Icona libera e controversa, Brigitte Bardot ripercorre la sua vita tra celebrità, lotte per gli animali e un ritiro volontario dai riflettori. Espandi ▽
Brigitte Bardot è la prima icona del cinema francese a raggiungere la fama mondiale. Musa, star adorata e attivista impegnata, incarna una donna libera ma incompresa. Amata troppo o amata male, ha attraversato i riflettori prima di ritirarsi a La Madrague, sfuggendo allo sguardo pubblico e agli scandali. Oggi riflette sui molti contrasti della sua vita: l'ascesa fulminea, il suo status di icona femminile e le sue dichiarazioni talvolta radicali nella lotta per i diritti degli animali. Pioniera nelle sue convinzioni, ha ridefinito l'immagine della donna e anticipato battaglie ecologiche oggi più attuali che mai. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Alla periferia di Medellín negli anni '80, un gruppo di adolescenti emarginati ruba una telecamera, raccontando tra caos e speranza la propria esistenza fragile. Espandi ▽
Intenso, indimenticabile racconto di formazione con un tocco di provocazione, Barrio Triste attinge alle ansie di una cultura giovanile ai margini della storia che vorrebbe essere capita. Alla periferia di Medellín, in Colombia, alla fine degli anni Ottanta, gli abitanti del posto segnalano strane luci che scendono dal cielo. Quando un giornalista arriva per indagare, un gruppo sgangherato di adolescenti provenienti da un quartiere senza legge fa irruzione sulla scena e gli ruba la telecamera. Nelle mani dei suoi nuovi proprietari, la macchina registra un tuffo ipnotico nella loro frenetica esistenza. Mentre i ragazzi fanno i conti con la loro situazione, la telecamera si sposta nel quartiere per documentare i piccoli dettagli che caratterizzano le loro vite. In mezzo all'oscurità e alla disperazione, una fonte inaspettata offre un barlume di speranza. Nel frattempo, interviste enigmatiche rivelano le difficoltà dei ragazzi, che faticano a trovare le parole per esprimersi. Sono monologhi interiori, echi nel tempo o suppliche provenienti da un'altra dimensione? Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il regista torna con un thriller-poliziesco solido e cupo che regge fino in fondo. Espandi ▽
Quando i suoi superiori scoprono che partecipa a combattimenti clandestini, il giovane e irrequieto agente di polizia Antoine Cerda viene allontanato dalla BRI (Brigade de Recherche et d'Intervention) di Parigi e trasferito alla squadra anticrimine di Bobigny, dipartimento di Seine-Saint-Denis. Nei mesi successivi recide i legami con gli ex colleghi di brigata (compresa la fidanzata, con cui ha un rapporto altalenante) ma, quando due di loro vengono uccisi e un terzo sparisce misteriosamente, Antoine si mette ad indagare per conto proprio. Scoprirà che il confine tra il bene e il male, tra buoni e cattivi, è più labile di quanto pensasse.
Il regista Olivier Marchal (classe 1958) è stato per oltre dieci anni un poliziotto in una Brigata Anticrimine, e si è poi imposto dietro la macchina da presa come uno dei maggiori eredi del ‘polar’ nel cinema francese del nuovo millennio, restando sempre fedele al genere lungo tutta la sua filmografia.
In Bastion 36 Marchal torna con una storia di corruzione e vendetta, muovendo il tormentato Antoine (Victor Belmondo, il nipote di Jean-Paul) in una Parigi cupa e notturna dove non può fidarsi di nessuno. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La storia di Argyro, una contadina forte e determinata, e della sua migliore amica Anneta che scopre di essere incinta e vuole lasciare il villaggio. Espandi ▽
A Tirna, villaggio sulle montagne della Grecia, Argyro lavora come contadina mentre la migliore amica Anneta fa la manicure ed è la ragazza più popolare del paese. Quando Anneta le rivela di essere incinta e di voler seguire il fidanzato poliziotto nella casa dove vive con la madre, Argyro vede le sue certezze cadere e prova in tutti i modi a dichiarare all'amica il suo amore.
Rielaborazione di un precedente cortometraggio diretto dalla coppia di registi greci Stergios Dinopoulos e Krysianna B. Papadakis, Bearcave, cioè la caverna dell'orso, racconta una storia d'amore omosessuale nel contesto straniante del mondo rurale greco.
