La domenica muoiono + persone

Film 2024 | Commedia, 85 min.

Titolo originaleMost People Die on Sundays
Anno2024
GenereCommedia,
ProduzioneArgentina, Italia, Svizzera
Durata85 minuti
Regia diIair Said
AttoriRita Cortese, Iair Said, Juliana Gattas, Antonia Zegers, Francisco Pedro Bereny Rosario Ortega, Alejandro Valente, Sofía Vitola.
Uscitagiovedì 19 giugno 2025
DistribuzioneFandango
MYmonetro 2,88 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Iair Said. Un film con Rita Cortese, Iair Said, Juliana Gattas, Antonia Zegers, Francisco Pedro Bereny. Cast completo Titolo originale: Most People Die on Sundays. Genere Commedia, - Argentina, Italia, Svizzera, 2024, durata 85 minuti. Uscita cinema giovedì 19 giugno 2025 distribuito da Fandango. - MYmonetro 2,88 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 19 giugno 2025

David riallaccia i rapporti con sua madre e la sua famiglia, vagando attraverso Buenos Aires per placare la sua ansia generazionale. In Italia al Box Office La domenica muoiono + persone ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 12,6 mila euro e 5,3 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
2,88/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,75
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Un piccolo film dalla messinscena minimalista. Con un cast notevole.
Recensione di Roberto Manassero
lunedì 16 giugno 2025
Recensione di Roberto Manassero
lunedì 16 giugno 2025

Il trentenne argentino David, ebreo, omosessuale e sovrappeso, fa rientro a Buenos Aires dall'Italia (dove nel frattempo si è lasciato con il compagno) per la morte dello zio. Ad accoglierlo trova la sorella, la madre anziana e un'altra zia e fin da subito rivela il suo carattere introverso, capriccioso, eternamente musone. Dopo il funerale David viene a conoscenza anche della notizia più sconvolgente: sua madre ha deciso di staccare suo padre dal respiratore artificiale che lo tiene in vita. E David, che con il genitore ha da sempre una relazione complicata, cade in uno stato di profonda crisi.

Presentato nella sezione Acid di Cannes, un piccolo film argentino dominato dalla figura originale di Iair Said, regista, sceneggiatore e interprete che si è cucito addosso il ritratto di un disadattato alla vita chiamato a confrontarsi con la morte.

L'impudicizia dello stesso autore è uno degli aspetti interessanti di La domenica muoiono + persone (la grafia con il simbolo del "più" è quella corretta): nella prima sequenza del film Said si mostra seminudo, con la carne molle e in eccesso, implorare inutilmente un amante invisibile di perdonarlo, di non lasciarlo, senza vergogna, senza filtri tra l'esposizione del proprio corpo e l'umiliazione della resa alle proprie emozioni. David, del resto, per l'intero film dimostrerà di avere mai veramente un posto dove stare o dove sentirsi a suo agio: su un aereo, dentro l'abitacolo di una macchina, nella stanza di un ospedale. Anche i vestiti che indossa, quando è costretto a fare ritorno in Argentina, non gli appartengono, così come la famiglia a cui fa ritorno, come se la sua natura lamentosa e capricciosa nascondesse un bisogno d'attenzione mai accolto.

Nella tradizione ebraica di lingua yiddish, David è lo schlemihl, l'idiota, l'inetto, a cui l'interpretazione stralunata di Said aggiunge un tono di malinconia e rassegnazione e la natura queer del personaggio un elemento di languore e frivolezza insieme (geniale la gag del lucidalabbra azzurro). Il paradosso di David è che la sua piattezza emotiva, come di qualcuno da sempre abituato a passare inosservato o incapace di essere felice, è annullata da una fisicità imponente, ingombrante, impossibile da non notare... E proprio da questo contrasto nasce il senso del film di Said, in cui l'uomo che non sa affrontare la sua vita si trova costretto a confrontarsi con la morte di una persona cara.

