
Un giovane immigrato clandestino viene assunto come rider. Il primo giorno di lavoro, però, viene derubato della sua bicicletta. Presentato alla Settimana della Critica di Venezia e da mercoledì 11 settembre al cinema.
di Simone Emiliani
Torino. Issa è un giovane immigrato clandestino, da sei anni in Italia, che è stato appena licenziato. Cerca così di farsi aiutare dal suo amico Mario, che lavora in un ristorante per trovare un'altra occupazione. Lui lo accompagna a comprare una bicicletta usata a un prezzo decente e gli fornisce uno zaino e uno smartphone per fare il rider. All'inizio le cose sembrano mettersi bene ma un giorno, durante una consegna, gli viene rubata la bicicletta. Vede il ladro, corre per raggiungerlo ma poi lo perde di vista. Non ha però il denaro necessario per comprarne un'altra. Così cerca disperatamente di ritrovare la sua. Inizia così a girare per la città per ritrovarla ma finisce per mettersi nei guai..
Il riferimento a Ladri di biciclette (guarda la video recensione) è così immediato da apparire anche scontato. Ma più che un omaggio, sembra esserci una corrispondenza privata con quel film. Come Antonio e Bruno nel film di Vittorio De Sica, anche Issa cerca per gran parte di Anywhere Anytime la sua bicicletta rubata. Un film di grande impatto, autentico, tesissimo. Un esordio notevole.