La diversità delle due protagoniste, e dunque la rivoluzione del loro amore queer, è resa evidente proprio dal contrasto tra la loro presenza sgargiante e fuori tono e il luogo cupo in cui abitano e da cui idealmente e fisicamente entrambe cercano di scappare, salvo non riuscire a sfuggirgli. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Nel Kazakistan di oggi, la diciassettenne Mila scopre una squadra di nuoto in acque libere guidata dall'enigmatico Vlad, e decide di unirsi a loro, sentendosi finalmente parte di qualcosa. Espandi ▽
Nel Kazakistan di oggi, la diciassettenne Mila non può più sopportare il caos della sua vita familiare.
Quando scopre una squadra di nuoto in acque libere guidata dall'enigmatico Vlad, si unisce a loro, attratta dalla promessa della struttura e dell'appartenenza.
Ma quando il suo posto è minacciato, la sua paura di perderlo inizia a crescere, e Mila deve presto decidere quanto lontano è disposta ad andare per preservare il fragile equilibrio che ha costruito. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Thida, fantasma guardiano di un cinema destinato alla demolizione, trova in Hai un legame che la spinge a confrontarsi col destino e col cambiamento sociale. Espandi ▽
Cambogia ai nostri giorni. Thida è lo spirito custode in un vecchio cinema ormai fatiscente ed in attesa di essere demolito. Un giorno Hai, un giovane giornalista vi entra per scattare delle foto e tra i due nasce una complicità dettata dall'insoddisfazione nei confronti della società che li circonda.
Polen Ly al suo secondo lungometraggio e alla sua prima opera di finzione conferma il proprio interesse nei confronti della storia passata e presente del suo Paese. Mostra ancora qualche incertezza nel gestire il piano del sovrannaturale (vedi la scena dell'ufficio in cui si assegnano le modalità di rinascita) inserendolo nella quotidianità della vita ma l'intenzione di denunciare le ferite vecchie e nuove di una società che non ha abolito le diseguaglianze è sincera e merita attenzione. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Un documentario autorizzato sugli esordi del gruppo: uno spettacolo travolgente con musica ad alto volume. Documentario, Gran Bretagna2025. Durata 137 Minuti.
Un documentario che ripercorre la storia di una delle band più importanti del rock. Espandi ▽
Mentre i ricordi della Seconda guerra non sono ancora archiviati, il Regno Unito inizia a far filtrare e ad accogliere una nuova musica. Suoni inauditi in arrivo dagli Stati Uniti, come quello di una chitarra - quella del rockabilly Johnny Burnette - che sembra venuta da Marte e invece è di Memphis, rimasticata dall'autoctono Lonnie Donegan. O del pianoforte dominato dall'acrobatico Little Richard, dell'armonica rhythm & blues nella bocca sdentata di Sonny Boy Williamson da Chicago, delle urla di un ipercinetico James Brown.
Tutto questo colpisce e nutre moltissimi ragazzi. Quattro, in particolare, che tra incoraggiamenti o diffide familiari, molta ostinazione e a volte anche l'apprendistato da turnisti ingaggiati per ogni tipo di incisione discografica, avranno un esordio esplosivo che porta il loro nome: Led Zeppelin.
Presentato, alla presenza del loro chitarrista Jimmy Page, in un primo montaggio Fuori Concorso nel 2021 alla 78ma Mostra di Venezia, Becoming Led Zeppelin è un ibrido di documentario e film concerto che rispetta la promessa del titolo: indaga cioè il periodo precedente alla formazione del super group, l'atmosfera e l'ambiente in cui Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham si sono formati e influenzati reciprocamente. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Ridley Scott è in trattative con la Paramount per dirigere un film sui Bee Gees, nel quale il cantante Barry Gibbs sarà coinvolto come produttore esecutivo. Ridley Scott ha un rapporto di lunga data che lo lega alla band disco: negli anni '70, fu chiamato a dirigere la band in un film di ambientazione medievale, dal titolo Castle Accident. Il film non si è mai fatto: adesso Scott può riavvicinarsi alla storia della band. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una coppia in crisi deve affrontare la malattia di lei. Espandi ▽
Ane e Thomas sono sull'orlo del divorzio quando Ane ha un ictus, che li costringe a stare insieme e a rimandare la comunicazione della separazione ai figli. Di fronte a questa nuova realtà, i due trovano la speranza dove meno se l'aspettano. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Tre donne unite da una forte passione per la musica e da un ancor più grande desiderio di rivalsa, fanno il loro ingresso nel mondo dell'Opera. Espandi ▽
La storia di Maria (Vittoria Puccini) e delle sue figlie, Antonia (Caterina Ferioli) e Carolina (Adriana Savarese), e della loro fuga da Napoli per liberarsi dall'oppressione del violento marito di Maria, Iginio (Antonio Gerardi), e inseguire il sogno del canto a Milano.