Come in molto cinema argentino contemporaneo - viene in mente Arturo a los 30 di Martín Shanly, visto al Torino Film Festival due anni fa, in cui un altro giovane regista si divertiva a mettere in scena sé stesso e la propria inettitudine - la gravità delle domande di un film è soppesata dalla semplicità minimalista della sua messinscena, votata a un realismo spicciolo, cinico o grottesco a seconda degli umori, spietato e talvolta umanista.

I dialoghi sono semplici, ordinari; le situazioni pure, salvo restare sospese tra il grottesco e il dramma; il ritmo è laconico, distratto, salvo, ancora, concentrare l'emozione in pochi, decisivi momenti. La stessa durata complessiva, che non arriva all'ora e venti di film, riduce lo spazio per il dramma - o meglio, il melodramma - a cui la vita stessa di David tende, tra l'esagerazione della prima sequenza e l'indifferenza scioccata del ritorno a casa.

C'è come uno spazio morto nella vita del protagonista di La domenica muoiono + persone. E così anche nel cinema del suo regista. È lo spazio di affetti mai ricevuti e mai dati, e dunque l'incapacità di riconoscerli, di viverli, e pure di filmarli. Tra i personaggi del film c'è un continuo fraintendimento, uno scherzare senza ragione (la battuta sul sapere guidare, che non fa ridere nessuno ma alla quale tutti cascano) che però è il segno di una grande intimità. Merito anche del cast notevole, in cui spicca Antonia Zegers, volto del cinema di Pablo Larraín di cui è stata moglie.

Allo spettatore è richiesto di partecipare a questa intimità, senza che però il regista del film sappia fino in fondo trasformarla in un sentimento puramente cinematografico. Si resta un po' a parte della follia e del dolore dei personaggi del film, divertiti e insieme indifferenti.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
sabato 28 giugno 2025
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

I film argentini non sono la nostra passione. Tranne qualche felice eccezione, che quasi sempre coincide con un retroscena di cultura ebraica. "Ho l'impressione che la domenica muoiano più persone", osserva David (l'attore è il regista medesimo), rientrato a Buenos Aires con il suo trolley dopo la rottura con il fidanzato italiano, per il funerale di uno zio.

venerdì 20 giugno 2025
Alessandro Uccelli
Cineforum

David (Iair Said) è un giovane uomo argentino, gay, sovrappeso, un corpo e un'indole che non rientrano nel canone, nella tipizzazione "egemonica" dei film a tematica, non atletico o palestrato, non immediatamente simpatico. Da un anno studia in Italia, ma lo spettatore lo capisce solo dalla seconda scena, dopo che il compagno lo ha lasciato durante un'ultima vacanza d'addio e lui arranca su una spiaggia [...] Vai alla recensione »

martedì 17 giugno 2025
Mariuccia Ciotta
Film TV

Lo sguardo penetrante di Iair Said contrasta con il corpo molle e l'apparenza svagata del personaggio David, se stesso. Attore, sceneggiatore e regista, il giovane argentino si confeziona addosso il suo primo lungometraggio narrativo e indugia sornione davanti alla macchina da presa. Lo humour s'infila nel dramma: David, in Italia per un master in comunicazione, torna a Buenos Aires in seguito alla [...] Vai alla recensione »

martedì 17 giugno 2025
Fabio Fulfaro
Sentieri Selvaggi

L'amore è più freddo della morte. E, per i vivi, il decesso di un familiare è un costo, emotivo e finanziario. Si potrebbe riassumere cosi l'opera seconda di Iair Said, regista argentino classe 1988, già autore dell'apprezzato documentario Flora's Life Is No Picnic (2019) su una nonna di 90 anni desiderosa di farla finita e sul suo pronipote interessato alla eredità.

NEWS
TRAILER
mercoledì 4 giugno 2025
 

Regia di Lucas Rios, Iair Said. Un film con Antonia Zegers, Rita Cortese, Iair Said. Da giovedì 19 giugno al cinema. Guarda il trailer »

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