| Titolo originale | L'attachement |
| Anno | 2024 |
| Genere | Drammatico, |
| Produzione | Francia, Belgio |
| Durata | 106 minuti |
| Al cinema | 17 sale cinematografiche |
| Regia di | Carine Tardieu |
| Attori | Pio Marmaï, Valeria Bruni Tedeschi, Vimala Pons, Raphael Quenard, César Botti Catherine Mouchet, Marie-Christine Barrault, Mélissa Barbaud, Florence Muller, Eric Verdin, Nikita Faulon, Laurence Huby, Christine Defay, Sissi Duparc, Eric Slabiak, François Anastasio, Dario Ivkovic. |
| Uscita | giovedì 2 ottobre 2025 |
| Tag | Da vedere 2024 |
| Distribuzione | No.Mad Entertainment |
| MYmonetro | 3,71 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 26 settembre 2025
Tratto dal romanzo "L'Intimité" di Alice Ferney. Una storia di affetti incrociati, un'ode alla solidarietà di incredibile delicatezza. L'attachement - La tenerezza è 37° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 2.243,00 e registrato 43.918 presenze.
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CONSIGLIATO SÌ
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Sandra vive sola - anzi, non sola, con i suoi libri - e gestisce una libreria "intellettual-femminista" (secondo una definizione maschile); fuma molto, regge bene il vino, non cucina, ha compagni occasionali, non ha figli e "non sa niente di bambini" (altra definizione maschile). Quando la sua vicina di casa molto incinta esce di corsa per andare a partorire, affidandole temporaneamente il figlio Elliott di cinque anni, Sandra lo accoglie a metà fra il disagio e la tenerezza.
Purtroppo la madre di Elliott muore durante il parto (succede nei primi dieci minuti) ed Elliott dovrà crescere con la sorellina neonata Lucille e suo padre Alex - che non è il padre biologico del maschietto. E Sandra si ritroverà ad entrare nell'intimità famigliare di questo trio spaesato, lei più spaesata di loro. Ma quando si crea un attaccamento affettivo non ci si può chiamare fuori, e si fa tutto ciò di cui siamo umanamente capaci.
"Qual è la differenza fra amore e attaccamento?", chiede L'attachement - La tenerezza della regista francese Carine Tardieu, che adatta per il grande schermo il romanzo "L'intimité" di Alice Fernay insieme alle cosceneggiatrici Raphaele Moussafir e Agnès Feuvre. La risposta non è lapidaria ma empatica, e sembra suggerire che ci siano attaccamenti più forti e più nobili dell'amore, perché non implicano il possesso e comportano invece il rispetto della libertà di chi ci è caro.
L'attachement - La tenerezza non commette mai l'errore fatale di accontentarsi della sua premessa narrativa e restare inchiodato lì, portando il pubblico a conclusioni prevedibili. Qui accadono invece un sacco di micro e macro eventi che continuano a cambiare le carte in tavola, per noi spettatori e per i protagonisti, e che richiedono costanti aggiustamenti - come la vita, del resto. I rapporti non si limitano al quartetto centrale, ma si allargano ad altre figure, come la sorella di Sandra, la nonna dei bambini (una delicatissima Marie-Christine Barrault) e il padre naturale di Elliott (il sempre sorprendente Raphaël Quenard).
"Occuparsi di un'altra vita richiede forza", dice Sandra, parlando del perché non ha voluto figli, ma di fatto la vita la porta ad occuparsi di tante altre esistenze, e lei lo fa con grazia e generosità: il che non le impedisce di rimanere una donna adulta e indipendente "di cui non ci si deve preoccupare", che fa scelte ragionate (ma sa anche aprire il proprio cuore e ascoltarne il battito altrui). Tardieu racconta la storia di questo pugno di esseri umani fragili e affettuosi con una morbidezza di sguardo che commuove senza mai diventare melensa: e il contatto fisico, mai nominato, è l'architrave di una narrazione che comincia con i gesti di una madre pieni di cura nel vestire suo figlio e finirà con un'adesione corpo su corpo del tutto priva di violenza.
Valeria Bruni Tedeschi è bellissima (non solo nel senso estetico ma in quello etico) nel ruolo di Sandra, ed evidentemente la regista è stata abilissima nel tenere a freno i potenziali istrionismi della sua prima attrice, allo stesso tempo evidenziandone la natura anarchica e mercuriale. Tardeu è anche bravissima a far recitare con infinita naturalezza i bambini in scena e l'eccellente Pio Marmaï nel ruolo di Alex, uomo responsabile e gentile ma a volte retorico, intento all'occasionale mansplaining ma pronto ad accettare fino in fondo, nelle sue umane contraddizioni, una femminista convinta come Sandra. Lo stesso Elliott (l'adorabile César Blotti) è un bambino cinematografico sui generis: intelligente, intuitivo, sempre presente a se stesso, maturo senza diventare un adulto in miniatura, evidentemente cresciuto nella chiarezza e nella verità.