Le tre donne sono destinate a entrare nel mondo dorato e spietato dell'Opera di metà '800, ma dovranno scontrarsi con inganni, tradimenti e passioni travolgenti. Maria, segnata da un misterioso segreto che nasconde alle figlie, spinge Antonia verso il successo, ma la ribelle Carolina sembra possedere una forza e un carisma che nessuno aveva previsto. Sospese tra sogni di fama, gelosie e lotte di potere, si troveranno a confrontarsi con la durezza del mondo che hanno scelto.
Belcanto è una storia di lotta per la libertà, che spinge le protagoniste a sfidare non solo il destino, ma anche loro stesse. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Uno sguardo attento su come la normalità diventa un atto di ribellione e di coraggio, attraverso le storie di quattro donne intrecciate nel cuore pulsante di una Kyiv in lotta. Espandi ▽
Dal 24 febbraio 2022 esistono due Ucraine: una al fronte e l'altra sorretta dalle donne. A Kyiv, nel pieno dell'invasione russa, la redazione di ELLE Ucraina continua a pubblicare la rivista di moda e bellezza tra sirene antiaeree, blackout e attività di volontariato. In una quotidianità sospesa, quattro redattrici raccontano la loro esperienza, dove il lavoro, la cura del sé e la solidarietà diventano atti di resistenza. Con resilienza e determinazione, le quattro protagoniste reagiscono alla brutalità del conflitto opponendovi cultura, eleganza e ostinazione. La loro normalità, vissuta in un contesto straordinario, diventa una moderna
metafora della lotta tra il bene e il male, raccontando con uno sguardo intimo e potente l'identità di un paese che rifiuta di arrendersi. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Il film indaga perché Enrico Berlinguer resta il politico più amato, a 40 anni dalla sua scomparsa." Espandi ▽
Ci sono storie d'amore che durano tutta una vita. Poi ci sono quelle che sembrano non finire mai. Enrico Berlinguer si spegneva l'11 giugno 1984 a Padova, oltre 40 anni fa. I suoi funerali sono stati i più grandi della Storia d'Italia, con oltre 2 milioni di persone arrivate a Roma da tutto il paese. La commozione, il dolore e l'esplosione d'affetto di quei giorni portarono l'attore Roberto Benigni a dire che in quei giorni stava bruciando il firmamento.
E in effetti, la sensazione che fosse finito tutto con la sua morte la ebbero in molti. Eppure Enrico Berlinguer continua ad essere il leader politico più amato di sempre. Amato da chi ha vissuto la sua stagione politica, ma anche da chi è nato molti anni dopo la sua morte. Come è possibile? Perché un politico morto quando ancora il mondo era diviso in due blocchi è ancora così amato in Italia? Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.
Una versione ibrida e grottesca della fiaba dei Grimm. Che desidera accontentare tutti e finisce per non accontentare nessuno. Avventura, Drammatico, Family - USA, Germania2025. Durata 109 Minuti.
Adattamento live action del film d'animazione Disney del 1937 Biancaneve e i sette nani. Espandi ▽
La storia è nota: Biancaneve viene perseguitata dalla regina cattiva, sua matrigna, che la vuole morta perché lo "specchio delle sue brame" le ha detto che è Biancaneve, e non più lei, la più bella del reame. La ragazza si rifugia presso la casetta nella foresta dei sette nani ma la regina Grimilde, autotrasformata in strega, la convince ad addentare una mela avvelenata: solo un bacio d'amore potrà salvare Biancaneve dalla morte.
Questa riedizione Disney live action della celebre favola dei fratelli Grimm è una versione ibrida con non pochi elementi grotteschi - in primis i sette nani in CGI - che fanno rimpiangere la morbidezza e la raffinatezza dell'animazione originale (interamente disegnata a mano). Alcune scelte, invece di limitarsi ad aggiornare la favola alla contemporaneità, in qualche modo la snaturano, togliendole quella potenza iconica che l'ha resa immortale. Biancaneve rimane a metà del guado, senza osare una vera rilettura ironica della fiaba originale, che voleva la protagonista "colf dei sette nani" e in passiva attesa di un principe azzurro che le svolti (letteralmente) l'esistenza, e allo stesso tempo rivelandosi poco rispettosa della forza originaria della favola nera dei Grimm. Recensione ❯
La tua recensione è stata registrata. Convalida adesso la tua preferenza.
Ti abbiamo appena inviato un messaggio al tuo indirizzo di posta elettronica. Accedi alla tua posta e fai click sul link per convalidare il tuo commento.
La tua preferenza è stata registrata. Grazie.