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Ultimo aggiornamento venerdì 26 settembre 2025
Le star di The O.C. (Adam Brody) e Veronica Mars (Kristen Bell) si uniscono in una serie romantica che parla di un amore complicato. La serie ha ottenuto 3 candidature a Golden Globes, 3 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, 1 candidatura a Writers Guild Awards, La serie è stato premiato a AFI Awards,
CONSIGLIATO N.D.
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Joanne nel suo podcast interviene spesso parlando di sesso in maniera chiara e senza metafore. Noah è un rabbino eccentrico, intelligente ma in crisi. I due si incontrano ad una cena di amici e subito appare chiaro che tra di loro c'è non solo attrazione ma anche una grande chimica. Ma l'amore non è facile quando le famiglie intervengono rendendo tutto molto più difficile.
Recensione di a cura della redazione
La coppia deve fare i conti con le difficoltà che emergono quando si tenta di unire i propri mondi, gestire le cerchie sociali divergenti, affrontare pressioni familiari e differenze religiose. La nuova stagione approfondisce i temi del sacrificio, della crescita personale e della lotta per rimanere se stessi anche nel contesto di una relazione impegnata.
Battute intelligenti e spiritose in una serie brillante che attinge a pieni mani alla cultura pop
Recensione
di Paola Casella
Joanne, insieme alla sorella Morgan, conduce un podcast dal titolo "Nobody Wants This", che parla di "sesso e relazioni sentimentali nell'era moderna". Non ha mai avuto una relazione duratura perché negli uomini individua presto "il disgusto", ovvero ciò che di loro le risulta fastidiosamente insopportabile. Noah è un rabbino il cui sogno più grande è quello di diventare capo della sua comunità losangelina. È serio, affidabile, devoto, ma anche molto spiritoso: come Joanne, ed è anche per questo, oltre che per un'irresistibile attrazione, che i due "cliccano" incontrandosi ad un party. Ma quali sono le possibilità che possa durare la relazione fra un'atea single che dice tutto ciò che pensa e non disdegna il gossip (o il ficcare i naso negli affari degli altri) e un uomo di chiesa ebreo rispettoso del Talmud, delle tradizioni e della privacy propria e altrui, per di più appena uscito (per sua scelta) da una lunga relazione con la perfetta fidanzata ebrea (che ancora spera di tornare insieme a lui)?
Nobody Wants This ha parecchie frecce al proprio arco. La prima è una scrittura brillante che è un fuoco di fila di battute intelligenti e veramente spiritose, e che attinge a piene mani alla cultura pop.
Del resto la serie è creata da Erin Foster, figlia di un celebre produttore musicale e musicista (che ha suonato, fra gli altri, sia con George Harrison che con Ringo Starr), attrice in serie come The O.C., Dr. House e Una mamma per amica.
Foster è stata autrice delle serie Barely Famous insieme alla sorella Sara, ed è sposata ad un uomo per cui si è convertita alla religione ebraica. È dunque evidente l'apporto autobiografico e l'autoironia che ha portato a questa serie scritta e diretta da svariate mani ma coerente per stile, ritmo e humour.
La scrittura si sviluppa anche sui vari personaggi che ruotano intorno a Joanna e Noah, a partire dalla sorella di lei Morgan e dal fratello di lui Sasha, per proseguire con la moglie di Sasha, Esther, la ex di Noah Rebecca, i genitori di Joanna e quelli di Noah. Tutti sono molto centrati e ben caratterizzati, ma l'asticella si alza quando entra in scena la madre di Noah, Bina, una piccoletta volitiva con un eccezionale senso dell'umorismo - esattamente come Joanna. Non guasta che Bina sia interpretata dalla leggendaria attrice ebrea americana Tovah Feldshuh, regina del teatro yiddish e di Broadway.
La seconda freccia all'arco di Nobody Wants This sono dunque i suoi interpreti, a cominciare da Adam Brody (il Seth di The O.C.) e Kristen Bell (la Veronica Mars della serie omonima) nei panni di Noah e Joanne, per proseguire con Justine Lupe (reduce da Succession) nel ruolo di Morgan e con Timothy Simons (reduce da Veep) in quello di Sasha, che riprende il Kevin di Shameless. Infine funziona particolarmente bene la chimica fra Brody e Bell, facendoci fare il tifo per questa strana coppia mentre quasi tutti intorno a loro sembrano remare contro. Nota di merito infine per Jackie Tohn, la cantante e attrice che interpreta Esther con le mille sfumature che rendono giustizia ad un ruolo davvero ben scritto.
Non mi piace il titolo che è rimasto in lingua inglese con un po di buona volontà lo si poteva tradurre, ottimo come interpreti e dialoghi, mai una puntata fiacca e priva di senso, ottima l'attrice principale.