La storia di L'attachement - La tenerezza si sviluppa lungo i primi due anni di vita della piccola Lucille e compie giri lunghi e larghi che vorremmo non finissero mai, per arrivare ad includerci. È un film di cui ci si innamora non perché sia perfetto, ma proprio perché racconta l'umana imperfezione con infinita empatia. L'ottima sceneggiatura incorpora imposizioni sociali che cambiano e situazioni che si complicano, finte certezze e onesti dubbi, fame di vita e conseguenti sensi di colpa, profondi innamoramenti e fuochi di paglia, sfanculamenti ai tre mesi di attesa prima di annunciare una gravidanza e alla natura che colpisce random. La sua eccezionalità sta nei dettagli - come la comparsa di babysitter maschi senza bisogno di ulteriori spiegazioni - e frasi folgoranti, come quella che Alex dice ad Elliot durante un capriccio: "Ti amo come un figlio, dunque obbedisci come un figlio".
C'è anche tanta solidarietà femminile dentro questa storia, non sbandierata e non ovvia, non cartello ideologico ma naturale sostegno "di genere". Di più: c'è tanta solidarietà umana che rompe stereotipi e convenzioni, anche cinematografiche, ed esce dal racconto borghese in salsa francese (anche se L'attachement - La tenerezza resta la quintessenza del film francese sulle reazioni umane) per regalarci il ritratto di un'umanità composita che risponde solo a se stessa, ma non manca di trattare con rispetto e gentilezza chi sente vicino.
I bambini ci portano verso la vita, sempre, per questo la nascita della piccola Lucille scandisce il tempo, elabora il dolore e costringe a prendersi cura uno dell'altro. Alex e Cecile uma mattina presto suonano al campanello della vicina , Sandra, perchè alla donna si sono rotte le acque e devono correre in ospedale, affidandole temporaneamente Elliot il figlio di lei di soli 5 anni. [...] Vai alla recensione »
Un film che mette al centro le relazioni più intime e le loro traiettorie imprevedibili. Con dialoghi asciutti e mai banali su cui è facile riconoscersi. In scena un cast ben diretto e credibile.
Alex resta vedovo, ma non resta solo. Una gran, bella famiglia - affatto tradizionale - tra figli naturali e di fatto, amori ed amicizie speciali, ci accompagna e ci emoziona con sentimenti semplici e tanta sincerit?. Emilia, con la sua scelta, tocca uno dei vertici del racconto. Sandra, una misurata V.B.Tedeschi - attrice facile da amare, funge da specchio e da coscienza per il bravissimo Marmai, [...] Vai alla recensione »
Carine Tardieu ha il coraggio di firmare un film di esseri umani incompiuti, e di relazioni umane ingarbugliate, sulle quali anche lei rischia di perdersi. Limitiamoci a parlare di qualche figura. Il personaggio più inconsistente è quello di Alex Perthuis (Pio Marmaï). Alex è sposato, lo vediamo accompagnare la moglie incinta (spinta nella gravidanza) in ospedale per rottura [...] Vai alla recensione »
Presentato nella sezione ‘orizzonti’ presso il Festival del cinema di Venezia 2024, il film “L’Attachement” rappresenta il 5° lungometraggio della cinquantaduenne francese Carine Tardieu. Trovatasi a governare, nel cast, la spumeggiante Valeria Bruni Tedeschi (il recente “Duse” l’ha resa diva del momento in Italia), la regista la relega inopinatament [...] Vai alla recensione »
Alla vita brindano i componenti, forse troppo buoni per essere veri, di questo gruppo di persone legate fra loro da sentimenti positivi invece che divise dalle gelosie e dai rancori che solitamente si accendono nelle situazioni in cui esse si ritrovano:.i due uomini, invece che farsi la guerra, decidono di "condividere" il piccolo Elliott, la femminista single inveterata Sandra scopre di avere un [...] Vai alla recensione »
ATTENZIONE: se non avete visto il film non leggete qui sotto. Che posso dire? Non vorrei stroncarlo, ma... 1) Fattura discreta, anche se le musichette di accompagnamento spesso risultano stucchevoli e banali, tanto da creare lo spiacevole effetto di far sorridere in momenti in cui forse non si dovrebbe farlo. 2) Discretamente superficiale. Come puoi "immaginare" di far sposare "in [...] Vai alla recensione »
