| Anno | 2024 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Albania |
| Durata | 101 minuti |
| Regia di | Florenc Papas |
| Attori | Nik Xhelilaj, Adriana Matoshi, Suela Bako, Flonja Kodheli, Amos Muji Zaharia Aliaj Urim, Kevin Rrapaj, Eno Milkani, Xheni Halluli, Artan Islami, Donald Shehu, Kristaq Pilo, Denardo Neziri, Olivia Hysolli. |
| MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 25 luglio 2025
Una madre e un figlio nell'Albania degli anni Novanta.
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CONSIGLIATO SÌ
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Albania 1997. Mira e il figlio Toni cercano di vivere come possono. Il padre del ragazzo vive all'estero e lei si ingegna per trovare soluzioni alla quotidianità affrontando anche progetti rischiosi. Intanto tutto intorno a loro sta cambiando e le manifestazioni popolari sono sempre più frequenti.
Florenc Papas, di origini albanesi, ci ricorda un periodo della storia europea che rischiamo di dimenticare.
Siamo nell'ambito del classico coming of age. Toni non è un ragazzo facile (significativa è la scena in cui la madre cerca di corrompere un'insegnante per farlo riammettere a scuola) e l'assenza del padre si fa sentire. Siamo però di fronte a un film in cui il focus più che sul ragazzo sta sulla genitrice, vista come figura adulta che fatica a trovare una propria stabilità e a rappresentare una guida sicura. La sua ostinata partecipazione al Bingo televisivo, di cui acquista le cartelle presso una rivendita statale, è significativa nel descrivere una persona che affida alla sorte la speranza di poter risolvere i propri problemi aggiungendovi poi delle possibili, quanto improbabili, ipotesi di soluzione. La sceneggiatura ci mette di fronte a una vicenda in cui alla suddetta speranza viene lasciato poco spazio e il Luna Park, che a un certo punto compare, diviene un elemento simbolico di un'esistenza difficile. Ai protagonisti resta poco spazio, nel contesto di uno stato che fino a poco prima aveva una sua entità quasi fuori dal mondo, per poter vedere con chiarezza il proprio futuro.
Le scelte che si possono compiere si traducono in confusi tentativi su tutti i piani, ivi compreso quello dei sentimenti a cui viene consentito uno spazio di narrazione non invasivo. Tale cioè da lasciare sempre in primo piano il rapporto madre/figlio, grazie anche a due interpreti che sanno come cogliere e trasmettere le fragilità dei propri personaggi. La colonna sonora di Matej Merlic li coadiuva sfuggendo costantemente al rischio della sovrabbondanza per sottolineare l'azione senza mai prevaricare su di essa.