciato, che "spreca" i grandi interpreti e il notevole budget a disposizione perdendo la bussola e finendo per confondere chi guarda, che non capisce come mai due sconosciuti, per nulla attratti l'uno dall'altra, debbano voler finire insieme dopo aver condiviso una serie di esperienze traumatiche delle rispettive infanzie/adolescenze e dato sfoggio della parte peggiore di se stessi. È una commedia che non emoziona mai, e il romanticismo gratuito e posticcio sparso per provare a far colpo sullo spettatore serve a poco: sfugge l'intero senso dell'operazione, forse troppo ambiziosa per riuscire davvero, di fatto troppo scombinata e traballante per convincere appieno.
Invitato a un matrimonio, David noleggia una macchina con un ben strano GPS: che prende iniziative. Alla festa non vuol ballare con Margot Robbie, il GPS magico gliela fa ritrovare in un Burger King, e insieme compiono questo viaggio curativo dei rispettivi traumi, a ogni fermata si apre una porta che dà sul passato, su un episodio chiave delle rispettive vite.
Era nella lista "migliori copioni mai realizzati". Lì poteva restare, senza intasare la categoria "film più stupidi mai girati". Lo è, senza remissione, il "Viaggio straordinario". Neanche così brutto da diventare di culto. Colin Farrell - uno che con il passare degli anni migliora - si trova la macchina bloccata dai ceppi, e deve andare a un matrimonio.
La tradizione della rom-com statunitense, oltre la sua ordinata demarcazione nel verosimile (seppur trasognato), da due decenni è stata attraversata, con esiti alterni, da costrutti fantastici e surreali, nella grammatica rievocativa della biografia amorosa, che è spettrale complicazione del presente e al contempo sua possibile risoluzione, tra ellissi anagrafiche (30 anni in 1 secondo), labirinti [...] Vai alla recensione »
Un «viaggio straordinario », ma un po' confuso e senza meta, che alla fine diventa quasi... ordinario. La traduzione italiana di «A big bold beautiful journey» rischia di trasformarsi in un boomerang quando il film di Kogonada perde la rotta tra fantasy, road movie, commedia romantica e un tocco di grottesco. Peccato perché le premesse erano ottime (la materia in mano al regista americano ma di origini [...] Vai alla recensione »
Due sconosciuti si incontrano a un matrimonio e intraprendono assieme un viaggio surreale, guidati dal GPS dell'auto, un viaggio alla riscoperta di momenti chiave del passato: l' infanzia, la scuola, gli amici, la famiglia. Fra rimpianti, dolori e desideri cercano di riscrivere il loro presente. E intanto nasce qualcosa tra loro. Con delicatezza e con sorprendenti trovate "A Big bold Beautiful journey [...] Vai alla recensione »
A big bold beautiful journey può far pensare a un film di Charlie Kaufman con gli angoli indisciplinati un po' smussati e un'ambientazione concettuale di amore e vita adattata a una tela più gradevole e commerciale. Ma il film di Kogonada ci catapulta con troppo entusiasmo nel realismo magico prima di stabilire interessi emotivi, regole o un'idea dei protagonisti.
Una strana compagnia di autonoleggio progetta viaggi fuori dal comune. Chi viene coinvolto, guidato da un gps, attraversa porte che collegano non spazi ma tempi diversi. Colin Farrell e Margot Robbie si ritrovano così a rivivere momenti del loro passato da risistemare, Idea originale, ma non sufficientemente sostenuta da una sceneggiatura che a volte non rende credibili i due protagonisti.
Probabilmente l'ho presa male ma devo subito confessare che sono uscito dalla proiezione-stampa di A Big Bold Beautiful Journey - Un viaggio straordinario abbastanza irritato (vedi più sotto) e piuttosto deluso. Deluso forse perché mi attendevo molto di meglio dal regista di origine coreana Park Joong Eun, noto professionalmente come Kogonada che ha mutuato il suo pseudonimo dal giapponese Kogo Noda, [...] Vai alla recensione »
A Big Bold Beautiful Journey di Kogonada è una storia romantica e visionaria che mescola humor, magia e introspezione. Protagonisti di questo viaggio straordinario tra reale e surreale, al cinema dal 2 ottobre con Eagle Pictures, sono Margot Robbie e Colin Farrell con un breve cameo di Phoebe Waller-Bridge. Sarah (Margot Robbie) e David (Colin Farrell) sono due single.
Sarà che a forza di andirivieni tra passato e presente, realtà e immaginazione, ricordo e sogno, c'è da perderci l'orientamento, ma non si può certo dire che quello di Kogonada sia davvero un viaggio grande, audace e meraviglioso, letteralmente A Big Bold Beautiful Journey (nel sottotitolo italiano ci si limita all'anodino Un viaggio straordinario).
In Columbus, il lungometraggio d'esordio di Kogonada, i due protagonisti affrontavano insieme le proprie difficoltà visitando famosi edifici dell'omonima città-museo e ripercorrendone la storia e l'arte; in After Yang, il personaggio di Colin Farrell si addentrava nelle memorie dell'intelligenza artificiale della sua famiglia per tentare di ripararla e recuperare così il rapporto con la figlia; giunto [...] Vai alla recensione »
A un matrimonio altrui, lui e lei incrociano gli sguardi sotto uno stuolo di ombrelli multicolor. La paura d'amare blocca entrambi, ma verrà sconfitta da un magico GPS galeotto che li trasporta in un museo della memoria personale ad affrontare i fantasmi dei rispettivi affetti passati, così da renderne possibile uno nuovo. Per respirare un romanticismo fantastico, in barba al cinismo dei tempi che [...] Vai alla recensione »