Questo film racconta in modo semplice tematiche complesse, tutte risalenti a quelle che un tempo si dicevano attinenti alla famiglia. Fin da piccoli, ci è stato detto che la famiglia è la prima società umana, ma oggi questo istituto è mutato rispetto a quello che abbiamo conosciuto. I problemi restano però sempre gli stessi, ed allora anche i modi per affrontarli [...] Vai alla recensione »
Sandra, donna indipendente e single per scelta, si ritrova improvvisamente a condividere la vita del vicino Alex e dei suoi due bambini. Quella che sembra una convivenza provvisoria si trasforma lentamente in un legame autentico, permeato di affetto, cura e senso di protezione, che porterà la donna a nuove consapevolezze. Con "L'attachement - La tenerezza" (tratto dal romanzo "L'intimité" di Alice [...] Vai alla recensione »
Basterebbe, da sola, la scena dell'addio in aeroporto tra Pio Marmaï e Vimala Pons: una separazione silenziosa, consensuale, che probabilmente apre le porte alla ricerca di una nuova felicità, ma che fa stare male, ti smuove dentro, lascia comunque un senso di vuoto in chi guarda. E pensare che, in fin dei conti, quella era solo una storia «palliativa»: l'incontro di due solitudini per colmare assenze [...] Vai alla recensione »
Secondo la teoria dello psicologo Bowlby, l'attaccamento è il legame emotivo, profondo e duraturo che unisce un bambino a chi si prende cura di lui. Su questo concetto l'autrice francese Alice Ferney ha scritto il romanzo L'intimité (2020) da cui la valida regista sua connazionale Carine Tardieu ha tratto ispirazione per il suo nuovo lungometraggio, "deviando" il titolo dall'intimità verso quell'attaccamen [...] Vai alla recensione »
Sandra, una cinquantenne single per scelta e senza figli (Valeria Bruni Tedeschi), si ritrova a condividere l'intimità del suo vicino di casa e dei suoi due bambini, che hanno appena perso la madre. Contro ogni aspettativa, Sandra si lega a loro, diventando una figura femminile importante in questa nuova famiglia adottiva. Tratto dal romanzo L'intimité di Alice Ferney e presentato nel 2024 alla Mostra [...] Vai alla recensione »
Il film (adattamento del romanzo L'intimité di Alice Ferney) parla di vicinato, solidarietà e legami. Il piccolo Elliot si affeziona alla libraia femminista single Sandra (Bruni Tedeschi). E Sandra si affeziona a Elliot, ma anche a suo padre Alex (Marmaï), giovane vedovo che deve crescere da solo due figli e trascina il suo dolore aspettando di capire cosa gli è successo.
Single per vocazione e desiderio di indipendenza, la libraia femminista Sandra viene delicatamente travolta dagli affetti che non sono l'amore, ma la tenerezza dell'accudimento. La svolta nel suo stato esistenziale arriva con il piccolo Elliott che le viene "momentaneamente" affidato dalla famiglia che vive accanto a lei. Lo sguardo della regista nel raccontare la tenerezza del vivere resta controllato [...] Vai alla recensione »
"L'attachment", l'attaccamento, che in italiano è stato co-tradotto con "La tenerezza" è una storia di affetti incrociati, tratta dal romanzo "L'intimité" di Alice Ferney, un film di delicati sentimenti spesso inespressi o mal indirizzati da una coralità di protagonisti non riconducibili a vite borghesi, poggiate su schemi consolidati di famiglie strutturate.
Tutto inizia con una scampanellata che rivela un'urgenza. Ad aprire la porta è Sandra, parigina cinquantenne di professione libraia, bella e colta, ironica e nevrotica quanto basta a renderla irresistibile, femminista dichiarata che non ha mai pensato di farsi una famiglia e tanto meno di avere figli, esibisce la sua età con seducente nonchalance, sempre spettinata e con le mani in tasca, fuma molto, [...] Vai alla recensione »
La vecchia signora pranza con un uomo più giovane. Chiacchierano del più e del meno, lei diresti stia flirtando. «Ah, è sposato! Anche io». La signora non ricorda un dettaglio: quell'uomo è suo figlio. Non può più vivere sola. «Andiamo a fare una gita, mamma». II film è stato girato in una vera casa di riposo, in California, gli ospiti mischiati agli attori.
Sandra, una cinquantenne indipendente, fumatrice, single per scelta, senza figli e con un amante a cui non è concesso I 'ingresso nella camera da letto, si trova improvvisamente a condividere l'intimità del suo vicino di casa, Alex, e dei suoi due bambini, Elliot e Lucille, che hanno appena perso la madre, morta per alcune inaspettate complicazioni durante il parto.
Uno dice, solito film francese di trame sentimentali, in ambiente borghese; io direi piuttosto, solido film francese - come dire, film di scrittura tornita, ben lavorata - in cui la trama apre a folate sentimentali. E quanto alla borghesia, a certa borghesia, beh, già Truffaut ne mostrava l'ineluttabilità, la medietà, e di lì Rohmer la rappresentatività, dimensione ideale per l'arrovello, l'orografia [...] Vai alla recensione »
Di fronte all'appartamento della 50enne Sandra, single a prova di lucide disillusioni, abita Alex, vedovo con neonata e patrigno di Elliot, profondamente affezionato a Sandra. Con cautela, profondità, e aiutata da una Bruni Tedeschi qui di straordinaria misura e verità, al terzo film Carine Tardieu fa centro: spostamenti progressivi di intenzioni, relazioni e sentimenti formano un'avventura a svelare [...] Vai alla recensione »
La libraia Sandra si prende cura di Elliott il giorno in cui la mamma sta per dargli una sorellina. Lei muore di parto e il compagno re- sta solo con una neonata e un bimbo non suo, II tema del rapporto padri-figli è interessante ma assassinato da un copione involontariamente comico. Citazioni a campione: «Sei indipendente come un bagno esterno». «La mamma è morta? Di già.
Alex, un giovane padre, è in lacrime. Non sa come dire a Elliot, il figlio di cinque anni, che sua madre ha avuto complicazioni durante il parto della sorella, Lucille, e non è più con loro. Ma Elliot sembra aver capito tutto, anzi forse ha già accettato l'accaduto. Al contrario di Alex, che passerà invece molto tempo ad elaborare il lutto, barcamenandosi tra nuove responsabilità, nuove amicizie, nuovi [...] Vai alla recensione »
Sandra, libraia single e femminista, non ha mai avuto bisogno di legarsi a nessuno, e per evitare equivoci i suoi amanti passeggeri non li fa neanche entrare in camera da letto. Le sue consolidate regole vanno in fumo quando le viene affidato per un giorno il figlio dei dirimpettai, mentre i genitori sono in ospedale per la nascita della secondogenita.
«Occuparsi di un'altra vita richiede forza»: la protagonista di «L'attachement - La tenerezza» spiega così perché non ha voluto figli. Sandra è una libraia cinquantenne, un'intellettuale femminista che riempie la sua vita con la letteratura, molte sigarette, buon vino e buon cibo (che non cucina personalmente), compagni occasionali. Poi succede che la sua vicina incinta le affidi il figlio di cinque [...] Vai alla recensione »
Nel buio voci concitate e poi un bussare alla porta: Siamo i vicini di casa. Una donna scapigliata con sigaretta in bocca apre alla porta e cosa vede? Una giovane con pancione, un uomo con delle borse in mano, un bambino con lo zaino che fanno capolino. Dobbiamo andare in ospedale perché mi si sono rotte le acque, nessun altro è disponibile, possiamo lasciare Elliot per qualche ora? Avevi detto che [...] Vai alla recensione »
Genere francese per eccellenza, il film sentimentale di ambiente borghese garantisce da sempre un gustoso intrattenimento emotivo, tra incontri amorosi, chiacchiere, bicchieri di vino, matrimoni, funerali e un pizzico di erotismo. Non fa eccezione L'attachement di Carine Tardieu (I giovani amanti, Toglimi un dubbio) che aggiungendo al canovaccio la presenza di Valeria Bruni Tedeschi già sulla carta [...] Vai alla recensione »
Domina la libertà dei sentimenti e una silenziosa, ma inesorabile, rinnovata concezione dell'istituzione familiare. Un film che vive sulla ricchezza delle relazioni e su un proliferare in più direzioni dei sentimenti, in una commedia che sa rispettare una certa tradizione del cinema d'Oltralpe nel quale l'empatia per i personaggi muove, come un volano, il meccanismo e gli ingranaggi del film, che funzionano [...] Vai alla recensione »
Al quinto lungometraggio in diciassette anni, Carine Tardieu ci dimostra anzitutto che si può dirigere Valeria Bruni Tedeschi senza assecondarne i cliché, emancipandola dal typecasting, tenendo negli argini la sua personalità dirompente. Nei centosei minuti di L'attachement (presentato in Orizzonti a Venezia 81), Bruni Tedeschi è meravigliosa: interpreta una libraia femminista ("un male necessario") [...] Vai alla recensione »